Autore Topic: Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)  (Letto 6278 volte)

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oizaL

Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« : Lunedì 12 Aprile 2010, 08:12:20 »

Al derby d'andata mi ero dimenticato di fare rassegna stampa, nonostante per vicende cabalistiche-jettatorie ampiante studiate negli anni precedenti l'avrei dovuto fare (me meschino...). E infatti la cominciai a fare il lunedì dopo il gol di Cassetti e la domenica successiva abbiamo battuto il Genoa.

Mo' stavolta ve frego io, cari romanisti. Non me la sono dimenticata di fare. E tutta la settimana pubblicherò la rassegna stampa Gazzetta-Repubblica in funzione scaramantica.

Ah, dimenticavo. In bocca al lupo ai gestori del sito per la nuova avventura. E chiedo loro scusa se anche essendoci una sezione "news" dove apporre le notizie, ci apro un thread apposito in "Solo Lazio". Lo ripeto: è solo un topic scaramantico, per questioni mie personali. Cercate di capirmi. Casomani mi cacciate dal sito da lunedì prossimo, ma almeno 'sta settimana fatemela fare la rassegna stampa.

E adesso andiamo, cazzuti e decisi, a dare un contributo al salvataggio della città.

P.S: Il blocco dei 20.000 caratteri massimo per un topic mi ha obbligato a "censurare" tutti gli articoli post partita della Roma, con le dichiarazioni dei giallorossi. Ne ho potuti mettere solo alcuni, quelli di "colore". Quindi rassegna stampa semi incompleta, però mi premeva specificare che l'ho dovuto fare per cause di forza maggiore.



Da LA REPUBBLICA di oggi, lunedì 12 aprile



1) BOLOGNA SUICIDA NELLA SFIDA SALVEZZA. LA LAZIO RIMONTA E SORPASSA  (a firma Simone Monari)

Suicidio e resurrezione, in 90 minuti non definitivi ma assai pesanti, Bologna e Lazio hanno dato il peggio e il meglio che potessero. La squadra di Colomba, avanti 2-0 dopo 16´ (Guana e Portanova a segno), ha smesso di giocare ancor prima dell´intervallo. Con quella di ieri le sconfitte consecutive diventano cinque e il rischio di inabissarsi, come accadde nel 2005, è ora una possibilità da prendere in seria considerazione.

Il gruppo di Reja, invece, ha acciuffato tre punti d´oro e ha davanti un´opportunità a dir poco seducente. Fermare, domenica sera, la corsa della Roma. «Di sicuro al derby ci arriviamo più tranquilli dopo questo successo - così il tecnico dei biancocelesti - ma è chiaro che non partiamo certo favoriti. La Roma è la squadra più in forma e se è avanti 31 punti i motivi ci sono. Noi per salvarci, loro per il titolo, non ricordo un derby così, negli ultimi dieci anni. Sarà una sfida bellissima. Vincere sarebbe un sogno, di sicuro ce la metteremo tutta. Ci servirà, però, la partita perfetta».

Intanto ne ha raddrizzata una che si era messa malissimo. La svolta è stata l´inserimento di Rocchi dopo 38´. «Avevo messo Biava perché nella formazione del Bologna che mi avevano consegnato c´era Zalayeta, anche se mi era stato detto che non era definitiva. Poi Zalayeta non si è più visto e io non sapevo come avrebbero giocato. Con le tre punte ho aumentato la qualità, e anche il gioco con Mauri a centrocampo, è migliorato. Se non costruisci non puoi pretendere di segnare».

La Lazio lo ha fatto tre volte. Ed è stata anche fortunata, perché sul 2-2 di Dias era in fuorigioco Floccari, senza contare che nel primo tempo lo stesso Dias, già ammonito, poteva essere espulso per un´entrata dura su Lanna. Ma dopo un buon avvio, impreziosito da due gol magari casuali eppure benedetti, il Bologna si è letteralmente spento. Di gambe e di testa. «Siamo indifendibili», ha ammesso Di Vaio. Che si è preso gli applausi del suo vecchio pubblico romano, ma che è stato sostituito a 10´ dal termine nonostante i rossoblù dovessero rimontare. E´ giù di condizione: il problema è che il calo somiglia a un crollo e ne investe parecchi, oltre al capitano.



