Autore Topic: Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana  (Letto 13798 volte)

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oizaL


Da IL MESSAGGERO di oggi, giovedì 4 novembre  (a firma Massimo Martinelli)


ULTRA', ASSE LAZIO-NAPOLI: DAGLI 007 ALLARME SUL DERBY

SULLO SFONDO LA LEADERSHIP IN CURVA NORD E AFFARI SPORCHI



L'informativa è arrivato in Questura nei giorni scorsi. Dettagliata precisa e inquietante. Suona più o meno così: una frangia della tifoseria laziale, forse la più pericolosa, quella che vuole assumere il comando della curva nord colmando il vuoto di leadership provocato dall'abbandono dei vecchi capi degli riducibili, avrebbe stretto un'alleanza scellerata con "elementi o frange poco sportive e più delinquenziali della tifoseria napoletana". Li hanno definiti così, gli uomini dell'intelligence che nei giorni scorsi hanno informato i vertici della questura di Via San Vitale e, soprattutto il capo della Digos capitolina, Lamberto Giannini, che già da tempo aveva messo sotto la sua lente di ingrandimento le gradinate più politicizzate della Curva Nord dell’Olimpico.

Ma l'allarme non consiste semplicemente nella notizia di questa saldatura. A fare scattare misure di prevenzione straordinarie è piuttosto l'informazione, proveniente da ambienti considerati attendibili, che proprio domenica in occasione del derby Lazio- Roma si possa consumare una sorta di regolamento di conti interni alla Curva Nord, con l'”ala” dei duri biancazzurri spalleggiata da elementi del tifo violento partenopeo da una parte e, dall'altra, quel che resta degli Irriducibili. Che probabilmente sono ancora inconsapevoli della nuova dimensione assunta dalla contrapposizione interna al tifo biancoceleste. In questo scenario, per ora solo prefigurato dagli investigatori, potrebbe verificarsi una sorta di caccia all'uomo da parte della frangia più dura della tifoseria biancoceleste sostenuta militarmente dai napoletani che per l’occasione si infiltrerebbero in Curva Nord.

Il progetto criminale prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate tra frange di tifosi della stessa squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. Sarebbe lo scontro finale, nel momento di massima visibilità mediatica come può essere la stracittadina romana, per affermare il predominio di una sola ala della tifoseria. Per lanciare un messaggio preciso gli altri gruppi di sostenitori e anche alla proprietà da sempre contestata dai gruppi storici della Curva Nord. Secondo le informazioni veicolate dal nostro intelligence in Questura, il patto criminale sarebbe stato stretto con bande di "cani sciolti” della criminalità partenopea, non affiliati in maniera stabile a nessuna delle famiglie che si dividono il territorio campano, ma che tuttavia sarebbero veri e propri esperti di guerriglia urbana.

Secondo gli 007, si tratterebbe in larga parte degli stessi soggetti che hanno animato gli ultimi episodi di violenza cittadina in occasione degli scontri per le discariche ad Acerra e a Terzigno, ma anche durante le manifestazioni nel centro di Napoli dei movimenti dei "Disoccupati Organizzati". E ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l'assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008 per la prima di campionato. Ma non è tutto. L'alleanza tra teppisti romani e napoletani si baserebbe sulla stipula di un preciso accordo economico: in cambio del sostegno "militare" per eliminare definitivamente dalle gradinate centrali della Nord i vecchi capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale e, soprattutto, il mercato dei biglietti falsi da smerciare attraverso il bagarinaggio.

In altre parole, in cambio del sostegno per gli eventuali scontri di domenica allo stadio, i napoletani acquisirebbero una sorta di predominio nel mercato illegale di biglietti (soprattutto contraffatti) intorno all'Olimpico, oltre che la garanzia di poter produrre e vendere bandiere, sciarpe e magliette non ufficiali occupando con nuovi banchi i punti strategici intorno allo stadio. Il tutto proprio nell'anno in cui il primo posto in classifica e le condizioni di forma della squadra stanno già facendo lievitare gli affari nel settore dei gadget della tifoseria.

zorba

Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #1 : Giovedì 4 Novembre 2010, 08:39:24 »
Scusate ma si parla di calcio, di sport, di attività sportiva? ? ?  :o :o :o :o

mrmoto

Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #2 : Giovedì 4 Novembre 2010, 08:44:05 »
E Olimpia dove la mettono?

