Cassano, again

[bak]

Cassano, tensione alta
Rischia di finire fuori rosa Due le alternative possibili dopo il grave screzio con il presidente Garrone: potrebbe essere deferito al Collegio arbitrale della Lega ed essere escluso dalla rosa blucerchiata oppure firmare un documento di scuse e tornare a disposizione del tecnico

di STEFANO ZAINO

GENOVA- Non si placa la tempesta Cassano in casa Sampdoria. Il giocatore, che martedì ha avuto un violento screzio con il presidente Garrone e ieri si è rifiutato di firmare un foglio di scuse in cui garantiva anche sui suoi futuri comportamenti disciplinari, limitandosi ad esprimere un pentimento solo verbale di fronte al presidente e all’intera squadra, oggi pomeriggio si è allenato regolarmente, preparandosi come se nulla fosse alla gara di domenica a Cesena.

La situazione però non é così chiara: la società blucerchiata, infatti, ha comunicato che a breve potrebbero esserci novità importanti. Tanti gli scenari possibili: si parla addirittura di un possibile deferimento del giocatore al Collegio arbitrale della Lega, con conseguente esclusione dalla rosa. C’è però anche chi sostiene che il provvedimento punitivo potrebbe limitarsi solo alla prossima partita di campionato con il Cesena, con reintegro a tutti gli effetti a partire dalla prossima settimana. Questo a meno di clamorosi colpi di scena: se infatti Cassano tornasse sulla sua decisione e firmasse il documento voluto dal presidente Garrone, la Sampdoria è pronta a far rientrare immediatamente il caso e a mettere il giocatore a disposizione di Di Carlo, che ancora non ha voluto pensare a un'alternativa sul campo.

Intanto fuori dai cancelli del campo di Bogliasco i tifosi blucerchiati sono choccati e divisi. La paura di perdere per sempre il proprio campione si mescola alla difesa del proprio presidente. Cercano di restare fuori da questa tempesta i compagni, che per ora hanno preferito non rilasciare alcun commento. (29 ottobre 2010)

[benvolio]

Ma che avrebbe fatto o detto?

[bak]

Non si è presentato ad una serata di premiazioni. Forse lo prevedeva il contratto.

Il motivo sarebbe la mancata partecipazione del barese alla premiazione della Rete D'Argento, la festa organizzata dal club De Paoli di Lavagna

GENOVA, 28 ottobre - Acque agitate in casa Sampdoria: secondo l'emittente televisiva genovese Telenord la società potrebbe prendere entro breve provvedimenti nei confronti di Antonio Cassano a seguito di un diverbio tra il giocatore e il presidente Riccardo Garrone. La società, interpellata dall'Ansa, non ha fatto alcun commento. Attraverso il suo sito ufficiale, Telenord racconta che il presidente Riccardo Garrone avrebbe lasciato Bogliasco poco fa "scuro in volto" dopo un «lungo vertice negli spogliatoi di Bogliasco con Antonio Cassano e il resto della squadra». Il motivo sarebbe «un diverbio avvenuto nel corso dell' allenamento di martedì pomeriggio tra Garrone e il numero 99 blucerchiato a causa della mancata partecipazione di Cassano alla consegna della 'Rete d'Argento' del club De Paoli di Lavagna (Genova)». «La società - dice Telenord.it - potrebbe decidere di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del giocatore. Garrone ha lasciato il Mugnaini intorno alle 16 scuro in volto».

[bak]

GENOVA, 29 ottobre 2010 - La Sampdoria ha deciso di mettere fuori rosa Antonio Cassano. Il provvedimento della società blucerchiata arriva tre giorni dopo il diverbio tra il fantasista e il presidente, Riccardo Garrone, avvenuto negli spogliatoi di Bogliasco. Il numero 99 non partirà quindi per Cesena, dove la squadra di Di Carlo giocherà domenica contro i romagnoli di Ficcadenti.

il comunicato — La Sampdoria in serata ha diffuso attraverso il proprio sito ufficiale un comunicato, nel quale si annuncia la richiesta di sanzioni per il genio ribelle: "In riferimento all’episodio - si legge nel comunicato - accaduto nella giornata di martedì 26 presso il centro sportivo “Gloriano Mugnaini” durante il quale il calciatore Antonio Cassano ha tenuto un comportamento gravemente offensivo e irrispettoso nei confronti del presidente dott. Riccardo Garrone, l’U.C. Sampdoria S.p.a. comunica di aver attivato presso gli organi competenti le richieste per i conseguenti provvedimenti disciplinari".

la vicenda — Il diverbio è nato dal rifiuto di Cassano di presenziare, assieme al presidente, alla consegna del premio Rete d'Argento. Garrone si presenta da solo alla serata, scusandosi al nome del giocatore per non essere venuto. Giovedì pomeriggio nuovo incontro tra Cassano e Garrone: il giocatore si scusa, ma il presidente non è convinto e lascia il centro sportivo scuro in volto. E' il prologo alla rottura: Inter, Milan e Juventus sono pronte ad approfittarne.

