Autore Topic: Pescara - S. S. Lazio: commenti  (Letto 3110 volte)

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Offline Wasicu

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #20 : Domenica 5 Febbraio 2017, 18:22:16 »
Felicissimo per i 3 punti presi ma non mi esalto troppo se non per il fatto che Parolo
meritava da molte setimane qualcosa di piu' di quello che aveva avuto, e oggi lo ha
preso il suo premio abbondante.

Per me il Pescara non e' una squadra con allenatore, e' solo una squadra e Oddo deve
fare molti ragionamenti su come si proprone in campo visto che mi pare abbia vinto
solo una volta;  ma gli uomini non sono poi delle "pippe ar sugo".   Insomma la squadra
e' messa male parecchio e cerca di fare forse, quello che **non puo' proprio fare**.

Forse se un paio di pallini li tenevamo per il Milan era meglio ....  !!

E Marchetti sta giocando bene ma non capisco perche' quando prende un goal alza sempre
la mano desta come dire che non era regolare ... per voi ha un significato logico  ?? Per me
ci prova, non si sa mai ... 

Offline MCM

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #21 : Domenica 5 Febbraio 2017, 18:38:55 »
Parolo si rifà di tutta la sfiga delle ultime settimane.
Noi ci prendiamo 3 punti importanti. E stasera forza Juve.

Offline Yotanka

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #22 : Domenica 5 Febbraio 2017, 18:54:41 »
Si doveva vincere e si è vinto. Anche se il black-out  della seconda metà del primo tempo è preoccupante, anche perchè arrivato non contro la juve, ma contro una squadra che ha 9 punti e NON ha mai vinto (l'unica vittoria è venuta a tavolino).

Che dire di Parolo oggi?

Offline zorba

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #23 : Domenica 5 Febbraio 2017, 19:34:00 »
(Gazzetta dello sport 05.02.2017)

"...ODDO «Il calcio è strano, siamo in una situazione complicatissima, ma dobbiamo affrontare il campionato fino alla fine con la voglia di fare bene e cercando di vincere. La Lazio sta lottando per l’Europa e merita di stare in quelle posizioni di classifica. Dobbiamo stare attenti perché è la prima in Serie A per gol segnati di testa. Ha fisicità. Magari è un po’ lenta in difesa, ma sopperisce con la rapidità che hanno i giocatori offensivi», ha spiegato ieri Oddo, che lancia Muntari dal 1’ a centrocampo, ma non ha ancora ritrovato Gilardino. Il centrocampista giocherà da mezzala. «Ci darà esperienza e qualità. Scalpita e si è calato nella realtà con umiltà». In arrivo da Roma diverse centinaia di tifosi laziali: saranno sistemati in curva sud..."

Pare che Massimo se la sentisse...

 ::) ::) ::)
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Il lodolaio

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #24 : Domenica 5 Febbraio 2017, 20:28:35 »
Pronostico e previsioni rispettate, compreso il calo del Pescara nei secondi tempi.
Peccato per il calo di concentrazione nel primo tempo, anche se c'entrano il modulo e i giocatori schierati.
E' una mia fissa, SMS laterale nel centrocampo a tre non rende, deve giocare centrale.
Oh vivacchiare...

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #25 : Domenica 5 Febbraio 2017, 20:34:46 »
Io, seriamente, sono rimasto basito su come abbiamo gestito il doppio vantaggio. Stavamo giocando contro il Pescara (badate che il Frosinone è molto più forte), non contro l'Arsenal.
Lukaku e Basta hanno giocato una partita pessima, Milinković è scomparso per diverse fasi della gara, De Vrij ed Hoedt sono andati un paio di volte a farfalle. Che succede?! Dobbiamo trovare le motivazioni poiché non siamo consapevoli che tre i punti col Pescara sono identici ai tre punti contro Inter o merde?!
Eppure il potenziale ce lo abbiamo, forse per la prima volta dell'era Lotito abbiamo una difesa - forse sarebbe meglio dire un sistema difensivo - abbastanza solida. Siamo nella scie delle prime tre, sentono senza dubbio che mordiamo loro le caviglie, ignoro tuttavia come si possa consentire ad una pippa furibonda quale Caprari (no dico, Caprari!!) di arrivare più volte al tiro.


