CONAD

[jumpingjackflash]

a me una sciarpa, una bandiera, un gagliardetto non danno alcun fastidio. Il Tempio dal Dio dei Fessi però oppure l'insudiciata giallorosica non li tollero. E' sempre questione di misura.

[Sanfatucchio]

Ricapitolando:
il pizzettaro di via dei mille di fronte al corriere di trigoria li sordi mia nun li vede
il corriere di trigoria con una lupa capitolina in bella vista non lo compro e non lo sfoglio da anni
due bar strapieni de merde in via dei mille non mi vedono da anni (non fanno nemmeno lo scontrino fiscale.... pure ladri !!!!! )
devo fa tre cornici ma il corniciao è riommico e per questo non ci vado
er benzinaro come già detto s'attacca e tira forte
così come er fruttarolo o er macellaro..
 

[zorba]

Ricapitolando:
il pizzettaro di via dei mille di fronte al corriere di trigoria li sordi mia nun li vede
il corriere di trigoria con una lupa capitolina in bella vista non lo compro e non lo sfoglio da anni
due bar strapieni de merde in via dei mille non mi vedono da anni (non fanno nemmeno lo scontrino fiscale.... pure ladri !!!!! )
devo fa tre cornici ma il corniciao è riommico e per questo non ci vado
er benzinaro come già detto s'attacca e tira forte
così come er fruttarolo o er macellaro..

Sì, va bé, Sanfatù, ma dove vivi in bunker antiatomico con scorta di viveri per i prossimi 25 anni ? ? ? 

[Anselazio]

mah...boutade 'sto cazzo.
qui non si tratta der fruttarolo o der macellaro che fanno il cartello di presa pel culo post-derby.
questa è una catena di supermarket con un marchio che non è "Ortofrutta Alfio" o "Spartaco Polli e ova". è come se un cartello simile lo trovassimo da La Feltrinelli, Mondadori, sul vetro dell'ufficio informazioni del Fatebenefratelli o dell'Eni.
ma sai lo schifo che farei io e i cazziatoni che je farei prende a quella busta de piscio che ha messo 'sto cartello?
un cassiere di banca coglione e idiota teneva la foto del Fesso sul vetro divisorio, girata verso la clientela. so' andato dal direttore a rompe er cazzo finchè non je l'ha fatta togliere.
al mercato Trionfale sono il terrore dei romanisti, mia moglie alle volte si vergogna.
i fruttaroli laidi che decantano a squarciagola le qualità della propria mercanzia se beccano di rimando dei roboanti "dattela in faccia, te e quer cojone che c'hai appeso ar muro" oppure "magnatela te e quer cane rognoso che c'hai attaccato ar collo".
trattateli sempre per quello che sono: merda.
e, soprattutto, non dategli i vostri soldi. mai.

Grandissimo Boks...sottoscrivo ogni riga, e anche io sono SERISSIMO....
non solo evitare certi esercizi, ma anche reprimere certe ostentazioni è DOVEROSO...

ps
ve vojo bene a tutti...lo so non c'entra niente ma ve lo volevo dì 

[Centurio]

me só appeso il poster de Boks XV sul vertro della maghina.

[Boks XV]

grazie mille per tutti i vostri attestati di stima.
rafforzate la fede nella Mia Battaglia.

