Autore Topic: Nuovo allenatore Lazio  (Letto 6327 volte)

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #360 : Venerdì 21 Giugno 2024, 16:10:34 »
Scusate ma Baroni ha firmato? L'hanno presentato? Ha mai parlato? Esiste?
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Offline Wasicu

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #361 : Venerdì 21 Giugno 2024, 16:15:30 »
Scusate ma Baroni ha firmato? L'hanno presentato? Ha mai parlato? Esiste?

Credo di si,  ma e' poco presentiero nel senso che meno dice e meglio fa'....

Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #362 : Venerdì 21 Giugno 2024, 16:16:12 »
Scusate ma Baroni ha firmato? L'hanno presentato? Ha mai parlato? Esiste?

stanno scegliendo se il materiale (fatto della sostanza del Glugacone) debba esser cartone o plexiglass. Quest'ultimo resiste alle intemperie

Offline Frusta

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #363 : Venerdì 21 Giugno 2024, 16:16:24 »
perché semplicemente l'assunto non è vero. La bellezza, e non solo quella artistista - perché la bellezza è in ogni cosa -, è oggettiva.
In proposito esistono studi accurati... il circuito dopaminergico del reward, l'area tegmentale ventrale mesencefalica, il tapioca come se fosse antani...
Oggettiva significa che è negli occhi di chi guarda.
Kant dixit. Infatti davanti ad una blatta tu te schifi mentre la blatta maschio se ngrifa. Ma stai andando fuori tema, si parlava di bellezza del calcio, ed il calcio è passione, non contemplazione. Senza risultato qualsiasi partita persa, pur se giocata che manco un balletto di Nureyev, è la schifezza della controschifezza, perché non rilascia nel nemmeno una molecola di serotonina, rilasciandone invece parecchie di bile nel tuo apparato digerente.
Per il tifoso il massimo della goduria è una derby giocato a cazzo e vinto al novantesimo per un autogol, non la danza dei cigni che ti lascia zero punti in classifica. Capisco il tuo concetto: vincere appagando l' occhio. Ma se per appagare l' occhio devi (alla Sacchi, ma cor cazzo alla Berlusconi!) distruggere e rifondare una squadra, con l' appagamento dell' occhio ci fai il brodo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #364 : Venerdì 21 Giugno 2024, 16:38:25 »
Oggettiva significa che è negli occhi di chi guarda.

ma manco per il Kaiser. C'è la bellezza ex se

Io mi schifo davanti alla blatta a causa delle esperienze manco mie o del mio vissuto, io mi schifo davanti alla blatta  magari perché la suora a scuola m'ha detto che la blatta fa schifo e che devo starle lontano, o perché non canta bene Yesterday da da da.... seemed so far away...

Quanto alla sola passione nel calcio, nun te sbajà. Io non sto dicendo di cosa deve vivere il tifoso, io sto parlando di ciò che deve informare il prodotto. In Spagna il calcio è spettacolo. Nel Madrid uno come Mourinho era di fatto inaccettabile, un indesiderato.
La qualità dello spettacolo, pertanto, non può prescindere dal Bello.

Online Gasco luis veron

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #365 : Venerdì 21 Giugno 2024, 16:46:28 »
La bellezza e' sempre compresa e segue mode o, canoni ben precisi e definiti.

L' Arte, non segue mai nessuna moda, semmai puo' crearla egli stessa ma in maniera inconscia perche' nel conscio non si e piu' nell' Arte ma nell mero intrattenimento dove si puo' trovar anche li', certamente un altro tipo di bellezza ma fine a se stessa.

Quindi l' Arte puo' esser comprensibile ma puo' sfociare anche in cio' che piu' e' incomprensibile poiche' non segue stereotipi, canoni o mode.

L' arte puo' quindi esser compresa (come la bellezza), ma anche a volte o, molto spesso puo' esser compresa.

Inoltre, la bellezza e' soggettiva ma l' Arte e' oggettiva (al di la' che possa piacere o, No).

Anche il termine Arte e' improprio e fine a se stesso: e' solamente un termine "istituzionale", che in molti casi come questo puo' esser comunque utilizzato come segno di riconoscimento per il linguaggio e per aiutare nella tematica.

Questo perche' l' Arte non e' una cosa; e' l' Artista stesso che crea l' Opera e qui mi ripeto con un altro esempio simile al precedente:

"Un Capolavolo del Bernini non e' piu' un Capolavoro ma e' un Capolavoro DEL Bernini".

Ragion per cui l' Arte va' oltre il concetto di bellezza (intesa non sempre come oggettificazione ma anche come rapporti umani).

Va da se' che il compimento dell' Opera e' sempre individuale o, di pochi mai collettiva intesa come collettivita' espansa: colui che la compie, appunto diventa l' Opera stessa.

La bellezza non va' sempre creata e quando viene creata per cercar di piacere a piu' persone possibili, segue delle mode e dei canoni: inoltre, la bellezza puo' esistere gia' in natura e parla un linguaggio adatto a tutti.

