V. Cerracchio

[CiPpi]

Son sicuro che alcuni qui dentro possono facilmente contattare Cerracchio e chiedergli cosa ha fatto ieri sera alle 18. 

[RobCouto]

Sulla Gazza di oggi c'è la cronaca della presentazione, direi che non è uno scherzo.

Che dire? Borromini stava a Bernini come il Fesso sta a Del Piero: uno, un coattone rosicone frustrato dal pretendere riconoscimenti e "vittorie" che non otteneva, e dal confronto impari con l'altro; il secondo, appunto, un "campione" riconosciuto, affermato e apprezzato da tutti.

Al Fesso/Borromini dedichiamo la nota figura della Fontana di Bernini che sembra dire "Oddìo, se butta" (con conseguente rigorepaaaaroma)



e l'altra figura intitolata "Tagliavento"

[lollapalooza]

...
Vincenzo Cerracchio, collega di Maida a via del Tritone, è un noto tifoso laziale: «Ma questo libro è nato grazie a me – svela sorridendo – perché ho fatto conoscere Fulvia ed Enrico. E ne ho scritto la prefazione: sembrerebbe una punizione, un pegno dopo i derby persi, ma se lo fai per due amici è un piacere.

fonte possibilmente da evitare

[LaLazioMia]

Sulla Gazza di oggi c'è la cronaca della presentazione, direi che non è uno scherzo.

Che dire? Borromini stava a Bernini come il Fesso sta a Del Piero: uno, un coattone rosicone frustrato dal pretendere riconoscimenti e "vittorie" che non otteneva, e dal confronto impari con l'altro; il secondo, appunto, un "campione" riconosciuto, affermato e apprezzato da tutti.

Al Fesso/Borromini dedichiamo la nota figura della Fontana di Bernini che sembra dire "Oddìo, se butta" (con conseguente rigorepaaaaroma)

un coattone rosicone frustrato dal pretendere riconoscimenti  ha ottenuto un incredibile riconoscimento da un giornalista pseudo laziale che alcuni si ostinano a difendere.

Comunque Rob, quella figura della Fontana di Bernini con quel "give me five" non è azzeccatissima 

[Holly]

OT
l’equazione che hai proprosto, Rob, non la posso lasciar passare

Borromini tutto è stato meno che un coattone frustrato dai riconoscimenti dell’altro, anzi

anche lui è stato un genio, più anarcoide di Bernini, meno disposto al compromesso e dunque più suscettibile di reprimende da parte dei potenziali committenti

aveva una vena di follia che me lo ha sempre reso simpatico, fra i due, per dire, ho avuto una spiccata predilezione per il ticinese piuttosto che per il napoletano, dato che ho la malsana abitudine a “tifare” sempre per il più debole
EOT

comunque anche la sola idea che un libro (?) simile possa essere stato pensato mi fa cadere di netto le braccia (e dire che sotto il mio naso capita di tutto....) figurarsi vederlo pubblicato

davvero al peggio non c'è mai fine

[giangoverni]

un coattone rosicone frustrato dal pretendere riconoscimenti  ha ottenuto un incredibile riconoscimento da un giornalista pseudo laziale che alcuni si ostinano a difendere.

Comunque Rob, quella figura della Fontana di Bernini con quel "give me five" non è azzeccatissima 

No Carlo, invece è azzeccata perché la leggenda le attribuisce proprio quel significato. Bernini rivale di Borromini (che con totti ha in comune soltanto il nome, Francesco...e non è colpa di Borromini) fa alzare il braccio per ripararsi dalla caduta della chiesa di S.Agnese costruita da Borromini appunto. Borromini, sempre secondo la leggenda, mise sulla facciata una sola statua femminile che voleva rappresentare la gran dama amante del Papa che aveva fatto avere al Bernini l'appalto della fontana.
Comunque soltanto quattro deficienti posson pensare di scrivere un libro come quello. A me se anche me lo avesse chiesto mio figlio di scriverne la prefazione non lo avrei fatto neppure sotto tortura ma avrei chiesto una visita psichiatrica per mio figlio.

[jumpingjackflash]

mah a sto punto potrei fare un film Forrest Gump e Totti ovvero i tonti hanno culo

[Mazzola]

...
il ticinese piuttosto che per il napoletano...
...

Veramente erano svizzeri tutti e due. (cit.)