l'ultima: nel mio ufficio, in stanza, siamo in quattro.
un mesetto fa un collega ipercattolico torna da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela portando seco un -peraltro bellissimo- crocifisso ligneo di modeste dimensioni e lo appende alle proprie spalle.
dopo circa un paio di giorni viene convocato presso l'ufficio del personale dove gli viene comunicato che "in base alla legge tal dei tali non possono essere esposti simboli che urtino la sensibilità bla bla bla" e che, siccome il dottor Tizio si era lamentato, il collega Caio era invitato a togliere il crocifisso.
questo dottor Tizio -per inquadrarlo- è una specie di giacobino alla Furio Colombo, sempre pronto a rintuzzare tutto e tutti con vagonate di legalità, dettato Coatituzionale e politicamente corretto (salvo poi usufruire soddisfatto del condono edilizio promulgato dal Governo, del quale ovviamente parla malissimo da mane a sera, per una dependance abusiva nella propria villa di Ansedonia).
tale dottor Tizio si palesò tifoso romanista lo scorso campionato quando, dopo il derby di andata, in un eccesso di confidenza autoconcessasi mi apostrofò con un "ti saluta Cassetti!".
saltai la scrivania a piè pari e, posatogli il mio grugno a due centimetri dal suo gli sussurai "non mi devi mai cacare il cazzo. MAI.".
da allora solo buongiorno e buonasera.
ora, a me del crocifisso del neocatecumenale sostanzialmente frega cazzi e la legge la trovo pure giusta però confesso che lo svolgimento della faccenda mi aveva seccato un pochino.
che diamine, diglielo che il crocifisso ti infastidisce, che vai all'ufficio del personale...
vabbè, lunedì dopo il derby arrivo in ufficio e trovo il dottor Tizio spaparanzato sulla poltrona e alle sue spalle la prima pagina del Corriere dello Sport e una sciarpa giallorossa.
me so' sentito come una volpe lasciata libera dentro un pollaio.
"senti Tizio, ci sono due opzioni: la A e la B.
la A è che mo' te strappo 'sta monnezza dal muro e la butto dalla finestra.
la B è che vado all'ufficio del personale a lamentare che in base alla legge tal dei tali e bla bla bla, così te la fanno togliere loro. MA, giudicando io un simile comportamento degno di uno spione infame e vigliacco, si torna all'opzione A.
ORA, immaginando che pure tu abbia un minimo di amor proprio, voglio preservare la tua dignità per cui adesso mi vado a prendere un caffè e quando torno quella roba deve essere sparita.
diversamente l'opzione A diventa attuativa e se poi vai a lamentarti ti aspetto fuori dell'ufficio e -citazione testuale- ti taglio due dita della mano destra con il trinciapollo.
conosci i miei pessimi trascorsi.".
ovviamente dopo il caffè il muro era lindo e pinto.
ora, al di là dal mio pezzo da Zorro, quello che voglio dire è che con questi non va mai abbassata la guardia, perchè trattasi di lotta per la sopravvivenza.

romammerda a tutti.

[disabitato]

ecco io ti immagino più o meno così.. 

eroe!

Con immutata stima,

Disabitato

[rione 13]

puntata leggendaria 

[fiDelio]

grazie mille per tutti i vostri attestati di stima.
rafforzate la fede nella Mia Battaglia.

l'ultima: nel mio ufficio, in stanza, siamo in quattro.
un mesetto fa un collega ipercattolico torna da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela portando seco un -peraltro bellissimo- crocifisso ligneo di modeste dimensioni e lo appende alle proprie spalle.
dopo circa un paio di giorni viene convocato presso l'ufficio del personale dove gli viene comunicato che "in base alla legge tal dei tali non possono essere esposti simboli che urtino la sensibilità bla bla bla" e che, siccome il dottor Tizio si era lamentato, il collega Caio era invitato a togliere il crocifisso.
questo dottor Tizio -per inquadrarlo- è una specie di giacobino alla Furio Colombo, sempre pronto a rintuzzare tutto e tutti con vagonate di legalità, dettato Coatituzionale e politicamente corretto (salvo poi usufruire soddisfatto del condono edilizio promulgato dal Governo, del quale ovviamente parla malissimo da mane a sera, per una dependance abusiva nella propria villa di Ansedonia).
tale dottor Tizio si palesò tifoso romanista lo scorso campionato quando, dopo il derby di andata, in un eccesso di confidenza autoconcessasi mi apostrofò con un "ti saluta Cassetti!".
saltai la scrivania a piè pari e, posatogli il mio grugno a due centimetri dal suo gli sussurai "non mi devi mai cacare il cazzo. MAI.".
da allora solo buongiorno e buonasera.
ora, a me del crocifisso del neocatecumenale sostanzialmente frega cazzi e la legge la trovo pure giusta però confesso che lo svolgimento della faccenda mi aveva seccato un pochino.
che diamine, diglielo che il crocifisso ti infastidisce, che vai all'ufficio del personale...
vabbè, lunedì dopo il derby arrivo in ufficio e trovo il dottor Tizio spaparanzato sulla poltrona e alle sue spalle la prima pagina del Corriere dello Sport e una sciarpa giallorossa.
me so' sentito come una volpe lasciata libera dentro un pollaio.
"senti Tizio, ci sono due opzioni: la A e la B.
la A è che mo' te strappo 'sta monnezza dal muro e la butto dalla finestra.
la B è che vado all'ufficio del personale a lamentare che in base alla legge tal dei tali e bla bla bla, così te la fanno togliere loro. MA, giudicando io un simile comportamento degno di uno spione infame e vigliacco, si torna all'opzione A.
ORA, immaginando che pure tu abbia un minimo di amor proprio, voglio preservare la tua dignità per cui adesso mi vado a prendere un caffè e quando torno quella roba deve essere sparita.
diversamente l'opzione A diventa attuativa e se poi vai a lamentarti ti aspetto fuori dell'ufficio e -citazione testuale- ti taglio due dita della mano destra con il trinciapollo.
conosci i miei pessimi trascorsi.".
ovviamente dopo il caffè il muro era lindo e pinto.
ora, al di là dal mio pezzo da Zorro, quello che voglio dire è che con questi non va mai abbassata la guardia, perchè trattasi di lotta per la sopravvivenza.

