Autore Topic: LAZIO-CATANIA: DOVE OSANO…GLI ELEFANTI  (Letto 993 volte)

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LAZIO-CATANIA: DOVE OSANO…GLI ELEFANTI
« : Domenica 28 Novembre 2010, 12:22:44 »
www.catania46.net




Nel 1969 esce un bellissimo film sulla seconda guerra mondiale, intitolato “Dove osano le aquile” e diretto dal regista Brian G. Hutton. Un commando di paracadutisti deve espugnare un castello occupato dai tedeschi e liberare un generale. Il titolo del film sarebbe più adeguato ai laziali, visto che l’aquila è il loro simbolo, ma a me piace accostarlo al Catania nella speranza che il gruppo di Giampaolo possa espugnare per il secondo anno consecutivo l’Olimpico di Roma e portare via tre punti alla Lazio. Buona “sgambatura” per la squadra di Reja giovedì pomeriggio nel turno di Tim Cup. Ha passato il turno vincendo per 3-0 contro l’Albinoleffe e senza neanche tanta fatica, l’allenatore biancoceleste pur avendo fatto un turn-over sostanzioso, ha avuto conferma del buon momento che sta attraversando la sua squadra, se si esclude la sconfitta nel derby.

La partita di Coppa è passata in archivio e l’attenzione si sposta sulla gara contro il Catania. In campo tornano i titolari, che benissimo hanno fatto fino ad oggi. In difesa riprenderanno il loro posto, Lichtsteiner, il recuperato Biava, Dias e Radu. A centrocampo, certo l’utilizzo di Ledesma, mentre il ballottaggio per una maglia tra Brocchi e Matuzalem sembra averlo vinto il primo.

Nella trequarti campo,un trio che dire pregevole per fantasia, tecnica e corsa forse è poco. Floccari a destra, Hernanes al centro e Mauri a sinistra. In avanti dovrebbe tornare come unica punta Zarate. Il tecnico dei biancocelesti lo preferisce nel ruolo di attaccante centrale per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria.

Nella gara di oggi, la Lazio vorrà prendersi la rivincita dello scorso campionato, quando i rossazzurri espugnarono l’Olimpico vincendo 1-0 con un gol di Maxi Lopez alla sua prima marcatura col Catania e nel campionato italiano. La Lazio, seconda in classifica, tentetà di consolidare questa prestigiosa posizione con una vittoria ai danni del Catania.

Reja ha studiato in questi giorni la squadra di Giampaolo e proporrà un 4-2-3-1 che passa al 4-5-1 in fase di non possesso palla. Una delle chiavi di lettura della gara saranno sicuramente le giocate di Hernanes: è bravissimo a trovare e lanciare i due terzini esterni, oppure con veloci verticalizzazioni per la punta centrale o l’onnipresente Mauri, i laziali si sono dimostrati cinici e consapevoli della propria forza.

Il Catania ha risposto alla grande al passaggio del turno di Coppa Italia della Lazio, superando altresì il proprio turno, sbarazzandosi con un sonoro 5-1, di un Brescia alquanto deludente. Giampaolo dovrà fare a meno dello squalificato Lopez, che ha fatto vedere meraviglie giovedì sera e forse qualche rimpianto, oltre ai tifosi, l’avrà anche il giocatore, dopo la doppietta fatta alle rondinelle, con il primo dei suoi due gol che ha guadagnato la nomina della giocata più bella della serata.

Il tecnico del Catania ha comunque avuto delle buone indicazioni da questa partita, oltre al buon funzionamento della coppia d’attacco Lopez-Antenucci, sono arrivati anche segnali positivi da Sciacca, Pesce e soprattutto da Barrientos. Il ragazzo argentino ha fatto vedere delle ottime cose, essendo dotato di buona tecnica. Sapendo verticalizzare con precisione quasi millimetrica, potrebbe rivelarsi una bella sorpresa in futuro.

Giampaolo seppur contento del 4-3-1-2 utilizzato in Coppa per via della posizione di trequartista di Barrientos (si spera in un suo utilizzo graduale), tornerà al 4-1-4-1 che ha portato la squadra rossazzurra al decimo posto, seppure in coabitazione con altre squadre e rimane la terza difesa meno battuta del campionato. In realtà, il rientro di Llama potrebbe fra propendere la scelta su un 4-4-2 con Mascara e Morimoto davanti.

Gli etnei pian piano stanno prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi, la squadra non brilla per spettacolarità di gioco, ma Giampaolo sta rendendo il gruppo sempre più granitico. Fa della compattezza e dell’equilibrio l’arma in più del Catania.

Oggi Giampaolo, schiera Morimoto come terminale dell’attacco rossazzuro. Il tecnico etneo lo ha elogiato in conferenza stampa, ma il mister ha qualche altra sorpresa in serbo per la gara odierna: partirà titolare anche l’esterno Llama, lasciando intendere che l’argentino occuperà una posizione in campo diversa da quella abitudinale. L’allenatore del Catania ha manifestato tutta l’intenzione di volere giocare la partita a viso aperto, tentando di portare a casa i tre punti.

Si prevede una gara un po’ statica tatticamente, ma che può avere delle accelerazioni improvvise capaci di entusiasmare il pubblico. I due tecnici prediligono due sistemi di gioco sufficientemente coperti ma efficaci nelle ripartenze. La Lazio cercherà di sfruttare soprattutto le sovrapposizioni dei due terzini e le vie centrali con le ficcanti incursioni di Hernanes che fraseggia con Zarate .

Giampaolo cercherà, con un sistema a zona, di occupare tutti gli spazi, in modo da bloccare le fonti di gioco dei laziali. Aspetterà che la squadra di Reja mantenga il possesso della palla cercando di rubarla nella propria metà campo e ripartire in velocità, innescando Morimoto, il quale si avvarrà della collaborazione di Mascara e Llama.

Riuscirà a portare a casa la vittoria la squadra che metterà più attenzione ai meccanismi dettati dai propri allenatori, cercando di capitalizzare nel migliore dei modi le opportunità che saranno loro concesse.

PROBABILI FORMAZIONI
LAZIO (4-2-3-1): 86 Muslera; 2 Lichtsteiner, 3 Dias, 20 Biava, 26 Radu; 32 Brocchi, 24 Ledesma; 6 Mauri, 22 Floccari, 8 Hernanes; 10 Zarate. A disp.: (12 Berni, 21 Diakitè, 39 Cavanda, 11 Matuzalem, 23 Bresciano, 17 Foggia, 9 Rocchi) All. Reja
CATANIA (4-4-2): 21 Andujar; 2 Potenza, 6 Silvestre, 23 Terlizzi, 22 Alvarez; 17 Gomez, 13 Izco, 26 Biagianti, 16 Llama; 15 Morimoto, 7 Mascara. A disp.: (30 Campagnolo, 12 Marchese, 33 Capuano, 20 Martinho, 8 Ledesma, 26 Sciacca, 9 Antenucci) All. Giampaolo
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto

Scritto da Giuseppe Scrivano

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