Autore Topic: "Meglio guardare le ragazze che essere gay"  (Letto 11450 volte)

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Offline jegue98

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Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #80 : Giovedì 4 Novembre 2010, 08:52:07 »
bhe jeeg, non è annullando le differenze che si va avanti.
Il fatto che l'opposizione sia morta, non significa che sono tutti uguali a Berlusconi. Il fatto che i governi di centrosinistra non abbiano fatto politiche soddisfacenti, non significa che sono tutti uguali a Berlusconi. Il fatto che qualche carabiniere abbia goduto di privilegi (non mi risulta, ma prendo per buono quanto dici) non significa che quelli deputati alla scorta di Berlusconi non possano vergognarsi. Il fatto che la destra è andata avanti grazie a Berlusconi, non significa che qualcuno, da quelle parti, non possa iniziare a vergognarsi di lui.
Io non credo che gli italiani siano uguali a Berlusconi. Sicuramonte molti lo ammirano ed alcuni lo invidiano. Ma ce ne sono altri (qualcuno lo ha già accennato) che l'hanno preso per il Messia e sono convinti che tutto quello che esce su di lui è falso, è propaganda comunista (che alla fine serve solo a rafforzare il loro sostegno per quella brava persona di Berlusconi).
Da dove viene questa percezione di divinità? Io qualche idea ce l'avrei....
Comunque No, per quanto gli Italiani possano fare schifo, Berlusconi non è l'esatta espressione dell'Italia.

Poi un giorno ci rimetteremo serenamente a guardare i dati delle votazioni e magari scopriremo che il partito del non voto (astensione, scheda nulla o bianca che sia) conta lo stesso numero di voti del PD e che Berlusconi è stato votato da 17 milioni di italiani (su 47 di aventi diritto e 60 di totale)




Sono convinto che non è mai tardi per vergognarsi caro cartesio.
Nella vita si può sbagliare e gli errori (non sempre) si possono rimediare.
Anche se continuo a pensare che noi italiani siamo ignoranti (spesso anche per convenienza), frivoli e anche voltagabbana.
La storia ci insegna questo.
Il mio discorso era ed è rivolto a tutta quell'ITAGLIA che corre in soccorso ed appoggia il vincitore (delle elezioni) e che poi condanna ciò che fino a ieri applaudiva.

Per quanto riguarda i politici sicuramente c'è qualcuno che si salva.
Però ripeto, se vai a leggere i nomi dei nostri parlamentari e dei nostri senatori, ti accorgerai che siedono li da molti anni.
Sono sempre gli stessi.
Never change the way you are...

Lazialli

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #81 : Giovedì 4 Novembre 2010, 09:54:25 »
Per l'incarico che ricopre queste uscite se le potrebbe pure risparmiare...ma forse è meglio fare polemica su queste mezze frasucce da commentare la domenica pomeriggio nei salotti buoni della tele piuttosto che affrontare problemi ben più importanti.
 ::) ::)

Offline AlenBoksic

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Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #82 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:39:23 »
Il goffo tentativo umoristico di Berlusconi giunge proprio mentre i giornali riportano l’esistenza di una nuova indagine sull’uso di droga e ragazze-squillo ai festini nelle residenze private del premier. Questa volta la battuta non fa proprio ridere.

The Times, 3 novembre
Voglio 11 Scaloni

zorba

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #83 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:51:04 »
(Il Fatto Quotidiano 04.11.2010)

Fermare lo sconcio

(di Antonio Padellaro)