[BobLovati]

No Carlo, invece è azzeccata perché la leggenda le attribuisce proprio quel significato. Bernini rivale di Borromini (che con totti ha in comune soltanto il nome, Francesco...e non è colpa di Borromini) fa alzare il braccio per ripararsi dalla caduta della chiesa di S.Agnese costruita da Borromini appunto.

spero tu abbia ragione, ma credo proprio che la fontana sia stata piazzata lì PRIMA della costruzione di S.Agnese ...

[Matita]

il topic "non è un club per giovani" pullulava di difensori....

So' spariti ?

[giangoverni]

spero tu abbia ragione, ma credo proprio che la fontana sia stata piazzata lì PRIMA della costruzione di S.Agnese ...

Infatti ho detto che si tratta di una leggenda.

[schwitters]

Infatti è una leggenda e non è storia. Il motivo è quello evidenziato da bob. Se in vita Bernini, bon vivant particolarmente legato alle alte sfere vaticane grazie a numerosi appoggi politici, ha avuto più successo , non di meno Borromini, umile, introverso, modesto ha impersonato il barocco in senso più geniale e fantasioso. Inoltre ha lasciato un'eredità artistica più internazionale e consolidata (basti pensare al carattere borrominiano di tutta l'architettura spagnola, coloniale centro e sudamericana ed europea (est-europea e tedesca).

[EaglesLazio]

Io credo che questa cosa sia stupenda, o se preferite, stupefacente, solo loro avrebbero avuto il coraggio di fare una cosa di questo tipo, convinti che questo paragone sia effettivamente possibile. E' l'ennesima dimostrazione che chiunque di loro nel suo campo può essere uno stimato professionista, ma quando ci mettono in mezzo il tifo paaroma non hanno limiti alla vergogna. Non conoscono il senso del ridicolo, hanno solo bisogno di partecipare al carnevale, convinti di accreditarsi verso la massa e verso quella lobby economico-politica che li sostiene. Chiunque si sarebbe vergognato al solo pensiero di scrivere un libro con un accostamento che azzardato è dire poco, loro no, per loro è normale, ora se ne vanteranno andando fieri di questo improbabile ed improponibile accostamento.
Dovremmo ringraziare Cerracchio che ha reso possibile questa ennesima dimostrazione di arroganza mista ad ignoranza, nel tentativo di esaltare e riabilitare le gesta di un calciatore, dagli evidenti limiti culturali, sportivi e non. Dovrebbe essere dovere di ogni Laziale metterli appena ne ha l'occasione, nelle condizioni di dimostrare questa loro propensione al ridicolo, costringendoli, a loro insaputa, alla berlina.

[LaLazioMia]

Comunque soltanto quattro deficienti posson pensare di scrivere un libro come quello. A me se anche me lo avesse chiesto mio figlio di scriverne la prefazione non lo avrei fatto neppure sotto tortura ma avrei chiesto una visita psichiatrica per mio figlio.

Vedi Giancarlo che non esagero quando dico che sei un grande ?

[fish_mark]

L'attività professionale non dovrebbe essere condizionata dalle passioni.
Che un giornalista si cimenti a raccontare le storie di una squadra per cui non tifa non solo non dovrebbe destare alcuno scandalo e nessuna accusa di tradimento ma anzi potrebbe riservare gradite sorprese: quel professionista potrebbe rivelarsi pù capace di altri, magari proprio tifosi di quella squadra, di raccontare emozinoi e storie.


In giurisprudenza nei collegi giudicanti spesso e volentieri il compito di scrivere la motivazione della sentenza è assunto da chi ha votato contro. Proprio lui è chiamato a dare conto delle ragioni logiche e giuridiche che hanno condotto il collegio a adottare quella decisione.

Insomma, per raccontare storie, passioni ed emozioni il punto di vista di un soggetto non coinvolto emotivamente potrebbe rivelarsi più efficace.

[giangoverni]

Vedi Giancarlo che non esagero quando dico che sei un grande ?

E se Cerracchio avesse scritto una prefazione ironica dove si prende in giro l'assunto del libro... può essere nelle corde di un bravo scrittore come lui.

[LaLazioMia]

E se Cerracchio avesse scritto una prefazione ironica dove si prende in giro l'assunto del libro... può essere nelle corde di un bravo scrittore come lui.

Ma magari ce casca 

per fm Le arrampicate per difendere l'indifendibile credo siano di gran lunga peggio di un pudico silenzio.

