Autore Topic: Lazio-Chievo 0-1, decide Inglese. Biglia perde la testa e litiga con un tifoso  (Letto 364 volte)

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Colpo dei veneti e turbolento post partita. L'argentino viene 'difeso' da Tounkara, tesserato presente in tribuna, che colpisce il sostenitore

ROMA - Clamoroso all'Olimpico: il Chievo senza obiettivi beffa all'ultimo minuto la Lazio, che così rischia il sorpasso in classifica stasera dall'Inter e domani dall'Atalanta. I biancocelesti dicono addio ai sogni Champions e anzi dovranno lottare per conservare il posto in Europa League. E alla fine succede di tutto: mentre i giocatori della Lazio lasciano lo stadio (semivuoto), un tifoso della tribuna Monte Mario insulta Biglia (sembra gli abbia sputato, anche), l'argentino reagisce e lo insulta a sua volta (la moglie del giocatore era da quelle parti, in tribuna). All'improvviso una persona con cappuccio sulla testa, sempre in tribuna, raggiunge il tifoso e gli sferra un pugno. Subito si scopre che è il 21enne Mamadou Tounkara, attaccante spagnolo di origine senegalese tesserato con la Lazio anche se fuori rosa e in cerca di sistemazione. Due agenti di polizia assistono alla scena e portano via il calciatore, che ora rischia (come minimo) il Daspo e una lunga squalifica.



Finale elettrico per una partita brutta, dominata dalla Lazio che però non è abbastanza cattiva in attacco. Imbarazzante il confronto tra Immobile, squalificato, e Djordjevic chiamato a sostituirlo e che non tira in porta nonostante la mole di gioco creata dalla squadra. Sei palle gol nel primo tempo e quattro nella ripresa (18 i tiri totali dei biancocelesti) non bastano alla Lazio, mentre un contropiede all'ultimo minuto regala la vittoria al Chievo, reduce da 5 sconfitte tra campionato e Coppa: Gobbi (tenuto in gioco dal disastroso Lulic) fila sulla sinistra e serve Inglese, che colpisce male il pallone ma beffa lo stesso Strakosha: terzo gol in campionato per il centravanti abruzzese. La squadra di Maran, oggi priva di Meggiorini e Pellissier in attacco, torna così la bestia nera della Lazio, che non aveva mai vinto all'Olimpico contro i veronesi per otto partite consecutive dal 2004 (5 pareggi e 3 ko). Furioso Inzaghi, perché l'arbitro Fabbri non ha concesso due netti rigori alla Lazio: braccio di Gamberini su cross di Anderson e nella ripresa gomitata di Cacciatore (già ammonito) a Milinkovic.


         Lazio-Chievo, il film della partita


L'eroe della serata è Sorrentino, l'esterno portiere del Chievo autore almeno di 5 grandi interventi, tre dei quali su Parolo: strepitosa in particolare la parata sul centrocampista azzurro, ben servito da un ispirato Anderson, nella ripresa. Sorrentino a parte, proprio il brasiliano della Lazio migliore in campo: serpentine, assist, delizie tecniche. Ma gli manca il gol e in partite così non è un dettaglio trascurabile. Sua l'ultima occasione, un tiro a giro di destro che sembrava destinato sotto l'incrocio e invece finisce fuori di un niente. Subito dopo, il gol di Inglese. Inzaghi nel finale le tenta tutte per trovare il gol, anche un 4-2-3-1 con Lombardi a destra, Luis Alberto a sinistra e Milinkovic alle spalle del giovane centravanti Alessandro Rossi. Niente da fare, è il Chievo a trovare il gol alla fine. Di sicuro lo spettacolo, prima in campo e poi la rissa finale, non sarà piaciuta all'ospite d'onore, l'ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu, in tribuna accanto a Lotito, e ai cinesi invitati allo stadio (solo 5 euro il biglietto in Tevere) per il loro Capodanno. Dopo il ko di Torino, è minicrisi per la Lazio, che martedì giocherà a Milano il quarto di finale di Coppa Italia contro l'Inter.


 

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