II racconto (pubblicato ieri dal Fatto) dei carabinieri costretti a proteggere interi convogli di ragazze ospiti del presidente del Consiglio non è passato sotto silenzio. Da Di Pietro a D’Alema, ci sono le reazioni di una politica ancora capace di indignarsi per un uso così vergognoso dei difensori dello Stato, ridotti “a fare i tassisti durante i festini”. Parole dure anche dai sindacati di Polizia che l’uso privato delle scorte hanno da tempo denunciato e che ora ritengono non più tollerabile dopo quanto riferito dai colleghi dell’Arma. In un paese normale non si sarebbe mai arrivati a tanto: a conoscenza di un uso così disinvolto di uomini e mezzi adibiti a così bassi servizi, immediatamente gli organi amministrativi e i comandi preposti avrebbero messo fine allo scandalo dei carabinieri utilizzati come guardia spalle delle “signorine” del premier.
Nell’Italia del bunga bunga può invece accadere il contrario: che, cioè, si apra la caccia a chi ha trovato il coraggio di raccontare lo sconcio, magari per tappargli la bocca con un bel comunicato di smentita. Ci auguriamo che tutti coloro che si ergono a difensori delle forze dell’ordine, a cominciare dal ministro della Difesa La Russa, sappiano dare le risposte adeguate. Non dimenticando mai il tributo di sangue versato dagli uomini e dalle donne delle scorte per la difesa della legalità. Nel momento in cui si taglia la sicurezza ad alcuni magistrati siciliani e calabresi, per presunte esigenze di bilancio, non è possibile un uso così umiliante di risorse per il divertimento dei potenti. Infine, bene ha fatto il Copasir, l’organismo parlamentare di controllo sui servizi segreti, a chiedere l’audizione di Berlusconi. La sicurezza di un premier e, quindi, dell’istituzione che egli rappresenta, può anche dipendere dai possibili ricatti derivanti da certe frequentazioni. Per esempio, col mondo della prostituzione.

Offline Skorpius

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Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #84 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:53:42 »
Certo se avesse voluto essere sincero fino in fondo la battuta poteva essere "Meglio guardare le ragazzINE che essere gay"...
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

zorba

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #85 : Giovedì 4 Novembre 2010, 10:58:31 »


Spreco di denaro pubblico..........

Ma fargli uno scherzo ogni tanto e lasciarlo da solo? ? ?  8) 8) 8) 8)

zorba

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #86 : Giovedì 4 Novembre 2010, 11:07:11 »
(Il Fatto Quotidiano 04.11.2010)

“Un’offesa per chi è morto”

La Polizia: “Ormai piantoniamo hotel e centri massaggi”

(di Silvia D’Onghia)

“Facciamo quello che il servizio richiede. Certo, quando si tratta di aspettare per ore fuori da una camera d’albergo, ci sentiamo un po’ dequalificati”. I poliziotti romani non se la cavano molto meglio dei carabinieri milanesi che devono “fare la guardia alle escort del premier” (come documentato ieri dal Fatto). “Spesso dobbiamo accompagnare la personalità che abbiamo il compito di proteggere a feste in ville private sull’Appia antica o fuori Roma. Ci dicono di aspettare fuori e di andarli a prendere da un’altra uscita. Oppure attendiamo in auto sotto gli alberghi. Per gli hotel che conosciamo non c’è problema, altrimenti siamo costretti a vigilare su tutte le vie d’accesso o di fuga. A volte addirittura sui pianerottoli”. 

Il Viminale non dà i numeri

MAGARI con ore e ore di straordinario non pagato, perché – così come accade ai carabinieri – i poliziotti arrivano ad accumulare anche 120 ore mensili di straordinario a fronte delle 30 pagate. “Oppure seguiamo la persona a una festa e dobbiamo andarci con le nostre giacche consumate dalla pistola, perché l’amministrazione da tre anni non ci paga il vestiario”. “Però con la Prima Repubblica era anche peggio”, si consola qualcuno. Nella Capitale, dove i sindacati sono molto forti, è difficile che le “amiche” dei vip (non solo politici) vengano accompagnate sulle auto blindate. Molto dipende dal caposcorta e dalla sua capacità di imporsi sulla personalità da proteggere. In passato è capitato anche che venisse rifiutata la richiesta di un alto membro delle istituzioni di portare a bordo il figlio appena nato. Ma le attese sotto gli alberghi, gli appartamenti privati o i centri benessere (dove la persona protetta va ufficialmente a farsi massaggiare) sono molto frequenti. Impossibile avere i numeri ufficiali delle scorte. Il ministero dell’Interno rende noto soltanto che, al primo ottobre dello scorso anno, le personalità sotto tutela erano 570. Per il resto si è in perenne attesa della relazione annuale al Parlamento dell’Ucis, l’Ufficio centrale interforze della sicurezza personale. Fonti ufficiose parlano invece di 2500 uomini delle forze dell’ordine impegnati quotidianamente nei servizi di scorta e di tutela, e in quelli di vigilanza ai luoghi sensibili. Numeri cui vanno aggiunti i dispositivi giornalieri. È l’Ucis a decidere in via esclusiva e in forma coordinata l’azione di protezione e vigilanza. Ma le richieste provengono dalle Prefetture e, visto che i Prefetti sono nominati dal Consiglio dei ministri su indicazione del ministero dell’Interno, la politica alla fine c’entra fin troppo. A differenza degli altri, gli uomini che hanno il compito di tutelare Berlusconi appartengono ai servizi segreti.

