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Il presidente Lotito docente per un giorno alla Sala del Consiglio di Facoltà di Economia e Commercio: "Venderlo? C'è tempo per pensarci, il mercato apre a gennaio..."di ALBERTO ABBATE
ROMA - Da professore a studente: "E' importante che Zarate, come tutti, impari a ragionare col 'noì e non con l''io'. Ma mister Reja sa bene cosa deve fare all'interno dello spogliatoio. Mauro è giovane e si riprenderà". Parola di Claudio Lotito, docente per un giorno questa mattina alla Sala del Consiglio di Facoltà di Economia e Commercio. Da imprenditore, il presidente sa benissimo che Zarate è un patrimonio da rivalutare nel caso di un'eventuale cessione: "Non è il momento di parlarne - chiosa subito - perché il mercato apre a gennaio".
LOTITO "NON SONO PREOCCUPATO" - Si è presentato stamattina con trequarti d'ora di ritardo accademico, poi ha iniziato il suo show agli speranzosi futuri imprenditori: "Per fare questo mestiere serve passione e fiducia nei propri mezzi. Bisogna amare le sfide, come quella mia di prendere la Lazio". E' soddisfatto Lotito del suo iter con il club capitolino, torna varie volte sugli inizi e sul suo ingresso nel mondo del calcio: "Non sapevo nulla, ma il mio bagaglio culturale mi ha aiutato a riuscire in tutto quello che ho fatto. Sono stato il primo presidente a entrare nel sistema e a vincere subito due trofei". Ora la Lazio è seconda in classifica, ma dopo il derby sta pagando un eccessivo contraccolpo psicologico: "Non sono assolutamente preoccupato - assicura - ma è opportuno dire che quelle con Roma e Cesena sono state due
sconfitte molto diverse tra loro. Nel derby la squadra è entrata in campo molto contratta, poi ci sono stati altri fattori che hanno inciso. Mercoledì invece abbiamo pagato anche le tante assenze dovute al turnover. Poi alla fine abbiamo preso una rete casuale. Abbiamo avuto il demerito di non concretizzare le occasioni, con la squadra al completo sarebbe stato diverso".
"LAZIO NON BEN VISTA" - Lotito, tuttavia, continua a pungere: "Abbiamo constatato che la Lazio non è ben vista da molte persone, purtroppo questo è un mondo molto competitivo. Quindi, dobbiamo far tesoro di queste due sconfitte e cercare di fare sempre meglio. Rimbocchiamoci le maniche e andiamo ad affrontare ogni partita con umiltà e spirito di sacrificio. E soprattutto restiamo uniti".
"ZARATE SI RIPRENDERA'" - E' l'appello che Lotito lancia alla sua squadra. I due capitomboli hanno rotto qualcosa all'interno dello spogliatoio, ma ci sono ancora tutte le possibilità di recuperare quell'affiatamento che sinora aveva costituito la vera forza della Lazio. Il caso Zarate deve insomma chiudersi sul nascere: "Una squadra è composta da tanti giocatori, ognuno ha un profilo e un carattere diverso dagli altri - spiega il presidente - ma è importante che tutti capiscano che bisogna ragionare con il 'noI' e non con l''io'. Nel momento in cui tutti faranno questo, i risultati saranno migliori. Non voglio alimentare polemiche su Zarate, i problemi si affrontano internamente e poi sono questioni che competono a mister Reja". Di sua competenza invece l'eventuale cessione dell'argentino: "Siamo a novembre, non è un problema attuale perché il mercato apre a gennaio, quindi ne riparleremo. Purtroppo tutti i giocatori hanno alti e bassi, ma sono convinto che lui abbia grandi potenzialità e potrà riaffermarlo sul campo. Si tratta solo di trovare la miscela giusta. Il problema è la pressione esterna, è un ragazzo giovane al quale non fanno bene tutte queste pressioni. Io ho sempre detto che la squadra è composta da tanti giocatori. Zàrate ha grandi potenzialità, è in grado di dare il suo apporto, si tratta solo di trovare le condizioni per far si che possa essere un valore aggiunto".
ALLA RICERCA DEL RILANCIO COL NAPOLI - I presupposti giusti li sta cercando mister Reja. Lotito alle 12.45 iniziava il suo discorso alla Sapienza, il mister in contemporanea studiava le mosse a Formello per rilanciare la sua Lazio e lo stesso Zarate. Nonostante le ultime vicissitudini, l'argentino sembra in vantaggio su Rocchi per una maglia da titolare nel collaudato 4-2-3-1. Torna in toto il quartetto titolare in difesa: Lichtsteiner, Biava, Dias e Radu. A centrocampo spunta il ballottaggio Ledesma-Matuzalem, Brocchi è certo del suo posto da titolare. Scongiurata qualsiasi preoccupazione, Mauri ci sarà: al suo fianco senz'altro Hernanes sulla trequarti. Floccari sarà l'inamovibile punto di riferimento dell'attacco biancoceleste. Sono le prime indicazioni arrivate all'ora di pranzo dal quartier generale della Lazio. Reja ha mischiato un po' le carte, come è solito fare, ma alla fine opterà per la formazione che al momento gli garantisce più certezze. Specie in un frangente così delicato, non potrà fare altrimenti. Domani alle 12.30 l'ultima rifinitura. (12 novembre 2010)