Autore Topic: Nuovo allenatore Lazio  (Letto 7899 volte)

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Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #380 : Sabato 22 Giugno 2024, 09:42:45 »
Secondo me invece applicare il concetto di vincere bellamente lo si ottiene solo se alle spalle si ha una solidità economica superiore altrimenti si è destinati a fallire l'obiettivo.
Tranne il Barcellona che fa di questa filosofia il suo leitmotiv da sempre, le altre squadre che hanno voluto intraprendere questo percorso lo hanno interrotto bruscamente perchè in un rapporto risorse investite/ risultati andavano in deficit.
Ricordiamo che il calcio oggi è un'industria e come tale deve rispondere alle leggi di mercato.
Il gioco è solo uno degli strumenti con cui raggiungere un risultato ma non è l'unico anzi. Mi sentirei di aggiungere che è un elemento quasi marginale.
Il "bel gioco" è spesso prerogativa di quelle squadre che vorrebbero compensare il gap tecnico e quindi economico con i top team ma che sovente non vinceranno mai un cazzo.
L'Ajax di Van Gaal era uno di quei team che vinceva dominando ma durò meno di 3 anni, perchè gli olandesi, popolo di mercanti, abdicò presto a quella filosofia per vendere i suoi talenti migliori ( prevalenza del concetto economico sul raggiungimento del fattore estetico).
Poveri ma belli è un concetto che anima i nostri cuori di malati di calcio.
Tropo spesso, pero non si coniuga con la parola vittoria che è e dovrebbe essere, l'obiettivo di una squadra di calcio.

Conte, secondo me, no. Proprio nei giorni di Spagna-Italia quel che dici è dissonante, anzi, stride con la realtà.
La Spagna ci ha battuto di sistema, di mentalità, di cultura; col gioco primancora che con le individualità. So stati belli ed efficaci. Nella ricerca del bello stanno avanti, ed è ormai un distacco culturale.

Noi no, Noi basta vince pure rubando.
Ok, ma te po annà bene na volta, due?

E si finisce sempre col ripetere ciò che il Bielsa di Figline Valdarno ha detto prima di noi.


Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #381 : Sabato 22 Giugno 2024, 09:48:18 »
È l'anno di Baroni(o)
 :lol:
Questa mi era sfuggita

...È nato pure l'11 settembre...

Famose er segno della croce, va...

Offline contevlad

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #382 : Sabato 22 Giugno 2024, 10:14:30 »
Conte, secondo me, no. Proprio nei giorni di Spagna-Italia quel che dici è dissonante, anzi, stride con la realtà.
La Spagna ci ha battuto di sistema, di mentalità, di cultura; col gioco primancora che con le individualità. So stati belli ed efficaci. Nella ricerca del bello stanno avanti, ed è ormai un distacco culturale.

Noi no, Noi basta vince pure rubando.
Ok, ma te po annà bene na volta, due?

E si finisce sempre col ripetere ciò che il Bielsa di Figline Valdarno ha detto prima di noi.

Il sistema delle nazionali però è profondamente diverso da quello delle squadre di club.
Posto l'assunto che il talento è la qualità tecnica sono gli elementi determinanti al conseguimento della vittoria è proprio su queste basi che la Spagna ci ha soverchiato non sulla qualità di gioco, seppure evidentemente migliore della nostra.
Quì ci sarebbe poi da aprire un'altra discussione sulla valorizzazione dei talenti in Italia. Da noi se non hai almeno 23/24 anni non vieni considerato minimamente per la massima serie e quindi anche la nazionale ne risente.
Lamine Jamal è un classe 2007( :o) qui da noi starebbe giocando un under 17, in Spagna fa la differenza con il Barcellona insieme a Marc Guiu, classe 2006.
Ma questo è un altro argomento.
"Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso." M.Hack

Offline disabitato

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #383 : Sabato 22 Giugno 2024, 10:22:08 »
Allenatori come Sacchi, Zeman, in parte anche Sarri, lo stesso Gasperini, sopperiscono alla mancanza di campioni, con una ferrea organizzazione di gioco.
Quando è che vanno in crisi? Quando i singoli si sentono più importanti del gruppo, ovvero quando dai loro campioni che mandano fuori giri gli altri.
A quel punto, ti serve un Capello, oppure un Mourinho, uno Zoff.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #384 : Sabato 22 Giugno 2024, 10:43:38 »
Allenatori come Sacchi, Zeman, in parte anche Sarri, lo stesso Gasperini, sopperiscono alla mancanza di campioni, con una ferrea organizzazione di gioco.
Quando è che vanno in crisi? Quando i singoli si sentono più importanti del gruppo, ovvero quando dai loro campioni che mandano fuori giri gli altri.
A quel punto, ti serve un Capello, oppure un Mourinho, uno Zoff.