Offline AlonZo

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #3 : Giovedì 4 Novembre 2010, 08:48:30 »
Bene visto che sanno tutto, sapranno certamente evitarlo garantendo la sicurezza e l'ordine pubblico proprio di uno stato civile.......

Bill Kelso

Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #4 : Giovedì 4 Novembre 2010, 08:54:00 »
Beh, almeno non sentiremo più i cori contro i napoletani.
Vuoi mettere?



Comunque a me questo articolo de Il Messaggero a pochi giorni dalla stracittadina suona un po' distorto.
Guarda un po', proprio in occasione del derby e proprio in Curva Nord. Resa dei conti, caccia all'uomo.
Può essere, chi dice di no.
Figuriamoci.


Offline jegue98

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #5 : Giovedì 4 Novembre 2010, 09:03:56 »
...che palle...  >:(
Never change the way you are...

CiPpi

Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #6 : Giovedì 4 Novembre 2010, 09:04:55 »
ammazza c'ammucchiata  de  caxxate.

Offline Andre

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #7 : Giovedì 4 Novembre 2010, 09:08:41 »
lo spero cippi

perchè questi son capacissimi di darci lo 0-3 a tavolino, se dovesse succedere qualcosa di grave
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

sfumatura

Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #8 : Giovedì 4 Novembre 2010, 09:42:52 »
Non credo ad una sola riga di quanto è scritto là.

Il solito articolo fastidioso a 3 giorni dal derby....intelligence, 007 e il giornalista sa tutto per filo ep er segno, personaggi, motivazioni, accordi e lo pubblica!


Offline chinaglia

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #9 : Giovedì 4 Novembre 2010, 09:58:34 »
Comunque a me questo articolo de Il Messaggero a pochi giorni dalla stracittadina suona un po' distorto.
Guarda un po', proprio in occasione del derby e proprio in Curva Nord. Resa dei conti, caccia all'uomo. Può essere, chi dice di no. Figuriamoci.

In realtà ne hanno scritto anche altri, a cominciare dal Giornale. E la notizia non è completamente una sorpresa.

Da IL MESSAGGERO di oggi, giovedì 4 novembre  (a firma Massimo Martinelli)


ULTRA', ASSE LAZIO-NAPOLI: DAGLI 007 ALLARME SUL DERBY
SULLO SFONDO LA LEADERSHIP IN CURVA NORD E AFFARI SPORCHI


[...] E ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l'assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008 per la prima di campionato.

Ecco, questa parte dell'articolo mi fa dubitare della fonte del giornalista del Messaggero (il "segugio" Gianmarco Chiocci sul Giornale infatti non l'ha scritta). Di che parlo? Leggere l'articolo che segue è di Marco Travaglio èd stato tratto da "L'Unità" del 3 ottobre 2008, che ricostruisce la falsa notizia di cui sopra.

Tanto fumo, niente arresti


Un sondaggio commissionato su 2 mila persone dall'Ordine dei giornalisti Lombardia rivela che gl'italiani hanno un'immagine pessima (32%) o cattiva (23%) dei giornalisti. Ma va? Il 31 agosto, prima giornata di campionato, tg e giornali annunciarono che un'orda di ultras napoletani in partenza per Roma avevano assaltato l'Intercity "Modigliani" Napoli-Torino devastandolo,
malmenando i controllori e sequestrando decine di passeggeri terrorizzati. Unica fonte della presunta notizia: un comunicato di Trenitalia che parlava di "treno interamente vandalizzato, danni ingenti a 11 carrozze, azionato più volte il freno d'emergenza, prima stima dei danni circa 500 mila euro". Meglio del Vangelo.