2) REJA PENSA GIA AL DERBY. "LORO FAVORITI, MA CHISSA'..."  (a firma Giulio Cardone)

Mamma mia che derby pazzesco ci aspetta. La Roma prima in classifica, la Lazio rigenerata che vive per bloccare i giallorossi lanciati verso lo scudetto. Sarà una settimana di passione, davvero. Ma adesso, per qualche ora, i biancocelesti si godono l´impresa di Bologna. Altro che pareggio scontato: smentiti al solito i dietrologi da strapazzo. È stata una battaglia che la Lazio ha voluto vincere a tutti i costi: «Nella prima mezz´ora – racconta Reja - proprio non c´eravamo: in panchina ero ammutolito, non riuscivamo a fare niente, un disastro. Poi ho inserito Rocchi, siamo passati al 4-3-3 ed è cambiato tutto: il gol di Mauri al 44´ ci ha dato la carica. Nella ripresa abbiamo finalmente giocato da Lazio, meritando la vittoria».

Sorpassato il Bologna e in serie positiva da cinque partite (11 punti), ora i biancocelesti hanno sei lunghezze sulla terzultima e possono preparare la sfida più attesa con una certa serenità: «I diffidati non sono stati ammoniti, siamo in condizione di giocare un bel derby. La Roma è favorita, certo, ma in una partita così può succedere di tutto». La Lazio ha ritrovato i guizzi di Zarate, difficile però che il tecnico riproponga il tridente anche domenica: «La possibilità c´è, ma di fronte avremo la Roma e quindi serve equilibrio». Rientra Lichtsteiner, sarà di nuovo 3-5-2. Reja spera di vedere all´Olimpico una Lazio brillante come in trasferta: «In casa giochiamo con timore e creiamo poco, forse la gente ci condiziona, abbiamo paura di sbagliare perché arrivano fischi, non so. Di sicuro fuori casa siamo più sciolti».

Dias ha segnato il primo gol in Italia, Rocchi il quarto in campionato (e con la Lazio sono 91), ma a riaprire la partita è stato il sinistro letale di Mauri. Che dice: «Ho sbagliato tante occasioni, finalmente sono tornato al gol. Vittoria fondamentale: una grande prova di carattere, abbiamo dimostrato di meritare ben altra classifica. Siamo pronti per il derby». Firmani carico: «Abbiamo risposto ai più maliziosi: la Lazio non fa le "torte". Domenica ce la giocheremo a viso aperto, non abbiamo paura di nessuno». E Ledesma sul suo sito: «Alla Roma vogliamo fare lo sgambetto della vita». Ecco, la sfida dell´anno è già iniziata.



3) QUELL'EUFORIA CHE FA PAURA. "NON ASCOLTATE LE SIRENE"  (a firma Angelo Carotenuto)


E chi lo sa dove Roma aveva nascosto le sue bandiere. Quelle che ora già spuntano ai balconi, ai finestrini delle auto e ovviamente a Ponte Milvio. Chissà dove sono state per nove anni, dall´ultima volta che a 5 giornate dalla fine un sogno s´è impossessato con tanta forza della città. C´era ancora la lira, maggio 2001, Vucinic era un ragazzetto che il Lecce non portava neppure in panchina e Julio Sergio parava nel Francana, la serie B brasiliana. Nove anni dopo Capello. Ed è un delirio ancora più grande, perché stavolta si arrampica in testa una squadra che non sta chiudendo cicli e neppure dà l´idea di aprirne uno. Non c´è alba né tramonto dietro la cavalcata di un gruppo che si trova lassù solo adesso che serve, senza consapevolezza, come uscito dalle pagine di Svevo. «Ora sì che possiamo essere consci di quanto fatto. È tanto, ma non è nulla». Lo dice proprio lui, Ranieri, uno che pareva condannato a stare sempre nel posto giusto al momento sbagliato: allenatore del primo Napoli senza Maradona, dell´ultimo Chelsea senza Drogba e della prima Juve senza idee.

