Autore Topic: il bologna di porcedda  (Letto 7302 volte)

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Offline ammiraglio

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il bologna di porcedda
« : Giovedì 18 Novembre 2010, 21:01:55 »
ragazzi, ma state leggendo cosa sta accedendo a bologna?

allucinante.
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bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #1 : Giovedì 18 Novembre 2010, 21:19:20 »
Di questo Porcedda già da qualche anno si sapeva, non certo a questi livelli.
Anni fà, appunto, voleva rilevare il Cagliari insieme ad una società di cui faceva parte anche Tardelli, poi non se ne fece nulla e Cellino pur vivendo in un mondo allucinato per conto suo, parlò di insolvenza del tipo.
Poi i Menarini non vedevano l'ora di disfarsi della squadra che fu di Bulgarelli [ma anche di Battisodo  ;D] e arrivò lui. Mi meraviglio che un uomop di lungo e navigato corso come Carmine Longo gli sia andato appresso.

bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #2 : Giovedì 18 Novembre 2010, 21:28:37 »
27 novembre 2005
Porcedda e Cerina «Noi e Cellino siamo alla pari»
CAGLIARIE' quasi fatta. Dopo 13 anni Massimo Cellino ha aperto il salotto buono della società rossoblù. Il patron ha detto sì ad un gruppo di imprenditori cagliaritani che ha definito «seri e vogliosi di dare una mano al Cagliari». Il gruppo comprende Sergio Porcedda, Angelo Cerina, Lorenzo Giannuzzi e Marco Tardelli. A condurre le trattative è stato Porcedda. E i colloqui sono ancora in corso. Con un unico obiettivo: la salvezza. Il Cagliari, ultimo con cinque punti, senza vittorie da marzo (3-1 alla Roma), 20 gol subiti e 8 fatti, con Sonetti 4 allenatore stagionale, è sull' orlo del baratro. La sfida con la Samp sa di ultima chiamata. «E' importante l' aiuto di persone perbene che hanno dimostrato di voler dare una mano costruttiva» ha detto Cellino. Sugli stessi toni, ma con qualche variazione, i commenti degli acquirenti: «Ricambiamo la stima. Ma ora - ha spiegato Angelo Cerina - conta di più la stretta di mano e il rapporto da galantuomini. Anche l' intesa operativa è stata quasi raggiunta. Per il resto, si vedrà a breve». Ma «il resto» è roba che scotta. C' è la faccenda «quota di ingresso». L' idea è che la cordata entri nel Cda acquisendo il 30 per cento della società. Pari, grosso modo, a 8-10 milioni di euro. La stessa la cifra andrebbe nelle tasche di Cellino a fine anno. Mentre il saldo giungerebbe a fine campionato. «Non parliamo né avalliamo alcun tipo di percentuale. Possiamo dire che il rapporto tra noi e Cellino sarà su basi paritarie e paritetiche» ha precisato Cerina. Insomma, l' intesa è raggiunta. E la schermaglia sui patti parasociali, su una clausola che permetterebbe a Cellino di rientrare in possesso del Cagliari ad un cifra pattuita, è in corso. Ma il futuro del club è segnato: l' acquisto sarà ufficializzato a giorni. L' identikit degli acquirenti: Marco Tardelli, campione del mondo di Spagna ' 82, ex tecnico di Inter e Under 21, non ha bisogno di presentazioni. Socio d' affari di Porcedda e Cerina, per ora non entra in cda. Sergio Porcedda, 46 anni, è emerso nella distribuzione delle grandi firme. Ha interessi nel settore alberghiero, e con Tardelli e Cerina ha preso la discoteca Tsunami (a 40 km da Cagliari), e lo storico stabilimento balneare Il Lido. E' stato arbitro di calcio in Eccellenza. Come Angelo Cerina, 52 anni, ginecologo, direttore sanitario e «inventore» delle Terme del Forte Village, ha arbitrato fino alla C ed è stato vice presidente dell' Aia. Con D' Antoni ha fondato il sindacato arbitri. Cerina potrebbe essere il nuovo d.g. del Cagliari. Infine, Lorenzo Giannuzzi. Direttore generale del Forte, ha una fruttuosa rete di relazioni nel campo dell' alta finanza, dell' imprenditoria e del calcio con Giraudo, Inter e Lazio.