Tg1: "Intercity per Roma, a bordo solo ultras: danni per 500 mila euro".
Tg2: "Caos alle stazioni di Napoli e Roma: i tifosi partenopei assaltano treno".
Tg3: "Tifosi del Napoli padroni del treno, inferno nella stazione di Napoli, 300 passeggeri in ostaggio, devastate le stazioni".
Studio Aperto: "Guerriglia, panico tra i passeggeri cacciati dal treno, 4 ferrovieri feriti".
Corriere della sera: "Assalto ultrà ai treni: danni e caos".
La Repubblica: "Assalto ultrà al treno, passeggeri cacciati dai tifosi".
Il Mattino: "Napoli, assalto ultrà al treno".
La Stampa: "Gli ultras distruggono il treno".
L'Unità: "Il treno della paura: Intercity in ostaggio dei tifosi napoletani".
Il Giornale: "Ultrà napoletani 'rubano' il treno: c'è la partita, cacciati i passeggeri" (segue commento: "Gomorra pallonara").
Qualcuno parla addirittura di "bombe carta" esplose all'arrivo alla stazione Termini. Poi governo e Polizia, sommersi dalle critiche per non aver saputo prevenire un evento piuttosto prevedibile, buttano lì che gli ultras erano camorristi travestiti e dediti al "terrorismo". Altri titoloni a fotocopia:
"200 pregiudicati sul treno degli ultras". "Non ultras, ma camorristi e terroristi". "Che fanno i giudici?". "Tolleranza zero". "Certezza della pena". Il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese propone di arrestarne qualche migliaio e recluderli direttamente negli stadi, come faceva il buon Pinochet.

Che ne è di quel po' po' di casino a un mese di distanza? L'ha spiegato l'altra sera, in un'illuminante inchiesta dal titolo "La bufala campana", l'inviato di Rainews24 Enzo Cappucci sulla scorta delle conclusioni del pm che segue il caso, Antonello Ardituro. Tanto rumore per nulla. Nessun arresto, nessuna devastazione. Solo alcuni episodi di danneggiamento. Nessuna bomba carta, al massimo qualche petardo e bengala. Delle lesioni ai controllori, per ora, nessuna traccia: Rainews ha chiesto invano i referti medici. Delle 11 carrozze "vandalizzate", Trenitalia ne ha messe a disposizione degl'inquirenti solo 4: le altre continuano tranquillamente a viaggiare. E i
"danni per 500 mila euro"? Nemmeno l'ombra. Digos e Carabinieri parlano di 80 tendine danneggiate, qualche sedile tagliato, due vetri rotti e un water divelto (ma che abbiano fatto tutto gli ultras è da provare, viste le condizioni in cui versano i treni anche senza ultras): roba da qualche migliaio di euro, non di più.

E gli "assalti alle due stazioni?". Altra bufala: normali immagini di ordinaria tifoseria domenicale. Rainews mostra le sequenze dei tifosi veronesi che lasciano Napoli un paio d'anni fa, insultando poliziotti e napoletani nella solita nuvola di fumogeni (allora, però, sui giornali non uscì nemmeno un trafiletto). Cappucci intervista alcuni testimoni oculari. Tommaso Delli Paoli, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil: "Gli ultras non sono angioletti, ma non è accaduto niente di quel che si è voluto raccontare. Normali tensioni tra gli ultras con biglietti e documenti, che volevano raggiungere lo stadio di Roma, e i responsabili di Trenitalia che han bloccato il treno prima in stazione e poi di nuovo in aperta campagna. Non credo che abbiano tirato il freno d'emergenza, avevano fretta di arrivare a Roma. Pare che il treno mostrato in tv non fosse quello vero". Violenze sul personale, sugli agenti e sui passeggeri? Due giornalisti sportivi austriaci, anch'essi sul treno incriminato, non han visto "nessuna violenza o scontro. Devastazioni? No, il treno era troppo pieno perché qualcuno potesse muoversi. L'unica paura è stata quella di perderci la partita, visto che il treno non partiva". E la camorra? E il terrorismo? Qualche decina di pregiudicati c'erano: meno comunque di quelli presenti in Parlamento. Magari finirà con Trenitalia che ringrazia gli ultras: i loro cori potrebbero aver messo in fuga le zecche e i pidocchi.

Offline chinaglia

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #10 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:01:32 »
Ed eco il pezzo del Giornale.

