www.LaLazioSiamoNoi.itAGGIORNAMENTO ORE 21.30 - Il presidente Lotito si commuove alla consegna della maglia del '74 a Massimo Maestrelli. Queste le parole del patron biancoceleste: "Noi oggi siamo qui per cercare di trasmettere i sentimenti e le passioni. La scelta che ho fatto per il nuovo allenatore è a disegna di tuo padre. E' la prima volta che bisogna parlare con il cuore, tuo padre ha fatto questo, ha creato un legame sentimentale e affettivo nel cuore della gente basato sul lavoro, sull'unità, sulla dedizione, sull'orgoglio, sulla sofferenza. E' quello che stiamo cercando di fare noi, non vogliamo imitare nessuno, vogliamo proseguire in quel solco che è stato tracciato da quella Lazio fatta di guerrieri, di combattenti, di gente che viveva con orgoglio la Lazialità e che lo dimostrava sul campo facendo di tutto per cercare di entusiasmare i laziali, i propri tifosi. Con orgoglio, con umiltà, soprattutto con una forte passione che traspariva. Ebbene noi oggi vogliamo cercare, sulle gesta di tuo padre, di portare avanti non solo quei ricordi, ma anche quel modo di fare calcio all'insegna dei valori dello sport, all'insegna soprattutto della capacità di emozionare le persone. Nel momento in cui il calcio emoziona significa che entra nel cuore della gente e significa che trasmette i valori. Noi vogliamo ottenere risultati ma vogliamo anche rimanere nella storia come coloro che proseguono in quel solco di passioni, di sentimenti autentici per portare un sorriso nelle persone che sono state meno fortunate, per dargli la forza di superare le problematiche quotidiane all'insegna di questi colori. E tuo padre l'ha fatto, lui e la squadra hanno lasciato questi ricordi che ancora oggi persone di una certa età si commuovono ricordando e vedendo quelle gesta. Perché gli hanno dato all'epoca la forza di superare tanti problemi. Non solo per emozionare ma per dare la forza a ognuno di noi, soprattutto alle persone meno fortunate, di combattere quotidicamente e superare anche quelle che sono le problematiche della vita quotidiana. Attraverso quel modo di fare calcio, quella determinazione, quella voglia di scendere in campo non solo per se stessi ma per tutti noi, per tutti noi. Quello consentirà a ognuno di voi di avere l'orgoglio di essere laziali ma soprattutto di capire che dietro a uno sforzo fisico c'è anche un cuore di una persona che lo fa con trepidazione, con senso di responsabilità. E soprattutto lo fa perché sa che deve stare al servizio della gente".
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