Qualche prefetto prova ad opporsi

“SE È VERO quello che leggo, il degrado che hanno raggiunto le istituzioni che noi dobbiamo servire è tale da scoraggiare, oltre che far arrabbiare – denuncia il segretario generale del Siap, GiuseppeTiani–. Tutto questo sfilaccia il credo degli uomini rispetto al proprio dovere. Mi auguro che i fatti riportati non siano veri, ma se lo fossero (e gli indizi sono tanti), si tratterebbe non solo di un uso improprio del servizio, probabilmente da parte di alcune istituzioni, ma di un’offesa grave a tutti quegli uomini che sono morti per difendere la legalità in questo paese”.

“Una scorta in Italia non si nega a nessuno”, rincara la dose il segretario generale del Consap, Giorgio Innocenzi, che se la prende con l’Ucis: “Era un organismo che doveva garantire un filtro nell’assegnazione, e invece è diventato il sistema per assegnarle più di prima. Addirittura dall’Ucis partono le telefonate ai Prefetti che con coraggio provano ad opporsi e che invece vengono invitati a ritirare la pratica. Prima i colleghi delle scorte erano professionisti che rischiavano la vita, oggi fanno i portieri d’albergo o gli impiegati. E la stessa amministrazione non ha più la considerazione di una volta: prima le scorte erano un fiore all’occhiello, oggi a Palermo le auto si fermano perchè hanno troppi chilometri. Ma è anche un problema di moralità di chi le richiede: chi fa un’attività di un certo tipo deve mettere in conto che rischia”.

Anche il Sap segnala da tempo lo spreco di denaro pubblico: “Ora, però, bisogna partire dall’episodio che il Fatto ha raccontato per rivisitare le norme che regolamentano il servizio e per cercare di recuperare uomini e mezzi da adibire alla lotta alla criminalità – spiega il segretario generale Nicola Tanzi –. Se una persona è a rischio è opportuno scortarla, ma dobbiamo essere in presenza di una personalità che ne ha reale necessità”.


zorba

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #87 : Giovedì 4 Novembre 2010, 11:13:40 »
Il Berlusca come Michael Douglas ? ? ?  8) 8) 8) 8)

(Il Fatto Quotidiano 04.11.2010)

“Il premier manifesta i sintomi di un malato di sesso”

(di Roberta Zunini)

Carrettate di ragazze immagine. Ragazzine imbarcate su aerei e auto di scorta. Ville stipate di escort, un tempo chiamate prostitute d'alto bordo. Sempre e comunque donne-merce. Questo via vai di corpi sotto i baldacchini del premier è l'apoteosi della sindrome da dipendenza da sesso? Lo abbiamo chiesto a Giuliana Proietti, psicoterapeuta, componente del Centro italiano di Sessuologia.
“Berlusconi sembrerebbe presentare almeno sei delle caratteristiche di chi è affetto da questa sindrome”. Quindi non tutte? “Direi che sei su undici inizia a essere un dato importante”. Intanto definiamo questa sindrome. “La sindrome da dipendenza da sesso è una patologia a cavallo fra la nevrosi e la psicosi. È un disturbo della personalità progressivo, caratterizzato da ricerca di piacere sessuale compulsivo, che il soggetto non riesce più a controllare. Potremmo definire la condizione come una persistente e crescente modalità di consumo sessuale, nonostante questo possa comportare rischi per la propria salute, oltre che problemi finanziari e compromissione dei rapporti familiari”. Quali sono le sei caratteristiche che farebbero del premier una persona affetta da questa sindrome? “Innanzitutto le continue fantasie sessuali, anche le barzellette che racconta hanno sempre come contenuto esplicito il sesso, non ultimo il tormentone del bunga bunga. La seconda è l'atteggiamento seducente in qualsiasi occasione. La terza è la bulimia, l'atteggiamento promiscuo, l'harem. In genere, chi è affetto da questa patologia non appena si sveglia ha il problema di trovare qualcuno con cui avere scambi sessuali, non importa chi siano i partner. La quarta è il non avere remore nel pagare i rapporti sessuali, anzi spesso le persone affette da sex addiction si eccitano nel pagare i partner, salvo poi diventare ricattabili. La quinta è il mercanteggiare, il barattare il sesso con il potere, offrendo uno scambio. La sesta è lo sfruttamento a fini sessuali di soggetti deboli, vulnerabili e incapaci di avere una visione critica e lungimirante dell'azione in cui vengono coinvolti. Le persone dipendenti dal sesso trovano in questi soggetti deboli una preda facile perchè inconsciamente si ritengono insicure e poco dotate. I dipendenti dal sesso per questa ragione spesso hanno rapporti con minorenni”.


