www.calciomercato.comQuello che ancora non si è concluso è a tutti gli effetti uno dei peggior weekend da tanto tempo a questa parte per il mondo arbitrale. In due giorni nei campi di Serie A si è visto e non visto di tutto e di più con polemiche che viaggiano spedite da nord a sud e senza esclusione di colpi al punto da aver portate addirittura uno dei dirigenti a mettere in discussione l'esistenza stessa del Var
QUANTE POLEMICHE - In una sola giornata abbiamo visto 3 rossi al limite, una gomitata a palla lontana non fischiata, un rigore concesso che ancora non ha avuto la certezza del contatto, diversi gol annullati al limite e infine un rosso non dato per un episodio simile a quelli contestati il giorno prima. In sostanza manca coerenza fra una direzione e l'altra e gli errori sembrano davvero susseguirsi senza fine.
IL ROSSO A REIJNDERS E LA PARTITA MILAN-UDINESE - Il primo episodio "al limite" è sicuramente il rosso a Reijnders LEGGI QUI espulso da Chiffi per Dogso (chiara occasione da gol) per un "non intervento" dato che il centrocampista olandese fa di tutto per evitare il contatto con Lovric. Poi il gol annullato all'Udinese (il secondo) per un fuorigioco passivo di pochi millimetri, poi divenuto attivo senza però incidere realmente sulla giocata difensiva del Milan
ROSSO A ROMAGNOLI - Stessa gestione dell'idea di "dogso" anche in Juventus-Lazio con Romagnoli che entra in scivolata senza colpire in un primo momento Kalulu ma poi, sullo slancio dettato dallo scarprino che si pianta sul terreno, colpendolo fortuitamente sulla gamba di richiamo. Un intervento giudicato in campo come regolare dall'arbitro Sacchi ben posizionato, ma su cui interviene il Var
L'ESPULSIONE DI DOUGLAS LUIZ - Var giudicato "a senso unico" dalla Lazio che invece protesta per il mancato intervento sulla gomitata rifilata a palla lontana da Douglas Luiz a Patric LEGGI QUI L'EPISODIO. Episodio insindacabilmente da rosso, che in epoca var (al monitor c'era Di Paolo, uno dei top a disposizione di Rocchi), si fa davvero fatica a vedere dato che, con le telecamere, questo genere di episodi non sfugge più. E invece...
IL RIGORE DATO AL NAPOLI - Diverso il contesto in cui si è attivata la polemica sul rigore concesso per il presunto contatto in area fra Anjorin e Politano e che ha portato prima Abisso e poi il var a concedere il rigore vittoria per il Napoli. La polemica è legata alla spiegazione che il capo-designatore dell'Aia, Rocchi, ha dato sui rigori in questi giorni: "devono essere per falli chiari e certi”. Non è un caso che il Var sia intervenuto in questa decisione "di campo" perché il dubbio sul contatto "leggero" comunque rimane. L'Empoli, tramite il ds Gemmi, ha addirittura attaccato: "Faccio fatica a parlare e capire il rigore, anche perché non vedo contatti in quella circostanza. Questo episodio fa parte di quei 'rigorini' che dall'AIA avevano detto non dover più fischiare. Non voglio fare eccessiva polemica, ma non riesco a capire questo calcio di rigore".
attaccato: "Faccio fatica a parlare e capire il rigore, anche perché non vedo contatti in quella circostanza. Questo episodio fa parte di quei 'rigorini' che dall'AIA avevano detto non dover più fischiare. Non voglio fare eccessiva polemica, ma non riesco a capire questo calcio di rigore".
IL ROSSO NON DATO A CRISTANTE SU THURAM - La giornata orribile si conclude, per ora in attesa di Verona-Monza, con il rosso non dato a Cristante in Roma-Inter. Il centrocampista, colpisce in recupero sul polpaccio sinistra Thuram che, lanciato a rete fuori area, inevitabilmente cade. Il contatto c'è ed è più pesante di quelli visti con Romagnoli e Reijnders ma l'arbitro Massa non vede e il var Di Bello non interviene mostrando una disparità di giudizio che inizia a far preoccupare
"IL VAR VA ABOLITO" - Mancanza di uniformità che è stato il monito lanciato proprio nella serata di sabato dal ds della Lazio Fabiani che ha addirittura prospettato un tavolo di lavori per abolire il var: "Quello che ci lascia il rammarico e quello che il movimento di tutto il calcio chiede è uniformità di giudizi. Eppure le immagini sono lì, ma questa sala VAR, questo VAR, a cosa serve? Se serve deve servire per tutti gli episodi. E' un male per tutto il calcio con questo VAR non si va da nessuna parte. Se questo è il VAR facciamo una petizione, una class action per abolire il VAR. Sta facendo danni inenarrabili, non c'è uniformità"