il bologna di porcedda

[ammiraglio]

in società con Al Capone e la Sensy  Family?

con qualcuno di presentabile davanti e lui dietro a tirà i fili delle varie marionette ...?

[bak]

Moggi era in dirittura d'arrivo coi Menarini. Poi lo hanno stoppato.
Non sò, la vedo molto grigia, anche se un amante del calcio non può che avere in simpatia il bulagna. Però il tutto si innesta in un contesto cittadino mediocre, poi i recenti fallimenti delle F scudate  della squadra di volley, e ancor prima della Virtus Basket, qualche brivido lo mettono.

[ammiraglio]

(mi sono perso qualcosa:  ma anche la virtus basket è fallita? sapevo della fortitudo)

[bak]

Mutarelli che dice ? Già spedita la lettera di rescissione del contratto ?

[ammiraglio]

Mutarelli che dice ? Già spedita la lettera di rescissione del contratto ?

dovrebbe andare sul mercato a gennaio, mi dicono.

[DinoRaggio]

Crocifiggetemi, ma io Di Vaio e Mudingayi, quasi quasi...

[bak]

Ma anche l'uruguagio preso questa estate che potrebbe sostituire Brocchi

[DinoRaggio]

Ma anche l'uruguagio preso questa estate che potrebbe sostituire Brocchi

Vero, Perez mi aveva ben impressionato ai Mondiali. Così come il terzino messicano Salcido, a proposito.

Sulla "rosea" di oggi: "Lazio su Di Vaio"

[bak]

Bologna, mandato a Consorte per la cessione del club

Ora Intermedia cercherà i possibili investitori: l'ipotesi sarebbe una cordata di quattro-cinque imprenditori

Il presidente del Bologna, Sergio Porcedda, insieme all'azionista di minoranza Renzo Menarini, ha dato il mandato a Intermedia, la società di Giovanni Consorte, a vendere il 100 per cento del pacchetto azionario del club. È questo il verdetto del summit andato avanti per un paio d'ore nella sede bolognese della merchant bank di via della Zecca.

IL SUMMIT - Al tavolo della trattativa, oltre a Porcedda, erano presenti l’amministratore delegato della società, Silvino Marras, l’ex patron, Renzo Menarini (ancora in possesso del 20% delle quote), e appunto il capo di Intermedia. L’imprenditore sardo, che da quattro mesi guida il consiglio d’amministrazione del Bologna Calcio, ha dato il via libera alla cessione dell’intera società.

LE IPOTESI - Ora Consorte cercherà i possibili investitori tra le 180 aziende che fanno parte di Intermedia e anche in altri settori dell’imprenditoria bolognese. L’ipotesi sarebbe quella di mettere in piedi una cordata di quattro-cinque imprenditori che possano rilevare il 100 per cento del club per mettere in sicurezza i conti e consentire una tranquilla conclusione della stagione per poi puntare al rilancio.

Marco Madonia

corrieredibologna.corriere.it

[ammiraglio]

bella figura di mmerda per porcedda.
non capisco come mai nel 2010 ci sia ancora qualcuno che giochi a fare l'imprenditore col "calcio".

[CiPpi]

magari piu' che impreditore era un semplice prenditore.

[Eagles71]

...intanto -1 in classifica ufficiale per irregolarità amministrative
e arriveranno anche altri di punti di penalizzazione per mancato pagamenti stipendi

...questi retrocedono

[dukenduke]

...questi retrocedono

Eagle credo prorpio di si

[ammiraglio]

scusate, ma mi sembra una situazione ingarbugliata.
ho letto un'intervista con sabatini interessato.
ma c'è da fidarsi?
boh.

[bak]

(mi sono perso qualcosa:  ma anche la virtus basket è fallita? sapevo della fortitudo)

Con colpevole ritardo , ti rispondo

Ma i risvolti peggiori sono di carattere finanziario: il giocatore Sani Bečirovič, costretto all'inattività da problemi al ginocchio, apre una vertenza con la società (il cosiddetto "lodo Becirovic"), lamentando la mancanza del pagamento degli emolumenti da parte della Virtus. Nel corso dell'estate, parallelamente alla causa Becirovic sopraggiungono altre richieste di "lodo", nei giorni in cui scricchiola anche l'azienda di Madrigali, la C.T.O. s.p.a. Tutto precipita il 4 agosto 2003, giorno in cui il Consiglio Federale della Federazione Italiana Pallacanestro decreta la radiazione della Virtus e la sua esclusione dal tutti i campionati nazionali per la stagione 2003/2004: la posizione di Sani Bečirovič rimaneva infatti insoluta.
Il fallimento societario della Virtus viene però scongiurato dall'intervento dell'imprenditore Claudio Sabatini (l'organizzatore del Futurshow), che con un'opera irripetibile ed eroica transa tutti i debiti della società, ottiene le liberatorie dei creditori e rileva la società da Madrigali a pochi giorni dall'udienza innanzi al Giudice fallimentare. Sabatini, che rivelerà fin dall'inizio un notevole attivismo, acquisisce anche la società Progresso Castelmaggiore (un paese dell'hinterland bolognese), militante nel campionato di Legadue (cioè la divisione inferiore alla serie A) e la sponsorizza con il marchio "Futur Virtus", garantendo quindi la continuità del glorioso nome Virtus nonostante l'esclusione dai campionati.