zorba

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #88 : Giovedì 4 Novembre 2010, 11:17:56 »
(Il Fatto Quotidiano 04.11.2010)


L’OMOFOBIA NEL WEB

C’È CHI NON ASPETTAVA ALTRO: “FROCI, APRITE LE FINESTRE E BUTTATEVI DI SOTTO”

(di Beatrice Borromeo)

La frase che Silvio Berlusconi ha pronunciato l’altroieri, “meglio guardare le belle ragazze che essere gay” non ha solo distolto l’attenzione dal caso Ruby aprendo una polemica più innocua utile in vista di una campagna elettorale a solleticare la parte più triviale del suo elettorato. Basta fare la sponda tra i siti Internet omofobi e quelli che sostengono il presidente del Consiglio per vedere che il tenore dei commenti è lo stesso. “Brutte checce, se vi fa paura Berlusconi perchè non vi alzate dalle sedie, aprite la finestra e vi buttate di sotto?” è il commento di un fan al video che riporta la frase del presidente su Youtube, Mr. Flamel, che argomenta: “Così libererete la nazione di un po’ di zavorra. Silvio è grande, unico e gli italiani non se lo meritano... frociiiii”. 

ANCORA PIÙ VIOLENTE sono le risposte alle campagne su Facebook per ottenere le scuse di Berlusconi ricordando tutte le aggressioni che gay e lesbiche subiscono in Italia: “Ma quali scuse – scrive Giorgio Pellegrino – Silvio sei un grande, a morte tutti i gay!”. E ancora: “Quelle del premier sono parole sacrosante: viva la gnocca sempre! I finocchi sono persone malate”, è la sintesi di Tiger6227. Parafrasando la frase di Berlusconi, tale Bardo scrive: “Meglio morire che frocio o comunista! Grande Berlusca! Voi, frocetti isterici, andate a farvi spaccare il culo invece che rompere i coglioni alla gente normale che per natura ama l’altro sesso”.

Che il messaggio di Berlusconi fosse rivolto alla parte più becera dei suoi sostenitori si è capito subito: persino Alfonso Signorini, il direttore (omosessuale) del settimanale "Chi" che deve il suo potere al presidente del Consiglio e non lo critica certo di frequente, si è smarcato dal capo condannando le frasi “discriminatorie”. Ma la pancia a cui si è rivolto il premier ha subito apprezzato: “Berlusconi fa bene a disprezzare i gay” e infatti “fanno bene a prenderli a botte” è il carteggio tra Dolivier 82 e Mr. Dexis, nei commenti di Youtube. E’ il lato più pericoloso di quello che Vittorio Feltri celebra come “orgoglio eterosessuale”: le battute sui gay non sono affatto “fuori moda”, come sostiene il direttore de Il Giornale. Piacciono sempre, soprattutto in quegli ambienti che hanno già la tendenza a essere violenti con le minoranze. Un esempio per tutti, sempre da Youtube: Magneto73 sostiene che ha ragione Berlusconi e che bisogna reagire perchè “l’omosessualità è un grave peccato contro natura e grida vendetta verso Dio”. 

Ma probabilmente quello che si augurava Berlusconi è che il tenore dei commenti restasse di questo tipo: “Viva il Pdl! Sircana e Marrazzo sono di sinistra e infatti li hanno beccati a trans!” (Ier82). Oppure: “Grandissimo presidente! Sei l’onore del nostro Paese, non facciamo i ridicoli agli occhi del mondo intero facendoci governare da un gay” (Fapyth87). E poi: “Avrai sempre il mio voto Berlusca, fottitene degli attacchi, fotti, e vai avanti” (Luca Ferraiolo).

