Autore Topic: Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)  (Letto 8562 volte)

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Offline WBB

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #20 : Sabato 20 Novembre 2010, 23:48:08 »
Diffondere, parlarne, informare, acculturare...
grande Rob, sciapo' ;D
trigoria delenda est

Offline Kebab

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #21 : Domenica 21 Novembre 2010, 00:36:19 »
Dopo aver chiarito il significato della parola “Football”, nelle varie accezioni, e spiegato come i suoi vari significati abbiano prodotto – per mera distrazione di certi ricercatori, ci mancherebbe – inaccettabili distorsioni storiche, dobbiamo accordarci una volta per tutte su altri parametri.

La Lazio è stata fondata, come è noto, il 9 gennaio del 1900: ne dà notizia “Il Messaggero” del giorno successivo. Ma il criterio della pubblicazione su un quotidiano non è universalmente accettato come testimonianza univoca: ad esempio, molti quotidiani danno risalto, l’8 giugno del 1927, alla nascita dell’ASRoma avvenuta il giorno precedente, ma per alcuni storici tale data non ha valore, ed essi preferiscono fissare la fondazione al 22 luglio dello stesso anno, quando effettivamente la neonata società produsse un verbale – il primo - di assemblea. Si potrebbe adottare come criterio valido quello della documentazione certa riguardante un atto costitutivo: ci sarebbe il piccolo problema che, per l’ASRoma tale atto NON ESISTE – avete capito bene – e quindi il riferimento non può che essere al primo documento ufficiale della società. Oppure, come detto, alla cronaca, che nel caso dell’ASRoma sposterebbe la data di fondazione all’8 giugno (resta sempre il fatto inspiegabile che l’Alba e la Fortitudo, due delle società che confluirono nell’ASRoma, giocarono almeno una partita dopo l’8 giugno, e che l’ASRoma giocò almeno una partita prima del 22 luglio: insomma, nessuna delle due date appare buona, ma questo è un altro discorso).

La notizia della nascita della Lazio, come detto, viene riportata da “Il Messaggero” del 10 gennaio 1900. E il primo atto ufficiale della società? E’ lo Statuto (come si conviene ad ogni associazione, ma stranamente l’ASRoma non lo ebbe, finché non se ne accorse Renato Sacerdoti nel dopoguerra), depositato il 13 gennaio dello stesso anno. Sulla data di fondazione della Lazio, insomma, non ci piove, essa è certificata in modo inoppugnabile.

Ma la controstoria si esercita mirabilmente nell’arrampicata sugli specchi e, anche nell’ipotesi che venga respinta – come dovrebbe fare qualsiasi storico informato e in buonafede – la storia del presunto “calcio” giocato sul finire dell’800, ha pronte altre obiezioni. La Lazio, dice, fu fondata sì nel 1900, ma come Podistica, e “inaugurò la sua sezione calcio solo nel 1910”: mentre dal 1901 esisteva il Roman Football Club che a calcio ci giocava eccome, lo dice il nome stesso. Ma ancora una volta, questi falsi sono facilmente smascherabili: il 1910 non è la data della nascita della sezione calcio, ma quella in cui si disputa il primo Campionato Romano ufficiale: se non esisteva una sezione Calcio per la Lazio, non esisteva per nessun’altra squadra, evidentemente. E il Roman Football Club del 1901? Non c’è traccia alcuna della sua attività, a parte la fotografia di un tessera sociale: ma quello che è fondamentale sapere è che il suo promotore fu il già noto Maestro Tifi, con tutto quello che ne segue in materia di provenienza e regolamenti adottati. Il fatto che il Roman FC del 1901 abbia praticato il gioco del calcio va escluso nella maniera più assoluta. Tale sodalizio, del resto, scomparve subito e il Roman, quello vero che poi confluì nell’ASRoma nel 1927, fu fondato sempre col contributo fondamentale del Maestro Tifi nel 1903, come gli storici più attenti riconoscono: siamo nella fase finale del “riallineamento” delle regole – la data esatta in cui la Federazione Ginnastica adotta pedissequamente il regolamento ufficiale britannico è il 6 maggio del 1903 - ed è a questo punto che, almeno riguardo al Roman, si può cominciare a parlare di “calcio”, quello vero.