Eccoli qui, adesso, un uomo e una squadra che non sapevano dove stavano andando, quasi allo sbando, e in sette mesi hanno scoperto che andavano dalla stessa parte. «Spero di commuovermi più avanti. Ma me la sto godendo. Anche se non lo dimostro». C´è chi comincia facendo il vice di Van Gaal al Barcellona e chi partendo dal Campania Puteolana. È da quei giorni che Ranieri si chiede se mai ci sarebbe riuscito. A essere primo e ad allenare la Roma. È successo. E però. «In campo siamo andati "in spavento", fortuna che la gente ci ha dato il cuore».

Lo spavento. La paura di dover aggiungere pure l´Atalanta al museo delle occasioni perdute. Il Lecce di Barbas e Pasculli, 1986. La replica del 2002 col Venezia di Maniero che già retrocesso sfila lo scudetto. E mettiamoci dentro pure il rigore di Graziani sputato contro le stelle che stavano in cielo in quella famosa notte di giovani attori, pizze fredde e di calzoni. Davanti agli occhi dell´Olimpico passa per mezz´ora tutta la galleria degli incubi racchiusa da Romolo e Remo a Tiribocchi. Nessuno escluso. Scorrono tutti i viaggi in cui Roma e la Roma sono partite, sono arrivate a tanto così e si sono dissolte insieme. Spesso per colpa di questa benedetta passione. Ci sono posti dove perdere viene facile, fino a diventare un´abitudine, anche se hai 50mila voci che tutte insieme si chiedono "dimmi cos´è", e anzi forse proprio per quello. «Non dobbiamo sentire le sirene», Ranieri lo sa. Ranieri le conosce, stavolta è un vantaggio.

In posti come questi è la vittoria che spaventa e che affatica, perché è sempre pesante quanto una rivincita. Ma quando in un posto così arriva un giorno così, ha ragione Totti, vale dieci volte di più. «Fa freddo lassù». Ci scherza il capitano, senza epica. Roma è città di satira. «Che ci siamo detti dopo il 2-2 dell´Inter? Niente. Stavamo a dormì». E di elegia. «Il primo pensiero è per mio padre, che ci consente di continuare a sognare», mormora con le lacrime agli occhi Rosella Sensi, la prima donna in testa alla classifica in 112 anni di storia del campionato. L´Italia ha atteso meno per averne una al comando di Confindustria. Ma è questo il vero momento della parità raggiunta, finire in cimaal mondo dei maschi, roba che non si scambia con un mazzo-lino di mimose. Perciò sono tornate le bandiere ai balconi e ci si ingozza con una visione. Per chi sognava questa Roma, e Roma c´è.



Dalla GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, lunedì 12 aprile



1) AL TESTACCIO COME IN CURVA, UNA CITTA' IN FESTA  (a firma Alessandro Catapano)


Ore 14, Monteverde, passaggio obbligato per chi parte da sud. Il quartiere è già deserto, il silenzio avvolgente. Gli ultimi motorini salgono verso Villa Pamphili, caschi e adesivi giallorossi. In zona stadio, macchine con bimbi a bordo e sciarpe dai finestrini. Dentro l’Olimpico, il primo colpo d’occhio lo regalano le bandiere: non se ne vedevano così tante dal 2001. E poi i suoni di una giornata di festa. I ruggiti alla lettura della formazione, i fischi compatti contro l’Atalanta, il romanticismo del primo coro: « Voglia di stringersi un po’...». La versione da stadio di Maledetta Primavera della Goggi è il tormentone di questa stagione. Curiosità: una prima versione della stessa canzone fu elaborata nel 2000-01 e accompagnò la squadra allo scudetto.

Gli striscioni, la forza delle parole. Ironia alla romana: «Tuttaposto di nuovo al primo posto» e il «Non succede, ma se succede...» che è diventato un cult. Ancora un’immagine, l’ultima dall’Olimpico: il tabellone con la classifica, il saluto della squadra, tutti mano nella mano, belli. In città si fa festa. Esagerati? È quella voglia di stringersi un po’... Perciò, Testaccio si stringe intorno al club appena riaperto, la città tutta si coccola la squadra e sogna. «Semo oltre», dice un tifoso. Ecco. 