romammerda a tutti.

 

[POMATA]

Boks da applausi

Su LN c'era una lista di commercianti Laziali:

Rifamola boicottiamo chi insulta l'essere romani

[BobLovati]

Io, da quando sono tornato a Roma, faccio quello che li fa inkatzare di più; li ignoro in genere e poi, quando mi dicono qualcosa dei loro trionfi, dico che é vero, che stanno dove meritano.
Quest´anno per esempio li rinco.glio.nisco dicendo che in 2 mesi siamo stati più in testa noi, che loro gli ultimi 10 anni; e sono solo 10 perché nel 2001 hanno vinto lo scudo, sennò arrivavamo a ´na quarantina.
Spiego ai tiepidi ( pochi, ma ce ne sono ... ) le loro origini, il loro essere arrivati male e tardi, gli aiuti del fascismo ufficiale, la regione di nascita del loro " federalazzo ", ecc.ecc.
Faccio meno rumore, ma li lascio con le parole contate in bocca ...

[Aquilotta del Nord]

  Boks, il terrore dei riomisti!!! 

[geddy]

me só appeso il poster de Boks XV sul vertro della maghina.

éure io-

[ralphmalph]

grazie mille per tutti i vostri attestati di stima.
rafforzate la fede nella Mia Battaglia.

l'ultima: nel mio ufficio, in stanza, siamo in quattro.
un mesetto fa un collega ipercattolico torna da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela portando seco un -peraltro bellissimo- crocifisso ligneo di modeste dimensioni e lo appende alle proprie spalle.
dopo circa un paio di giorni viene convocato presso l'ufficio del personale dove gli viene comunicato che "in base alla legge tal dei tali non possono essere esposti simboli che urtino la sensibilità bla bla bla" e che, siccome il dottor Tizio si era lamentato, il collega Caio era invitato a togliere il crocifisso.
questo dottor Tizio -per inquadrarlo- è una specie di giacobino alla Furio Colombo, sempre pronto a rintuzzare tutto e tutti con vagonate di legalità, dettato Coatituzionale e politicamente corretto (salvo poi usufruire soddisfatto del condono edilizio promulgato dal Governo, del quale ovviamente parla malissimo da mane a sera, per una dependance abusiva nella propria villa di Ansedonia).
tale dottor Tizio si palesò tifoso romanista lo scorso campionato quando, dopo il derby di andata, in un eccesso di confidenza autoconcessasi mi apostrofò con un "ti saluta Cassetti!".
saltai la scrivania a piè pari e, posatogli il mio grugno a due centimetri dal suo gli sussurai "non mi devi mai cacare il cazzo. MAI.".
da allora solo buongiorno e buonasera.
ora, a me del crocifisso del neocatecumenale sostanzialmente frega cazzi e la legge la trovo pure giusta però confesso che lo svolgimento della faccenda mi aveva seccato un pochino.
che diamine, diglielo che il crocifisso ti infastidisce, che vai all'ufficio del personale...
vabbè, lunedì dopo il derby arrivo in ufficio e trovo il dottor Tizio spaparanzato sulla poltrona e alle sue spalle la prima pagina del Corriere dello Sport e una sciarpa giallorossa.
me so' sentito come una volpe lasciata libera dentro un pollaio.
"senti Tizio, ci sono due opzioni: la A e la B.
la A è che mo' te strappo 'sta monnezza dal muro e la butto dalla finestra.
la B è che vado all'ufficio del personale a lamentare che in base alla legge tal dei tali e bla bla bla, così te la fanno togliere loro. MA, giudicando io un simile comportamento degno di uno spione infame e vigliacco, si torna all'opzione A.
ORA, immaginando che pure tu abbia un minimo di amor proprio, voglio preservare la tua dignità per cui adesso mi vado a prendere un caffè e quando torno quella roba deve essere sparita.
diversamente l'opzione A diventa attuativa e se poi vai a lamentarti ti aspetto fuori dell'ufficio e -citazione testuale- ti taglio due dita della mano destra con il trinciapollo.
conosci i miei pessimi trascorsi.".
ovviamente dopo il caffè il muro era lindo e pinto.
ora, al di là dal mio pezzo da Zorro, quello che voglio dire è che con questi non va mai abbassata la guardia, perchè trattasi di lotta per la sopravvivenza.