A questo punto, la questione riguardante la primogenitura cittadina è risolta, una volta per tutte, semmai ce ne fosse il bisogno. La Lazio è stata fondata nel 1900, il Roman nel 1903: il criterio della società più antica e dalla fondazione documentabile, lo stesso che riconosce al Genoa la palma di più antica società italiana, dà ragione alla Lazio, senza possibilità di discussione. Ma rimane la questione relativa a chi abbia effettivamente giocato per primo al calcio: è stato il Roman, mentre la Lazio si dedicava ad altro? Tralasciando le vicende antecedenti il 1903, alle quali va attribuita come visto quell’incertezza sui regolamenti adottati che impediscono di classificarle con certezza come “calcio”, andiamo alla ricerca di attività calcistica nella Capitale dopo il fatidico 6 maggio, quando tutti i regolamenti ibridi scompaiono definitivamente: nulla che riguardi il Roman, mentre il 15 maggio del 1904, come testimonia “Il Messaggero” del giorno seguente, ha luogo la prima sfida tra squadre romane: il celebre Lazio-Virtus 3-0, che fin dalla pubblicazione della citata “Storia della Lazio” di Mario Pennacchia viene indicato come primo incontro di calcio disputato a Roma - anche se retrodatato erroneamente al 1902 – e che effettivamente lo fu, a dispetto di qualsiasi revisione. Si potrebbe obiettare a questo punto che la primogenitura andrebbe condivisa tra Lazio e Virtus: ma, a parte il fatto che per giocare a calcio occorre essere in due, è noto come la Virtus nacque da una costola della Lazio, per opera di alcuni soci dissidenti.

E il Roman? Ancora nessuna traccia, e gli archivi federali ci informano che il 17 giugno 1905 viene disputato un altro Lazio-Virtus, questa volta terminato con il risultato di 2-2. Su “Il Messaggero” del 2 ottobre 1905 leggiamo invece: “La gara di Football, combattuta valorosamente tra due squadre della Lazio, diverte immensamente il pubblico […] Non avendo la SP Lazio trovato competitori, ha composto due squadre con i propri soci. La Virtus, unica società che avrebbe potuto offrire dei competitori, fin dall’ultimo match ha dichiarato di non volersi più trovare di fronte la Lazio […]

Nessuna traccia del Roman, insomma, che fa la sua comparsa nel campionato romano 1906/07, riconosciuto come tale dalla FIF, anche se non inserito nell’attività regolamentata dalla Federazione: il torneo è un triangolare con Lazio e Virtus: il Roman perde 4-1 con la Virtus, che a sua volta viene battuta 3-0 dalla Lazio: una differenza tecnica che testimonia, ce ne fosse ancora bisogno, della maggiore e più antica esperienza dei laziali nel gioco del Calcio, quello vero, mentre i ginnasti avevano perduto quasi un decennio con varianti alla fiorentina: ma il Maestro Tifi, dopo queste fallimentari esperienze, divenne un fervido assertore e promotore delle Regole dell’Association, e diresse tutti i tre incontri di questo torneo, nonché molte altre partite della Lazio. La storia del calcio romano, avviata inequivocabilmente dalla Lazio e finalmente sganciata dalla macchinosa eresia ginnastica, poteva finalmente spiccare il volo.

(mi preme ringraziare Piero Strabioni dal cui "Calcio Romanus Sum" ho attinto a piene mani, e gli amici di Laziowiki.org che hanno svolto un lavoro di ricerca impagabile e senza precedenti: senza di loro non avrei potuto completare questa piccola ricerca, e so bene quanta fatica costi recuperare un'informazione che poi magari si traduce in una semplice riga di testo)


Madre mia che pezzo. Grazie :) ;)!