2) CLAMOROSA PAPERA DI CONSIGLI CON LA PRIMAVERA E FU SCUDETTO ROMA  (senza firma)


I colori giallorossi non portano bene ad Andrea Consigli: non è la prima volta infatti che il portiere dell'Atalanta si rende protagonista di clamorosi errori contra la Roma. C'è un precedente che risale al 9 giugno 2005, giorno in cui la Roma si laureava campione d'Italia Primavera: a Lecce si giocava la finale scudetto e Consigli, che anche allora difendeva i pali nerazzurri, sul calcio d'angolo di Rosi (a segno ieri col Siena), infilò la propria porta con un'uscita maldestra di piede. Raddoppiò Okaka e i ragazzi di De Rossi si cucirono il tricolore sul petto.



3) RIMONTA LAZIO, IL BOLOGNA TREMA  (a firma Stefano Cieri)


E pensare che le maggiori agenzie di scommesse avevano deciso di non accettare più giocate su Bologna-Lazio. Pari annunciato, si diceva. E invece è stata partita vera e rocambolesca, con un verdetto che consente alla Lazio di fare un allungo forse decisivo verso la salvezza e che spinge il Bologna, alla quinta sconfitta consecutiva, verso il baratro.

Il coraggio premia sempre, basta averlo. Sotto di due gol dopo appena un quarto d’ora, Reja cambia la Lazio inserendo la terza punta, Rocchi, al posto di un difensore, Biava. Lì comincia un’altra partita, con la squadra biancoceleste capace di passare dallo 0-2 al 3-2 in venti minuti a cavallo tra primo e secondo tempo.

Una Lazio tanto abulica e messa male in campo nella prima mezzora quanto decisa e padrona della gara col tridente Rocchi-Floccari-Zarate. La scelta di sostituire lo squalificato Lichtsteiner con Biava è un mezzo suicidio: l’ex genoano non copre e non spinge. E da un suo rinvio sbagliato nasce l’1-0 di Guana (assist di Modesto). La Lazio non c’è, mentre il Bologna sembra tornato quello di un paio di mesi fa. Arriva così subito il 2-0: colpo di testa di Portanova su angolo di Adailton (il difensore, tifosissimo della Lazio, non esulta). Sembra una partita segnata. E invece il bello (per la Lazio) e il brutto (per il Bologna) devono ancora arrivare.

Se Reja sbaglia l’approccio, Colomba fallisce completamente la gestione della gara. La sua squadra, in chiara crisi da panico, si offre alla rimonta avversaria senza che il tecnico faccia nulla per impedirla. Il palo di Zarate al 41’ p.t. è il segnale della svolta. Aunminuto dall’intervallo arriva il gol che riapre i giochi (lo segna Mauri servito da Kolarov). Nella ripresa la rimonta è completata dal 2-2 di Dias, che prima colpisce la traversa quindi trasforma in gol il rinvio di Raggi (ma c’è un fuorigioco di Floccari non visto dalla terna), il sorpasso lo firma Rocchi su assist di tacco di Brocchi. Solo a quel punto Colomba corregge lo statico 4-4-2 iniziale (entrano prima Casarini, quindi Gimenez, poi Succi). Ma ormai la frittata è fatta. La Lazio festeggia una vittoria che profuma di salvezza e già pregusta il derby, per il Bologna solo fischi e l’incubo che la storia possa ripetersi. Anche cinque anni fa la salvezza sembrava cosa fatta.



4) COLOMBA: "TUTTA COLPA DELL'ANSIA"  (a firma A. To.)


