www.sslazio.itAi microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM è intervenuto l’ex difensore biancoceleste Sergio Petrelli.“La Lazio si è ripresa benissimo. Non considero la gara contro il Chievo una partita persa, ma una sfida stregata. I biancocelesti potevano vincerla con un risultato molto largo, ma alla fine è arrivata una sconfitta. Poi gli uomini di Inzaghi hanno disputato la loro miglior gara della stagione contro l’Inter. I nerazzurri di fronte ai capitolini sembravano dei calciatori sprovveduti, ma nonostante la vittoria i biancocelesti hanno concretizzato poco.
La concentrazione del Pescara è durata appena 20 minuti. Gli abruzzesi non giocano male, ma per ogni errore che commettono prendono gol. Per la squadra abruzzese era fondamentale Lapadula. La fortuna bisogna cercarla, Oddo è un signor allenatore e mi è dispiaciuto vederlo sconsolato. La Lazio all’Adriatico ha avuto almeno 10 occasioni per segnare. La continuità delle prestazioni biancocelesti sono un buon segno, possono competere per obiettivi importanti.
Parolo sa giocare in ogni zona di campo, è sempre pronto e a disposizione. E’ un calciatore molto intelligente, si vede dalla sua concretezza. Il centrocampista di Gallarate può essere importante anche in Nazionale. Felipe Anderson sta migliorando, ultimamente è più disteso e di conseguenza si sta esprimendo bene in campo. Gli avversari devono sempre raddoppiare la marcatura su di lui. Contro il Pescara ha servito un assist perfetto a Parolo in occasione del gol del vantaggio; un cross calibrato al centimetro.
Il Milan non è una squadra di primo livello, va affrontata con decisione. Nel 1973, nel match contro i rossoneri, l’Olimpico era pieno di tifosi. Sugli spalti c’erano circa 80 mila spettatori. In quel match sono stato espulso insieme a Benetti; dopo la mia uscita dal campo segnò Re Cecconi. Mi diedero tre giornate di squalifica. Invito i sostenitori biancocelesti a seguire anche lunedì la Lazio”.
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