INVECE, anche per il ruolo istituzionale che Berlusconi ricopre, la battuta viene presa molto sul serio in ambienti web prepolitici, che poco hanno a che fare con la prossima eventuale campagna elettorale: le citano infatti sui siti come Facebook e Youtube i gruppi di fan di Alessandro Sardelli, in arte Svastichella, che ha massacrato di botte un gay “perchè provocato” e i nostalgici dell’altro Ventennio, quello mussoliniano (“Meglio fascista che frocio e comunista!”). “Ha ragione Silvio, e voi omosessuali tacete, avete rotto i coglioni. Non osate lamentarvi altrimenti è peggio per voi”, scrive Alpigi24. E molti dei commenti che seguono chiedono che ora, dalle parole, si passi ai fatti.

zorba

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #89 : Giovedì 4 Novembre 2010, 11:26:23 »
Questa sera da Santoro.....


leo

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #90 : Giovedì 4 Novembre 2010, 11:50:08 »
Proprio ieri guardavo su current tv un documentario sull'avanzata di movimenti xenofobi in Europa.
In ogni Paese, al di là del "peso specifico" di questi movimenti, si è sempre rivelato fondamentale, per la loro affermazione, l'appoggio, più o meno evidente, della politica e delle istituzioni.
Non credo affatto che criticare certe frasi (battute) significhi concentrarsi su falsi problemi, poiché quelli veri sarebbero altro (l'economia, la disoccupazione etc...).
No. Se tali stravaganti ed offensive "battute" costituiscono l'humus nel quale germogliano xenofobia, razzismo, violenza, allora certe critiche rappresentano un obbligo morale di chiunque voglia difendere la democrazia e la civiltà di questo Paese.

Offline Skorpius

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Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #91 : Giovedì 4 Novembre 2010, 11:52:57 »
Un esempio per tutti, sempre da Youtube: Magneto73 sostiene che ha ragione Berlusconi e che bisogna reagire perchè “l’omosessualità è un grave peccato contro natura e grida vendetta verso Dio”. 


Questo tizio ha scelto come nick un personaggio dei fumetti vittima di atroci discriminazioni per dire queste cose... complimenti all'ignoranza
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Aquilotta del Nord

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #92 : Giovedì 4 Novembre 2010, 12:02:09 »
ANCORA PIÙ VIOLENTE sono le risposte alle campagne su Facebook per ottenere le scuse di Berlusconi ricordando tutte le aggressioni che gay e lesbiche subiscono in Italia: “Ma quali scuse – scrive Giorgio Pellegrino – Silvio sei un grande, a morte tutti i gay!”. E ancora: “Quelle del premier sono parole sacrosante: viva la gnocca sempre! I finocchi sono persone malate”, è la sintesi di Tiger6227. Parafrasando la frase di Berlusconi, tale Bardo scrive: “Meglio morire che frocio o comunista! Grande Berlusca! Voi, frocetti isterici, andate a farvi spaccare il culo invece che rompere i coglioni alla gente normale che per natura ama l’altro sesso”.

Che il messaggio di Berlusconi fosse rivolto alla parte più becera dei suoi sostenitori si è capito subito: persino Alfonso Signorini, il direttore (omosessuale) del settimanale "Chi" che deve il suo potere al presidente del Consiglio e non lo critica certo di frequente, si è smarcato dal capo condannando le frasi “discriminatorie”. Ma la pancia a cui si è rivolto il premier ha subito apprezzato: “Berlusconi fa bene a disprezzare i gay” e infatti “fanno bene a prenderli a botte” è il carteggio tra Dolivier 82 e Mr. Dexis, nei commenti di Youtube. E’ il lato più pericoloso di quello che Vittorio Feltri celebra come “orgoglio eterosessuale”: le battute sui gay non sono affatto “fuori moda”, come sostiene il direttore de Il Giornale. Piacciono sempre, soprattutto in quegli ambienti che hanno già la tendenza a essere violenti con le minoranze. Un esempio per tutti, sempre da Youtube: Magneto73 sostiene che ha ragione Berlusconi e che bisogna reagire perchè “l’omosessualità è un grave peccato contro natura e grida vendetta verso Dio”. 