Gli 007 allo stadio: c’è un piano per incendiare il derby di Roma
di Gian Marco Chiocci


In testa al campionato, testacoda in curva. Si alza, e di parecchio, il livello di guardia per il derby di domenica all’Olimpico di Roma. Non c’entra niente lo storico campanile, l’odio per il presidente (per ora) vincente, la rivalità coreografica coi dirimpettai romanisti della Sud. C’entra un’informativa riservatissima dei servizi segreti, girata per competenza alla Digos di Roma, nella quale si paventano disordini fra ultras laziali, un tempo uniti e compatti sopra lo striscione Irriducibili. Motivo? Il controllo della Curva Nord orfana dei tifosi e dei suoi vecchi capi messi temporanemante fuori gioco dall’inchiesta sui «casalesi» che tentavano la scalata alla SS Lazio con l’appoggio interessato dell’americano (latitante) Giorgio Chinaglia.
Se ieri il tavolo tecnico tenuto in questura ha detto no al volo dell’aquila biancoceleste (che sarà comunque condotta dal suo addestratore) per motivi di sicurezza, rispetto alla segnalazione degli 007 dell’Aisi si è proceduto con estrema cautela. Le indicazioni sono precise (soffiate e intercettazioni). E riguardano il più che probabile scontro fra due nuove «anime» della Curva, entrambe ritenute pericolose, disposte a tutto pur di non mollare l’osso del controllo del tifo organizzato e del business ad esso collegato. Secondo la nota dell’Aisi (l’agenzia di informazioni e sicurezza interna, l’ex Sisde) esisterebbe la possibilità di disordini legati all’evoluzione dei rapporti, e degli interessi economici, all’interno dello storico gruppo della tifoseria organizzata biancoceleste, denominato Irriducibili. Dallo scorso 10 luglio, la Curva Nord - il cuore pulsante del tifo laziale - si è sciolta definitivamente in segno di protesta ufficialmente contro l’introduzione della tessera del tifoso da parte del Ministero degli Interni. Ufficiosamente i motivi sarebbero anche altri. Si sarebbero così create due fazioni contrapposte e quella al momento considerata «vincente» avrebbe fatto accordi con elementi delinquenziali inseriti nella tifoseria napoletana, da sempre ritenuta «nemica» dai supporters romani in senso lato. «Cani sciolti», «attigui» a frange criminali locali, anche se non inseriti in maniera stabile nelle organizzazioni che si dividono il territorio, persone comunque esperte di guerriglia urbana. Gli 007 non escludono che siano gli stessi che hanno acceso la miccia nella guerriglia per l’immondizia di Terzigno e in occasione delle manifestazioni dei disoccupati organizzati nel capoluogo campano. Specialisti negli assalti mordi e fuggi alle forze dell’ordine, stile black bloc. «Mercenari» della violenza in grado di garantire assistenza a quella frangia emergente della tifoseria laziale che, al momento, rischierebbe di soccombere di fronte alla parte maggioritaria ancora legata ai vecchi Irriducibili: uno dei possibili escamotage utilizzati dai pendolari della guerriglia, per l’Aisi potrebbe rivelarsi quello di bypassare il cordone ultras fuori la curva e presentarsi all’interno dello stadio camuffati con sciarpe biancocelesti. Per l’assistenza, l’infiltrazione in curva e la «copertura» in caso di caccia all’uomo sulle gradinate, stando sempre ai sensori attivati dall’intelligence, l’asse partenopeo avrebbe chiesto più di qualcosa in cambio agli «emergenti» biancoblu: il controllo del merchandising sui prodotti Lazio (sciarpe, magliette, felpe, cappelli, spille, fanzine, ovviamente anche merce taroccata, da vendere dentro e fuori lo stadio) lo spaccio di droga e quant’altro. Come i biglietti (falsi) per le partite. Un patto strettamente economico, criminale, che annusa l’aria di un rinato interesse per la Lazio foriero di nuovio affari per tutti. Secondo questo scenario prospettato dai nostri servizi segreti l’ala vincente degli (ex) Irriducibili sarebbe anche disposta a cedere una parte di questo mercato pur di ricompattare i suoi, affermare la supremazia del neogruppo all’interno della dilaniata tifoseria organizzata, lanciare una sorta di aut aut alle frange non più amiche. Se prima la mentalità era quella classica ultras («o con noi, o contro di noi») adesso il futuro prossimo venturo punta a estremizzare le pretese («o con noi o niente»). Ed è per questo che in questura non si sottovalauta l’Sos. Per questo alla Digos hanno ripreso vecchi fascicoli con le imprese criminali di pseudotifosi laziali e napoletani, che si odiavano a parole eppoi commerciavano in droga e facevano rapine insieme.

Offline Whistle

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #11 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:05:01 »
L'autore dell'articolo Massimo Martinelli risulta specializzato nella cronaca giudiziaria, non ho trovato nient'altro su di lui...
E' strano comunque che tutto questo esca proprio la settimana prima del derby, oppure strano non lo é per niente, conoscendo la stampa roman(ist)a...
Un po' di destabilizzazione non fa mai male!