Non ho capito la mossa di inserire Tounkarà, un premio per aver dato un destro in bocca dato al mentalizzato in Monte Mario?!

Altra cosa, arbitro pessimo. Rigore assolutamente inventato, farsesca l'ammonizione a Biglia mentre ha consentito a diversi giocatori del Pescara, soprattutto a Muntari e a Verre, di menare come fabbri.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Anselazio

Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #26 : Domenica 5 Febbraio 2017, 20:50:53 »
Sei gol fuori casa una volta sola: Palermo-Lazio 2-6 del 16 giugno 1957.
Quattro gol a zero nel primo tempo di Torino-Lazio del 2006.
Ultima quaterna di Casiraghi in Lazio-Fiorentina 8-2 del 1995.

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E ti aspettavo ti...  ;D
mamma mia da 60 anni!!!
Completamente dimenticato che ne 2006 avessimo segnato tutti nel secondo tempo.
La quaterna di Gigi ero allo stadio (anche in quella di Simone col Marsiglia).


geddy

Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #27 : Domenica 5 Febbraio 2017, 20:59:06 »
In molti si sono risentiti per i 4 minuti di Tounkara. Dei tre dietro Immobile forse è il migliore. Speriamolo.
Molto insistenti le voci di un feroce battibecco tra Biglia e il giovane funambolo, almeno per l'intervistatore. Hoedt, Lukaku e Basta definiti pippe o giù di lì. Complimenti a Parolo? Qualcuno, di circostanza.

Offline Il lodolaio

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #28 : Domenica 5 Febbraio 2017, 21:06:38 »
Non ho capito la mossa di inserire Tounkarà, un premio per aver dato un destro in bocca dato al mentalizzato in Monte Mario?!

Mossa causata dallo sconforto per le prestazioni di Djordjevic.
Oh vivacchiare...

Offline Er Matador

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #29 : Domenica 5 Febbraio 2017, 21:07:12 »
In questo ormai ampio scorcio di stagione, Inzaghi aveva abituato a una tendenza ben delineata: partite preparate spesso assai bene, ma gestite in corso d’opera fra errori e omissioni.
Oggi, a sorpresa, inverte i fattori e il risultato cambia in meglio.

Tutto ruota attorno alla celebre “catena”, nel caso quella di sinistra, imperniata nel suo vertice basso su un Lukaku decisamente non ancora pronto.
Se l’idea è quella di mettere minuti nel suo motore, in vista del derby di Coppa Italia e approfittando dell’avversario più debole nel torneo, come non essere d’accordo.
Ma un elemento così indietro nell’inserimento, e con una fase difensiva assai aleatoria per le incombenze di una difesa a quattro, andrebbe protetto sulla corsia di competenza.
Invece a centrocampo rispunta un Milinković-Savić improvvisamente appannato, e del quale si è capito – o si dovrebbe capire, quantomeno – che non sarà mai una mezzala.
In attacco riecco Keita, i cui limiti di tenuta e in fase di non possesso si confermano difficilmente sostenibili, relegandolo a un precocissimo ruolo alla Altafini.
Ciliegine sulla torta, un terzino che arranca in copertura – in quel caso per limiti atletici sopraggiunti, e ormai difficilmente recuperabili – a indebolire anche l’altra fascia e un centrocampo inefficiente nel proteggere la linea difensiva.
Requisito senza il quale, ad esempio, la presenza di Hoedt diventa una cattiveria nei confronti dell’olandese.

