Autore Topic: Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)  (Letto 1663 volte)

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oizaL

Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« : Lunedì 1 Novembre 2010, 09:39:36 »
In attesa della rassegna stampa in epoca di mercato, apriamo questa nuova rubrica: Gli editoriali del giorno dopo. Posto gli editoriali sportivi dei tre quotidiani più venduti in Italia in cui si tratta della giornata calcistica appena trascorsa.

Buona lettura.




1) Da LA REPUBBLICA (a firma Maurizio Crosetti)


L´IDEA DI SQUADRA VERA RIVOLUZIONE


In una domenica vampirizzata dagli anticipi, nella quale alle due del pomeriggio era in pratica già successo quasi tutto, s´impone un´idea di calcio a suo modo rivoluzionaria: la squadra. È vera squadra la Lazio, quella specie di tacchinella diventata aquila, convinta di voler volare ancora di più. È vera squadra la Juve, un blocco di cemento senza smalti, senza colori abbaglianti ma con pochissime fessure.

Forse non è più tanto squadra l´Inter, ora che ha perso il fuoco (Mourinho) e talvolta il gioco. E non è ancora squadra il Milan, un villaggio vacanze dove alcune partitine sulla spiaggia riescono bene, purché non ci sia da soffrire e sfiancarsi. L´aritmetica dei campioni è materia instabile, non dà certezze: bastasse sommarli per vincere, il Brasile non avrebbe perso una sola Coppa del mondo.

Lazio e Juve, in apparenza così diverse, si assomigliano. Non hanno neppure una voce assoluta nell´elenco delle qualità complessive. La capolista possiede solo il quinto attacco, ma la seconda miglior difesa; nella classifica dei marcatori, sfilano in quattordici prima che spunti un laziale, anzi due (Mauri e Floccari). Però la Lazio è la squadra che ha vinto di più, sette volte su nove, e questo rivela un atteggiamento e un equilibrio.

Non ci sono stelle abbaglianti, tra i laziali in fuga. Neanche l´ottimo Hernanes lo è. Stesso discorso per la Juve. Eppure, la sostanza laziale e bianconera dipende dalla duttile capacità di gente come Mauri e Felipe Melo, Muslera e Aquilani, Floccari e Chiellini, personaggi che si sciolgono nell´idea di squadra come zucchero nell´acqua.

Siccome l´idea di squadra è officina, un luogo dove si sente forte il senso del lavoro quotidiano assai più che dell´ispirazione artistica (a parte il fatto che la vera arte "è" anche lavoro quotidiano), i risultati di Lazio e Juventus dipendono pure da chi le governa, cioè da due allenatori non fenomeni, non giovani, mai vincenti, mai glamour. Due friulani come Reja e Delneri, prodotti di una terra seria, di poche parole, dove il sacrificio è nei gesti semplici di ogni giorno. Vale anche per lo sport.

La rivoluzionaria idea di squadra (attenti: non l´ossessione della lavagna e dello schema, ma la sostanza del gruppo) grida le proprie ragioni non in un giorno qualunque, ma nelle ore isteriche di Totti, in quelle maleducate di Cassano, in quelle violente di Mutu: il talento di essere insopportabili. Mentre i cosiddetti creativi danno di matto e cercano vendetta, insultano un anziano presidente e picchiano un ignaro cameriere nel cuore della notte, decine di loro esatti contrari vincono partite, sudano il giusto e conquistano punti, mantenendo l´equilibrio della gente normale: si può esserlo, si deve esserlo anche su un campo di calcio. Esiste la prova del nove, anzi del dieci: Alessandro Del Piero, una leggenda perbene. Nessuno è più fuoriclasse e più squadra di lui.




