Ennesimo schiaffo delle istituzioni alla famiglia Sandri

[bak]

Sandri, il no di Autostrade alla targa commemorativa

Venerdì ricorre il terzo anniversario della morte del tifoso della Lazio.La richiesta di mettere una stele all'autogrill di Badia al Pino è sostenuta da 25 mila firme raccolte dal comitato "Mai più 11 novembre". Il fratello Cristiano: "Rimaniamo esterrefatti"di GAIA RAU
 
Niente targa per ricordare Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un agente dopo una rissa all'autogrill di Badia al Pino, del quale venerdì ricorre il terzo anniversario della morte. Il fratello Cristiano Sandri ha reso noto che è arrivato "il no di autostrade per l'Italia alla richiesta (sostenuta da 25 mila firme raccolte dal comitato 'Mai piu' 11 novembre') di mettere una stele" all'autogrill: "Il comitato - ha spiegato - ha esperito tutto l'iter corretto inviando le raccomandate ad Anas, Autostrade per l'Italia, Regione Toscana e Comune di Arezzo. Ieri sera mio padre ha avuto un incontro con due dirigenti di Autostrade per l'Italia in cui non è stata data alcuna autorizzazione a mettere questa stele a ricordo, perché altrimenti, secondo loro, l'autostrada diventerebbe una 'via crucis'. E dicono che non si può creare 'un precedente'. E' una giustificazione risibile. Rimaniamo esterrefatti".

Cristiano Sandri non ha intenzione di fermarsi su questa vicenda ("Continueremo ma lo faremo nel rispetto delle regole, solo quando ci sarà l'assenso completo da parte di Autostrade per l'Italia depositeremo la stele") anche se ammette che "andiamo contro muri di gomma. La percezione che si ha è di frustrazione, per ogni cosa che bisogna fare in memoria di Gabriele vai incontro a mille difficoltà. In questo momento la sensazione della famiglia è di amarezza. Ci sembra assurdo". L'1 dicembre ci sarà la prima udienza del processo d'appello a Firenze, dopo la condanna in primo grado dell'agente di polizia Luigi Spaccarotella a sei anni per omicidio colposo.

"Ho avuto la sensazione di un grande imbarazzo da parte dei dirigenti di Autostrade per l'Italia, perché le scuse addotte, e cioè che non si possono ricordare tutti i morti per incidenti, è assurda". Così Giorgio Sandri, il padre di Gabriele, ha commentato il rifiuto. E mercoledì sera dalle 18 alle 20 gli amici e i familiari del tifoso ucciso sfileranno in una manifestazione silenziosa a Roma, alla Bocca della Verità, per chiedere verità per "Gabbo". "Nessuno si è ancora assunto responsabilità per quanto accaduto. Spaccarotella - sottolinea il padre di Gabriele - è ancora a piede libero, non ha fatto un giorno di galera. Il primo di dicembre ci sarà il processo d'appello, sperando che lì il tribunale sia più attento nel valutare e decidere la sentenza che in primo grado è stata quanto meno discutibile".

repubblica.it

[ammiraglio]

è tutto studiato a tavolino.
è un morto da dimenticare subito perchè rappresenta una vergogna, una pagina delinquenziale pepetuata da uomini dello stato.

è tutto previsto, rocco.

[TD]

Ma che significa "creare un precedente"?
Ma che hanno nel cervello?
Pensano che visto il "precedente" altri cerchino il modo di farsi dedicare una stele? Ma sò pazzi, non c'è altra spiegazione

[benvolio]

No TD, non sono pazzi. Ci saranno abbondanti ragioni di "opportunita'" che, a processo in corso, consigliano questi signori a tenere aperto e funzionante il dimenticatoio. Che pena!

