Oggi assemblea straordinaria della SS Lazio

[franz_kappa]

In tema di obbligazioni la modifica statutaria proposta prevede che l’emissione possa avvenire non solo nel rispetto degli artt. 2410 e ss del c.c., ma viene anche conferita la facoltà agli amministratori di emetterle nel risputo dell’articolo 2420 ter per un ammontare non  superiore al doppio del capitale sociale,della riserva legale e delle riserve.
Certamente, questa proposta preclude, anche se solo in astratto e in via del tutto ipotetica e potenziale – sono ancora parole dell’Avv. Rossetti, futuri aumenti di capitale e quindi possibili mutamenti nell’odierno assetto azionario della società.

Non capisco perché Rossetti tragga quella conclusione, sinceramente.
Qualcuno mi/ci spiega meglio?

[AlonZo]

Perchè Rossetti non capisce un cà di finanziario/societario!!

[fish_mark]

Non capisco perché Rossetti tragga quella conclusione, sinceramente.
Qualcuno mi/ci spiega meglio?

Beh, con le obbligazioni ti chiedo un prestito, con l'aumento di capitale ti chiedo di entrare a far parte della società, quindi di diventare socio.

[franz_kappa]

Beh, con le obbligazioni ti chiedo un prestito, con l'aumento di capitale ti chiedo di entrare a far parte della società, quindi di diventare socio.

Chiaro. Questo lo so, ma visto che Alonzo ha parlato di obbligazioni convertibili, le stesse sono appunto rimborsabili sia con denaro che tramite azioni.

La compagine azionaria, dunque, potrebbe potenzialmente mutare proprio tramite l'emissione di un prestito convertibile, in teoria

[AlonZo]

"il convertibili" l'ho detto io, però non l'ho letto qui da nessuna parte.

In ogni caso, la ratio delle obbligazioni convertibili a mio modo di vedere è molto semplice. Se io ho un finanziatore interessato al "progetto stadio" ad esempio, lo posso invogliare attraverso la sottoscrizione di obbligazioni convertibili.

Lui sottoscrive x obbligazioni convertibili e con quel denaro la Lazio costruisce lo stadio e realizza determinati progetti.

Se alla scadenza il "progetto Lazio" si è apprezzato, anzichè rimborsare le obbligazioni con denaro le convertirò in azioni consentendo al finanziatore di entrare insocietà stabilmente.

In pratica, io finanziatore potrei avere un duplice vantaggio, da un lato la garanzia di essere un creditore della società, dall'altro la possibilità, nel caso in cui a seguito degli investimenti la Lazio consolidi la propria posizione finanziari/sportiva di avere un ulteriore guadagno entrando convertendo le obbligazioni in capitale sociale.

Ovvio è che per procedere ad un'operazione del genere, deve essere deliberato un aumento di capitale al servizio del prestito obbligazionario.

[fish_mark]

Ovvio è che per procedere ad un'operazione del genere, deve essere deliberato un aumento di capitale al servizio del prestito obbligazionario.

Viste le inclinazioni in merito da parte del presidente, la cosa non pare così scontata.
Nella modifica statutaria si da facoltà agli amministratori per un periodo di 5 anni.

In linea generale si rafforza il controllo in mano all'azionista di maggioranza e si riducono gli spazi per potenziali "concorrenti".
Nessuna sorpresa.

[AlonZo]

Viste le inclinazioni in merito da parte del presidente, la cosa non pare così scontata.
Nella modifica statutaria si da facoltà agli amministratori per un periodo di 5 anni.

In linea generale si rafforza il controllo in mano all'azionista di maggioranza e si riducono gli spazi per potenziali "concorrenti".
Nessuna sorpresa.

Sbagliato.

Procedere alla delibera di un aumento di capitale, non significa che sia Lotito a doverci mettere i soldi. L'aumento di capitale in questione è "al servizio" della conversione delle obbligazione.

Grezzamente: Se l'obbligazionista converte le azioni il debito della società diventa capitale. Pertanto ci deve essere una delibera che autorizza l'incremento del capitale sociale.

Lotito in un'operazione del genere non tirerebbe fuori una lira.

