Autore Topic: Lazio, Baroni merita il rinnovo  (Letto 26 volte)

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Lazio, Baroni merita il rinnovo
« : Ieri alle 11:01:09 »
www.corrieredellosport.it


Leggi il commento sul futuro del tecnico biancoceleste

Baroni Marco, professione allenatore, fiorentino, 61 anni, sposato con Patrizia, tre figli. Vent’anni da calciatore, ruolo difensore, un acuto nel 1990 a Napoli, scudetto con Maradona. Venticinque anni da allenatore di provincia. Si è sempre arrangiato con giocatori modesti, alcuni non avevano neanche la testina su Transfermarket. Detesta i rigori. Un suo errore dal dischetto contro lo Spartak Mosca costò al Napoli l’eliminazione dalla Coppa dei Campioni. Superfluo ricordare l’ultima maledizione sulla panchina della Lazio. E’ bene invece ricordare la sua accoglienza dal popolo laziale e anche da una buona parte della stampa. Lotito, si disse, molla gli ormeggi, rifondazione al ribasso: un allenatore snobbato dalle società più ambiziose, acquisti neanche degni di allacciare gli scarpini dei fuggiaschi Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson. Le profezie estive suggerivano una stagione poco felice, settimo/ottavo posto. Cambio di scena. Otto mesi dopo la Lazio dell’umile figlio di Dante - esclusa dalla semifinale di Europa League nel modo che sappiamo - sgomita per sedere al quarto posto in classifica, cioè bussa alla porta della Champions.

Possibile? Ma non era una squadra disfatta? Baroni ha saputo incollare i pezzi neanche fosse un mago del mosaico, ed entrare nella testa dei suoi tasselli. Perché il buon esito di questa Lazio non dipende solo dalla tattica e dalla prestanza fisica dei suoi giocatori, buona parte appartiene alla mentalità vincente che l’allenatore ha saputo trasmettere e alla capacità di superare agevolmente le fasi negative. Dico di più. Il mercato, sia estivo che invernale, ha avuto un ruolo modesto nella stagione. A determinare l’imprevedibile cammino è stato il balzo di rendimento dei “vecchi”, dei giocatori confermati. A Lotito brillano gli occhi: ai 30 milioni incassati con l’Europa League (cercate di distoglierlo dai possibili 50 della Champions) si aggiungono quelli di una rosa dal valore più che raddoppiato, per alcuni giocatori triplicato. Di Guendouzi, 26 anni, e Rovella, 23, parla tutta Europa. Gila, 25, stipendio di 650.000 euro lordi (!) è nel taccuino del Real Madrid. Isaksen, 24 anni appena, è fra gli esterni migliori del continente. Assieme a Castellanos, 26 anni, formano un quintetto, secondo i siti specializzati, da 150 milioni. Se Tavares risolvesse la fragilità muscolare sarebbe un altro brillante nello scrigno. E un altro ancora potrebbe presto luccicare con il suo alter ego: Luca Pellegrini, il Tavares de noantri. Sì, è un mio pallino. E’ un terzino moderno, plasmato da Baroni per il suo schema nel quale due terzini d’assalto giocano un ruolo essenziale. Pellegrini ha le qualità per svolgerlo come pochi in Italia, forse il solo Dimarco. Mancini lo aveva capito, lo chiamò in Nazionale a 21 anni. Ora ne ha 26, è nel pieno della maturità, la rottura del crociato e della rotula sono ricordi spazzati via. Ho letto ieri con apprensione l’articolo di Rindone, sempre bene informato, secondo il quale Pellegrini sarà ceduto questa estate. Spero vivamente che Lotito e Fabiani non commettano questo errore.

Ho voluto evidenziare tutto questo alla vigilia delle ultime cinque giornate di campionato che, qualunque sarà l’esito, non potranno cambiare il giudizio su Marco Baroni. Mi stupisce che qualche osservatore lo dipinga in uscita, già sul cancello di Formello, e mi rammarico che la società non voglia soffocare la illogica previsione. In una sola, drastica maniera: il rinnovo del contratto. Le parole si perdono nel vento, solo carta, penna e firma hanno un reale valore (qualche volta). A Lotito si presenta l’ennesima occasione di entrare nel salotto buono del campionato. La rifondazione è avvenuta in un tempo più breve del previsto, l’allenatore ha mostrato capacità inaspettate, la base della rosa è di primissima qualità. Ancora una volta - e più di altre volte - il presidentissimo ha in mano tutte le carte per stupire il popolo laziale



 






 



 

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