2) Da IL CORRIERE DELLA SERA  (a firma Mario Sconcerti)


L'ANOMALIA LAZIO NEL CALCIO SENZA INVENTIVA


C’ è un silenzio divertente intorno alla Lazio. A Roma fanno sempre più notizia i drammoni di mamma lupa, i laziali stessi sono incerti se festeggiare o continuare a nascondersi. A Milano e Torino si pensa che la classifica vera sia quella fra le squadre della gerarchia classica, Inter-Milan-Juve. Gli occhi sono anzi rapiti dalla nuova squadra del giovane Agnelli, qualche volta eccessivo, però indubbiamente creatore di gruppi e di atmosfere. Delneri è il mastro Geppetto della situazione, il vecchio artigiano astuto che dà un’anima al legno, ma questa è la squadra di Andrea Agnelli. È lui la continuità, sono la sua enfasi e la sua piccola retorica, i fili che dal passato portano oltre il presente.

È strano però vedere un miracolo compiersi ogni domenica dentro una squadra che resta a 7 punti da una di cui non si parla praticamente mai. È come se il campionato fosse sospeso in attesa che l’inevitabile appaia e il destino presenti il conto alla Lazio. Ci sono scommesse nell’ambiente. C’è chi punta molto su un piccolo crollo a metà novembre, quindi ormai dietro l’angolo. Ma c’è anche chi arriva fino a Natale. Nessuno, comunque, nessuno si spinge a pensare la Lazio una squadra da scudetto.

Piccolissimo esempio. Domenica si gioca il derby. Tutti sanno che non potrà giocarlo Totti espulso durante la partita contro il Lecce. Quanti sanno che non potrà giocarlo Biava (laziale) espulso ieri a Palermo? Eppure se si parla di puro calcio contingente, Biava vale molto per la difesa della Lazio, un solo gol nelle ultime 5 partite. Non so sinceramente dove potrà arrivare la Lazio. La trovo un capolavoro di paglia, stessa arte del marmo a patto che non tiri troppo vento. Non prende mai gol, uno lo segna sempre. È il meccanismo di squadra più completo che ci sia, certamente migliore dell’Inter attuale e del Milan estremo di Allegri. Ma non è la più forte. Qui sta il vento.

È difficile si compia l’anomalia fino in fondo, dovrebbero impegnarsi molto l’Inter e Benitez. È probabile che quando l’Inter riavrà i suoi giocatori classici riavrà anche risultati classici. Di sicuro ha meno corsa, meno fantasia, meno efficacia. È l’Inter che verrà la squadra più forte, non questa. Ma la prossima, quella delle prossime settimane, o sarà finalmente forte o guarderà una sorpresa passargli davvero davanti. Se non comanda il re, finisce che comandano tutti. La partenza di Mourinho, Capello, Ancelotti, Mancini, Prandelli ha portato una generazione di tecnici che si appoggia ai giocatori, non inventa.

Dov’è la mano di Allegri nel Milan? Leonardo aveva un calcio sentimentale, questo è il Milan solo di Ibrahimovic. I tecnici pesano meno, si torna alla differenza dei singoli. Quella di Krasic-Aquilani-Pato-Eto’o-Borriello-Vucinic-Cassano. È un calcio che cerca di rendere logico l’istinto. Ma se scappa di mano, vince davvero la Lazio.




3) Da LA GAZZETTA DELLO SPORT (a firma Alberto Cerruti)


MEGLIO DEL VERONA


L’aquila è rimasta a riposo, la Lazio no. Continua a volare in casa e fuori e con quella di ieri sono cinque le vittorie consecutive, dall’1-0 sul campo del Chievo all’1-0 a Palermo. Domenica l’aspetta il derby, senza Totti, ma comunque vada Reja rimarrà in testa da solo. Il Milan che seguiva a 2 punti ora è staccato di 5, la Juventus rilanciata dal 2-1 sui rossoneri è a meno 7, come il Napoli tornato a vincere a Brescia. Bene o male tiene l’Inter, la prima nella scia della Lazio, anche se non basta per dire che i campioni d’Italia sono i veri sfidanti della capolista, sempre meno sorprendente perché sempre più continua.