Offline Ataru

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #22 : Domenica 21 Novembre 2010, 01:09:41 »
chi cita la mia firma? ;D
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline ammiraglio

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #23 : Domenica 21 Novembre 2010, 02:21:34 »
tocca cominciare a proteggere robcouto.
ho paura che, 'sto giro, qualcuno dei bavosi giallorosichi lo sequestri.


yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

paoletto

Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #24 : Domenica 21 Novembre 2010, 11:30:05 »
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GRAZIE

vista comunque questo ennesimo secondo piazzamento dei campioni morali.... a proposito: RIGORE

Offline chinaglia

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #25 : Domenica 1 Maggio 2011, 19:12:49 »
Grazie sempre Rob, e anche a Strabioni e al suo "Civis Romanus Sum", e a LazioWiki per un lavoro unico e senza precedenti.

Ho una domanda. Chiarito ogni dubbio (per coloro in malafede) su chi ha portato il calcio a Roma, sono io a chiedere il perché del nome Lazio invece di Roma.
Ricordo di aver letto varie motivazioni: da quelle più romanzate alla Pennacchia al voler ricomprendere l'intera area che ricomprendeva anche Roma; dall'esistenza della Ginnastica Roma sino all'esistenza di una qualche norma che impediva di dare ad una società il solo nome della città.

Esiste una versione ufficiale e storicamente fondata e documentata?
Ringrazio in anticipo.

Offline disabitato

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #26 : Domenica 1 Maggio 2011, 19:26:59 »
guarda, io sapevo di un regio decreto (abrogato nel 1906 mi pare) che vietava di dare il nome di città ad una società sportiva.

ho provato a cercarlo sul web, ma poi ho desistito.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

borgorosso

Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #27 : Lunedì 2 Maggio 2011, 14:21:52 »
posso mettere a disposizione una piccolissima casa editrice

Offline cartesio

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #28 : Lunedì 2 Maggio 2011, 15:46:02 »
Per fare libri mignon.

E anche un po' figli di mignon.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

borgorosso

Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #29 : Lunedì 2 Maggio 2011, 16:19:51 »
Per fare libri mignon.

E anche un po' figli di mignon.

 ;D

Offline sigurd

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #30 : Lunedì 2 Maggio 2011, 16:21:28 »
Ho una domanda. Chiarito ogni dubbio (per coloro in malafede) su chi ha portato il calcio a Roma, sono io a chiedere il perché del nome Lazio invece di Roma.
te rispondo io: perché sennò io tifavo pe la roma.
Te pare possibile?

Offline BobLovati

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #31 : Lunedì 2 Maggio 2011, 16:26:48 »
Per fare libri mignon.

E anche un po' figli di mignon.

... pensare che " cartesio " una volta, tempo fa, era una pesrona seria    :-X
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline chemist

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #32 : Lunedì 2 Maggio 2011, 18:34:58 »


Che io sappia e' stato per non confondere la neonata Societa Podistica con Il Ginnastica Roma. Questo argomento, usato piu' volte dai riomisti, per dimostrare che "loro esistevano gia' " ovviamente e' un non sense. La ginnastica e' cosa ben diversa dal calcio. Ovviamente qualcuno dei revisionisti si affretto' a scrivere che il Ginnastica Roma aveva gia' giocato al football. Sebbene il maestro Tifi (se non sbaglio) aveva provato ad introdurre un gioco con la palla nel suo club, le regole non erano ancora state stabilite e non esiste alcuna prova di qualsiasi partita ufficiale di calcio giocata dal Ginnastica Roma. Questo dovrebbe chiudere tutti i dubbi.

POMATA

Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #33 : Lunedì 2 Maggio 2011, 18:54:58 »
Che io sappia e' stato per non confondere la neonata Societa Podistica con Il Ginnastica Roma. Questo argomento, usato piu' volte dai riomisti, per dimostrare che "loro esistevano gia' " ovviamente e' un non sense. La ginnastica e' cosa ben diversa dal calcio. Ovviamente qualcuno dei revisionisti si affretto' a scrivere che il Ginnastica Roma aveva gia' giocato al football. Sebbene il maestro Tifi (se non sbaglio) aveva provato ad introdurre un gioco con la palla nel suo club, le regole non erano ancora state stabilite e non esiste alcuna prova di qualsiasi partita ufficiale di calcio giocata dal Ginnastica Roma. Questo dovrebbe chiudere tutti i dubbi.