romammerda a tutti.

  applausi scroscianti

[mrmoto]

grazie mille per tutti i vostri attestati di stima.
rafforzate la fede nella Mia Battaglia.

l'ultima: nel mio ufficio, in stanza, siamo in quattro.
un mesetto fa un collega ipercattolico torna da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela portando seco un -peraltro bellissimo- crocifisso ligneo di modeste dimensioni e lo appende alle proprie spalle.
dopo circa un paio di giorni viene convocato presso l'ufficio del personale dove gli viene comunicato che "in base alla legge tal dei tali non possono essere esposti simboli che urtino la sensibilità bla bla bla" e che, siccome il dottor Tizio si era lamentato, il collega Caio era invitato a togliere il crocifisso.
questo dottor Tizio -per inquadrarlo- è una specie di giacobino alla Furio Colombo, sempre pronto a rintuzzare tutto e tutti con vagonate di legalità, dettato Coatituzionale e politicamente corretto (salvo poi usufruire soddisfatto del condono edilizio promulgato dal Governo, del quale ovviamente parla malissimo da mane a sera, per una dependance abusiva nella propria villa di Ansedonia).
tale dottor Tizio si palesò tifoso romanista lo scorso campionato quando, dopo il derby di andata, in un eccesso di confidenza autoconcessasi mi apostrofò con un "ti saluta Cassetti!".
saltai la scrivania a piè pari e, posatogli il mio grugno a due centimetri dal suo gli sussurai "non mi devi mai cacare il cazzo. MAI.".
da allora solo buongiorno e buonasera.
ora, a me del crocifisso del neocatecumenale sostanzialmente frega cazzi e la legge la trovo pure giusta però confesso che lo svolgimento della faccenda mi aveva seccato un pochino.
che diamine, diglielo che il crocifisso ti infastidisce, che vai all'ufficio del personale...
vabbè, lunedì dopo il derby arrivo in ufficio e trovo il dottor Tizio spaparanzato sulla poltrona e alle sue spalle la prima pagina del Corriere dello Sport e una sciarpa giallorossa.
me so' sentito come una volpe lasciata libera dentro un pollaio.
"senti Tizio, ci sono due opzioni: la A e la B.
la A è che mo' te strappo 'sta monnezza dal muro e la butto dalla finestra.
la B è che vado all'ufficio del personale a lamentare che in base alla legge tal dei tali e bla bla bla, così te la fanno togliere loro. MA, giudicando io un simile comportamento degno di uno spione infame e vigliacco, si torna all'opzione A.
ORA, immaginando che pure tu abbia un minimo di amor proprio, voglio preservare la tua dignità per cui adesso mi vado a prendere un caffè e quando torno quella roba deve essere sparita.
diversamente l'opzione A diventa attuativa e se poi vai a lamentarti ti aspetto fuori dell'ufficio e -citazione testuale- ti taglio due dita della mano destra con il trinciapollo.
conosci i miei pessimi trascorsi.".
ovviamente dopo il caffè il muro era lindo e pinto.
ora, al di là dal mio pezzo da Zorro, quello che voglio dire è che con questi non va mai abbassata la guardia, perchè trattasi di lotta per la sopravvivenza.

romammerda a tutti.

Grande!!!

[rione 13]

è vero che i romanoidi si prendono tutto lo spazio che gli lasciamo.
è anche colpa dei Laziali remissivi se quelli sbrodolano in ogni dove, non c'è dubbio.

e tuttavia da tempo io non trovo più un punto di contatto con costoro, fosse anche solo per litigarci.

vorrei avere una controparte calcistica in città con cui prendermi in giro e condividere una rivalità sportiva anche dai toni accesi ma invece dall'altra parte del Tevere ci sta una malattia sociale al posto di una tifoseria, c'è una patologia metacalcistica, c'è la miseria umana.

non esiste un piano condiviso, un vocabolario comune.
l'indifferenza dunque come unica arma a nostra disposizione.

