Autore Topic: Rocchi spiega tutto:  (Letto 57 volte)

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Rocchi spiega tutto:
« : Venerdì 18 Ottobre 2024, 20:08:07 »
www.corrieredellosport.it


Il designatore degli arbitri parla degli episodi più discussi visti fin qui in campo e prova a fare chiarezza

ROMA - “Lo step on foot è stato proposto dalla Uefa per tutelare i calciatori, perché si accorgono che quella tipologia di intervento sta aumentando e crea fastidio, crea infortunio. Infatti non solo va punito col fallo, ma anche con fallo e ammonizione. Tant’è che oggi rischiamo di far passare lo 'step on foot' uno 'step on foot' che non è tale come abbiamo visto in queste ultime settimane. Possiamo discutere sul rigore, ma non è quella la tipologia. Deve esserci innanzitutto la contesa del pallone, tutto quello che non è questo é un contatto ma non è step on foot". Il designatore Gianluca Rocchi, ospite di "Sky Calcio Club”, parla così e fa un bilancio degli episodi visti fin qui in Serie A.

Rocchi: “Il rigore su Baldanzi e lo scontro Dodo-Tavares, vi spiego”

“Rigore Baldanzi? Se il Var lo considera un intervento falloso, chiama perché è rigore, ma non è quella categoria. Magari stiamo dando una interpretazione noi, non è che siamo la legge scritta sul muro, potremmo aver sbagliato questo intervento. Dodo-Tavares? C'è una mancanza di prudenza da parte del difensore perché si può benissimo fermare o cercare di evitare l'impatto. É un impatto chiaro, arbitro e Var ci vedono un'imprudenza. Io ad oggi, con le norme che abbiamo oggi, mi sento di sostenerlo in pieno. Voi ne fate una questione di giocata, io invece non vado sulla dinamica di gioco: c'è una contesa ed è anche un intervento bello robusto”.

Rocchi e la linea degli arbitri

“Il fallo deve essere una cosa seria ma puoi stabilire con una bilancia un fallo vero? Il nostro compito principale è formare arbitri bravi e nelle prime giornate hanno arbitrato bene. Ci sta che l'arbitro moderno sia più abituato a una comfort zone ma siamo severi quando non li vediamo in campo decidere - aggiunge - E l'arbitro bravo è chi capisce la partita che ha di fronte. Poi è chiaro che preferisco una partita corretta dal Var che uno che va al monitor e non corregge la decisione. Agli arbitri dico di stare attenti alle esagerazioni sui contatti e di capire la dinamica di un fallo, di non premiare la furbizia. Abbiamo rivisto tutti i rigori dati in A e B e di rigori dati di troppo ne ho visti pochissimi. Forse si difende in maniera diversa o magari c’è meno cura della fase difensiva".


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