Che poi noi festeggiamo l'anniversario dal 1900, loro se si rifanno alla ginnastica roma, perché non lo festeggiano? ;D ;D ;D

Offline chinaglia

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #34 : Giovedì 11 Aprile 2013, 20:18:22 »
Gira in rete questo video "presuntamente" neutrale (tecnicamente ben fatto, anche se troppo lungo) sulle origini del calcio a Roma.
Presuntamente perché so chi lo sta spingendo e inevitabilmente mira ad affermare la "mitica" Ginnastica Roma e poi il Football Club Roma come gli unici e soli portatori del calcio a Roma, con la Lazio solo di rincalzo.

Teo, che ne pensi?


Teo

Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #35 : Giovedì 11 Aprile 2013, 21:21:30 »
Le solite cose, China'. Una storiella piena di falsi e omissioni. Lo si può dimostrare in qualsiasi sede, con la massima facilità (però conoscono Laziowiki, si so' fregati la foto di Giacomo Bigiarelli... Ma le note bibliografiche? Niente eh?). 

Offline DinoRaggio

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #36 : Lunedì 13 Maggio 2013, 13:44:13 »
http://it.wikipedia.org/wiki/Derby_calcistici_in_Italia

Citazione
Derby di Roma (Derby della capitale): Lazio-Roma, è storicamente il derby seguito con più passione dalle due tifoserie che, in caso di vittoria nella stracittadina, possono ritenere appagata un'intera stagione. Si svolse ufficialmente per la prima volta (tra Lazio e Roma) nel 1929, con successo giallorosso. Il primo derby in assoluto della capitale, fu giocato nel maggio 1899 tra la Società Ginnastica Roma e lo Sporting Club Roma(3-0),che disputarono la prima finale del campionato del Lazio.

 :o
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Kebab

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #37 : Lunedì 13 Maggio 2013, 13:45:04 »
Fate resuscitare Teo per favore, così gli risponde a tono

Offline DinoRaggio

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Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #38 : Lunedì 13 Maggio 2013, 13:48:16 »
Ma fra gli orghers non c'è qualcuno che possa correggere 'sta ca**ata, inserendo il testo scritto da Teo in questo topic?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Giglic

Re:Chi ha portato il calcio a Roma? (reprise)
« Risposta #39 : Lunedì 13 Maggio 2013, 15:03:28 »
Il Calcio, quello vero, ha quindi celebrato nel 1898 il suo primo atto ufficiale.

Le regole, come abbiamo visto, sono “strettamente” quelle dell’Association e non potrebbe essere che così, visto che i primi calciatori sono per la maggior parte inglesi: le regole le conoscono e le applicano, senza bisogno di manuali e senza bisogno che qualcuno gliele spieghi. Le pretese, quindi, di attribuire al movimento ginnastico la diffusione del gioco e del suo regolamento, appaiono quantomeno curiose: se questo contributo ci fu, esso appare del tutto marginale e in ogni caso fu il “calcio” ginnastico a beneficiare della presenza di quello vero, fino a doversi allineare alle sue regole e alla sua organizzazione, e non certo il contrario.

Nel 1896 l’Udinese vince il il primo titolo italiano di “calcio” nell’ambito dei Giuochi Ginnastici. La società friulana rivendica questa vittoria come primo “scudetto” in assoluto e si rammarica che tale successo non sia riconosciuto come ufficiale. Ma, come si è visto, il gioco praticato era una sorta di calcio fiorentino modernizzato, con influenze rugbistiche e adattato allo spirito ginnastico: come si può attribuirgli la dignità di “calcio”?

