Autore Topic: U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927  (Letto 12465 volte)

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zorba

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #100 : Martedì 30 Novembre 2010, 08:09:20 »
dice che totto ha sfanculato borriello e menez

E pare che i due succitati gli abbiano pure chiesto umilmente perdono........  :o

Offline disabitato

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #101 : Martedì 30 Novembre 2010, 17:01:43 »
cioè?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

bak

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #102 : Mercoledì 1 Dicembre 2010, 15:03:57 »
ROMA - Chissà come ricorderà, a fine stagione, i suoi primi novanta giorni di Roma. Marco Borriello, esattamente tre mesi fa, sbarcava nella capitale per la prima volta da giocatore giallorosso, sciarpa al collo, conferenza su toni trionfalistici e primi palleggi davanti a un pubblico impazzito per l'ultimo grande colpo di Rosella Sensi (e Unicredit) arrivato sul gong del mercato estivo. Il 19 settembre il primo gol da romanista, sotto la Sud come tutti quelli successivi (tranne uno realizzato a Brescia). In tutto, nove reti in 18 partite. Ma anche un rapporto non sempre idilliaco con il resto della squadra.

SCONTRO - Alla Roma esiste una regola non scritta, ma che basta avvicinarsi al gruppo per imparare a conoscere: nessuno deve criticare un compagno, in campo e fuori. Per questo, riprendere in modo veemente Totti o Menez per un servizio in verticale troppo lungo o per un assist mai arrivato, alla Roma non è accettato da un gruppo unito da anni. Tra i meno disposti a trascurare la situazione, Daniele De Rossi: il centrocampista, che dello spogliatoio della Roma rappresenta il fulcro almeno quanto Totti, durante la riunione faccia a faccia di tecnico e squadra di ieri non ha mancato di far presente a Borriello come certe cose, alla Roma non siano ammesse, soprattutto da chi è arrivato per ultimo. Cavalcando la tensione per la "reprimenda" del tecnico ai giocatori, la discussione ha inevitabilmente assunto toni accesi, con l'attaccante che si è giustificato energicamente sostenendo di essersi comportato così anche con i campioni del Milan, senza mai ricevere per questo critiche. Prima che la situazione degenerasse, l'intervento dei compagni ha ristabilito la tranquillità, poi De Rossi ha lasciato nervosamente Trigoria ufficialmente per assolvere a una visita di controllo dell'assicurazione, a seguito del'infortunio in nazionale.

DAGLI SMS A PALERMO - La presa di posizione di De Rossi, rispecchia un malessere condiviso da tempo da tutta la squadra: proprio il centrocampista aveva accolto Borriello con quel "andiamo a vince" inviato via sms nel giorno del suo acquisto dal Milan. Allo stesso modo, da leader, ha voluto chiarire per primo una situazione mal digerita da tutti. Perché le scenate sistematiche in campo del numero ventidue rischiano di restituire all'esterno un'immagine distorta dell'armonia dello spogliatoio e di innervosire la squadra in momenti delicati della partita. Ancora meno, poi, sono state gradite le immagini catturate da Sky che riprendevano l'attaccante con le mani sugli occhi o a disegnare un gesto da "tanto ormai..." dopo il secondo e terzo gol del Palermo. Non è una novità che i rapporti tra Borriello e l'ambiente romanista non siano esattamente idilliaci: a Napoli Ranieri aveva preso malissimo il suo sfogo dopo la sostituzione ("Non sono stanco, sentivo che potevo segnare da un momento all'altro", disse) e il suo malumore per l'esclusione dalla gara di Torino con la Juve. Anche per questo, proprio in quelle ore, era tornata a circolare l'indiscrezione che voleva possibile un suo ritorno a Milano già a gennaio, eventualità esclusa poi seccamente dai dirigenti giallorossi. A Palermo l'ultimo atto: la discussione con Totti e Riise per tirare una punizione dal limite, calciata poi malamente dal centravanti. Decisivo in campo, ma non amatissimo nel segreto dello spogliatoio: due facce di un volto che, come i gol, avvicina Borriello a Batistuta. In attesa di sapere se, in vista di un nuovo ballottaggio a tre con Totti e Vucinic (da oggi a disposizione) per le due maglie dell'attacco, l'episodio di Trigoria peserà sull'urna di Ranieri. (01 dicembre 2010)

repubblica.it

Offline Trilux

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #103 : Mercoledì 1 Dicembre 2010, 16:16:16 »
ma quello di "Repubblica" è un articolo sull'asrioma o sulla banda della magliana? mamma mia, come stanno...