Frongia Mario

Offline Andre

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #3 : Giovedì 18 Novembre 2010, 21:38:13 »
In galera, sta gente
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline SAV

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #4 : Giovedì 18 Novembre 2010, 22:04:13 »
Dal corriere.it

«Da Porcedda abbiamo avuto zero
Ora serve un nuovo acquirente»
I Menarini: «Per salvare il salvabile servono nuovi capitali, ma non saremo noi a tornare in ballo»

Francesca e Renzo Menarini

I Menarini faranno il possibile per trovare nuovi acquirenti che possano portare il Bologna fuori dalle sabbie mobili ed evitare il fallimento, ma non torneranno al comando della società. Gli ex proprietari rossoblù hanno convocato la stampa in Cogei per cercare di fare chiarezza sulla situazione, anche se l'obiettivo non è stato completamente raggiunto e rimangono parecchie zone d'ombra sulla gestione della trattativa che ha portato Porcedda ad acquisire il club.

FIDEIUSSIONI – Intanto c'è il capitolo fideiussioni, con il venditore, in questo caso Menarini, che si espone con garanzie di 10 milioni di euro in Lega Calcio per il compratore. Onestamente un'anomalia nel campo delle compravendite. «Per agevolare il passaggio di proprietà siamo venuti incontro all'acquirente – ha detto il geometra Renzo - Ma pensavamo che la sua difficoltà fosse momentanea». Invece, fino ad oggi, Porcedda non ha tirato fuori un soldo per l'acquisto del Bologna Calcio, come ha rivelato una più agguerrita Francesca Menarini. «A luglio avrebbe dovuto sostituire le nostre fideiussioni con il contante, ma data la difficoltà mostrata gli abbiamo concesso delle proroghe. Per ora da Porcedda abbiamo ricevuto zero euro, nessuna tranche di pagamento. Se lo avessimo denunciato a luglio ci saremmo trovati in questa situazione allora, forse ha preso sottogamba la questione oppure alcune situazioni non gli sono andate a buon fine. Per salvare il salvabile serviranno nuovi capitali, quindi un nuovo acquirente, ma non saremo noi a tornare in ballo».

FALLIMENTO – Nel contratto di cessione non ci sono infatti clausole che prevedano il ritorno del Bologna Calcio ai Menarini in caso Porcedda non mantenga i patti. Chiaro che cominci quindi ad aleggiare lo spettro del fallimento, nel caso la situazione non si sblocchi. I Menarini sono ancora in quota al 20%, ma come ha sottolineato il Geometra non è previsto che siano loro a saldare gli stipendi e gli arretrati. «Porcedda non ha adempiuto ai suoi obblighi – ha ribadito Francesca – Cerchiamo nuovi acquirenti per evitare che si parli di fallimento».

CAMBIALE – Resta il mistero di come i Menarini siano arrivati a mettere in mano a Porcedda la barca rossoblù. Francesca ha parlato di garanzie personali lasciate dall'imprenditore sardo – ossia una cambiale da 3 milioni di euro, che però fa segnare un -7 milioni con le fideiussioni garantite dai Menarini – dopo che la famiglia aveva comunque acquisito informazioni sul personaggio. «Sulla persona abbiamo avuto garanzie sia personali sia dall'enturage economico e finanziario che con lui aveva lavorato – ha spiegato Renzo Menarini – Garanzie rafforzate dal livello professionale e dalla riconosciuta competenza di chi allora fu chiamato a gestire la situazione amministrativa del club».