[TD]

Come cittadino non riesco a immaginare (e sì che l'immaginazione non mi manca) un motivo per il quale sarebbe inopportuno concedere a questa gente di mettere lì una lapide commemorativa. Quello che è successo a Gabriele Sandri è sufficiente, non c'è bisogno di chiarire quali siano state le circostanze per ricordarlo. Ma questo al "funzionario" non appare ovvio come a chiunque sia dotato di un mezz'etto di umanità. Ma che roba

[benvolio]

Dici bene TD, come cittadino. Ma qui ormai si ha che fare sovente con burocrati o cinici (quando non tutti e due insieme). Quello e' un episodio cosi' vergognoso che non se ne deve proprio parlare: ci sono in mezzo questori, comunicatori, prefetti. Che scherzi? Una stele potrebbe far ricordare che quel giorno un morto innocente e' stato ulteriormente vilipeso nel cumulo di falsita' diffuse attorno alle cause della sua morte. SemiOT: la proposta di risarcimento milionaria alla famiglia Aldrovandi per farla recedere dalla costituzione di parte civile fa parte della stessa cattiva coscienza. Rimuovere, dimenticare, minimizzare.

[Rebecca]

Ne hanno parlato stamani da Guido e stasera da Francesca Turco.Io ho lavorato anni x la Società autostrade (ora si chiama Autostrade per l'Italia) e vi garantisco che ogni giorno arrivano molte richieste di lapidi e targhe di persone decedute in autostrada.
Loro non fanno nessuna deroga al riguardo,nessuna eccezione.È chiaro che la tragedia di Gabbo non è un incidente stradale,ma probabilmente loro usano lo stesso metro di giudizio.

[Matita]

domanda:

Ma a Roma è stata intitolata una via ?

[Rebecca]

No,credo che debbano passare almeno 5 anni.

[TD]

ma probabilmente loro usano lo stesso metro di giudizio.

è questo, esattamente questo che mi fa impazzire
come possono non vedere la differenza?

[Bill Kelso]

Credo che il motivo di fondo sia molto semplice. Ad autostrade non hanno intenzione che un qualsiasi luogo della tratta diventi un punto di incontro per commemorazioni, luoghi dove deporre fiori e/o gadgets di varia natura.
Si tratti di incidenti o di morti ammazzati.

C'è naturalmente da restare basiti.

[bak]

dichiarazioni dell'ex questore di Arezzo il giorno dell'omicidio di Gabriele

tentativo maldestro di mettere in tasca a Gabriele due sercetti per dimostrare che stava partecipando alla rissa

condanna iper annacquata al suo omicida mai sospesodal servizio.


Lo stato ora più che mai è presente (cit)

[sole e luna]

E' veramente una vergogna.
Non si può equiparare questa morte con le altre avvenute a causa di incidenti stradali.
Hanno negato la targa perchè vorrebbero far si che la gente dimentichi l'omicidio di un ragazzo innocente per mano di un uomo che rappresenta
le istituzioni.

[Kim Gordon]

non credo che sia stato calato un ordine superiore..
sponsorizzo un a lettura di un netter della rete
che diceva appunto che questa storia ha a che fare
con l'Ignavia Quotidiana più che al Disegno
alla grandezza Morale e Gestionale di manager
che hanno la classica Italica Paura a prendersi
Responsabiltà alcuna figurimaoci entrare nel fuoco
di una Targa Commemorativa nei Confronti di
un Ultras...Spinosa come cosa se sei un Inetto no?
Pensateci. In Barba agli Stipendi profumati che
passano a ritirare ogni 27 del mese, con tutte le
vocine ad Personam del cazzo che la comporranno..

Bravi, Complimentoni. Tornelli Celebrali.

[fish_mark]

Le aree di servizio sono in realtà dei centri commerciali posti nelle autostrade.
Non può essere turbata neppure per un attimo la serenità del consumatore che si ferma per il cappuccino a cui ha diritto, secondo "norma di legge".

