il bologna di porcedda

[bak]

Un plauso e sincera simpatia per i ragazzi di Malesani. In quelle condizioni vincere a Cesena non era semplice; stò rivalutando il Malesani allenatore.

[bak]

Sabatini: «Salvo il Bologna; Virtus come garanzia»

BOLOGNA, 6 dicembre - La Virtus Pallacanestro come garanzia economica per pagare gli stipendi arretrati del Bologna Calcio. È la nuova mossa di Claudio Sabatini nel tentativo di salvare la società rossoblù: «Sarebbe incredibile lasciarla fallire, c'è chi dice che sono matto ma credo sia un primo gesto concreto importante», ha annunciato a 'È-Tv' spiegando di aver già contattato le maggiori banche cittadine. «Offrirò il 100% della Virtus, un capitale da 10 milioni, come garanzia per pagare gli stipendi dei giocatori», ha proseguito Sabatini, secondo il quale si tratta «di un atto dovuto per salvaguardare il patrimonio tecnico della squadra e evitare la messa in mora».

«PERSI 10 GIORNI PER NIENTE» - Intanto la trattativa con Porcedda va avanti: Sabatini vedrà l'ad Silvino Marras e ha ribadito di essere «disponibile a sedersi a un tavolo con chi vuole veramente salvare il Bologna». Infine una stoccata a Consorte e a Intermedia che sembrerebbe ormai vicinissima a rimettere il mandato per la cessione della società: «Abbiamo perso dieci giorni per niente. Consorte aveva incontrato i giocatori per rassicurarli e ora dovrebbero essere disperati: a loro io voglio dire 'Non lo siate'».

INTERMEDIA RIMETTE IL MANDATO? - Intermedia, merchant bank guidata da Giovanni Consorte, è fortemente intenzionata a rimettere il mandato di vendita del Bologna Calcio. «Per il momento questa è la nostra posizione - ha spiegato Liana Bertolazzi, dg della società - perchè non abbiamo l'autorizzazione a diffondere i dati del club, da parte del 100% della proprieta. Mentre la famiglia Menarini (proprietaria del 20% delle quote, ndr) ci ha autorizzato, l'altra parte non lo ha fatto». L'altra parte è quella rappresentata da Sergio Porcedda, l'imprenditore sardo che in estate aveva rilevato proprio dai Menarini l'80% del Bologna calcio, peraltro senza sborsare denaro. Bertolazzi ha spiegato che la posizione verrà formalizzata con una nota, e che quindi non è ancora ufficiale. «Ma attualmente rimettiamo il mandato, perchè non possiamo dire alla stampa come stanno le cose, e in questi giorni girano numeri sempre diversi. Sembra il Totogol», ha detto in riferimento allo stato delle finanze del club. La scadenza del mandato ricevuto nei giorni scorsi è il 20 dicembre.

corrieredellosport.it

[ammiraglio]

Un plauso e sincera simpatia per i ragazzi di Malesani. In quelle condizioni vincere a Cesena non era semplice; stò rivalutando il Malesani allenatore.

concordo.

[bak]

concordo.

e poi, diciamocelo, tra Portanova, Mudingay e Di Vaio, nu piezz e core biancoceleste alberga sotto la Torre degli Asinelli.

[ammiraglio]

e poi, diciamocelo, tra Portanova, Mudingay e Di Vaio, nu piezz e core biancoceleste alberga sotto la Torre degli Asinelli.

questo è vero.
a proposito ho letto di uno scambio di battute un po' polemico tra lotito e di vaio sulla questione degli esuberi e del trasferimento coatto.
non credo che di vaio arriverà mai alla lazio;-).

sul bologna: in ogni caso credo che dovrebbe beccarsi qualche altrà penalità.
vedremo.
a genniao cmq qualcosa venderanno (britos?).

[ammiraglio]

ancora complimenti al bologna: siamo di fronte ad un campionato lusinghiero considerate le note vicissitudini societarie.
il tempo è tiranno, bisogna vedere se c'è la voglia di salvare un club storico.

[Eagles71]

...intanto da oggi i giocatori hanno firmato la messa in mora della società per mancato pagamento stipendi.
Si prospettano altri 2 punti di penalizzazione...to be continued

[cuchillo]

Che malinconia.

Sono un simpatizzante del Bologna, l'unica squadra insieme al Toro che quando perde mi fa dispiacere per 30 secondi.

Un mio collega mi continua a mandare messaggi: "spero che un Lotito arrivi qui prima che sia troppo tardi..."