Unite dai loro alti e bassi, le tre grandi tradizionali possono sperare nello scudetto, ma a patto che ritrovino i loro infortunati più importanti, da Milito a Thiago Silva, senza scordare il miglior Amauri. Battuto per la prima volta in casa, il Milan ha fallito l’aggancio alla quinta vittoria consecutiva dopo l’1-1 sul campo della Lazio, che stavolta ringrazia il nuovo goleador Dias e Muslera, migliore in campo a Palermo come era capitato tante volte a Julio Cesar negli ultimi scudetti dell’Inter.

Al di là dei confronti già fatti con la Lazio campione d’Italia di Maestrelli ed Eriksson, e di quello con l’ultima Inter di Mourinho, che un anno fa aveva gli stessi 22 punti della squadra di Reja ma soltanto con 2 di vantaggio sulla Sampdoria, oggi merita di essere sottolineato il paragone con il Verona tricolore di Bagnoli nel 1985. I 15 punti di Elkjaer e compagni dopo 9 giornate, quando la vittoria ne valeva 2, oggi sarebbero 21: uno meno di questa Lazio che non è più da snobbare, anche perché in settimana riposerà mentre le sue quattro inseguitrici, più la Roma nona, faticheranno in coppa.

In una giornata con il minimo stagionale di gol (13) e il record assoluto eguagliato di vittorie esterne (6) spicca negativamente un dato che conferma la crisi del «made in Italy»: soltanto 3 reti non sono firmate da stranieri: quelle di Quagliarella, Del Piero e Pazzini, guarda caso al primo centro nel giorno in cui manca Cassano. Con un applauso finale all’Udinese, salita dall’ultimo all’ottavo posto con la quarta vittoria consecutiva, a Bari. Un premio a Guidolin e a Pozzo che non lo ha esonerato dopo le prime quattro sconfitte. Perché nel calcio la pazienza paga. Come insegna Reja. Con e senza aquila.



Offline jegue98

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #1 : Lunedì 1 Novembre 2010, 09:47:07 »
oooooooooooooooooooooooooooooo ooooooooooooolèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!

BENTORNATO!!!!!  ;D
Never change the way you are...

POMATA

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #2 : Lunedì 1 Novembre 2010, 10:03:31 »
Grazie Oizal, il tuo contributo per moltissimi Laziali all'estero é inestimabile.

Grazie ancora, fratello Laziale ;)

Bill Kelso

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #3 : Lunedì 1 Novembre 2010, 10:08:33 »


Crosetti, Sconcerti, Cerruti.
Scomodano persino le firme più prestigiose per noi.

Incredibile.



Anselazio

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #4 : Lunedì 1 Novembre 2010, 10:12:03 »
grazie OizaL per questa nuova rubrica..
(orca miseria, dagli editoriali direi che stavolta ci hanno tanato...a parte i soliti sfigati rosiconi che continuano a parlare di fortuna,rigori ecc.)

Offline Breizh

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #5 : Lunedì 1 Novembre 2010, 10:20:01 »
Grazie, ancora una volta, oizaL. :)

Offline Fabio70rm

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #6 : Lunedì 1 Novembre 2010, 10:54:49 »
Grazie oizaL!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline BobLovati

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #7 : Lunedì 1 Novembre 2010, 10:56:03 »
Grazie Oizal, il tuo contributo per moltissimi Laziali all'estero é inestimabile.

Grazie ancora, fratello Laziale ;)

è importante anche per noi, POMA'; te l´assicuro.
Un po´d´aria fresca nel marasma delle rotative ...
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

zorba

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #8 : Lunedì 1 Novembre 2010, 11:31:59 »
 Mario Sconcerti

 Non so sinceramente dove potrà arrivare la Lazio. La trovo un capolavoro di paglia, stessa arte del marmo a patto che non tiri troppo vento.

Questa, caro sig. Sconcerti, mi auguro dovrà rimangiarsela tutta intera, prima o poi......