[DinoRaggio]

Immagine le reazioni dei giornalisti con santino del fesso nel portafoglio alla notiza che la prefazione di cotanto volume è stata affidata a "quel Laziale di Cerracchio" (secondo me hanno pensato proprio questo). E dire che Renga avrebbe mangiato aquilotti della gentilini per qualche settimana, Fotìa avrebbe trascorso un paio di mesi a guardare l'Etna dalla casa d'origine, Cagnucci e Romita avrebbero dato l'intera collezione dei DVD dei vari campioni che hanno vestito la maglia della magggggica, tutto pur di apporre la loro firma alla prefazione del libro.

E che dire dei colleghi Trani e Mei, che da ora in poi sfogheranno il loro risentimento verso Cerracchio in un mobbing verso il povero Vincenzo, sale nel caffè mattutino, sfondo del PC con Cassetti, salvaschermo con uno dei tanti rigori paaa riomma segnati alla Lazio in questa stagione?

Vince', ma dovevi proprio farla 'sta prefazione? Potevi farla fare a chi ci tiene veramente, a chi ci crede veramente in quel paragone.

[Trippanera]

L'attività professionale non dovrebbe essere condizionata dalle passioni.
Che un giornalista si cimenti a raccontare le storie di una squadra per cui non tifa non solo non dovrebbe destare alcuno scandalo e nessuna accusa di tradimento ma anzi potrebbe riservare gradite sorprese: quel professionista potrebbe rivelarsi pù capace di altri, magari proprio tifosi di quella squadra, di raccontare emozinoi e storie.


In giurisprudenza nei collegi giudicanti spesso e volentieri il compito di scrivere la motivazione della sentenza è assunto da chi ha votato contro. Proprio lui è chiamato a dare conto delle ragioni logiche e giuridiche che hanno condotto il collegio a adottare quella decisione.

Insomma, per raccontare storie, passioni ed emozioni il punto di vista di un soggetto non coinvolto emotivamente potrebbe rivelarsi più efficace.

Non sono per niente d'accordo.

[MagoMerlino]

Io credo che questa cosa sia stupenda, o se preferite, stupefacente, solo loro avrebbero avuto il coraggio di fare una cosa di questo tipo, convinti che questo paragone sia effettivamente possibile. E' l'ennesima dimostrazione che chiunque di loro nel suo campo può essere uno stimato professionista, ma quando ci mettono in mezzo il tifo paaroma non hanno limiti alla vergogna. Non conoscono il senso del ridicolo, hanno solo bisogno di partecipare al carnevale, convinti di accreditarsi verso la massa e verso quella lobby economico-politica che li sostiene. Chiunque si sarebbe vergognato al solo pensiero di scrivere un libro con un accostamento che azzardato è dire poco, loro no, per loro è normale, ora se ne vanteranno andando fieri di questo improbabile ed improponibile accostamento.
Dovremmo ringraziare Cerracchio che ha reso possibile questa ennesima dimostrazione di arroganza mista ad ignoranza, nel tentativo di esaltare e riabilitare le gesta di un calciatore, dagli evidenti limiti culturali, sportivi e non. Dovrebbe essere dovere di ogni Laziale metterli appena ne ha l'occasione, nelle condizioni di dimostrare questa loro propensione al ridicolo, costringendoli, a loro insaputa, alla berlina.

L'attività professionale non dovrebbe essere condizionata dalle passioni.
Che un giornalista si cimenti a raccontare le storie di una squadra per cui non tifa non solo non dovrebbe destare alcuno scandalo e nessuna accusa di tradimento ma anzi potrebbe riservare gradite sorprese: quel professionista potrebbe rivelarsi pù capace di altri, magari proprio tifosi di quella squadra, di raccontare emozinoi e storie.


In giurisprudenza nei collegi giudicanti spesso e volentieri il compito di scrivere la motivazione della sentenza è assunto da chi ha votato contro. Proprio lui è chiamato a dare conto delle ragioni logiche e giuridiche che hanno condotto il collegio a adottare quella decisione.

Insomma, per raccontare storie, passioni ed emozioni il punto di vista di un soggetto non coinvolto emotivamente potrebbe rivelarsi più efficace.

E se Cerracchio avesse scritto una prefazione ironica dove si prende in giro l'assunto del libro... può essere nelle corde di un bravo scrittore come lui.

Pensavo fosse meno arduo arrivarci, ma per fortuna almeno voi l'avete interpretata, anche da ottiche differenti, in maniera più corretta.
Evito, per carità di Patria di commentare certi messaggi anche per evitare il rinnovarsi di certe inutili quanto stucchevoli polemiche, delle quali, alcuni utenti, evidentemente, non possono fare a meno, pur di esprimere pubblicamente il proprio astio verso altri utenti e persone.