Il Pescara e un avvio a razzo sembrano mascherare il tutto, ma appena si alza il piede dall’acceleratore lo spettacolo di una difesa praticamente smantellata diventa da brividi.
Indiziati principali non tanto le prestazioni individuali nel reparto arretrato, che ne sono piuttosto la conseguenza, quanto le sconcertanti distanze fra le due linee basse.
Il bimbo serbo, come detto, si limita a una presenza fra il nominale e l’indisponente.
Biglia tenta di mettere qualche pezza ma getta quasi subito la spugna, confermando la personalità di una sogliola morta quando la partita si mette male.
Lo stesso superpokerista di giornata, fra una doppietta e l’altra, non si dimostra esente da pecche sotto questo profilo.
L’arbitro tanto per cambiare ci mette del suo, inventandosi un tiro dal dischetto per gli abruzzesi, ma la vera notizia è che una squadra da SEI punti sul campo in VENTITRÉ partite – il record del Lecce di “Gaucho” Toffoli, con 11 punti in 34 partite, è a portata di mano – arrivi in area come mai le è capitato nella Via Crucis del torneo in corso.
E qui diventa protagonista Marchetti.
Coi limiti di sempre, nella respinta che lascia il pallone a ristagnare nell’area piccola (2-1) e nel piazzamento che concede tre quarti di porta alla conclusione di Brugman (2-2).
Con un’ormai consolidata vena da pararigori cui aggiungerà un intervento decisivo su Caprari a inizio ripresa, quando la Lazio è già tornata in vantaggio ma di una sola lunghezza.

L’intervallo è un imbrunire di cattivi pensieri.
Si rimane sgomenti di fronte alla totale incapacità di gestire la partita quando arriva il momento di tirare il fiato, interrogandosi sulla non facile distribuzione delle responsabilità fra la componente tattica e quella mentale.
Pensando al derby di Coppa Italia, si scomoda il fantasma della stagione culminata nel 26 maggio ma anche in un girone di ritorno da esercito italiano dopo l’8 settembre.

Poi Inzaghi vara quella che per lui è una prima assoluta, vale a dire una risistemazione intelligente degli uomini in campo: che non cambiano neppure di un’unità, mettendo gli undici di fronte alle proprie responsabilità per un quarto d’ora da allucinazione perversa.
Le mosse del tecnico, tattiche e psicologiche, riescono alla perfezione facendo emergere all’istante i valori tecnici.
Un Milinković-Savić finalmente avanzato prepara il tap-in che porta a quota tre il giorno perfetto di Parolo, Marchetti ci mette del suo con un intervento determinante e da lì in poi è tutta discesa.
Meritato il gol di Immobile nel “suo” stadio dopo l’apprezzabilissimo altruismo con cui, ormai chiuso da Bizzarri, aveva delegato a Keita il 2-4 che chiudeva il discorso.

Cosa rimane di un salutare pomeriggio tennistico, oltre all’ingresso di Parolo nell’eternità statistica?
Intanto una non banale prova di forza.
Il Pescara è un simbolo della formula a 20 squadre e della sua strutturale irregolarità tecnica.
Ha deciso per giunta di rimanerlo, nonostante il girone d’andata avesse evidenziato l’assenza di un centravanti vero al posto di Lapadula e la negatività di pesi morti come Pepe e Aquilani, oltre all’impraticabilità nella massima serie di un calcio bello ma utopistico.
Come non detto: l’ormai decotto Gilardino e il troppo acerbo Cerri – peraltro già passato per un devastante infortunio al ginocchio – in avanti, Muntari a infoltire il settore previdenziale e nessuna rettifica nell’approccio alle partite.
Rimane un però: pur spuntandola più o meno in extremis, quante tra le formazioni di medio-alta classifica hanno maramaldeggiato con tanta facilità ai danni degli uomini di Oddo?
In secondo luogo, purtroppo, una non banale prova di debolezza.
Nessuna squadra al mondo può rimanere novanta minuti con l’acceleratore a tavoletta, e la totale assenza di un piano B per gestire la gara nei momenti di riflusso sta diventando una spada di Damocle.
Lo si è visto contro l’Inter, sfiorando l’impresa al contrario dopo settanta minuti buoni di supremazia schiacciante, e gli avversari di livello si dimostrano tali anche per la spietatezza nell’approfittare di simili occasioni.
Si spera, inoltre, di aver chiuso con certe e già citate soluzioni dal primo minuto – Milinković-Savić mezzala, Keita titolare – dopo averne dimostrato in maniera persino pitagorica l’incompatibilità con le esigenze del collettivo.
E comincia a preoccupare la dipendenza da  Lulić – al terzo assist in fotocopia, con cross a tagliare da sinistra –, senza il quale l’assetto tattico si sgretola in mattoni non più legati dal cemento.
Ne esce una squadra a tratti davvero bella, ma di una fragilità quasi infantile che rischia di rovinare tutto da un momento all’altro.
Occorre intervenire sul secondo aspetto, emendando innanzitutto la gestione del gruppo dal perseverare in errori evitabili.

