Autore Topic: Cara Pes…  (Letto 383 volte)

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Cara Pes…
« : Venerdì 3 Febbraio 2017, 11:00:13 »
www.cuoredilazio.it

(3 febbraio 2017 ore 10.15)

1: CARA PES: No, non è un riferimento al giochino virtuale, Pescara è una tappa fondamentale del campionato della Lazio e non fatevi ingannare dalla classifica, dalle zero vittorie pescaresi (sul campo, perché l’unica è quella a tavolino grazie alla dabbenaggine burocratica sassuolese…). Non sarà un gioco da ragazzi vincere all’Adriatico per una miriade di motivi che vanno dalla pericolosità del gioco abruzzese (dimostrata largamente in tutte le gare), all’epicità con cui l’ambiente pescarese attende questa gara contro la Lazio: per loro è veramente la madre di tutte le battaglie e non conta che la retrocessione è più di un’ipotesi per gli uomini di Oddo. Alla Lazio tutto ciò non deve interessare: deve semplicemente svolgere il suo compito, con attenzione e senza sottovalutare nessuno, portando a Roma tre punti assolutamente imprescindibili, a maggior ragione dopo il doppio stop consecutivo contro Juve e Chievo.

2: INTER…ROTTA: Il quarto di finale di Coppa Italia nella Milano neroazzurra ha largamente dimostrato la superiorità biancoceleste contro la squinternata banda di Pioli. Non avevo alcun dubbio su questo, magari qualcuno si sarà fatto ingannare dalle nove vittorie consecutive dei meneghini. Dico ingannare perché chi ricorda bene ognuna di quelle vittorie deve ammettere che all’Inter è andata di lusso in quasi tutte le contese, raccogliendo molto di più di quello che aveva seminato. Comunque la Lazio nella magica serata di Coppa Italia ha lasciato un’impressione sontuosa, mettendo in evidenza un Murgia da urlo orgasmico e un Felipe da cacao meravigliao. Unico appunto i troppi gol falliti, e qui Inzaghi dovrà ancora lavorare parecchio per far sì che lo scialo visto a Milano non si riveda anche in altre circostanze.

3: MERA…BIGLIA: Il capitano argentino, freschissimo di rinnovo, è diventato uno dei bersagli preferiti di certi tifosi che non esito a definire ossessionati e paranoici. Lo spiacevole episodio accaduto dopo Lazio-Chievo, partita stradominata in cui Lucas aveva comunque fatto la sua parte con impegno e dedizione, è stato subito cancellato dalla gara di Milano in cui Lucas ha messo il sigillo con il suo rigore alla qualificazione alle semifinali contro la roma (aiutata non poco finanche contro il Cesena…). Le sue parole a fine gara sono altresì la firma in calce ad un matrimonio d’amore con la Lazio che non può che far felici tutti i tifosi. Ossessionati e paranoici esclusi.

4: RUMORE: Per nulla. L’arrivo in ritardo dalla Coppa d’Africa di Balde Keita aveva scatenato una ridda di voci incontrollate subito tacitate dal responsabile della comunicazione Diaconale. Purtroppo l’ambiente Lazio è questo, forse uno dei peggiori sulla faccia dell’universo e cambiarlo sarà veramente difficile. In pratica la Lazio non solo deve vincere sul campo contro gli avversari, ma anche contro il proprio ambiente sempre pronto ad inventare notizie e a scatenare guerre di religione senza alcun senso se non quello del proprio portafoglio. Fate semplicemente schifo!

5: LO SCUDETTO SPEZZATO: Tempo di rinnovi per le cariche della Federcalcio. Saranno le idi di marzo a stabilire il nuovo presidente federale con annessi consiglieri. La rielezione di Tavecchio appare scontata e sembra che a Lotito sarà assegnato il ruolo di addetto alle relazioni esterne con l’Uefa. Nel frattempo, sperando che il nuovo Consiglio Federale definisca una volta per tutte la questione dello scudetto 1915, l’avvocato Mignogna sta affilando le sue armi per la stoccata finale. Rammento con piacere l’entrata, tra i patrocinanti dell’iniziativa, del sito «Cuore di Lazio» che mi onoro di dirigere insieme all’amico Rodolfo Casentini. Un riconoscimento che ci riempie d’orgoglio. Non ci resta che attendere il parere favorevole del Consiglio Federale all’assegnazione alla Lazio di quello che gli spetta.

6: PANNO CALDO: È incredibile come certe persone, sedicenti laziali, prima gettano fango sulla Lazio (e su Lotito in particolare, ricordo come ieri una puntata di una nota trasmissione televisiva di qualche mese fa in cui il personaggio in questione dichiarava pubblicamente di «vergognarsi della Lazio» per colpa del suo presidente) e poi vanno a fare qualche spot, ritornando ad essere laziali a tutto tondo. Come si cambia per non morire, diceva una celebre canzone; nulla di nuovo sotto al sole, aggiungo rattristato…

7: LA NOSTRA LAZIO: La trasmissione di Rodolfo Casentini e del sottoscritto in onda ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 su una delle radio web più ascoltate, Stap Radio (basta vedere i numeri per capire meglio…) diretta da Stefano Tini, sta andando a gonfie vele grazie soprattutto agli ospiti che ne arricchiscono i contenuti. Finora sono intervenuti Emiliano Foglia, Arturo Diaconale, Alessandro Vocalelli, Marco Canigiani e Gianluca Mignogna. Per chi volesse ascoltarci ed interagire con noi basta collegarsi in diretta o risentire la replica su www.stapradio.it.

7-1:    ECOMOSTRO: È arrivato il no della Regione Lazio all’ecomostro pallottiano. Parlare di stadio in effetti è un attentato all’intelligenza e al decoro della dignità umana. La domanda che mi pongo è come sia stato possibile presentare un progetto così lacunoso e senza fondamento e perchè si sia perduto così tanto tempo per una vicenda che doveva essere cassata sin da subito. A queste domande cercherà di dare risposte esaustive un articolo verità di Arianna Michettoni naturalmente a breve su cuore di Lazio.

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