Gasport

[lollapalooza]

Pigliàmoselo noi.

[zorba]

(Il Fatto Quotidiano 03.11.2010)

FALLI FUORI CAMPO

CASSA(NA)TA AMARA

Retroscena di una lite senza fine Garrone: “Qui comando io”. E lui: “Alla festa vacci tu, figlio di...” 

(di Malcom Pagani)

Padri e figli? Datori di lavoro e dipendenti? La sottile linea – a luci rosse – è tutta lì. In ciò che si pretende dall’altro, nella dialettica che rispetta i punti di vista in opposizione o nella discussione strozzata all’origine. Nel libero arbitrio che poi, a osservarlo da vicino, tanto libero non è. Così Riccardo Garrone e Antonio Cassano, presidente e giocatore della Sampdoria, finiscono per rappresentare due polarità inconciliabili, due mondi agli antipodi, due rette che non si incontreranno mai. Uno, il petroliere della Erg, precipitato dagli scandali petroliferi degli anni ’70 al ruolo di erede di Paolo Mantovani, pretendeva ubbidienza. L’altro, come sempre, desiderava assecondare esclusivamente i propri desideri. Il motivo del contendere, il premio ‘Rete d’argento’ in un albergo di Sestri Levante dal nome profetico, Vis à vis, della vicenda è attore non protagonista. Ai soci del club ‘Gianni De Paoli’ di Lavagna (30 anni di attività in bilico tra l’organizzazione di Miss Blucerchiata e quella di un omonimo carnevale da cui ottenere ‘palanche’ da girare alla Croce Rossa) Garrone aveva promesso per il 26 ottobre la presenza di Gastaldello e Cassano. Per il difensore, nessun problema. Per ottenere l’assenso di Antonio, con il quale Garrone insisteva da 40 giorni, era stato necessario un viaggio senza ritorno negli spogliatoi di Bogliasco.

INIZIO paternalistico: “Te lo chiedo come favore personale” e davanti al rifiuto di Cassano: “Ti ho già detto che queste cose non le faccio, voglio cenare con mia moglie, ho appena rinunciato a 140.000 euro per andare a Paperissima”, raccontano, un accenno di minaccia: “Mi dici no dopo tutto quello che ho fatto per te? Sei un ingrato. Guarda che se non vieni non giochi più, qui comando io”. Solo allora, Cassano avrebbe lasciato la stanza, sbattendo la porta e la buona educazione, ad alta voce, come altre mille volte in passato. “Vecchio di merda”, figlio di qua, figlio di là, madri, mestieri antichissimi, parolacce in dialetto e non, a uso e consumo di un pubblico indigeno ma non ingenuo, comunque relativamente turbato. Una decina di minuti in tutto, qualche calcio alle borse, un paio di vaffanculo. La quotidianità sgradevole, di mezzo secolo di zoo pallonaro che, da Maradona in giù ha visto di peggio. Zigoni, a Verona, prendeva per il collo il padrone Garonzi che a sua volta grugniva: “Disgraziato, bastardo, lo firmi o no ‘sto contratto, figlio di un mona”. Poi facevano pace. Perché tra padri e figli, puoi urlare, ma passata la tempesta, torna il sole. Cassano ci credeva. E si sbagliava. Il repertorio era stato già esplorato e amnistiato un’infinità di volte. Per il protetto di un tempo, impegnato a litigare con l’universo intero, da Bari a Madrid, Capello coniò un felice neologismo ‘Cassanata’. Con Gentile, in Romania, Totò sfiorò il contatto fisico. A Trigoria venne messo fuori rosa, in Spagna ingrassò a forza di pomeriggi a base di dolci e sessioni intensive di tv italiana, illanguidendo con la tribù: “Ti rendi conto mammà? Quello prende gli applausi e io sto sul divano”. Per poi rinascere, quando tutti lo davano per morto, senza mai cambiare definitivamente. Piccoli, impercettibili miglioramenti che inteneriscono il tempo di una stagione. Cambia clima e per Cassano, si utilizzano le categorie già abusate in passato. La sociologia d’accatto: famiglia, adolescenza difficile, vicoli di Bari vecchia, vespe scarburate. Nessuno che si chieda, nell’ipocrisia dei pesi e delle misure più varie, se più in là del pessimo gusto di aggredire verbalmente un signore anziano che ti paga lo stipendio, Cassano avesse il diritto di negarsi: “No, al tuo circo del consenso non mi presto”. Ai figli di Garrone, decisivi nell’orientare il genitore, questo fiore di provincia selvatico non è mai piaciuto. Scuole diverse, qualche gelosia dovuta alle indulgenti attenzioni (Cassano esagerò anche a Genova) che il patriarca adottò verso il reprobo nei momenti bui, gli stessi che per qualche fischio piovuto dagli adoranti spalti del Ferraris adombrarono il principe e gli fecero intonare la solita canzone: “Se non servo, me ne vado”. Oggi accade qualcosa di inatteso. Cassano chiede scusa a Garrone in ogni modo, promette fedeltà eterna alla Samp, disegna scenari da qui al 2020 ma il perdono, come in un recente ieri, non arriva. Al telefono, il giorno successivo al trivio, tra i due sembrava fosse tutto a posto. Il procuratore di Antonio, Beppe Bozzo che, visto l’andazzo, vive con la valigia sotto il letto, era persino ritornato a casa. Meno di 24 ore e dal feudo di Garrone piovono rinnovate condizioni per la tregua. Fogli da firmare, pubblica ammenda, parole che un giorno, pensano nell’entourage del calciatore, potrebbero ritorcersi contro Cassano, divenire materia da contratto, condizione a prescindere, ipotetico capestro. Garrone si incazza.