Sta proprio  in questo la grandezza di Sacchi: nell'aver convinto prima di vincere. Solitamente è il contrario. Poi, certo, è un calcio intensivo, dura quel tanto è poi si scoppia.

@Conte: non so se in Spagna il sistema (io intendevo in senso generale) dei club vada in altra direzione rispetto a quello delle selezioni nazionali.
I giocatori in nazionale ci arrivano con quei movimenti nella testa.
Poi magari il Real farà più affidamento sul talento, ma li allena uno che ha letteralmente venerato Sacchi.

Offline Frusta

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #385 : Sabato 22 Giugno 2024, 11:36:24 »
Fru, come al solito stai distorcendo il dato storico. Sacchi, dopo quella che tu chiami parentesi Milan (e già sta cosa fa ridere) era praticamente esaurito. Il suo lo aveva dato una volta per sempre esprimendo il calcio più bello del mondo. Un apice raggiunto soprattutto mentalmente. Non poteva e non voleva dare di più. ...

Non distorco: osservo la realtà e le sue conseguenze.
Non è vero che non poteva e non voleva dare di più:dopo "quel" Milan Sacchi ha allenato la nazionale, l' Atletico, poi ancora il Milan ed infine il Parma. Senza che il suo famoso calcio ripetesse i risultati ottenuti con "quel" Milan. Mentre "quel" Milan che lui riteneva da rifondare perché ormai esaurito per il suo calcio ha continuato a vincere dimostrandogli quanto poco valesse il suo giudizio.

Il calcio non è "come tutti gli altri campi della vita" il calcio è passione, emozione e coinvolgimento: una vittoria o una sconfitta non determinano le tue sorti come le scelte giuste o sbagliate negli altri campi della vita: se la tua squadra vince sei contento, se perde ti incazzi, non c' è altro.

Il bello è soggettivo: a te la blatta fa schifo non perché coi suoi umori giallognoli ti sporca le scarpe, ma perché madre Natura non ti ha dotato dei ricettori della blatta maschio.
Te le sporcasse miss universo con gli umori della sua  patonza cor cazzo che te farebbe schifo.
È soggettiva perché baciare in bocca Cristiano Malvoglio ti farebbe vomitare mentre il suo compagno la trova una cosa bellissima. E potrei continuare fino ad arrivare al calcio: Signori terzino per me è una cosa orribile mentre per un estimatore di Sacchi è la funzione necessaria al suo schema, "bello" soggettivo pure quello.

Sul tuo ultimo punto preferirei non rispondere ma purtroppo me tocca farlo: se invece di screditare (è lecito, si può) gli argomenti del tuo interlocutore screditi lui, (dal sofista allo yesterday la la la fino al trombone con la verità in saccoccia che pretende di insegnare il credo agli apostoli damò che lo stai a fa')  non puoi lamentarti se lui fa con te la stessa cosa.

Infin: una cosa a te piace e a me no. Punto.
A te dispiace che Sarri sia andato via, io non vedevo l' ora che si togliesse dai coglioni; questo semplicemente perché "il bello" di Sarri sta negli occhi di Panza e non in quelli Frusta.
E' tutto qui, eh, non vedo perché se dovremo mette a litiga'.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

superaquila

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #386 : Sabato 22 Giugno 2024, 11:59:15 »
Allenatori come Sacchi, Zeman, in parte anche Sarri, lo stesso Gasperini, sopperiscono alla mancanza di campioni, con una ferrea organizzazione di gioco.
Quando è che vanno in crisi? Quando i singoli si sentono più importanti del gruppo, ovvero quando dai loro campioni che mandano fuori giri gli altri.
A quel punto, ti serve un Capello, oppure un Mourinho, uno Zoff.
PER- FET- TO.