 La terza vittoria in trasferta con salvezza ad un passo non scalfiscono l’aplomb di Edi Reja: «All’inizio non ci abbiamo capito nulla, colpa della variazione all’ultimo momento della formazione del Bologna che mi ha indotto a schierare Biava fuori ruolo — ammette l’allenatore laziale —. Ma con l’innesto di Rocchi siamo cresciuti e nella ripresa abbiamo dominato. Non siamo ancora salvi, ci manca un’altra vittoria, ma ci sentiamo pronti per il derby». Franco Colomba invece non si capacita del k.o,, il quinto di fila: «Per 35’ abbiamo giocato bene. La gara si era messa al meglio per noi, ma la rete di Mauri prima dell’intervallo ha fatto crollare la nostra fiducia. Le immagini dicono che Dias andava espulso e il 2-2 era in fuorigioco? Non mi attacco agli errori arbitrali. Ci ha fregato l’ansia delle sconfitte precedenti. Ora dobbiamo evitare che subentri il panico di retrocedere».


5) PAGELLE LAZIO E MOVIOLA (a firma Stefano Cieri e Antonello Capone)


Pagelle: Muslera 6; Dias 6,5; Stendardo 6; Radu 5,5; Biava 4; Rocchi 6,5; Firmani s.v; Brocchi 6,5, Ledesma 6; Kolarov 6,5; Mauri 7,5; Zarate 6,5; Floccari 6; Cruz 6; Reja 6. Arbitro Rosetti 5: Non vede il fuorigioco di Floccari sul 2-2. Su Dias potrebbe starci un secondo giallo.

Moviola: Torna il «mondiale» Rosetti dopo l’infortunio muscolare che gli ha fatto saltare un mese e mezzo di campionato e due gare di Champions. Molti dubbi nel 2-2 per la posizione di Floccari (assistente Niccolai) e qualcuno per un ostacolo di Dias a Gimenez.



6) LAZIO, LA SVOLTA. TRE PUNTI ALLA SALVEZZA. E C'E IL DERBY  (a firma Andrea Tosi)


«Adesso possiamo arrivare al derby più tranquilli». Edy Reja, uno dei tanti ex del Dall’Ara, può già pensare al duello con la Roma avendo incassato la terza vittoria in trasferta della sua gestione. «In effetti, giochiamo meglio fuori casa, siamo più fluidi e concreti — continua l’allenatore della Lazio — anche se i nostri primi 20’ sono stati allucinanti. Non ci capivamo nulla e nemmeno sapevo dove mettere le mani. Il fatto che il Bologna abbia cambiato all’ultimo momento formazione e anche assetto, rinunciando a Zalayeta, ci ha preso in contropiede. Perciò ho dovuto schierare Biava a centrocampo, un ruolo che non è suo, pagando un brutto inizio che ci è costato due gol. Poi con l’innesto di Rocchi, la Lazio ha preso a giocare come sa e come va dimostrando da un mese. Nella ripresa siamo usciti alla distanza». La vittoria in rimonta vale doppio in funzione della permanenza in serie A: «Abbiamo fatto un bel passo avanti, ma non siamo ancora salvi. Ci servono almeno altri tre punti per sentirci al sicuro. Ora ci aspetta il derby. Tutti lo aspettano a Roma. Vedremo di farci trovare preparati».

Un altro ex è Fabio Firmani, subentrato nella finale dopo avere ricevuto in panchina un’ammonizione per essere entrato in campo ad abbracciare Rocchi dopo il 2-3: « Ero carico per il vantaggio...ma ormai ci sono abituato, una volta sono riuscito pure a farmi espellere dalla panchina — dice il centrocampista —. Abbiamo compiuto una grande impresa. E abbiamo messo a tacere tutti i maligni che pronosticavano un pareggio pilotato. Invece la Lazio non fa torte, gioca sempre sul serio. Anche in una partita così, quando potevamo accontentarci del 2-2, abbiamo continuato a macinare gioco. Ho sbagliato un contropiede facile, che poteva chiudere la gara, ma ora sono troppo felice, per favore non cercate il pelo nell’uovo».

Salvezza e derby sono vicini: «La svolta è arrivata a Cagliari, lì abbiamo cambiato marcia — conclude Firmani —. In questo momento siamo una squadra in forma e motivata. Il successo sul Bologna è una grande iniezione di fiducia e autostima in vista della Roma. Al derby non partiamo battuti, anzi andiamo più consapevoli delle nostre potenzialità. Per noi è come una finale».