[ammiraglio]

spunta il nome di zanetti, trevigiano di nascita, mentre sabatini si sarebbe defilato.
pare che porcedda e marras vogliano la buonuscita: i commenti della stampa locale sono al vetriolo.
iniziano i boatos anche sul nuovo stadio: la partita potrebbe giocarsi lì.

la messa in mora potrbbe essere ritirata se consorte sbriglierà la  matassa.

[aquilafelyx]

La messa in mora accelera gli eventi , ci sono 21 giorni per pagare gli stipendi , spero per i bolognesi che sia una mossa ponderata e concordata.

[bak]

Di Vaio annuncia: «Abbiamo messo in mora il Bologna»
Il giocatore: «Adesso vediamo chi vuole fare il bene della società»

BOLOGNA, 10 dicembre - I giocatori del Bologna, attraverso l'Associazione italiana calciatori, hanno messo in mora la società per gli ultimi cinque stipendi non pagati. Lo ha annunciato il capitano, bomber e leader dello spogliatoio Marco Di Vaio che ha incontrato la stampa con una delegazione di giocatori (Viviano, Moras e Portanova) per spiegare il senso di una mossa fatta per tutelarsi, ma anche per mettere un pò di fretta ai nuovi possibili acquirenti. «Abbiamo preso questa decisione tutti insieme - ha detto Di Vaio - dieci giorni fa. Abbiamo aspettato l'ultimo giorno utile per formalizzarla con la speranza che nel frattempo succedesse qualcosa. Nella squadra c'è una grande delusione per le promesse fatte e non mantenute, ci siamo sentiti presi in giro da questa proprietà la cui credibilità adesso, per noi è pari a zero. Se nel frattempo la proprietà dovesse cambiare siamo disponibili a ritirare immediatamente la messa in mora». La decisione, hanno spiegato i giocatori, è stata presa soprattutto per avere la possibilità di svincolarsi e trovare una nuova maglia al mercato di riparazione. La società adesso ha venti giorni di tempo per pagare. Si tratta soprattutto delle mensilità di luglio, agosto e settembre che dovevano essere onorate entro il 15 novembre. Da gennaio, se il pagamento non sarà avvenuto o la messa in mora ritirata, i giocatori potranno chiedere al collegio arbitrale della Lega lo svincolo ed essere, quindi, liberi di trovare un nuovo ingaggio entro il 31 gennaio. Nel caso delle comproprietà (come Viviano con l'Inter e Ekdal con la Juventus) basterà che l'altra società paghi gli stipendi arretrati per entrare in possesso dell'intero cartellino.

IL MOTIVO - «Abbiamo fatto questa scelta - ha detto Di Vaio - anche per mettere fretta agli eventuali acquirenti. È una decisione che abbiamo preso a malincuore, la nostra speranza è che si risolva tutto e che la società finisca in mano a professionisti seri che hanno a cuore il bene del Bologna. Nessuno se ne vuole andare da qui, vorremmo solamente tornare a fare solo i giocatori senza occuparci di cose che non ci competono. La cosa che più ci dispiace è la penalizzazione in classifica che alle fine del campionato potrebbe finire per vanificare i nostri sforzi». In ogni caso, come ha assicurato anche il portiere della nazionale Emiliano Viviano, il Bologna continuerà a scendere in campo con lo stesso impegno delle ultime giornate quando sono arrivati sei punti in due partite. E con lo stesso spirito cercherà di far punti domenica contro il Milan capolista. Con l'auspicio che dalle prossime settimane il Bologna abbia una nuova proprietà con «voglia, passione e che voglia bene al Bologna per rimettere in carreggiata la società». I giocatori - ha spiegato Di Vaio - saranno allora pronti a mettersi al fianco dei nuovi proprietari.     

[MCM]

A dire il vero il Bologna già fallì nel 1993.

Fatta questa chiara e lucidissima premessa, se domani non battono il milan mi gira il cazzo...

[WombyZoof]

 i commenti della stampa locale sono al vetriolo.

sostanza di cui da quelle parti non si fa parsimonia, sin dai tempi di Cazzone Frescone.