Se in quel luogo si ha la ventura di pensare anche ad altro, ad esempio all'assurda storia di un ragazzo colpito a morte dalla follia di un rappresentante delle forze dell'ordine la cosa può risultare destabilizzante, inconcepibile quindi terrorizzante.
No, non può essere alterato lo stato d'animo dell'automobilista consumatore.

Dopo la rimozione delle tracce di quel fatto, per dare il necessario colpo di spugna, nella memoria anzitutto, si procede con la negazione del ricordo.

Non è colpa di nessuno in particolare. E' colpa di un sistema.

[LaLazioMia]

Sinceramente non si capisce perchè. In Corsica lasciano le auto incidentate nelle scarpate per fare da monito a chi corre. Avere delle targhe per gli incidenti potrebbe solo essere un deterrente e costringere a riflettere .
Ma forse sull'omicidio Sandri c'è l'ordine di non far rifllettere.

[Giulio]

Personalmente credo che Autostrade possa avere più di una ragione sulle targhe eventualmente apposte sulle corsie di emergenza che costituirebbero senza ombra di dubbio dei pericoli, sia per chi percorre l'autostrada (potrebbe distogliere la necessaria attenzione dalla guida), sia per chi si può fermare per commemorazioni o semplice curiosità.

Dove avrebbe torto Autostrade, per me, è nel non considerare a fondo che il povero Gabriele è stato colpito in un'area di servizio e che quindi la targa sarebbe posta all'interno di questa. Perciò i pericoli che paventavo sopra non sussisterebbero in maniera preponderante.

Faccio poi un esempio reale: ad Orte, lungo la corsia sud (quella che porta a Roma, per intenderci), fu posta anni fà una Madonna, benedetta anche da Giovanni Paolo II. Poiché la stessa era meta di "pellegrinaggi", la stessa è stata successivamente "chiusa" per impedire l'accesso a chiunque e per evitare situazioni di estremo pericolo per la circolazione.

Per me quindi non hanno voluto creare un precedente per evitare incidenti a cui, poi, dovrebbero sicuramente opporsi in processi.

Ovviamente mi piacerebbe che si facesse un'eccezione per Gabriele atteso quanto sopra.

[Monteverde74]

l'importante è che i laziali(ma credo tutti i tifosi)non dimentichino mai Gabriele. perchè uno stato non è riuscito a giudicare e a condannare nel modo giusto un suo uomo, che ha evidentemente sbagliato, perde la stima e la credibilità di fronte ai propri cittadini.

[giamma]

Credo che il motivo di fondo sia molto semplice. Ad autostrade non hanno intenzione che un qualsiasi luogo della tratta diventi un punto di incontro per commemorazioni, luoghi dove deporre fiori e/o gadgets di varia natura.
Si tratti di incidenti o di morti ammazzati.

C'è naturalmente da restare basiti.

Sono d'accordo, il motivo è questo e aggiungerei che così evitano anche quelle indecorose profanazioni che, potete starne certi,  sarebbero state fatte (ricordiamoci i 10-100-1000 Paparelli perpetrati per oltre un ventennio).
Io, per i motivi di cui sopra, in fondo preferisco così, la targa mettiamola in curva Nord.

[RobCouto]

Le regole, quando applicate, servono a garantire parità di trattamento per tutti.

Ma le regole si applicano in alcuni casi, si interpretano in altri. Per questo la loro applicazione perde di credibilità, e fa gridare alla discriminazione.

Ma è bene puntare il dito sui bersagli giusti. Lo Stato assassino è anche lo Stato che processa sé stesso e che, forse, può rendere giustizia.

La decisione di non far apporre la targa è di una Società per Azioni, il cui maggior azionista è un privato, e nello specifico il signor Benetton. Chiamiamo le cose col loro nome, visto che er privato pare essere la cura per tutti i mali, mentre la cura invece si chiama Stato, che va migliorato, non chiuso per l'incapacità degli italioidi di farlo funzionare.