bak

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #104 : Mercoledì 1 Dicembre 2010, 20:04:39 »
Perchè ci sono dicotomie tra le due realtà ?

Offline Andre

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #105 : Mercoledì 1 Dicembre 2010, 21:22:08 »
su su Borrié, prendi la palla al balzo e torna a milano a gennaio ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline salasso

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #106 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 11:58:44 »
ma dezozzi è il freddo?

 :asrm:
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Offline rione 13

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #107 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 12:03:01 »
ROMA - Chissà come ricorderà, a fine stagione, i suoi primi novanta giorni di Roma. Marco Borriello, esattamente tre mesi fa, sbarcava nella capitale per la prima volta da giocatore giallorosso, sciarpa al collo, conferenza su toni trionfalistici e primi palleggi davanti a un pubblico impazzito per l'ultimo grande colpo di Rosella Sensi (e Unicredit) arrivato sul gong del mercato estivo. Il 19 settembre il primo gol da romanista, sotto la Sud come tutti quelli successivi (tranne uno realizzato a Brescia). In tutto, nove reti in 18 partite. Ma anche un rapporto non sempre idilliaco con il resto della squadra.

SCONTRO - Alla Roma esiste una regola non scritta, ma che basta avvicinarsi al gruppo per imparare a conoscere: nessuno deve criticare er capitano, in campo e fuori. Per questo, riprendere in modo veemente Totti o Menez per un servizio in verticale troppo lungo o per un assist mai arrivato, alla Roma non è accettato da un gruppo unito da anni. Tra i meno disposti a trascurare la situazione, Daniele De Rossi: il centrocampista, che dello spogliatoio della Roma rappresenta il fulcro almeno quanto Totti, durante la riunione faccia a faccia di tecnico e squadra di ieri non ha mancato di far presente a Borriello come certe cose, alla Roma non siano ammesse, soprattutto da chi è arrivato per ultimo. Cavalcando la tensione per la "reprimenda" del tecnico ai giocatori, la discussione ha inevitabilmente assunto toni accesi, con l'attaccante che si è giustificato energicamente sostenendo di essersi comportato così anche con i campioni del Milan, senza mai ricevere per questo critiche. Prima che la situazione degenerasse, l'intervento dei compagni ha ristabilito la tranquillità, poi De Rossi ha lasciato nervosamente Trigoria ufficialmente per assolvere a una visita di controllo dell'assicurazione, a seguito del'infortunio in nazionale.

DAGLI SMS A PALERMO - La presa di posizione di De Rossi, rispecchia un malessere condiviso da tempo da tutta la squadra: proprio il centrocampista aveva accolto Borriello con quel "andiamo a vince" inviato via sms nel giorno del suo acquisto dal Milan. Allo stesso modo, da leader, ha voluto chiarire per primo una situazione mal digerita da tutti. Perché le scenate sistematiche in campo del numero ventidue rischiano di restituire all'esterno un'immagine distorta dell'armonia dello spogliatoio e di innervosire la squadra in momenti delicati della partita. Ancora meno, poi, sono state gradite le immagini catturate da Sky che riprendevano l'attaccante con le mani sugli occhi o a disegnare un gesto da "tanto ormai..." dopo il secondo e terzo gol del Palermo. Non è una novità che i rapporti tra Borriello e l'ambiente romanista non siano esattamente idilliaci: a Napoli Ranieri aveva preso malissimo il suo sfogo dopo la sostituzione ("Non sono stanco, sentivo che potevo segnare da un momento all'altro", disse) e il suo malumore per l'esclusione dalla gara di Torino con la Juve. Anche per questo, proprio in quelle ore, era tornata a circolare l'indiscrezione che voleva possibile un suo ritorno a Milano già a gennaio, eventualità esclusa poi seccamente dai dirigenti giallorossi. A Palermo l'ultimo atto: la discussione con Totti e Riise per tirare una punizione dal limite, calciata poi malamente dal centravanti. Decisivo in campo, ma non amatissimo nel segreto dello spogliatoio: due facce di un volto che, come i gol, avvicina Borriello a Batistuta. In attesa di sapere se, in vista di un nuovo ballottaggio a tre con Totti e Vucinic (da oggi a disposizione) per le due maglie dell'attacco, l'episodio di Trigoria peserà sull'urna di Ranieri. (01 dicembre 2010)