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #387 : Sabato 22 Giugno 2024, 12:31:49 »
Allenatori come Sacchi, Zeman, in parte anche Sarri, lo stesso Gasperini, sopperiscono alla mancanza di campioni, con una ferrea organizzazione di gioco.
Quando è che vanno in crisi? Quando i singoli si sentono più importanti del gruppo, ovvero quando dai loro campioni che mandano fuori giri gli altri.
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Sacchi, Zeman, Sarri eccetera alla lunga provocano nella squadra un fenomeno di rigetto. Il problema per me è quello, poi se ti chiami Signori, stai in Nazionale ed osi dire la tua sei fritto, ma se ti chiami Cristiano Ronaldo o Chiellini attacchi al muro il Sarri di turno, te ne freghi dei suoi ferrei schemi e, covid o non covid, vinci uno scudetto che stavi perdendo esattamente come avevi perso supercoppa e coppa Italia.
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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #388 : Sabato 22 Giugno 2024, 12:44:51 »
Sacchi, Zeman, Sarri eccetera alla lunga provocano nella squadra un fenomeno di rigetto. Il problema per me è quello, poi se ti chiami Signori, stai in Nazionale ed osi dire la tua sei fritto, ma se ti chiami Cristiano Ronaldo o Chiellini attacchi al muro il Sarri di turno, te ne freghi dei suoi ferrei schemi e, covid o non covid, vinci uno scudetto che stavi perdendo esattamente come avevi perso supercoppa e coppa Italia.

Si.

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #389 : Sabato 22 Giugno 2024, 14:51:33 »
Sacchi, Zeman, Sarri eccetera alla lunga provocano nella squadra un fenomeno di rigetto. Il problema per me è quello, poi se ti chiami Signori, stai in Nazionale ed osi dire la tua sei fritto, ma se ti chiami Cristiano Ronaldo o Chiellini attacchi al muro il Sarri di turno, te ne freghi dei suoi ferrei schemi e, covid o non covid, vinci uno scudetto che stavi perdendo esattamente come avevi perso supercoppa e coppa Italia.
direi che ci può ampiamente stare. Non è mai esistito e mai esisterà allenatore che si potrà sostituire al campione. Al massimo, per ego e invidia, può solo soffocare arte e bellezza del secondo.

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Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #390 : Sabato 22 Giugno 2024, 19:20:44 »
Non distorco: osservo la realtà e le sue conseguenze.
Non è vero che non poteva e non voleva dare di più:dopo "quel" Milan Sacchi ha allenato la nazionale, l' Atletico, poi ancora il Milan ed infine il Parma. Senza che il suo famoso calcio ripetesse i risultati ottenuti con "quel" Milan. Mentre "quel" Milan che lui riteneva da rifondare perché ormai esaurito per il suo calcio ha continuato a vincere dimostrandogli quanto poco valesse il suo giudizio.

Il calcio non è "come tutti gli altri campi della vita" il calcio è passione, emozione e coinvolgimento: una vittoria o una sconfitta non determinano le tue sorti come le scelte giuste o sbagliate negli altri campi della vita: se la tua squadra vince sei contento, se perde ti incazzi, non c' è altro.

Il bello è soggettivo: a te la blatta fa schifo non perché coi suoi umori giallognoli ti sporca le scarpe, ma perché madre Natura non ti ha dotato dei ricettori della blatta maschio.
Te le sporcasse miss universo con gli umori della sua  patonza cor cazzo che te farebbe schifo.
È soggettiva perché baciare in bocca Cristiano Malvoglio ti farebbe vomitare mentre il suo compagno la trova una cosa bellissima. E potrei continuare fino ad arrivare al calcio: Signori terzino per me è una cosa orribile mentre per un estimatore di Sacchi è la funzione necessaria al suo schema, "bello" soggettivo pure quello.

Sul tuo ultimo punto preferirei non rispondere ma purtroppo me tocca farlo: se invece di screditare (è lecito, si può) gli argomenti del tuo interlocutore screditi lui, (dal sofista allo yesterday la la la fino al trombone con la verità in saccoccia che pretende di insegnare il credo agli apostoli damò che lo stai a fa')  non puoi lamentarti se lui fa con te la stessa cosa.

Infin: una cosa a te piace e a me no. Punto.
A te dispiace che Sarri sia andato via, io non vedevo l' ora che si togliesse dai coglioni; questo semplicemente perché "il bello" di Sarri sta negli occhi di Panza e non in quelli Frusta.
E' tutto qui, eh, non vedo perché se dovremo mette a litiga'.

Il bello è oggettivo e non negli occhi di chi guarda. Il bello è ex se.

