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Senza il centravanti infortunato, il tecnico biancoceleste pensa di schierare lo spagnolo da 'falso 9' a Venezia: tutti i dettagliROMA - Un po’ qua, un po’ là. Uno e trino, è la moltiplicazione di Pedro. Ala, trequartista e forse anche centravanti. Una comodità, anche una forzatura. Baroni il moltiplicatore di ruoli ora pensa a Pedrito per sostituire Taty dopo che l’ha scelto per sostituire Dia. «È universale davanti, sa interpretare tutto. A me piacciono questi giocatori che non danno riferimento», la frase del tecnico di domenica sera che fa pensare allo spagnolo falso nueve e a Dia trequartista a Venezia. Si parlava di centravanti e di soluzioni. Taty effettuerà gli esami oggi, si teme uno stop di un mese, dunque uno stiramento di secondo grado. Il Pedro rotante nei ruoli è una delle soluzioni cui pensa Baroni per l’immediato.
Lazio, Pedro o Dia per sostituire Castellanos a VeneziaL’altra è Dia centravanti, ma andrebbe scelto il trequartista del 4-2-3-1. Dele-Bashiru dovrà sostituire Rovella (squalificato) a centrocampo, è fuori dai giochi. Ci sarebbe Noslin, ma dopo le fiammate col Napoli (in Coppa Italia e al Maradona) è tornato a giocare partite anemiche: «Quello che ha subito Noslin è il fatto di essere stato troppo sul loro centrale difensivo. Ci lavoreremo però, questo è certo», la spiegazione di Baroni. Il paradosso tuttavia non può sfuggire: se sarà scelto Pedro, l’olandese si beccherà un’altra bocciatura sonora. Per non parlare dei nuovi arrivati, su tutti il baby Ibrahimovic, che Baroni vede più 10 che ala (sua citazione), per adesso una figurina in panchina. Vale anche per Belahyane, non ha ancora esordito neppure in corsa. L’opzione Dele-Bashiru trequartista lo farebbe entrare in gioco da mediano accanto a Guendouzi. Ricchezze da far fruttare e da non disperdere per la società. Ma il tecnico, in piena corsa Champions, col fiato di tanti sul collo, fa i conti con la classifica, deve pensare solo a vincere.
Con il rientro di Vecino ipotesi 4-3-3 per BaroniOggi come oggi è Pedrito l’unico senza omologhi, Ercolino sempre in piedi. Se toccherà veramente a lui sabato a Venezia si vedrà in settimana. La ripresa è fissata per oggi, aspettando gli allenamenti indicativi. Baroni adora i giocatori tuttofare (in attacco) e i tuttocampisti (in mezzo), non sempre ruolo e numero devono coincidere nell’idea di gioco che ha impostato. Sceglie uomini funzionali al meccanismo del 4-2-3-1. Non ha ancora Vecino, il rientro slitterà dopo Venezia. Pedro è ad incastro, punta da compasso quando gioca trequartista, anche da falso nueve. Il saper far tutto (tanto per citare Baroni), anche a 37 anni e mezzo, esercita un grande ascendente sugli allenatori. Pedro ha riconquistato Baroni subito dopo l’infortunio di dicembre-gennaio. Il tempo di carburare e ha giocato contro il Monza, sostituendo Dia (infortunato), segnando due gol, scambiandosi il ruolo con Taty, s’incrociavano spesso. Ha rigiocato col Napoli da titolare, vincendo il ballottaggio (non troppo aperto) con Dele-Bashiru. Baroni più che mai oggi, e più che mai se perderà Taty un mese, aspetta il rientro di Vecino, può permettergli di tornare al 4-3-3. E a quel punto servirebbe solo un centravanti e non un trequartista. La moltiplicazione di Pedro non occorrerebbe più. Basterebbe Dia alla Taty.
Un po’ qua, un po’ là. Uno e trino, è la moltiplicazione di Pedro. Ala, trequartista e forse anche centravanti. Una comodità, anche una forzatura. Baroni il moltiplicatore di ruoli ora pensa a Pedrito per sostituire Taty dopo che l’ha scelto per sostituire Dia. «È universale davanti, sa interpretare tutto. A me piacciono questi giocatori che non danno riferimento», la frase del tecnico di domenica sera che fa pensare allo spagnolo falso nueve e a Dia trequartista a Venezia. Si parlava di centravanti e di soluzioni. Taty effettuerà gli esami oggi, si teme uno stop di un mese, dunque uno stiramento di secondo grado. Il Pedro rotante nei ruoli è una delle soluzioni cui pensa Baroni per l’immediato.
Lazio, Pedro o Dia per sostituire Castellanos a Venezia
L’altra è Dia centravanti, ma andrebbe scelto il trequartista del 4-2-3-1. Dele-Bashiru dovrà sostituire Rovella (squalificato) a centrocampo, è fuori dai giochi. Ci sarebbe Noslin, ma dopo le fiammate col Napoli (in Coppa Italia e al Maradona) è tornato a giocare partite anemiche: «Quello che ha subito Noslin è il fatto di essere stato troppo sul loro centrale difensivo. Ci lavoreremo però, questo è certo», la spiegazione di Baroni. Il paradosso tuttavia non può sfuggire: se sarà scelto Pedro, l’olandese si beccherà un’altra bocciatura sonora. Per non parlare dei nuovi arrivati, su tutti il baby Ibrahimovic, che Baroni vede più 10 che ala (sua citazione), per adesso una figurina in panchina. Vale anche per Belahyane, non ha ancora esordito neppure in corsa. L’opzione Dele-Bashiru trequartista lo farebbe entrare in gioco da mediano accanto a Guendouzi. Ricchezze da far fruttare e da non disperdere per la società. Ma il tecnico, in piena corsa Champions, col fiato di tanti sul collo, fa i conti con la classifica, deve pensare solo a vincere.