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Offline MagoMerlino

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #108 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 12:23:38 »
nella nuova serie di documenti classificati diffusi da Wikileaks oltre al  dossier sul go' de turone che era bbono, ci saranno ulteriori rivelazioni sulla banda di trigoria?
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

bak

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #109 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 13:01:55 »
di Ugo Trani
ROMA (1° dicembre) - Solo 5 i punti presi dalla Roma in trasferta, tre dei quali presi all’Olimpico, nel derby. La sconfitta di Palermo, come era prevedibile, basta e avanza per far salire nuovamente la tensione dentro Trigoria: il rendimento esterno in campionato è da zona retrocessione, fuori casa solo due squadre, il Bologna e il Lecce, hanno preso più reti dei giallorossi. Si discute, insomma, negli spogliatoi e anche animatamente. Era già successo lo scorso 20 ottobre, a poche ore dal crollo interno con il Basilea e nel giorno del cinquantanovesimo compleanno di Ranieri: maxiprocesso, alla presenza di Rosella Sensi e della sua Triade, con un faccia a faccia a trecentosessanta gradi e i giocatori espliciti, su richiesta del club, anche nei confronti del tecnico, sui temi che ancora oggi sono d’attualità, come la preparazione atletica mal calibrata in estate (il gruppo, dall’inizio della stagione, sta in piedi al massimo per metà gara), le sostituzioni in corsa e il sistema di gioco.

Stavolta i calciatori hanno discusso tra loro più che con l’allenatore. Qualche botta e risposta sulle situazioni vissute in campo e soprattutto finite sotto la lente d’ingrandimento delle telecamere, liti e vaffa a volontà che non hanno inviato una bella cartolina dalla Sicilia a chi era in poltrona a seguire la diretta tv. E che sporcano la faccia di un gruppo che, in particolare nell’éra Spalletti, se doveva risolvere problemi personali, quasi sempre sceglieva di farlo al chiuso e non a cielo aperto come è successo al Barbera domenica sera. Chiariamo: non è stata la prima volta in questa stagione, ma è normale che, quando certi atteggiamenti coincidono con una sconfitta, è difficile farli finire con un abbraccio totale o un sorriso spontaneo.

Così De Rossi ha voluto chiarire, in modo efficace e anche forte, con Borriello. A fin di bene, proprio per far capire all’ultimo arrivato che smaniare platealmente (eufemismo) nei confronti dei compagni offre un’immagine distorta dei rapporti interni che, tra la maggior parte dei giocatori, sono ottimi. I due si erano beccati nella ripresa, mandandosi reciprocamente a quel paese, prima di una punizione decentrata nella metà campo del Palermo. Daniele, scuro in volto, ha poi lasciato in anticipo Trigoria (impegni assicurativi legati all’infortunio in nazionale), dopo aver lavorato poco meno di un’ora in palestra.