Offline Eagles71

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #5 : Venerdì 19 Novembre 2010, 11:04:07 »
Epilogo ben previsto dalle nostre parti qui in romagna, si aspettava solo che i nodi venissero al pettine

speriamo che il "bulogna" sia tutta una copertura, il vero obiettivo di Porcedda è la asrioma.

a parte tutto sarebbe un altra tegola per il centenario club rossoblù che comunque non è che abbia mai attirato le mie simpatie, anzi.
Dispiace solo per una bella trasferta che mi son sempre fatto molto volentieri.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Fabio70rm

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #6 : Venerdì 19 Novembre 2010, 11:05:59 »
Piccoli Chinaglia crescono....


speriamo che il "bulogna" sia tutta una copertura, il vero obiettivo di Porcedda è la asrioma.

Mammagara, ma ti pare che con tutti gli squali che ci stanno gliela fanno prendere??
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline robylele

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #7 : Venerdì 19 Novembre 2010, 12:49:35 »

adesso spero che Porcedda possa essere indagato..
la Sensi avrebbe dovuto fare come la Menarini, disimpegnandosi una volta che il fax di Fioranelli non arrivava.

purtroppo non lo poteva fare.. ma sarebbe stato bello, non lo nego.   8)
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #8 : Venerdì 19 Novembre 2010, 12:58:40 »
Con il presidente Sergio Porcedda che ieri è stato deferito alla Disciplinare dal procuratore federale, Stefano Palazzi, su segnalazione della Covisoc per le imposte non saldate, ma che a sua volta ha sporto denuncia presso il Comando Provinciale dei Carabinieri contro tre funzionari di un primario istituto di credito che lo avrebbero truffato emettendo delle fidejussioni a detta del patron non idonee alla copertura degli ultimi adempimenti, per un importo di 10 milioni di euro. Con l'intento di dimostrare che la (eventuale) truffa ai suoi danni ha impedito il regolare pagamento degli stipendi mei termini fissati dalla Figc, e pertanto scampare la penalizzazione di due punti.

dall'articolo online di gazzetta.it
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Più che altro mi sembra una arrampicata sugli specchi  ::)

Offline ammiraglio

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #9 : Venerdì 19 Novembre 2010, 19:36:05 »
facci  ridere, porcedda.

“Io, truffato due volte da intermediari finanziari”
19.11.2010
Fonte: Il Resto del Carlino

Truffato due volte. E sempre nello stesso modo. E’ questo che ha denunciato ai carabinieri Sergio Porcedda. Ieri il presidente del Bologna, accompagnato dall’amministratore delegato Silvino Marras, si è presentato alle 13,30 alla caserma dei carabinieri della stazione Bologna, in viale Panzacchi, e ha raccontato la sua verità. Poi alle 16,15 è uscito ed è sfrecciato via, dopo una breve dichiarazione ai cronisti assiepati, in cui ha detto “la colpa è tutta mia”, senza però spiegare nulla. Poco prima, invece, ai militari dell’Arma aveva in sostanza spiegato di essere stato raggirato in tempi diversi da tre persone, tre intermediari finanziari che, dietro pagamento della relativa provvigione, gli avevano procurato due fidejussioni da 6-7 milioni di euro emesse da una finanziaria straniera e da una banca italiana. Lui avrebbe pagato circa 130mila euro in totale agli intermediari, ma le fidejussioni sono poi risultate fasulle. A queste presunte truffe Porcedda lega la situazione drammatica che si è venuta a creare per il Bologna. Porcedda ha presentato in realtà due denunce. La prima un mese fa, per la quale c’è già un’inchiesta in Procura che ipotizza il reato di truffa e che vede indagato il presunto intermediari, una persona di fuori Bologna, residente vicino a Roma. Il presidente ha raccontato ai carabinieri che l’uomo gli aveva proposto una fidejussione, emessa appunto da una finanziaria con sede in Gran Bretagna. Lui così avrebbe pagato la provvigione di 100mila euro al mediatore, a fronte della consegna dei documenti relativi alle fidejussioni milionarie. Il perfezionamento sarebbe avvenuto vicino a Roma, nel domicilio del mediatore. Settimane dopo, però, si è scoperto che le fidejussioni arrivavate dalla fantomatica finanziaria straniera, erano farlocche. E così, un mese fa, è stata appunto presentata la prima denuncia. Porcedda, a quel punto, avrebbe dovuto essere particolarmente sospettoso nei confronti del sottobosco finanziario. E invece, a quanto pare, c’è ricascato. E arriviamo così ai fatti di questi giorni. Una decina di giorni fa un altro intermediario gli avrebbe presentato un secondo mediatore, che ha millantato agganci con la Bnl e gli ha proposto una fidejussione della banca. Il presidente ha accettato, a fronte di documentazione intestata Bnl (probabilmente falsa). Poi ha pagato ai due intermediari, entrambi di fuori Bologna, circa 30mila euro. Le fidejussioni (relative agli stipendi dei giocatori) sono poi state spedite alla Lega, che ha chiesto conto alla Bnl, che però era estranea alla vicenda e all’oscuro di tutto. E ha ovviamente risposto picche. Così Porcedda si è ritrovato con in mano carta straccia, che ieri ha portato ai carabinieri. Ora la Procura, quando arriverà la seconda denuncia, la farà confluire negli atti del primo fascicolo. Sarà valutato ogni aspetto della questione. Il Bologna dovrebbe essere, in questa vicenda, parte lesa. Le bocche sono cucite al Palazzo di vetro di Piazza Trento e Trieste. “Valuteremo con attenzione – si limita a dire il portavoce Walter Giovannini, procuratore aggiunto – non appena ricevute le carte”. Tornando a Porcedda, uscendo dalla caserma tutto sorridente ha detto: “Dirò tutto domani (oggi, ndr). Con i Menarini siamo ancora fidanzati. Non mi sento incastrato, ma appesantito da tante cose. Sono venuto meno alla parola data per un motivo ben specifico per cui sono venuto qui. Sono cose che capitano nella vita. Non diamo le colpe agli altri. La colpa è sempre mia”.
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zorba