7) MAURI MIGLIORE IN CAMPO: E' UNA VITTORIA FONDAMENTALE  (a firma Stefano Cieri)


Migliore in campo e goleador: per Stefano Mauri ennesima ottima prestazione. «Ma la cosa più importante — fa lui — è stata conquistare tre punti fondamentali. Abbiamo disputato una grande partita, altro che pareggio scontato. Non siamo ancora salvi, ma questo è un passo importante». E ora il derby: «Faremo di tutto per battere la Roma». E su se stesso: «A inizio stagione ho avuto alti e bassi, ora ho trovato continuità e sto tornando ai miei livelli».



Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #1 : Lunedì 12 Aprile 2010, 08:22:44 »
Bentrovato :), grazie come sempre oizaL

il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

jumpingjackflash

Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #2 : Lunedì 12 Aprile 2010, 08:32:22 »
grazie OizaL e benvenuto :)

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #3 : Lunedì 12 Aprile 2010, 08:39:24 »
Buongiorno e ben arrivato.
 :)


RobCouto

Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #4 : Lunedì 12 Aprile 2010, 08:52:53 »
C'è anche oizaL, che spettacolo.

Offline Ataru

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #5 : Lunedì 12 Aprile 2010, 08:53:04 »
sei il Benvenuto (normalmente non spreco, o meglio, non uso le maiuscole, per te faccio un'eccezione), oizaL, non devi scusarti, sono io che ti ringrazio di cuore.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline AlenBoksic

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #6 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:07:03 »
 :benvenuto:
Voglio 11 Scaloni

Offline Ulisse

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #7 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:08:55 »
Buon giorno e Forza Lazio.
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

Offline dukenduke

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #8 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:14:40 »
Evvai   ;D

Ciao OIZAL e grazie
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline Holly

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #9 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:37:21 »
carissimo, che piacere ritrovarti!

di questi tempi bisogna attaccarci a tutto: scaramanzie, cabale, scienze esatte, FEDE...

forza Lazio, forsa Oizal  ;)

Offline Andre

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #10 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:48:56 »
una graditissima sorpresa  :)
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Holly

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #11 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:50:50 »
volevo di'

forza Lazio, forZa Oizal  ;)

Offline Dissidé

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #12 : Lunedì 12 Aprile 2010, 09:56:16 »
grazie oizaL  :)

Offline Roberto66

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #13 : Lunedì 12 Aprile 2010, 10:00:45 »
Grazie oizaL.
Certo che tutti i giornali fanno notare che forse c'era un fuorigioco di Floccari e forse andava espulso Dias ma nessuno dice che il primo gol del Bologna parte da una netta posizione di fuorigioco del giocatore che ha crossato. Questa cosa mi fa pensare... male

Offline irisheagle

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #14 : Lunedì 12 Aprile 2010, 10:03:35 »
Grazie OIZAL e' un piacere leggerti qui'

Offline LaLazioMia

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #15 : Lunedì 12 Aprile 2010, 10:18:18 »
Oizal ti vogliamo bene.

FORZA LAZIO, Azrof Oizal
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Il lodolaio

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"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Offline Daniela

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #17 : Lunedì 12 Aprile 2010, 10:27:14 »
bentrovato oizaL
ARZARVI LA COPPA IN FACCIA? NON HA PREZZO!!!!!!

Offline carpelo

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #18 : Lunedì 12 Aprile 2010, 10:37:00 »
... Casomani mi cacciate dal sito da lunedì prossimo, ma almeno 'sta settimana fatemela fare la rassegna stampa.
...
 :laughing4:
Bannatelo!  :D
Grande Oizal! Benvenuto!
 :band6: :band5: :band2:

Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa 12 aprile (stavolta ve frego io)
« Risposta #19 : Lunedì 12 Aprile 2010, 10:40:34 »
Anvedi chi c'è! Riprendiamo le buone vecchie abitudini.

Applausi e ringraziamenti per oizaL.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)