DOCUMENTO o meno, il presidente ratifica la fine. È orgoglio, lezione, calcolo. E di ora in ora, la distanza si allarga, la durezza si stratifica. Con la memoria presentata per la rescissione, la Sampdoria difficilmente otterrà soddisfazione. Così le strade si separeranno a Gennaio, con pallidi vantaggi (lo stipendio risparmiato, le brame emulative dei compagni azzittite) per una società che nel momento più buio, con notevole lungimiranza, aveva riportato alla luce il più giovane tra i talenti smarriti. A Genova sperano di non dover pagare il Real Madrid (rate per 5 milioni di euro), ma in ogni caso, dei 15 milioni preventivabili in caso di cessione vedrà meno delle briciole. Alla Samp il clima è quel che è. Cassano e il tecnico Di Carlo (è una notizia) vanno d’accordo. I suoi amici (Accardi e Pozzi) sono ornamentali. Dietro c’è altro. Sfumata la Champions pulsa un progetto al ribasso. In città fino a due giorni fa non si trovava un solo tifoso disposto a dar ragione a Cassano. L’aria è mutata, i sondaggi del Secolo XIX anche. Suicidarsi, per una gita a Sestri dove 36 anni fa Vecchioni aveva già ubicato “i figli persi in Teatro e quelli lasciati agli altri”, è peggio di una sconfitta. Una retrocessione.

[ammiraglio]

pare che il problema sia la spalmatura del'ingaggio.

[AlonZo]

pare che il problema sia la spalmatura del'ingaggio.

puoi chiarire? Garrone rescinde con cassano perchè questo non si vuole ridurre il contratto?

[ammiraglio]

ritiro su la discussione.

pare che garrone davvero faccia sul serio.
ci sarà un rito abbreviato.

[Brezza]

ritiro su la discussione.

pare che garrone davvero faccia sul serio.
ci sarà un rito abbreviato.

E quindi?

Quale sarebbe il retroscena della vicenda Cassano?

Ho, ovviamente, la mia opinione in proposito, ma sarei curiosa di conoscere la tua senza tanti giri di parole: sembri piuttosto informato in proposito!


Grazie!

[lollapalooza]

OT

(...)

 

Benvenuta/tornata!

 

EOT

[Brezza]

OT
 

Benvenuta/tornata!

 

EOT

Grazie!


Non so se e quanto potrò essere presente su questo forum, ad ogni modo spero che a nessuno prenda un infarto!

[ammiraglio]

prego, ma non so a cosa ti riferisci!

nessun retroscena, leggo solo che ci sarà un rito abbreviato ...
leggo, m'informo.

ciao brezza! se sei tu bentrovata!

ah, ma forse ti riferisci al post precedente?
dunque ... ah sì: i rapporti tra il figlio di garrone e cassano non sono un granchè, gli avrebbero chiesto una splamatura, ma il barese avrebbe piuttosto nicchiato.
poi - e solo poi - è venuta fuori la famosa sequela di badwords quando garrone senior chiese al pupillo di venire a presenziare ad una serata.
tutto qua.

in sintesi cassano  guadagna un po' troppo per i prametri samporia.

