www.LaLazioSiamoNoi.itRASSEGNA STAMPA - Il francese e l’italiano, il motore della nuova Lazio. Entrambi percorrono il campo in lungo e in largo e se Baroni ha potuto spingere sull’acceleratore in questa prima parte di stagione è soprattutto merito loro. E merito del tecnico che ha saputo adattarsi e plasmare il materiale che aveva in mano. Ad Auronzo aveva iniziato con Guendouzi trequartista e Rovella vertice basso del 4-3-3, ma per quel tipo di modulo sarebbe servito un regista di ruolo, con la Lazio che non avrebbe potuto buttare all’aria l’investimento da 17 milioni fatto per il classe 2001. Così Baroni ha modificato nuovamente il modulo per sfruttare l’enorme potenziale offensivo dei due.
Come scrive Il Messaggero, contro l’Empoli Guendouzi ha macinato 11.991 chilometri, mentre Rovella 12.536: meglio di chiunque altro fosse in campo. Nessuno in queste prime nove gare ha corso più di loro. Se dovessero mancare, Baroni dovrà reinventare il centrocampo: uno dei due ha sempre giocato con Castrovilli o Vecino, l’unico che, per caratteristiche, potrebbe sostituirli in caso di bisogno. C’è esaltazione sì, ma anche un po’ d’ansia perché i ritmi mantenuti dai due mediani non potranno durare per sempre e si rischia di rimanere scoperti.
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