Ma probabilmente quello che si augurava Berlusconi è che il tenore dei commenti restasse di questo tipo: “Viva il Pdl! Sircana e Marrazzo sono di sinistra e infatti li hanno beccati a trans!” (Ier82). Oppure: “Grandissimo presidente! Sei l’onore del nostro Paese, non facciamo i ridicoli agli occhi del mondo intero facendoci governare da un gay” (Fapyth87). E poi: “Avrai sempre il mio voto Berlusca, fottitene degli attacchi, fotti, e vai avanti” (Luca Ferraiolo).

INVECE, anche per il ruolo istituzionale che Berlusconi ricopre, la battuta viene presa molto sul serio in ambienti web prepolitici, che poco hanno a che fare con la prossima eventuale campagna elettorale: le citano infatti sui siti come Facebook e Youtube i gruppi di fan di Alessandro Sardelli, in arte Svastichella, che ha massacrato di botte un gay “perchè provocato” e i nostalgici dell’altro Ventennio, quello mussoliniano (“Meglio fascista che frocio e comunista!”). “Ha ragione Silvio, e voi omosessuali tacete, avete rotto i coglioni. Non osate lamentarvi altrimenti è peggio per voi”, scrive Alpigi24. E molti dei commenti che seguono chiedono che ora, dalle parole, si passi ai fatti.

Vivono in mezzo a noi.

RobCouto

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #93 : Giovedì 4 Novembre 2010, 13:44:26 »
Vivono in mezzo a noi.

Qualcuno il gas lo apriva, o tagliava a pezzi la gente viva, o la buttava dagli aerei. E non erano alieni.

Ci sono principi di civiltà condivisi e inderogabili: perché una volta varcata la linea, il limite è solo in sé stessi: e ciascuno lo fissa a piacere. 

Per questo dare la benché minima giustificazione al pugno a Capezzone e aprire il gas a Buchenwald SONO LA STESSA COSA.

Questo NON E' POLITICA, è civiltà. Che dovrebbe appartenere a tutti.

TD

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #94 : Giovedì 4 Novembre 2010, 13:50:46 »
Lasciamo stare Buchenwald, non serve scomodare l'Olocausto per stigmatizzare il pugno a Capezzone. Basta molto meno. Come basta poco per stigmatizzare le innumerevoli aggressioni che quotidianamente avvengono contro gli omosessuali.

RobCouto

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #95 : Giovedì 4 Novembre 2010, 13:58:59 »
Se qualcuno è legittimato a dargli un pugno, perché non una revolverata a un ginocchio? O un par de botte de chiave inglese in testa?

E così via. Serve solo la giustificazione, poi è tutto "lecito".

TD

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #96 : Giovedì 4 Novembre 2010, 14:13:42 »
Questo è un altro discorso rispetto a un sistema progettato e realizzato per lo sterminio.
Purtroppo l'antipatia per una persona ci porta a eccedere nel NON esprimere solidarietà. Ieri faceva riflettere anche il governatore del Veneto, che chiedeva aiuto per i disastri dell'alluvione, chiedendo una sacrosanta solidarietà che spesso, però, in certe zone, è venuta meno. Rivisitiamolo, il concetto di solidarietà. Rivalutiamolo. E' tutto il sistema dei valori che è disallineato in modo irreversibile. Il pugno in faccia non è ammissibile, qualunque sia la faccia.

Offline Skorpius

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Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #97 : Giovedì 4 Novembre 2010, 14:50:45 »

Ci sono principi di civiltà condivisi e inderogabili: perché una volta varcata la linea, il limite è solo in sé stessi: e ciascuno lo fissa a piacere. 


Chi stabilisce questi principi di civiltà?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Aquilotta del Nord

Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #98 : Giovedì 4 Novembre 2010, 17:39:12 »
Il pugno in faccia non è ammissibile, qualunque sia la faccia.

Sono perfettamente d'accordo con te. Anche se Capezzone mi sta simpatico quanto un calcio nelle gengive e sono agli antipodi delle sue idee politiche. Ma la violenza non va mai, mai giustificata.

Offline ammiraglio

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Re:"Meglio guardare le ragazze che essere gay"
« Risposta #99 : Giovedì 4 Novembre 2010, 19:09:01 »
Chi stabilisce questi principi di civiltà?

la natura delle cose.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.