borgorosso

Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #30 : Domenica 5 Febbraio 2017, 22:13:04 »
L'esistenza di Parolo e dei compagni dopo il doppio vantaggio, assai contenuta, mi aveva fatto pensare ad un approccio da partitella del giovedì. Evidentemente con la fine del primo tempo Inzaghi ha avuto modo di ricordare ai ragazzi che la partita valeva 3 punti.


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Offline MagoMerlino

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #31 : Domenica 5 Febbraio 2017, 22:38:52 »
La Lazio passeggia sul derelitto Pescara. Partenza sprint, con Parolo assoluto protagonista, che dopo aver ingaggiato duelli personali con gli ultimi portieri incontrati, entra meritatamente nella storia della Lazio con una quaterna finale da antologia.
Passati i primi venti minuti dove la Lazio era in totale controllo della partita, calano intensità e concentrazione, consentendo al Pescara di alzare il baricentro e organizzare qualche azione d'attacco. Nella seconda parte del primo tempo, le posizioni si invertono e soprattutto la difesa della Lazio riesce ad emulare quella del Pescara. In venti minuti il Pescare segna due reti, una gli viene annullata e sbaglia un rigore, tutto con il duo di centrali olandese, che invece di essere volanti, giocano alle belle statuine. Soprattutto Hoedt si trova sempre piantato su tutte le azioni pescaresi e De Vrij non brilla per reattività, l'immobilismo dei centrali porta come conseguenza delle pessime diagonali difensive. Il 2-2 a fine primo tempo testimonia di una partita divertente, grazie alle difese allegre.
Nel secondo tempo le cose tornano al loro posto, la Lazio riparte come nel primo, portando continuamente pericoli alla disastrata difesa pescarese e alla porta dell'incolpevole Bizzarri. Il gioco corre veloce su entrambe le fasce e gli inserimenti centrali sono puntuali, Milikovic-Savic è reattivo nell'azione del terzo gol di Parolo che riporta in vantaggio la Lazio e da qui la goleada finale, con Keita, Immobile a ancora Parolo. Il Pescara riesce raramente ad avvicinarsi a Marchetti. In una delle rare controffensive pescaresi del secondo tempo, DeVrij a testimonianza di un momento di forma non particolarmente brillante, si fa saltare con troppa facilità e ci deve pensare Marchetti ad evitare che il risultato possa ritornare in bilico, così come il portiere sarà costretto ad urlare contro i compagni a causa di un'altra mancata chiusura laterale, che consente ad un pescarese di battere tranquillamente a rete, fortunatamente sbagliando mira.
Se la Lazio vuole crescere deve assolutamente evitare questi cali di concentrazione, il Pescara ti permette di ripartire, altri avversari no. E' sui difetti che emergono anche in queste partite, che Inzaghi deve lavorare.
Sul piano dei singoli emerge ovviamente Parolo con la sua quaterna, buone la prestazioni di Felipe Anderson, Biglia ed Immobile. Keita di ritorno dalla coppa d'Africa è stato discontinuo, mentre un po' fuori dagli schemi è sembrato Milinkovic-Savic, troppo compassato. Ottimo l'impatto sulla partita di Lulic quando ha preso il posto di Keita. Difesa e difensori da rivedere, reattivo Marchetti. 


Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline gentlemen

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #32 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 12:50:14 »
Quando si vince per 6-2 in trasferta è sempre qualcosa di positivo, poi è normale che se si va ad analizzare la partita si fanno i distinguo, soprattutto in ottica sfide future.
La squadra è entrata bene in campo ed in ottica offensiva abbiamo subito spento ogni velleità del Pescara, ottimo l'uno-due di Parolo, ma poi, come spesso accade e questo non va per niente bene, stacchiamo la spina della concentrazione e incominciamo a perdere palla stupidamente, fraseggi difensivi inutili, quando si dovrebbe spazzare la palla ( e se lo faceva un grande come Cannavaro non si capisce perché non lo dovrebbero fare i nostri...), Hoedt e Lukaku che giochicchiano con il pallone in uscita senza alcun motivo; la nostra fascia sinistra in fase difensiva è molto carente, sarà perché poco aiutato, ma Lukaku soffre molto ed oltre ai soliti errori in usciti, spesso in marcatura è in ritardo ed inconsistente, ed ieri anche molto sterile in fase offensiva. Hoedt molto distratto e lento, penso che per quel che riguarda i centrali difensivi Mister Inzaghi debba fare una scelta definitiva sulla coppia titolare.
Detto ciò il resto è positivo, autorevole Biglia (dentro e fuori il campo), Milinkovic oramai una realtà di livello, Parolo è ritornato sui livelli migliori, e non solo per i goal, Felipe Anderson molto concreto ed altruista, solito gran lavoro di Immobile (ragazzo di valore e generoso, applaudito anche dal suo ex pubblico), Keita bene in fase offensiva nel primo tempo, non pervenuto nel secondo, anche perché spesso si allarga troppo e perde di pericolosità, ad oggi un bel talento ancora incompiuto.
Nel complesso una bella Lazio che si conferma quarta forza di questo campionato, non è da tutti vincere con questa autorità, stiamo facendo un eccellente campionato, ora all'appello manca solo il grande pubblico Laziale, una Tifoseria che deve assolutamente togliere i prosciutti dagli occhi e ritornare a Tifare per la Lazio, oggi la Lazio è una gran bella realtà, riconosciuto da tutto il mondo del calcio, non avere un gran cornice di Tifoseria che ti supporta è davvero inspiegabile, senza senso, per cui si ritorni a Tifare ed a godersi questa gran bella Squadra.
Ultima cosa un grande plauso ai Tifosi presenti ieri allo stadio adriatico, una trasferta non certamente senza preoccupazioni, Grande Curva Nord.
Lunedì 13 febbraio ci sarà Lazio-Milan, è la vigilia di San Valentino, si mostri l'amore per la Lazio, perché è quello che conta, è uno scontro diretto ed una sfida di prestigio, il Milan di certo vorrà rifarsi e si giocherà il tutto per tutto, la Lazio dovrà dare lo strappo decisivo per la corsa all'Europa, vincere sarà fondamentale, non perdere pure, ma soprattutto deve essere protagonista il Popolo della Lazio, questa Lazio ha bisogno e vuole la sua tifoseria accanto.
Forza Lazio.

Offline DinoRaggio

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Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #33 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 14:13:08 »
Trenta (e più) punti di vantaggio della Lazio sul Pescara, e alla fine sul campo quei punti hanno parlato, anzi gridato. E chi meglio di Parolo poteva far risaltare tutta questa differenza fra le due squadre? La Lazio comincia a parlare da subito, ed è un monologo, usando la testa. E chi parla usando la testa, parla benissimo. Dopo un quarto d'ora, i Nostri sono già in vantaggio per 2-0, due gol di testa di Parolo, uno su cross di Felipe Anderson, l'altro su calcio d'angolo di Biglia.

Poco dopo, però, la Lazio smette di parlare. E cominciano i guai. Quasi che non sapesse che cosa fare nei momenti in cui non parla, la Lazio smette anche di usare la testa, in senso lato. Il Pescara, senza strafare, prova anch'esso a dire la sua, sia pure balbettando e con l'aiuto del logopedista Giacomelli. I Nostri, invece, come spesso càpita quando stanno in silenzio, subiscono in maniera molto ingenua (per usare un eufemismo) i pescaresi. Insomma, un blocco mentale che permette al derelitto fanalino di coda della serie A di pareggiare anche fallendo un calcio di rigore, grazie ai gol di Benali (su respinta corta di Marchetti) e di Brugman (lasciato liberissimo su calcio d'angolo).