La delega di 5 anni agli amministratori significa che gli stessi, non devono passare per l'assemblea qualora decidano di procedere all'emissione delle obbligazioni nei successivi 5 anni. La limitazione non è per un periodo di 5 anni da oggi, ma per un periodo di 5 anni decorrente dalla delibera dell'assemblea. Il che nel caso odierno potrebbe coincidere con oggi, ma ripresentarsi fra 3 anni (ad esempio) a seguito di una nuova assemblea.

Non vedo come, tale comportamento determini il rafforzamento dell'azionista di maggioranza che ha già il 60% del capitale sociale. Che se deve rafforzà?

[fish_mark]

Caro Alonzo
Quanto ho detto è sbagliato ma soltanto nella tua interpretazione del mio precedente post. Io ho sottolineato che il rafforzamento del controllo dell’azionista di maggioranza, con la riduzione degli spazi per potenziali e non graditi "concorrenti" emerge da altri punti delle modifiche dello statuto, non certo da quello relativo alla facoltà di emissione di obbligazioni (“in linea generale”).

Quanto al discorso relativo alle obbligazioni – che nello statuto possono essere convertibili non convertibili o warrants -  su questo piano - sono d’accordo con te- , non se deve rafforzà niente. Semmai emerge, almeno in prospettiva, la possibilità di una apertura a nuovi azionisti, ovviamente amici nel senso di soggetti disponibili a seguire la sua linea societaria.

In sintesi, per fare una valutazione GENERALE delle modifiche proposte dello statuto, le leve del potere societario sono tenute bene in mano all’azionista di maggioranza, che anzi fa un bel giro di vite (vedi riduzione rappresentanti minoranza nel Consiglio di sorveglianza), mentre in prospettiva si adombra la possibilità di nuovi ingressi.

[CiPpi]

in  tutto  questo di  cui  scrivete, non andrebbe  preso  in  considerazione  anche il recente aumento  del  valore delle  azioni  Lazio? magari come  parte intengrante di un progetto  piu'  ampio,  che  non necessariamente  includa  solo il discorso stadio? discorso stadio  che  poi apre  altre  considerazioni relative alla difficolta' di appioppamento dell'altra meta' del calcio romano  e che  potrebbe necessitare di un incentivo come lo stadio. incentivo che giustamente Lotito non lascerebbe passare senza  che la possibilita' di una casa tutta propria sia anche per  la Lazio.  Oppure il tutto, parlo delle obbligazioni,  la  loro possibile convertibilita' ed  affini, potrebbe  essere  la conseguenza dell'aumento  del  titolo degli scorsi mesi?  e di quanto potremmo stare a parlare in termini numerici che potrebbe entrare nelle casse della Lazio?

[borgorosso]

l'hanno fatta 'sta assemblea? è arrivato lo sceicco?
no, sapete, perché dellà arriva lo sceicco, l'americano, il cinese e l'arabo.

p.s. e poi si ritrovano con angelucci...

[benvolio]

Molte delle modifiche statutarie rivengono dall'adeguamento alla normativa UE. Paradossalmente (vedi la c.d. identificazione dell'azionista) regole dettate per favorire il coinvolgimento dei piccoli azionisti finiranno (in Iatalia, almeno) per rafforzare gli azionisti di riferimento o di controllo. Non e' solo il caso della Lazio; in tempi di crisi di mercato il famoso premio di contendibilita' (inteso come scalabilita' delle aziende) o e' una chimera o un boomerang. Per quanto riguarda invece le obbligazioni il discorso e' aperto. Si mette in mano agli amministratori uno strumento che puo' voler dire molto o niente. Dipende da un minimo di piano industriale che non so come e se la Lazio redige (senz'altro si) e diffonde (??). Li' si potrebbe leggere se un prestito obbligazionario e' leva finanziari di medio periodo o piuttosto pianificazione di un rafforzamento patrimoniale di lungo periodo. La relazione degli amministratori sul tema e' minimalista anzicheno'. Piuttosto mi piacerebbe sentire che ne pensate dell'esplicitazione delle attivita' editoriale e televisive. Significa una avocare a se completamente la materia? Se cosi' fosse quale sarebbe la risposta dei vari soggetti interessati (comunicatori, operatori commerciali ecc)che rischierebbero una oggettiva restrizione degli spazi di manovra?