è altresì vero che ignorarli non è affatto semplice visto che sono una specie di Blob e si infilano fastidiosamente in ogni dove.

e in alcuni casi si impone di trattarli come meritano e vanno circoscritti con forza nel loro recinto.

ad esempio a me è capitato di avere a che fare con una maestra (al nido!?) che ha provato a sindacare la dichiarazione di appartenenza di mio figlio ai colori biancocelesti.

e l'ho mangiata brutalmente.

ecco in quei casi l'indifferenza non basta e la difesa dei nostri bambini necessita di un approccio alla Boks che spesso mi capita di dover praticare, senza se e senza ma.

ma in generale gli tiro le noccioline, e tanto basta.


   

 

[Boks XV]

non esiste un piano condiviso, un vocabolario comune.
l'indifferenza dunque come unica arma a nostra disposizione.

questo come atteggiamento generale.

è altresì vero che ignorarli non è affatto semplice visto che sono una specie di Blob e si infilano fastidiosamente in ogni dove.

e qui subentra il trattamento a-la Boks.

ma in generale gli tiro le noccioline, e tanto basta.

affina la tecnica: tiraje le cocce e le noccioline magnatele.

[fish_mark]

romammerda a tutti.

Tempo fa al supermarket mentre pagavo alla cassa una simpatica cassiera mette gli occhi sul mio portafoglio dove fa capolino la tessera CL della LAZIO.
Al che mi fa una battutina dicendomi che non poteva vedere certe cose. Io replico con un sorrisetto che la uso per "resistenza culturale" al che l'imberbe si inacidisce vieppiù.
La mia reazione allora non è stata nè gelida nè violenta, semplicemente ho chiuso i contatti e ho spento il radar che mi illuminava sulla sua presenza.

VOI NON CI SIETE.
NOI C'ERAVAMO, CI SIAMO E QUI RESTEREMO.

CI AVETE PROVATO TANTE VOLTE, CI PROVERETE SEMPRE

M A   N O N    C I    A V R E T E    M A I

[andyco]

grazie mille per tutti i vostri attestati di stima.
rafforzate la fede nella Mia Battaglia.

l'ultima: nel mio ufficio, in stanza, siamo in quattro.
un mesetto fa un collega ipercattolico torna da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela portando seco un -peraltro bellissimo- crocifisso ligneo di modeste dimensioni e lo appende alle proprie spalle.
dopo circa un paio di giorni viene convocato presso l'ufficio del personale dove gli viene comunicato che "in base alla legge tal dei tali non possono essere esposti simboli che urtino la sensibilità bla bla bla" e che, siccome il dottor Tizio si era lamentato, il collega Caio era invitato a togliere il crocifisso.
questo dottor Tizio -per inquadrarlo- è una specie di giacobino alla Furio Colombo, sempre pronto a rintuzzare tutto e tutti con vagonate di legalità, dettato Coatituzionale e politicamente corretto (salvo poi usufruire soddisfatto del condono edilizio promulgato dal Governo, del quale ovviamente parla malissimo da mane a sera, per una dependance abusiva nella propria villa di Ansedonia).
tale dottor Tizio si palesò tifoso romanista lo scorso campionato quando, dopo il derby di andata, in un eccesso di confidenza autoconcessasi mi apostrofò con un "ti saluta Cassetti!".
saltai la scrivania a piè pari e, posatogli il mio grugno a due centimetri dal suo gli sussurai "non mi devi mai cacare il cazzo. MAI.".
da allora solo buongiorno e buonasera.
ora, a me del crocifisso del neocatecumenale sostanzialmente frega cazzi e la legge la trovo pure giusta però confesso che lo svolgimento della faccenda mi aveva seccato un pochino.
che diamine, diglielo che il crocifisso ti infastidisce, che vai all'ufficio del personale...
vabbè, lunedì dopo il derby arrivo in ufficio e trovo il dottor Tizio spaparanzato sulla poltrona e alle sue spalle la prima pagina del Corriere dello Sport e una sciarpa giallorossa.
me so' sentito come una volpe lasciata libera dentro un pollaio.
"senti Tizio, ci sono due opzioni: la A e la B.
la A è che mo' te strappo 'sta monnezza dal muro e la butto dalla finestra.
la B è che vado all'ufficio del personale a lamentare che in base alla legge tal dei tali e bla bla bla, così te la fanno togliere loro. MA, giudicando io un simile comportamento degno di uno spione infame e vigliacco, si torna all'opzione A.
ORA, immaginando che pure tu abbia un minimo di amor proprio, voglio preservare la tua dignità per cui adesso mi vado a prendere un caffè e quando torno quella roba deve essere sparita.
diversamente l'opzione A diventa attuativa e se poi vai a lamentarti ti aspetto fuori dell'ufficio e -citazione testuale- ti taglio due dita della mano destra con il trinciapollo.
conosci i miei pessimi trascorsi.".
ovviamente dopo il caffè il muro era lindo e pinto.
ora, al di là dal mio pezzo da Zorro, quello che voglio dire è che con questi non va mai abbassata la guardia, perchè trattasi di lotta per la sopravvivenza.