Ranieri, invece, si è dedicato alla squadra. Una riunione davanti al video, durante la quale è stato duro. Con il gruppo in generale e con qualche singolo. Il rimprovero generale si è basato in particolare sull’approccio sbagliato nella ripresa, sui troppi errori nei disimpegni anche da parte dei giocatori più tecnici, su quei passaggi che non ci sono stati ignorando i compagni liberi e sui tanti contropiede lasciati al Palermo, almeno quattro volte rosanero in 7 e giallorossi in 3. «Non è da grande squadra farsi trovare così impreparati». Poi è passato ai singoli: si è rivolto a De Rossi, chiedendogli più concentrazione e presenza, e agli altri centrocampisti, Pizarro e Simplicio, poco precisi e presenti, e a Menez. Al francese ha dedicato una sostanziosa parentesi, pretendendo da lui meno dribbling e più assist. «Devi dare quel pallone».

Anche Julio Sergio ha avuto la sua razione. Ranieri avrebbe voluto che il portiere si facesse sentire di più con i difensori: «Non gli hai detto niente: eppure abbiamo preso tre gol simili, sempre dallo stesso lato». In sede Rosella Sensi, ancora irritata per il viaggio a salve. Nessun contatto con Ranieri, a conferma che i rapporti non sono più quelli della stagione scorsa. Il tecnico ancora aspetta la convocazione per il rinnovo del contratto, ma la presidentessa ha ormai il via libera dalla Banca solo per quello di Mexes, anche lui in scadenza a giungo.


Offline Drenai

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #110 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 13:04:15 »
qualcuno mi spiega un "faccia a faccia a 360 gradi"?
 :P
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Offline borges

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #111 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 13:04:38 »
di Ugo Trani
ROMA (1° dicembre) - Solo 5 i punti presi dalla Roma in trasferta, tre dei quali presi all’Olimpico, nel derby. La sconfitta di Palermo, come era prevedibile, basta e avanza per far salire nuovamente la tensione dentro Trigoria: il rendimento esterno in campionato è da zona retrocessione, fuori casa solo due squadre, il Bologna e il Lecce, hanno preso più reti dei giallorossi. Si discute, insomma, negli spogliatoi e anche animatamente. Era già successo lo scorso 20 ottobre, a poche ore dal crollo interno con il Basilea e nel giorno del cinquantanovesimo compleanno di Ranieri: maxiprocesso, alla presenza di Rosella Sensi e della sua Triade, con un faccia a faccia a trecentosessanta gradi e i giocatori espliciti, su richiesta del club, anche nei confronti del tecnico, sui temi che ancora oggi sono d’attualità, come la preparazione atletica mal calibrata in estate (il gruppo, dall’inizio della stagione, sta in piedi al massimo per metà gara), le sostituzioni in corsa e il sistema di gioco.

Stavolta i calciatori hanno discusso tra loro più che con l’allenatore. Qualche botta e risposta sulle situazioni vissute in campo e soprattutto finite sotto la lente d’ingrandimento delle telecamere, liti e vaffa a volontà che non hanno inviato una bella cartolina dalla Sicilia a chi era in poltrona a seguire la diretta tv. E che sporcano la faccia di un gruppo che, in particolare nell’éra Spalletti, se doveva risolvere problemi personali, quasi sempre sceglieva di farlo al chiuso e non a cielo aperto come è successo al Barbera domenica sera. Chiariamo: non è stata la prima volta in questa stagione, ma è normale che, quando certi atteggiamenti coincidono con una sconfitta, è difficile farli finire con un abbraccio totale o un sorriso spontaneo.

Così De Rossi ha voluto chiarire, in modo efficace e anche forte, con Borriello. A fin di bene, proprio per far capire all’ultimo arrivato che smaniare platealmente (eufemismo) nei confronti dei compagni offre un’immagine distorta dei rapporti interni che, tra la maggior parte dei giocatori, sono ottimi. I due si erano beccati nella ripresa, mandandosi reciprocamente a quel paese, prima di una punizione decentrata nella metà campo del Palermo. Daniele, scuro in volto, ha poi lasciato in anticipo Trigoria (impegni assicurativi legati all’infortunio in nazionale), dopo aver lavorato poco meno di un’ora in palestra.