Alla fine del primo tempo è 2-2, roba da chiamare uno psicologo più che un preparatore atletico. Inzaghi credo che si sia fatto sentire negli spogliatoi ed infatti nel secondo tempo la Lazio sale di nuovo in cattedra, questa volta per dare una lezione di eloquenza ai padroni di casa, Sergej centra il palo ma c'è il solito Parolo che di testa mette dentro la sua tripletta. Il Pescara emette il suo ultimo sbocco d'aria di senso compiuto con un tiro da fuori area di Caprari che Marchetti para. Poi riprende il monologo biancoceleste, dopo una palla rubata a Muntari, Immobile arriva in area di rigore pescarese e poi fa parlare anche Keita, prima di tenere anch'egli il suo dodicesimo discorso realizzativo con un tap-in su calcio d'angolo di Biglia. 2-5.
 
Insomma, quando c'è da parlare questa squadra si esprime anche bene, è quando c'è da ascoltare gli altri (difendere) che le cose vanno molto meno bene. Errori ingenui e cavolate tipiche di chi non ha la malizia (in senso buono, scusate l'ossimoro) difensiva o nessun senso della posizione, propria e degli avversari, come nel caso del secondo gol pescarese, peraltro ben riflesso dalla parte opposta dal gol di Immobile. A chiudere il discorso, non può che essere Parolo, al suo quarto gol della partita, che sfrutta un bell'inserimento (alla Mauri) su cross di Lulic.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline cartesio

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« Risposta #34 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 14:45:35 »
L'esistenza di Parolo e dei compagni dopo il doppio vantaggio

Esultanza?     :risa:
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

borgorosso

Re:Pescara - S. S. Lazio: commenti
« Risposta #35 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 14:51:22 »



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Offline Fabio70rm

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« Risposta #36 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 16:45:34 »
Continuano a preoccupare questi black out; non riesco a capire perchè, quando si va in vantaggio, o dopo aver premuto sull'acceleratore per un tempo, si tirino i remi in barca.

Scarsa personalità? Rifiato atletico? Boh...

Il guaio è che quando davanti hai una big, o presunta tale, ci lasci sempre le penne.....

Sarebbe ora che si cominci a studiare qualche contromisura....

Probabile che ci sia un problema di assetto, come suggerisce Er Matador: inutile insistere su SMS mezzala, o richiedere a Keita di tornare e coprire come invece fa FA...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline SAV

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« Risposta #37 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 17:49:52 »
Tutto ruota attorno alla celebre “catena”, nel caso quella di sinistra, imperniata nel suo vertice basso su un Lukaku decisamente non ancora pronto.
Se l’idea è quella di mettere minuti nel suo motore, in vista del derby di Coppa Italia e approfittando dell’avversario più debole nel torneo, come non essere d’accordo.

Mi fa piacere che sei d'accordo con me.
Quando ho visto le formazioni ho subito pensato che fosse questo il motivo dell'impiego di Lukaku.
Pur non vedendo bene la partita, direi che se l'è cavata senza infamia e senza lode...  Lo si potrebbe forse riprovare ad Empoli?  Certamente, deve essere invece custodito in una teca nell'incontro in casa con l'Udinese...

Offline DinoRaggio

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« Risposta #38 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 17:51:27 »
Be', con le big il problema del black out lo abbiamo ancor prima di accendere la luce  >:( regaliamo troppe occasioni, le squadre più deboli ti perdonano e spesso ti porgono l'altra guancia, quelle più forti ti mollano una sassata e ti stendono, il guaio è che non ci rialziamo più.

Il secondo gol pescarese di ieri è sintomatico della generosità Laziale, tutti i nostri difensori raggruppati, Brugman liberissimo di tirare in porta. Ma le care, vecchie marcature ad uomo sui calci piazzati sono fuori moda?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline zorba

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Re:Delfino Pescara 1936 - S. S. Lazio
« Risposta #39 : Lunedì 6 Febbraio 2017, 18:12:06 »
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)