[zorba]

(Il Fatto Quotidiano 17.12.2010)

CALCIO AL CAFFÈ: MR SEGAFREDO SI COMPRA IL BOLOGNA

(di Giancarlo Padovan)

Bologna salvo, dicono tutti. Ma lo dicono perché l’ha detto Silvino Marras, amministratore delegato uscente della società ancora (per poco, sembra) in mano a Sergio Porcedda, attuale presidente di un Bologna che fu dei Menarini e che da oggi è sulla via di Treviso, chez Segafredo, aroma di caffè. La convinzione di avere imboccato la fine delle sofferenze e dell’instabilità è diffusa, ma certezze assolute non ce ne sono. Primo, perché di certo quando in ballo ci sono decine di milioni tra entrate, uscite, debiti da ripianare, nulla è mai sicuro, nemmeno dopo le firme, figurarsi prima. Secondo, perché se tutti corrono (Porcedda, a questo punto, per disfarsene) c’è uno che frena e si chiama Giovanni Consorte. Non si tratta di un signore qualsiasi visto che attraverso Intermedia fa da conduttore all’operazione Segafredo, marchio dell’imprenditore del caffè Massimo Zanetti. Ieri, a metà pomeriggio, Intermedia Finance, la merchant bank di Consorte, pur non smentendo le parole di Marras (uno che, insieme a Porcedda, ne ha dette tante in questi mesi e tutte, come minimo opinabili), precisa che l’affare, cioè la cessione del cento per cento delle quote, non è concluso. La domanda che conviene farsi è la seguente: perché Consorte precisa? Le ipotesi sono tre. Uno: Consorte dice la verità e Marras no. Due: Marras dice la verità e Consorte no. Tre: uno dei due ha convenienza a non dire la verità. Se fosse Consorte, significherebbe che non si fida del ripianamento del debito chiesto a Porcedda e che l’imprenditore sardo, fino a mercoledì, aveva rifiutato. Se fosse Porcedda, per bocca di Marras, vorrebbe dire che davvero l’attuale presidente ha un altro possibile acquirente e che cerca di non scucire un euro nonostante i danni prodotti. Insomma, si tratti di tattica o di strategia, mancherebbero solo i dettagli. Speriamo nella fine (lieta), perché siamo agli sgoccioli e se non si firma subito sarebbe un male solo per una società esangue, già penalizzata di un punto in classifica (e, a breve, gliene verrebbero sottratti altri due sempre per inadempienze amministrative), messa in mora da calciatori che non beccano lo stipendio da sei mesi e che si sono stufati anche se sono milionari o comunque benestanti. Porcedda o non Porcedda, la causa diretta di moltissimi guai e di tutte le inadempienze, non è così che si gestisce una società di calcio. Così, invece, la si uccide. A prescindere, dunque, dalle intenzioni di Zanetti, mister Segafredo (se non altro un industriale solido, legittimato da un banchiere vero), il Bologna non può che sperare di essere strappato dalle mani di Porcedda per finire in quelle di chi ha più titolo e credibilità. Naturalmente non è solo un problema di Bologna e del Bologna. Sarebbe, anzi è, un problema del calcio italiano, incapace di risolvere problemi strutturali per snervarsi, invece, in scontri di casta e di categoria. Mi chiedo, per esempio, dove sia e cosa faccia la Lega di Serie A di fronte a una situazione del genere, come la segua e da quale parte stia. Una Serie A senza il Bologna perché fallito, ridimensionato e penalizzato sarebbe un danno gravissimo per la regolarità del campionato, di cui, però, al momento nessuno si cura se non i bolognesi e i calciatori che vestono quella maglia. Delle due l’una: o in Lega sanno già come va a finire (e sono tranquilli perché la prende Zanetti con Consorte), oppure si preoccupano solo dell’oligarchia di club (le neonate sette sorelle) che il calcio produce e intende continuare a spartirselo.

[bak]

SERIE A
Bologna penalizzato di altri due punti

La Disciplinare punisce il club rossoblù per il mancato pagamento di stipendi e contributi del primo trimestre di questa stagione. In classifica la squadra di Malesani scende a 22

mi dispiace, sinceramente.

[cuchillo]

Zanetti si è dimesso.
Mah.

[jumpingjackflash]

Zanetti si è dimesso.
Mah.

ed arriva il magico Baraldi 

[zorba]

A quanto pare ha mollato anche Baraldi........ (lasceranno da solo il 'povero' Gianni Morandi che già deve pensare a quella rogna di Sanremo........ ).

[lollapalooza]

Con Morandi in società tutto rientra nel giusto contrappasso.

Un po' come se noi avessimo Reitano nell'organigramma societario.

[bak]

Come Zanetti s'è dimesso  o porca zozza annamose a pija Di Vaio, prima di subito.