Il bello di quel Milan è Storia. Poi si possono disconoscere quanto si vuole
i meriti dell'allenatore, ma le sue idee applicate a quella squadra restano la "O" di Giotto: un capolavoro calcistico ineguagliato.

Credo che sia evidenza difficilmente negabile che quegli 11 giocatori da soli non sarebbero mai riusciti a vincere con quella Bellezza.


Poi, si, il calcio di questi idealisti è intensivo e, giocoforza, prima o poi subentra il rigetto;
però la crisi c'è non già perché il tecnico sia un folle, quanto perché il giocatore di calcio spesso non va d'accordo col sacrificio, con l'applicazione, la dedizione, la dieta, insomma, la vita da atleta;
perché, a dirla tutta, il calciatore un atleta vero manco lo è, e dovendo quotidianamente fronteggiare un impegno ossessivo (perché uno come Lazzari lo devi addestrà ossessivamente), alla fine schioppa.

I Capello, gli Allegri, i Mourinho sono figure minori. La storia del calcio li menzionerà certo nelle statistiche, perché alla fine della fiera, pur facendo giocare di merda le loro squadre, avranno comunque vinto, ma altrettanto certamente non avranno cambiato nulla.

D'altronde, è sta mentalità che fotte il sistema, il nostro, quella che nun te fa godé na partita demmerda ma solo desiderà ché finisca presto. Perché alla fine l'importante è dì: attaccate ar cazzo, ho vinto io.


Online Gasco luis veron

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #391 : Sabato 22 Giugno 2024, 20:31:58 »
Il bello è oggettivo e non negli occhi di chi guarda. Il bello è ex se.

Il bello di quel Milan è Storia. Poi si possono disconoscere quanto si vuole
i meriti dell'allenatore, ma le sue idee applicate a quella squadra restano la "O" di Giotto: un capolavoro calcistico ineguagliato.

Credo che sia evidenza difficilmente negabile che quegli 11 giocatori da soli non sarebbero mai riusciti a vincere con quella Bellezza.


Poi, si, il calcio di questi idealisti è intensivo e, giocoforza, prima o poi subentra il rigetto;
però la crisi c'è non già perché il tecnico sia un folle, quanto perché il giocatore di calcio spesso non va d'accordo col sacrificio, con l'applicazione, la dedizione, la dieta, insomma, la vita da atleta;
perché, a dirla tutta, il calciatore un atleta vero manco lo è, e dovendo quotidianamente fronteggiare un impegno ossessivo (perché uno come Lazzari lo devi addestrà ossessivamente), alla fine schioppa.

I Capello, gli Allegri, i Mourinho sono figure minori. La storia del calcio li menzionerà certo nelle statistiche, perché alla fine della fiera, pur facendo giocare di merda le loro squadre, avranno comunque vinto, ma altrettanto certamente non avranno cambiato nulla.

D'altronde, è sta mentalità che fotte il sistema, il nostro, quella che nun te fa godé na partita demmerda ma solo desiderà ché finisca presto. Perché alla fine l'importante è dì: attaccate ar cazzo, ho vinto io.

Panza, la bellezza e' soggettiva: ci si innamora (bellezza estetica e piu' profonda che investe sentimenti, carattere, intelligenza, modi di fare, sensibilita', ecc.), di persone per la maggior-parte diverse.

Puo' esserci anche attrazzione solamemte estetica ma anche qui i gusti sono molto diversi: se parliamo di gusti ecco che la bellezza alla fine diventa soggettiva e non piu' oggettiva.

Un tramonto puo' piacere forse a tutti?

No, poiche' i gusti sono soggettivi e quindi la bellezza di quel determinato tramonto sta' negli occhi di chi guarda.

Quel Milan forgiato da un ingegnere e filosofo calcistico in quel periodo certamente innivativo, aveva anche delle Opere d' Arte individuali che lo hanno reso un Capolavoro: Van Basten e Gullit!

Il Napoli aveva B.Giordano, Careca soprattutto D.A.Maradona: quel Napoli giocava in maniera totalmente diversa ma era anch' esso un capolavoro.



Quindi sta' negli occhi dell' osservatore.

L' Arte invece e' oggettiva e i canoni di bellezza cambiano: a volte e' comprensibile e spesso e' incomprensibile.

L' Arte non e' fatta per farsi piacere: o, la si apprezza oppure, No.