www.calciomercato.comLazio, la sorpresa low cost della Serie A: da Baroni a Tavares, il rapporto qualità-prezzo fa impallidire le big.Massima resa, minima spesa. O per lo meno oculata. Questo il segreto della Lazio tornata a volare nella parte alta della classifica dopo un’annata, la scorsa, da dimenticare e una rivoluzione estiva che ha dato il via al nuovo ciclo targato Baroni. E proprio dall’allenatore è partita soprattutto quell’ottimizzazione dei costi e degli investimenti che nel rapporto qualità-prezzo rendono la società biancoceleste uno degli esempi più virtuosi in Serie A.
INGAGGI – Delle prime 7 in classifica, il tecnico biancoceleste è il meno pagato (1 milione all’anno). Per fare un raffronto, Palladino alla Fiorentina percepisce 600mila euro in più di Baroni. Alla Juventus, Thiago Motta – che ha pure 5 punti in meno in classifica di Allegri un anno fa – prende quasi il quadruplo del mister della Lazio. Fonseca, due volte e mezzo, Gasperini tre e persino Vincenzo Italiano percepisce più del doppio di emolumenti rispetto a Baroni. In generale, la società di Lotito in estate ha dovuto abbattere di 4 milioni il monte ingaggi, anche per rientrare nei paletti sempre più stringenti delle nuove norme federali. Ad oggi il totale degli stipendi riconosciuti ai propri calciatori è di 40,5 milioni di euro netti. Circa 5-6 in più rispetto a Fiorentina e Atalanta, ma infinitamente meno di Napoli e Inter, che spendono rispettivamente 82,9 e 141,7 milioni per aver un solo punto in più in classifica (i partenopei) o addirittura gli stessi punti (i nerazzurri).
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