romammerda a tutti.

Boks, che qualcuno ci presenti... io te vojo abbraccià!

[DinoRaggio]

grazie mille per tutti i vostri attestati di stima.
rafforzate la fede nella Mia Battaglia.

l'ultima: nel mio ufficio, in stanza, siamo in quattro.
un mesetto fa un collega ipercattolico torna da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela portando seco un -peraltro bellissimo- crocifisso ligneo di modeste dimensioni e lo appende alle proprie spalle.
dopo circa un paio di giorni viene convocato presso l'ufficio del personale dove gli viene comunicato che "in base alla legge tal dei tali non possono essere esposti simboli che urtino la sensibilità bla bla bla" e che, siccome il dottor Tizio si era lamentato, il collega Caio era invitato a togliere il crocifisso.
questo dottor Tizio -per inquadrarlo- è una specie di giacobino alla Furio Colombo, sempre pronto a rintuzzare tutto e tutti con vagonate di legalità, dettato Coatituzionale e politicamente corretto (salvo poi usufruire soddisfatto del condono edilizio promulgato dal Governo, del quale ovviamente parla malissimo da mane a sera, per una dependance abusiva nella propria villa di Ansedonia).
tale dottor Tizio si palesò tifoso romanista lo scorso campionato quando, dopo il derby di andata, in un eccesso di confidenza autoconcessasi mi apostrofò con un "ti saluta Cassetti!".
saltai la scrivania a piè pari e, posatogli il mio grugno a due centimetri dal suo gli sussurai "non mi devi mai cacare il cazzo. MAI.".
da allora solo buongiorno e buonasera.
ora, a me del crocifisso del neocatecumenale sostanzialmente frega cazzi e la legge la trovo pure giusta però confesso che lo svolgimento della faccenda mi aveva seccato un pochino.
che diamine, diglielo che il crocifisso ti infastidisce, che vai all'ufficio del personale...
vabbè, lunedì dopo il derby arrivo in ufficio e trovo il dottor Tizio spaparanzato sulla poltrona e alle sue spalle la prima pagina del Corriere dello Sport e una sciarpa giallorossa.
me so' sentito come una volpe lasciata libera dentro un pollaio.
"senti Tizio, ci sono due opzioni: la A e la B.
la A è che mo' te strappo 'sta monnezza dal muro e la butto dalla finestra.
la B è che vado all'ufficio del personale a lamentare che in base alla legge tal dei tali e bla bla bla, così te la fanno togliere loro. MA, giudicando io un simile comportamento degno di uno spione infame e vigliacco, si torna all'opzione A.
ORA, immaginando che pure tu abbia un minimo di amor proprio, voglio preservare la tua dignità per cui adesso mi vado a prendere un caffè e quando torno quella roba deve essere sparita.
diversamente l'opzione A diventa attuativa e se poi vai a lamentarti ti aspetto fuori dell'ufficio e -citazione testuale- ti taglio due dita della mano destra con il trinciapollo.
conosci i miei pessimi trascorsi.".
ovviamente dopo il caffè il muro era lindo e pinto.
ora, al di là dal mio pezzo da Zorro, quello che voglio dire è che con questi non va mai abbassata la guardia, perchè trattasi di lotta per la sopravvivenza.

romammerda a tutti.

Fate un poster a grandezza naturale di quest'uomo che lo metto al lavoro!  

IDOLO