L’Association Football era già comparso in Italia, intorno al 1890 per mano di personaggi come Edoardo Bosio ed Erbert Kilpin, che sull’asse Torino-Milano insegnavano e diffondevano il gioco che avevano praticato in Inghilterra: a questi personaggi (Kilpin fu tra i fondatori del Milan nel 1899) va riconosciuto lo status di “pionieri”, perché la loro opera di diffusione – assieme a quella, più tardi, di Alfred Edward e Sir James Spensley – rivestì un ruolo fondamentale nella genesi del Calcio italiano: mentre costoro praticavano sul campo e insegnavano agli italiani il gioco che ben avevano appreso in Gran Bretagna, il “calcio” ginnastico percorreva le strade della traduzione di manuali tedeschi, ispirato da una disposizione ministeriale che riteneva utile praticare un gioco che nessuno conosceva e aveva mai visto praticare, il tutto affidato all’opera – meritevole dal punto di vista sportivo, va ribadito ancora una volta – di singoli che introducevano a piacimento regole prese da giochi per di più desueti. Insomma, è come se insegnassimo a dei marziani a giocare a poker ma usando le carte napoletane e alla fine vincesse chi ha più cavalli: è evidente che chi verrà dopo di noi dovrà ricominciare tutto da capo, e che in un torneo di poker i nostri marziani si troverebbero in gravi difficoltà…

La tesi revisionista, tuttavia, prende per buono il filone del “calcio” ginnastico e dei suoi bislacchi regolamenti; non si interroga più di tanto su cosa voglia dire il termine “Football”, giocando evidentemente sulla fascinazione che esso può esercitare su un lettore superficiale, e prosegue per la sua strada: ha già negato l’introduzione del calcio nella Capitale da parte della Lazio, retrodatandola alla “dimostrazione” di “calcio” del 1895, ora ha materiale sufficiente per negare anche il primato di più antica società calcistica romana. Sì, perché tra il 1896 e il 1899 compaiono a Roma, sia pure avvolte nella nebbia di “attività di solo allenamento”, partite dal risultato “sconosciuto” e avvenimenti non riscontrabili in alcuna documentazione, partite di “Foot-ball”, un “Foot Ball Club Roma” e perfino un campionato del Lazio datato 1899. Anche stavolta, parrebbe che Seghettini sia arrivato tardi e addirittura che esistessero effettivamente società calcistiche, a Roma, nate prima della Lazio. Ma ancora una volta domandiamoci: a chi faceva capo tutto questo movimento, di cui restano in effetti tracce, sia pur molto labili? Sempre loro, i ginnasti, e in particolare il già citato Romano Guerra, assieme a un’altra figura che nella storia del calcio romano rivestirà in effetti una qualche importanza, ma solo dopo la comparsa della Lazio: il Maestro Cesare Tifi.

Abbiamo visto come nel 1898 i ginnasti adottino ancora il regolamento di Gabrielli, Solo nel 1903-1904 avverrà il riallineamento definitivo, ad opera di Luigi Bosisio con la partecipazione ai lavori del Maestro Tifi che tornerà a Roma avendo chiaro, una volta per tutte, cosa dovesse intendersi per “Football”. Nel 1896-99, quindi, si adottano ancora le regole di Gabrielli, e abbiamo visto che razza di “giuoco” ne venisse fuori: questo nella migliore delle ipotesi, perché come abbiamo visto il riferimento originale al “Football”, per i ginnasti, riguardava il gioco che oggi conosciamo come “rugby”.

Tutta questa attività ante-1900, come è intuibile, sfociò nel nulla. Mentre il Football, quello vero, si diffondeva rapidamente in Italia grazie alle dimostrazioni sul campo di chi lo conosceva e lo aveva praticato in Gran Bretagna, il presunto filone romano pre-Lazio non produsse alcunché: il tentativo di recupero del calcio fiorentino, travestito da “football” e mischiato con un po’ di rugby, era miseramente fallito. Il gioco inventato da Gabrielli non piacque a nessuno, salvo a coloro che furono costretti a praticarlo, come da programma ministeriale. Il Calcio, a Roma, deve ancora arrivare.

(continua)