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #10 : Sabato 20 Novembre 2010, 07:24:27 »
(Il Fatto Quotidiano 20.11.2010)

GIOCHI TRUCCATI

BARATRO BOLOGNA

Il patron rossoblù in procura: mi hanno truffato I tifosi: fuori dal Dall’Ara

(di Luca De Carolis)

L’uomo che gira scortato sotto le Due Torri ha una discoteca, lo “Tsunami”. Un nome che suona come una profezia per Sergio Porcedda, patron sardo del Bologna che fiuta il baratro, tra ordini di sfratto, punti di penalizzazione e il rischio concreto del fallimento. Un rosario di guai che gli ha messo contro una città e una tifoseria, infuriate con un presidente che in cinque mesi di gestione ha pagato solo gli arretrati di maggio e giugno. Le mensilità successive e i contributi per maggio e giugno non sono mai stati versati. Tutto fermo, come le fideiussioni per 10 milioni dei precedenti proprietari, i costruttori Menarini, depositate in Lega Calcio. 
PORCEDDA si era impegnato a rilevarle e a versare un conguaglio. Ma i Menarini hanno ricevuto solo una cambiale da tre milioni. Niente soldi da Porcedda, ma tante rassicurazioni: inutili, di fronte a numeri e norme. Mercoledì scorso il club, il presidente e l’ad Marras sono stati deferiti alla Commissione Disciplinare della Federcalcio. Il mancato pagamento delle tasse potrebbe costare al Bologna almeno un punto di penalizzazione. Ma si rischiano altri punti di penalità, perché il termine per versare gli stipendi è scaduto il 15 novembre. Ieri mattina il patron è arrivato al centro tecnico di Casteldebole assieme a due auto della Digos, accolto dagli insulti degli ultras e da uno striscione: “Squadra e tifosi uniti in questa battaglia”.

