Autore Topic: Milinkovic come talismano Se segna lui, vince la Lazio  (Letto 353 volte)

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Milinkovic come talismano Se segna lui, vince la Lazio
« : Lunedì 16 Gennaio 2017, 22:00:08 »
www.gazzetta.it


Il centrocampista serbo gia' a quota 4 reti ed uno dei pia Magic del reparto in Serie A

È inutile nascondersi, la Lazio e i suoi tifosi si aspettavano una crescita esponenziale per Milinkovic-Savic dopo il primo anno in Italia. Nel calcio però disilludere le attese è molto facile, specie se sei un classe 1995. E invece alla fine il serbo, nato in Spagna, si sta dimostrando una delle certezze più concrete per Inzaghi in questa Serie A. E alla fine c'è anche del suo se al momento i biancocelesti sognano seriamente un ritorno in Europa. Magari dalla porta principale. A fare la differenza in questo campionato per Milinkovic non è solo la fiducia del tecnico, che si riscontra nei minuti giocati, ma anche e soprattutto uno schema di gioco in fase offensiva che sta esaltando le sue doti aeree.

Sin qui in 18 presenze l'ex Genk ha trovato quattro gol. Non male considerando che c'è praticamente tutto un girone di ritorno ancora da giocare. È a un passo dal suo record personale in una singola stagione. Cinque centri con la maglia del Genk nel campionato 2014-15. Va comunque detto che in quel caso ne fece due ai playoff e solo tre nella stagione regolare. Il giocatore sembra essere maturato oltre al profilo realizzativo anche sotto l'aspetto tattico e caratteriale. E anche qualche cartellino di troppo sembra essere sparito.

Milinkovic è un centrocampista particolare, dotato fisicamente ma molto abile negli inserimenti, e non solo per sfruttare i cross. Per i suoi centimetri però, Inzaghi ha pensato a uno schema che sin qui ha risolto in positivo diverse partite della Lazio. Quando il serbo prende o recupera palla al centro quasi sempre appoggia alla punta che fa movimento incontro. La punta, invece che chiudere lo scambio per il tiro, finta e allarga sulla fascia, spesso e volentieri su Felipe Anderson. Milinkovic dopo lo scambio va in controtempo rispetto alle marcature a prendere il posto dell'attaccante centrale, che rimane fuori dall'area, sul secondo palo o al centro. Se i difensori partono con questi attimi di ritardo, di solito Milinkovic fa gol. È successo, con questo schema, contro Pescara, Sampdoria e nell'ultima contro l'Atalanta (qui il cross è stato di Lulic).

Il serbo è utile anche in fase di impostazione e di rifinitura, come dimostrano i tre assist serviti fin qui. Per Inzaghi è un vero e proprio talismano. Se lui segna, infatti, la Lazio vince sempre. E non solo, perché nei momenti difficili è sempre lui a sbloccare il risultato. Meno importante il primo nella rotonda vittoria al Pescara (3-0) e quello dell'iniziale vantaggio con la Samp. Fondamentale l'1-0 rifilato al Palermo, nell'unica rete di piede in stagione, dove è stato abile a tagliare sul primo palo, stavolta. E importantissimo il colpo di testa contro l'Atalanta che ha dato il via alla rimonta biancoceleste sui bergamaschi.

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