[Brezza]

prego, ma non so a cosa ti riferisci!

nessun retroscena, leggo solo che ci sarà un rito abbreviato ...
leggo, m'informo.

ciao brezza! se sei tu bentrovata!

ah, ma forse ti riferisci al post precedente?
dunque ... ah sì: i rapporti tra il figlio di garrone e cassano non sono un granchè, gli avrebbero chiesto una splamatura, ma il barese avrebbe piuttosto nicchiato.
poi - e solo poi - è venuta fuori la famosa sequela di badwords quando garrone senior chiese al pupillo di venire a presenziare ad una serata.
tutto qua.

in sintesi cassano  guadagna un po' troppo per i prametri samporia.

Vorrei quotarti diversamente, ma sono un po' arruginita coi forum.
Sì, volevo quotare il tuo primo intervento: mi riferivo a quello infatti.
secondo te, quindi, il comportamento di Cassano è solo un pretesto per metterlo alla porta. la Samp, quindi, che cosa ci guadagnerebbe? Solo la possibilità di liberarsi di un ingaggio "pesante"?

Grazie per il bentrovata: "penso" di essere io!

[ammiraglio]

se sei tu sono contento!

no, nessun ricatto: gli è stato chiesto un gesto di riconoscimento che naturalmente - se sul breve avrebbe rappresentato un sacrificio - sul lungo termine avrebbe cmq garantito a fantantonio un proseguimento di carriera a genova.

insomma, indipendentemente dagli insulti, qualcosina si era incrinato.
forse ricomponibile, ma cmq un po' incrinato.
considera che la dirigenza si aspettava un segnale anche in virtù di qualche cazzatella fatta, visto che lui ha cmq un trattamento di favore a genova che altrove si sognerebbe.

adesso risulterebbe che ai garrone dia fastidio che qualche giornalista (diciamo opinionista) spinga molto per la riappacifazione perchè dietro c'è l'input del barese.
ripeto: risulterebbe.

[Brezza]

se sei tu sono contento!

no, nessun ricatto: gli è stato chiesto un gesto di riconoscimento che naturalmente - se sul breve avrebbe rappresentato un sacrificio - sul lungo termine avrebbe cmq garantito a fantantonio un proseguimento di carriera a genova.

insomma, indipendentemente dagli insulti, qualcosina si era incrinato.
forse ricomponibile, ma cmq un po' incrinato.
considera che la dirigenza si aspettava un segnale anche in virtù di qualche cazzatella fatta, visto che lui ha cmq un trattamento di favore a genova che altrove si sognerebbe.

adesso risulterebbe che ai garrone dia fastidio che qualche giornalista (diciamo opinionista) spinga molto per la riappacifazione perchè dietro c'è l'input del barese.
ripeto: risulterebbe.

Da come descrivi le cose, invece, sembra davvero che l'episodio insulti sarebbe un pretesto.

Io penso che se il problema fosse l'ingaggio avrebbero risolto a monte anche perchè in ogni caso la Samp non ci guadagna nulla comunque e Garrone non guarda tanto per il sottile quando si tratta di bilancio, per cui credo che la questione sia limitata all'episodio.

Staremo a vedere.

[RobCouto]

Bentornata a casa, Brezza.

Quando ti va, dicci cosa ti pare di questa Laziotta...

[Brezza]

Bentornata a casa, Brezza.

Quando ti va, dicci cosa ti pare di questa Laziotta...

Grazie, molto gentile.

Sembra mi conosciate in tanti, ma non riesco a ricordare molti nick. Abbiate pazienza.

Quando potrò, piuttosto, perchè mi andrebbe parlare un po' di calcio approfonditamente, scriverò qualcosa su questa Lazio. 

[Il lodolaio]

Grazie, molto gentile.

Sembra mi conosciate in tanti, ma non riesco a ricordare molti nick. Abbiate pazienza.

Quando potrò, piuttosto, perchè mi andrebbe parlare un po' di calcio approfonditamente, scriverò qualcosa su questa Lazio. 

Chi si rivede, bentrovata !

[Domizio]

Grazie, molto gentile.

Sembra mi conosciate in tanti...

Eccerto..

(Ogni tanto mia moglie mi chiede: "ma Brezza non c'è più?". Mo' la chiamo così si tranquillizza..)