LA RABBIA dei gruppi della curva bolognese, l’Andrea Costa, è finita in una nota: “Esigiamo che il signor Porcedda non si presenti più a Bologna e al Dall’Ara, chi tradisce la nostra fiducia con noi chiude per sempre”. Non si fa più credito al patron, che uscendo da Casteldebole ha giurato di volere “il bene del Bologna”. Poco dopo è entrato in Procura, convocato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini. Convocazione obbligata, perché giovedì Porcedda aveva denunciato ai carabinieri una truffa ai suoi danni. Un broker di 46 anni, già condannato per truffa e ricettazione, gli avrebbe procurato una falsa fideiussione da oltre dieci milioni, scritta su carta intestata della Bnl, in cambio di alcune decine di migliaia di euro e del 3% sull’operazione. Il pm ha aperto un fascicolo in cui Porcedda e il Bologna figurano come parti offese. Non una novità per il patron, che due mesi fa aveva denunciato una truffa analoga. Ma gli accertamenti non sono un antidoto alla crisi. Il Tribunale ha disposto lo sfratto del club da Casteldebole per morosità, mentre i giocatori prendono tempo.

“SIAMO in attesa delle mosse di Porcedda, dobbiamo aspettare” sostiene Marco Di Vaio, capitano dei rossoblù. Ma l’agente di Emiliano Viviano, portiere della Nazionale, ammette che “il giocatore potrebbe andarsene a gennaio”. In mancanza degli stipendi, tra due mesi si   potrebbe svincolare tutta la squadra, gratis, e il club verrebbe messo in mora. La porta per l’amministrazione controllata o il fallimento, a campionato in corso. Ipotesi mai verificatasi in Serie A.
LA SQUADRA dovrebbe comunque concludere il torneo, mandando in campo la Primavera.
Ma gli attuali titolari vogliono evitare il baratro. “Lancio un appello a tutti gli imprenditori della città servono risorse” invoca l’ex candidato alle primarie Pd per il Comune, il tifosissimo Maurizio Cevenini. Mentre il senatore Filippo Berselli (Pdl) sibila: “Porcedda ha truffato Bologna, i bolognesi e i Menarini”. Sembra passato un secolo da giugno, quando il 50enne imprenditore rilevò l’80% del club dai Menarini, ansiosi di vendere per non pesare più sull’azienda di famiglia, la Cogei. Confidarono in Porcedda, che possiede centri benessere, uno stabilimento balneare a Cagliari e lo Tsunami, la più grande discoteca della Sardegna.

DOVEVA RIDARE stabilità al Bologna, dove in due anni ne avevano viste di tutti i colori. Due aspiranti acquirenti, l’italo-americano Joe Tacopina e il petroliere albanese Rezart Taci, erano spariti al momento della firma, mentre la proprietà era stata molto criticata per i ripetuti contatti con l’ex dg della Juventus Luciano Moggi, inibito dalla Figc. Contatti che Francesca e Renzo Menarini avevano scontato con tre mesi di inibizione dalla Disciplinare. Bazzecole, visto lo scenario attuale.

bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #11 : Sabato 20 Novembre 2010, 08:24:41 »
Quello che hai messo in neretto,lo vivemmo molto da vicino nel lontano 1986; se riuscimmo a restare uniti lo dovemmo solo e soltanto grazie alla mediazione di un Signore (volutamente maiuscolo): Gigi Simoni, al quale và l'eterna gratitudine mia e dei Laziali in genere.

PS quell'anno militavamo in B (l'anno della famosa trasferta di catanzaro)

jumpingjackflash

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #12 : Sabato 20 Novembre 2010, 10:23:19 »
In galera, sta gente
e senza passare dal via!

Offline Andre

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #13 : Sabato 20 Novembre 2010, 11:01:35 »
domandina

chi altro affermò di essere stato ingannato con delle fidejussioni false, e fu creduto ?

altra domandina

ci sono affinità tra i due casi ? Esplicitando, se nel caso della mia prima domanda c'è stata "assoluzione", per analogia anche il Bologna non deve subire contraccolpi o le questioni sono diverse ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

POMATA

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #14 : Sabato 20 Novembre 2010, 12:14:49 »
Quello che hai messo in neretto,lo vivemmo molto da vicino nel lontano 1986; se riuscimmo a restare uniti lo dovemmo solo e soltanto grazie alla mediazione di un Signore (volutamente maiuscolo): Gigi Simoni, al quale và l'eterna gratitudine mia e dei Laziali in genere.