[leo]

io trovo che il meccanismo sanzionatorio, in questi casi, debba essere rivisto.
leggo, infatti, che sono in arrivo altri due punti di penalizzazione (oltre al punto per i mancati versamenti irpef) per i mancati pagamenti degli stipendi. beh, io sostengo che in questo modo si penalizzino ingiustamente i calciatori, i quali già non vengono pagati dalla società, ora li penalizzano ulteriormente togliendo loro i punti che meritatamente hanno racoclto sul campo, col rischio concreto che quei punti in meno li costringa, il prossimo anno, a giocare in serie B.
mah..

[ammiraglio]

grazie rocco.

interessante l'osservazione di leo.
però mi donando: come fai a punire un club se non ... con i punti di penalizzazione?
il rischio della serie b dovrebbe rappresente un fuocherello discreto sotto le chiappe, o no?

[leo]

il responsabile della situazione mi sembra abbia un nome ed un cognome.
il portafoglio. il portafoglio gli devono colpire, non penalizzare i calciatori (e i tifosi) che in questa situazione sono vittime.
al presidente dei punti di penalizzazione sai quanto gli frega?

[surg]

io trovo che il meccanismo sanzionatorio, in questi casi, debba essere rivisto.
leggo, infatti, che sono in arrivo altri due punti di penalizzazione (oltre al punto per i mancati versamenti irpef) per i mancati pagamenti degli stipendi. beh, io sostengo che in questo modo si penalizzino ingiustamente i calciatori, i quali già non vengono pagati dalla società, ora li penalizzano ulteriormente togliendo loro i punti che meritatamente hanno racoclto sul campo, col rischio concreto che quei punti in meno li costringa, il prossimo anno, a giocare in serie B.
mah..

Non sono così sicuro che non sia giusto penalizzare la società. Ad esempio se dovesse succedere allaunicredit lo riterrei orofondamente giusto

[bak]

Il proprietario della Virtus pallacanestro è stato a lungo sentito nel pomeriggio in procura a Bologna nell'ambito dell'inchiesta per truffa sulla falsa fidejussione del club rossoblù. Ascoltato dai pm Valter Giovannini e Claudio Santangelo come persona informata sui fatti, è stato messo per una decina di minuti a confronto conil ds della squadra, convocato in procura nella stessa veste

BOLOGNA, 3 dicembre - Il proprietario della Virtus pallacanestro Claudio Sabatini è stato a lungo sentito nel pomeriggio in procura a Bologna nell'ambito dell'inchiesta per truffa sulla falsa fidejussione del Bologna Calcio. Sabatini, ascoltato dai pm Valter Giovannini e Claudio Santangelo come persona informata sui fatti, è stato messo per una decina di minuti a confronto con Carmine Longo, il direttore sportivo della squadra, convocato in procura nella stessa veste.

CONFRONTO - L'audizione di Sabatini è iniziata attorno alle 15. Verso le 16.15 è arrivato Longo. I due sono stati sentiti separatamente, poi sono stati messi a confronto perché c'erano discrepanze su alcuni punti delle loro dichiarazioni. Discrepanze che nel corso del confronto sono state risolte. A quanto si è appreso, nel corso delle audizione non è emerso nulla di penalmente rilevante e non ci sono nuovi indagati. Sabatini è stato convocato per chiarire alcune sue dichiarazioni sulla società e sulla squadra, che a quanto è dato sapere sarebbero nate da fatti riportati allo stesso Sabatini da Longo.

CONVOCAZIONE - Di qui la convocazione del ds del Bologna per un riscontro. Nelle audizioni si sarebbe parlato anche di un versamento da tre milioni che Sergio Porcedda, presidente del Bologna, avrebbe fatto ai primi di ottobre dalle casse del club verso una sua società. Inoltre del passaggio di sette milioni tra il Bologna e Cogei, passaggio che però la società dei Menarini ha poi spiegato essere una regolare operazione interna al bilancio consolidato del gruppo. L'audizione è stata circoscritta al pregresso della società e non è stato affrontato il tema della 'due diligencè in corso da parte di Intermedia di Giovanni Consorte. Né si è parlato del ruolo nelle trattative per la vendita di Alfredo Cazzola, l'ex presidente che ha più volte smentito di voler tornare nella società. La situazione contabile del Bologna esula dal perimetro dell'audizione, hanno spiegato gli inquirenti.

REAZIONI - Longo, uscendo dagli uffici della Procura, non ha voluto fermarsi a parlare con i giornalisti. «La cosa è in via di soluzione», è stata la sua unica frase. Sabatini ha spiegato di non volere dire nulla per rispetto degli inquirenti, ma ha più volte ripetuto che «la arroganza non paga». Un'affermazione che dai più è stata interpretata come un riferimento a Cazzola e Consorte. Quest'ultimo attaccato da Sabatini anche entrando in procura: «Aver chiesto 30 milioni per vedere i conti del Bologna mi sembra una procedura un po' atipica...». A chi gli ha chiesto se avesse parlato agli inquirenti di cose che potevano portare al fallimento del Bologna, come annunciato in un'intervista al Resto del Carlino, Sabatini ha spiegato di aver «detto la verità, non è reato cercare di salvare il Bologna, tantomeno dire la verità». A chi poi gli ha fatto notare che le sue dichiarazioni potrebbero creare problemi alla vendita ha risposto: «Credo che così io abbia chiarito che è meglio capire che aria tira, si sta giocando sulla pelle del Bologna, ed è meglio che tutti smettano di giocare».