CiPpi

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #9 : Lunedì 1 Novembre 2010, 11:37:37 »

Crosetti, Sconcerti, Cerruti.
Scomodano persino le firme più prestigiose per noi.

Incredibile.

si vede che hanno bisogno delle migliori capacita' per scrivere di Lazio senza dilungarsi in particolari complimenti.  ;)

Offline gazzaladra

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #10 : Lunedì 1 Novembre 2010, 11:39:35 »
che continuassero così.

ben venga.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

jumpingjackflash

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #11 : Lunedì 1 Novembre 2010, 12:28:44 »
grazie Ozzy  :)

interessante l'editoriale del CorSera, tutti ci snobbano anzi ci snobbiamo perfino da soli. Tutti aspettano l'inevitabile caduta, voglio farli aspettare il più possibile, li voglio vedere ancora chiedersi com'è possibile che per vedere la Lazio debbano alzare gli occhi.

Offline gazzaladra

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #12 : Lunedì 1 Novembre 2010, 12:35:00 »
che poi l'inevitabile caduta che vordì?

lasciare il primo posto a qualchedunaltro?
la prima sconfitta dopo il filotto?
tracollo al derby?( che poi vorrebbe dire in ogni caso essere ancora primi)
ma perchè essere secondi sarebbe disdicevole?

Non chi comincia...ma colui che persevera.

TD

Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #13 : Lunedì 1 Novembre 2010, 13:03:29 »
Ottima idea...

Bello quello di Sconcerti, Crosetti parla un po' da juventino, Cerruti non mi piace

Offline Fraplaya

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #14 : Lunedì 1 Novembre 2010, 13:35:01 »
Bella rubrica, grazie Oizal!

Mi piace molto l'articolo di Crosetti: aldila' di essere un po' filo-juventino, richiama al concetto di squadra, concetto un po' perso per il vizio di guardare piuttosto alle grandi firme, specie con l'Inter di Mourinho (grande firma anch'egli)

Spesso vedo rubriche di altri sport, con interviste a enormi giocatori del passato: tutti, indistantemente, vedono al loro passato sportivo come un equipe che gli ha permesso di raggiungere successi anche personali, esaltando propiro il concetto di squadra. E' bene ricordarlo e Crosetti lo fa. Bravo.
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline DinoRaggio

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #15 : Lunedì 1 Novembre 2010, 16:58:50 »
Innanzi tutto, grazie oizaL :)

L'editoriale di Crosetti mi è piaciuto, fotografa l'essenza di questa Lazio, quello di Cerruti è il minimo sindacale. In quanto a Sconcerti, più che di paglia, parlerei di una squadra coriacea e duttile, ma si vede che mentre guarda la Lazio è occupato in altre faccende (guardare la D'Amico? Gufare con Mauro?)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline LaLazioMia

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #16 : Lunedì 1 Novembre 2010, 19:01:27 »
Grazie mille Oizal.
Crosetti fa' un ragionamento tra Lazio e Juve che non fà una piega, anche se non accenna al fatto che che i costi della juve sono tre volte quelli della Lazio( vuoi vede che il detto non è vero che chi piu' spende piu' vince nel gioco pallonaro ha una sua realta'?).

Sconcerti va preso come un gufo benaugurante. Sono anni che non ci azzecca ( manco fosse Melli). :(

Minimo sindacale gazettiero
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline ammiraglio

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #17 : Lunedì 1 Novembre 2010, 21:26:33 »
eppure l'articolo della gazza ha un suo perchè: è l'unico che evidenzia che la lazio non ha le coppe infrasettimanali.
è l'unico che si diverte a ritirare fuori, anche nel titolo, il verona.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline carpelo

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Re:Nuova rubrica: gli editoriali del giorno dopo (1 novembre)
« Risposta #18 : Martedì 2 Novembre 2010, 16:29:47 »
Grazie oizaL!