PS quell'anno militavamo in B (l'anno della famosa trasferta di catanzaro)

Le trasferte famose di catanzaro furono 2 (una vincemmo 2-3 e ci salvammo dalla C...l'altra pareggiammo 1-1, monelli e venimmo in A)

Io c'ero a tutte e due ;) che tempi...

Tornando in topic, a bologna bisogna andarci al ritorno...VINCEMO FACILE!!! :D

bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #15 : Sabato 20 Novembre 2010, 15:36:44 »
Bravo Pomà fu quella del 2-3.

bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #16 : Sabato 20 Novembre 2010, 16:15:30 »
BOLOGNA - Francesca Menarini ha commentato il caos che vede coinvolta la società emiliana dopo il mancato pagamento di stipendi e Irpef, e rischia ora una forte penalizzazione. L'ex numero uno rossoblù, ai microfoni di Sky Sport 24, punta il dito su Sergio Porcedda, nuovo proprietario e presidente: "Porcedda a giugno è sembrato, quando si è presentato fra gli altri pretendenti, la persona più seria e più affabile e con grande entusiasmo e per questo ci ha convinto. Purtroppo le cose non sono andate così e siamo arrivati a questo punto. La situazione è preoccupante, adesso dobbiamo cercare di risollevarla a tutti i costi. Porcedda non ha tirato fuori un euro né per noi né per il Bologna. Ci sentiamo traditi, noi come famiglia, come soci e creditori, come città, come Bologna Football Club, traditi e truffati da questo signore". Il club tra le altre cose rischia anche il fallimento, ma la Menarini ha aggiunto che farà di tutto perché questo non accada: "La situazione è difficile ma faremo di tutto per non fare fallire il Bologna. Questo non succederà perché ci stiamo attivando. Questo signore ha approfittato della compiacenza e della tolleranza di mio padre, lo ha fatto in modo indegno. Non torniamo alla presidenza, non abbiamo i mezzi per farlo e questo purtroppo non è possibile. I Menarini vogliono bene al Bologna e si stanno attivando in tutto e per tutto. Anche oggi avrò una giornata dedicata al Bologna per risollevare il tutto".

IL SOSTEGNO DEI TIFOSI - I sostenitori rossoblù, dopo aver duramente attaccato Porcedda, continuano a rimanere vicini alla squadra in questo momento difficile. Questa mattina un centinaio di tifosi hanno chiesto e ottenuto di interrompere la seduta di allenamento a porte chiuse. "Siamo sempre con voi", è il coro intonato dalla folla, seguito da: "Porcedda fuori da Bologna". Il tecnico Alberto Malesani e i calciatori si sono avvicinati alla recinzione e hanno ringraziato per i cori. Marco Di Vaio ha detto: "Noi andiamo avanti per la nostra strada".

MALESANI: "NESSUN ALIBI" - Alberto Malesani chiede al Bologna un balzo morale. "In queste situazioni è facile appigliarsi ad alibi. Ma sarebbe un grave errore. Abbiamo davanti a noi una grande opportunità per far vedere le nostre qualità morali e professionali". Prima di partire per la trasferta di Napoli, il tecnico rossoblù cerca di proteggere i suoi giocatori dalla bufera che si sta abbattendo sul club emiliano. "Non ho mai avuto sospetti. Io sono un aziendalista di fatto", ha detto Malesani, in risposta a chi gli ha chiesto se si aspettava un epilogo così. "Ho lavorato in un'azienda che faceva macchine per ufficio. E volevo sempre che le cose andassero bene. Anche ora non posso che tifare perchè si risolvano i problemi, perchè l'attuale presidente li risolva. Professionalmente per me non è successo niente". Malesani ha detto di non credere alla possibilità che qualche calciatore possa chiedere di essere svincolato. "Siamo gente fortunata nella vita, e abbiamo l'obbligo di comportarci da professionisti. Per quello che ci compete, che è il campo. Da lì possiamo dare una grande spinta, e sono sicuro al 100% che i miei giovanotti non deluderanno domani". "Molto bello", per Malesani, che i tifosi siano venuti al campo. "Io sono restio a fare delle ruffianate, ma ci hanno dato una grande carica". Non bisogna dimenticare - dice il tecnico - che "il vero proprietario del Bologna è la città. I giocatori passano, gli allenatori passano, la società resta".