Speriamo che s'attaccheranno di nuovo arca...

Boks XV

Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #12 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:05:33 »
ancora non hanno ritrovato il solito borsone pieno de strozate varie, tra cui  la famosa mazza da baseball con le svastiche disegnate a pennarello?

Offline chinaglia

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #13 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:18:45 »
L'autore dell'articolo Massimo Martinelli risulta specializzato nella cronaca giudiziaria, non ho trovato nient'altro su di lui...
 
Massimo Martinelli è Caposervizio della Redazione Giudiziaria del quotidiano Il Messaggero.
Ha collaborato con quotidiani e periodici, con servizi e reportage su vicende di cronaca giudiziaria (Panorama, Il Mattino di Padova, Giustizia Oggi, Polizia Moderna e altri ancora).
 
Massimo ha condotto la rassegna stampa mattutina di Sky Tg24, dal 2004 al 2007. e nel 2008 ha pubblicato 'La palude. Gli sprechi, le assurdità, gli eccessi e gli interessi che paralizzano la giustizia italiana'.

Ha partecipato come programmista regista alla produzione di due cicli della trasmissione “Viaggio Intorno all’Uomo”, di Sergio Zavoli (RaiUno). Ha svolto alcune inchieste giornalistiche per la trasmissione “Ombre sul Giallo” (RaiTre) ed ha collaborato alla trasmissione "Punto e a Capo" (Raidue). Ha partecipato, in veste di ospite, a numerose trasmissioni di approfondimento giornalistico: “Otto e mezzo” (La7); “C’è Diaco”, “Controcorrente” (Sky); “Mixer”, “UnoMattina”, “Cominciamo Bene”, “Mezzogiorno è” (Rai).

Ha ideato e cura da sette anni lo spettacolo di prosa “I Grandi Processi”, ispirato a vicende giudiziarie della Storia e della Letteratura, in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Offline MagoMerlino

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #14 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:28:17 »
Se tutti gli organi preposti sanno tutto, sapranno certo come prevenire questi comportamenti illeciti.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline LaLazioMia

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #15 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:40:21 »
E' quello che mi auguro, anche perchè non vorrei finire, come qualche anno fa' in mezzo a una carica di polizia e teppisti con spranghe e sassi.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline AR

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #16 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:46:33 »
Ed eco il pezzo del Giornale.

Gli 007 allo stadio: c’è un piano per incendiare il derby di Roma
di Gian Marco Chiocci


Non c’entra niente lo storico campanile, l’odio per il presidente (per ora) vincente, la rivalità coreografica coi dirimpettai romanisti della Sud. C’entra un’informativa riservatissima dei servizi segreti,

Riservatissima quanto ?
Mhà, io dico bhò...

Offline fish_mark

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #17 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:46:54 »
I rischi segnalati in questi articoli non mi stupiscono, visto che certa curva, rectius certi capibastone della curva, hanno rapporti quanto meno disinvolti con ambienti malavitosi.
Non starei qui a lamentarmi su possibili ripercussioni sulla serenità del prederby. I rischi a mio modo di vedere vengono soprattutto al linguaggio che la comunicazione tutta saprà elaborare per presentare l'evento (e qui bisogna vigilare).
Speriamo che le forze dell'ordine sappiano attuare la giusta strategia di intelligence per neutralizzare da subito, sull'uscio di casa, coloro che hanno come unico obiettivo quello di mettere in pratica i loro disegni criminosi rovinando la bellezza di una giornata di sport.
Trattasi di polizia di prevenzione, settore su cui lo Stato da troppo tempo non investe.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline sole e luna

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Re:Il vuoto di potere in Curva Nord e il business della malavita napoletana
« Risposta #19 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:49:22 »
ancora non hanno ritrovato il solito borsone pieno de strozate varie, tra cui  la famosa mazza da baseball con le svastiche disegnate a pennarello?

Quello lo trovano sempre il sabato sera tra le siepi a ridosso della tribuna tevere, quando la Lazio gioca in casa, se è la roma a giocare in casa allora è rinvenuto nei pressi della farnesina....la mazza da baseball è un cimelio....pare sia stata usata anche da Joe di Maggio...