Ranieri, invece, si è dedicato alla squadra. Una riunione davanti al video, durante la quale è stato duro. Con il gruppo in generale e con qualche singolo. Il rimprovero generale si è basato in particolare sull’approccio sbagliato nella ripresa, sui troppi errori nei disimpegni anche da parte dei giocatori più tecnici, su quei passaggi che non ci sono stati ignorando i compagni liberi e sui tanti contropiede lasciati al Palermo, almeno quattro volte rosanero in 7 e giallorossi in 3. «Non è da grande squadra farsi trovare così impreparati». Poi è passato ai singoli: si è rivolto a De Rossi, chiedendogli più concentrazione e presenza, e agli altri centrocampisti, Pizarro e Simplicio, poco precisi e presenti, e a Menez. Al francese ha dedicato una sostanziosa parentesi, pretendendo da lui meno dribbling e più assist. «Devi dare quel pallone».

Anche Julio Sergio ha avuto la sua razione. Ranieri avrebbe voluto che il portiere si facesse sentire di più con i difensori: «Non gli hai detto niente: eppure abbiamo preso tre gol simili, sempre dallo stesso lato». In sede Rosella Sensi, ancora irritata per il viaggio a salve. Nessun contatto con Ranieri, a conferma che i rapporti non sono più quelli della stagione scorsa. Il tecnico ancora aspetta la convocazione per il rinnovo del contratto, ma la presidentessa ha ormai il via libera dalla Banca solo per quello di Mexes, anche lui in scadenza a giungo.

che grande stratega.......
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

RobCouto

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #112 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 13:44:55 »

Lo articolo se la questione avesse riguardato la Lazio:

"Lo spogliatoio è ormai irrimediabilmente spaccato. In campo liti e vaffanculi, al riparo dalle telecamere forse peggio, chissà. Da anni nella Lazio si litiga di brutto: stavolta Ledesma ha aggredito Floccari, poi se n'è andato senza allenarsi. Reja, tra bestemmie e bottigliate, ha cazziato un po' di calciatori, che lo hanno sommerso di pernacchie. E Lotito? Er gestore non c'era a Formello, sicuramente stava leccando qualche chiappa in qualche ufficio romano, che gli frega a lui della squadra."

Offline Ataru

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #113 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 14:31:26 »
qualcuno mi spiega un "faccia a faccia a 360 gradi"?
 :P
è fin troppo facile da capire, parlando di loro ;D
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline disabitato

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Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #114 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 23:39:36 »
tuttapposto.. hanno fatto chiedere "spontaneamente" scusa a borello in pubblico.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

zorba

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #115 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 07:05:23 »
tuttapposto.. hanno fatto chiedere "spontaneamente" scusa a borello in pubblico.

Borriello, tutto ok con il gruppo

Il bomber della Roma, atteggiamenti da limare ma voglio restare

(ANSA) - ROMA, 2 DIC (23:31) - Marco Borriello ferma le voci secondo cui sarebbe in rotta con lo spogliatoio, per le sue troppe polemiche. ''I compagni mi capiscono e anche il tifoso deve capire che i giocatori vivono di emozioni. Siamo un gruppo unito, ci vogliamo bene e io vado d'accordo con tutti'', dice l'attaccante, ammettendo qualche aspetto del carattere da limare. Nei giorni scorsi si era paventata l'ipotesi che volesse tornare a Milano, ma ora tiene a dire: ''Ho un contratto lungo, qui sto bene e rimarro' alla Roma''.


Li mort.... tua. Avevi detto che l'avresti preso tu il coltello!   8)

RobCouto

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #116 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 08:21:27 »


Borriello mentre si convince di aver sbagliato

jumpingjackflash

Re:U.C. Città di Palermo - Rigorepeearioma1927
« Risposta #117 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 09:40:38 »
qualcuno mi spiega un "faccia a faccia a 360 gradi"?
 :P
lo può fare solo chi c'ha la faccia come il culo.