bak

Re:il bologna di porcedda
« Risposta #17 : Sabato 20 Novembre 2010, 18:13:25 »
anche questa non è male

da il messaggero.it

di Emilio Buttaro

BOLOGNA (20 novembre) - «Entro la metà della prossima settimana pago gli stipendi». Il presidente del Bologna Calcio Sergio Porcedda l'ho ha ribadito ieri nella lunga audizione in procura quando il pm che conduce l'inchiesta, Valter Giovannini, gli ha chiesto cosa intendesse fare per il futuro della squadra. La risposta dell'imprenditore è quindi stata verbalizzata. L'unico indagato nell'inchiesta resta Antonio Carbone, broker di 46 anni, accusato di truffa e falso in scrittura privata. Porcedda è parte lesa. Le stesse accuse sono state mosse nei confronti di Roland Voller, 63 anni, il mediatore cui si era precedentemente rivolto Porcedda (sempre per dar fiato alla casse della società). Roland Voller è un uomo dai molti precedenti penali. Ha 63 anni, è nato ad Innsbruck, ed è apparso come superteste o come indagato per violazione di segreto in due gialli avvenuti nella Capitale, il delitto di via Poma e quello dell'Olgiata.

Fu comunque Antonio Carbone a fornire la prima fideiussione respinta dalla Lega a Porcedda e ciò nonostante incassò l'assegno della mediazione da 100 mila euro, venendo per questo denunciato.Ma di quest'indagine si occupa la Procura di Roma, dove avvenne lo scambio di denaro.

L'inchiesta bolognese prosegue. Gli inquirenti mirano a capire se i nomi dei funzionari della banca che figurano nella bozza dell'ultima fidejussione, il cui rifiuto da parte dalla Lega ha messo nei guai il Bologna, corrispondano a persone in carne ed ossa. E, nel caso, se questi abbiamo mai partecipato alla stesura di quel documento. La bozza è sua carta intestata alla Bnl, ma in realtà è stata falsificata.

Mentre veniva sentito il patron del Bologna Calcio, i carabinieri della compagnia Bologna Centro, su delega del pm Giovannini, hanno sentito la responsabile del settore amministrativo della società. Un'audizione fatta quasi contestualmente a quella del presidente proprio per verificarne la genuinità. La donna ha ricostruito quello che è accaduto nella movimentazione di soldi e nella contabilità da luglio a oggi, confermando quel che ha detto Porcedda. Tra i racconti dei due infatti non ci sono sbavature, la narrazione dei vari passaggi (contabili e amministrativi) coincide. Gli inquirenti contano di sentire a stretto giro anche Carbone, che a Porcedda era stato raccomandato da un funzionario di un grosso gruppo bancario. Obiettivo era ottenere la fidejussione, per più di 10 milioni di euro, che avrebbe permesso al Bologna Calcio di colmare le insolvenze e sbloccare le risorse dei diritti tv. Non è chiaro se con con quelle garanzie si mirasse a riottenere del denaro (si parla di circa 6 milioni di euro) che sarebbe stato dato in garanzia per l'acquisto di alcuni giocatori (attraverso il meccanismo della stanza di compensazione). Per la transazione il broker aveva pattuito come compenso (il 3% sulla fidejuissione) garantita anche con due assegni. Uno è stato bloccato, l'altro sarebbe ancora nelle mani del broker.

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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #18 : Sabato 20 Novembre 2010, 18:27:09 »
faccio solo un nome, ma col punto interrogativo, per il prox futuro del bologna: luciano moggi?
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Re:il bologna di porcedda
« Risposta #19 : Sabato 20 Novembre 2010, 18:30:07 »
faccio solo un nome, ma col punto interrogativo, per il prox futuro del bologna: luciano moggi?
in società con Al Capone e la Sensy  Family?