Questo in presenza di un oggetto in quanto esiste anche la bellezza dell' animo, la bellezza di un rapporto, ecc.

Tutto pero' rientra nella bellezza fine a se stessa non nell' Arte il quale supera il concetto di bellezza.

La bellezza si puo' trovare nell' artigianato e nell' Arte: l' Opera (e per Opera si intende l' Arte), non si puo' trovare gia' in natura ma va' creata dall' uomo e quindi dall' Artista e puo' contenere la bellezza mentre la bellezza non puo' contenere l' Arte.


Offline Frusta

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #366 : Venerdì 21 Giugno 2024, 17:00:53 »
Ok Panza dice, profferisce e sentenzia che la bellezza manco per il cazzo è negli occhi di chi guarda. 
:D Frusta lo sta apprendendo adesso.
:o Però mo' chi glielo dice a Kant, Goethe e Hume? 
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #367 : Venerdì 21 Giugno 2024, 17:11:51 »
l'errore è parlare di Arte partendo dal presupposto che poiché Arte debba anche essere bella.
None! o quanto meno, non più.


:o Però mo' chi glielo dice a Kant? 

Yesterday.... da da da.... seemed so far away


Offline Frusta

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #368 : Venerdì 21 Giugno 2024, 17:42:36 »
Panza, dai passa perde che non è mestiere tuo 8)
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #369 : Venerdì 21 Giugno 2024, 19:49:14 »
Marco Baroni è il nuovo allenatore della Lazio. Il tecnico, nato a Firenze l`11 settembre 1963, si prepara a vivere la sua prima stagione in biancoceleste.



Baroni, che ha iniziato ad allenare nell`estate del 2000, nella massima serie ha guidato Siena, Benevento, Frosinone, Lecce ed Hellas Verona (le ultime due per un campionato intero). In panchina ha vinto, con i salentini, il campionato di Serie B nel 2022 e, a livello giovanile, un Torneo di Viareggio e una Coppa Italia Primavera con la Juventus.



Da ex difensore invece, ha giocato in Serie A con molte squadre, soprattutto a Napoli, dove ha conquistato uno Scudetto e una Supercoppa italiana nel 1990.



Questi i suoi numeri:



SQUADRE ALLENATE: Rondinella, Montevarchi, Carrarese, Sudtirol, Ancona, Siena Primavera, Siena, Cremonese, Juventus Primavera, Virtus Lanciano, Pescara, Novara, Benevento, Frosinone, Reggina, Lecce, Hellas Verona.



PANCHINE IN SERIE A: 110 (21 vittorie, 29 pareggi e 60 sconfitte)



CATEGORIE IN CUI HA ALLENATO: Serie A, Serie B, Serie C, Campionato Primavera



SQUADRE IN CUI HA GIOCATO: Fiorentina, Monza, Padova, Udinese, Roma, Lecce, Napoli, Bologna, Poggibonsi, Ancona, Hellas Verona, Rondinella



PRESENZE E GOL IN SERIE A: 157/6



PRESENZE E GOL IN CHAMPIONS LEAGUE (EX COPPA DEI CAMPIONI): 4/1



CATEGORIE IN CUI HA GIOCATO: Serie A, Serie B, Serie C, Coppa Italia, Supercoppa italiana, Champions League, Europa League, Coppa delle Coppe

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Offline Fabio

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #370 : Venerdì 21 Giugno 2024, 19:55:26 »
Marco Baroni è il nuovo allenatore della Lazio. Il tecnico, nato a Firenze l`11 settembre 1963, si prepara a vivere la sua prima stagione in biancoceleste.



Baroni, che ha iniziato ad allenare nell`estate del 2000, nella massima serie ha guidato Siena, Benevento, Frosinone, Lecce ed Hellas Verona (le ultime due per un campionato intero). In panchina ha vinto, con i salentini, il campionato di Serie B nel 2022 e, a livello giovanile, un Torneo di Viareggio e una Coppa Italia Primavera con la Juventus.



Da ex difensore invece, ha giocato in Serie A con molte squadre, soprattutto a Napoli, dove ha conquistato uno Scudetto e una Supercoppa italiana nel 1990.



Questi i suoi numeri:



SQUADRE ALLENATE: Rondinella, Montevarchi, Carrarese, Sudtirol, Ancona, Siena Primavera, Siena, Cremonese, Juventus Primavera, Virtus Lanciano, Pescara, Novara, Benevento, Frosinone, Reggina, Lecce, Hellas Verona.



PANCHINE IN SERIE A: 110 (21 vittorie, 29 pareggi e 60 sconfitte)




CATEGORIE IN CUI HA ALLENATO: Serie A, Serie B, Serie C, Campionato Primavera



SQUADRE IN CUI HA GIOCATO: Fiorentina, Monza, Padova, Udinese, Roma, Lecce, Napoli, Bologna, Poggibonsi, Ancona, Hellas Verona, Rondinella



PRESENZE E GOL IN SERIE A: 157/6



PRESENZE E GOL IN CHAMPIONS LEAGUE (EX COPPA DEI CAMPIONI): 4/1



CATEGORIE IN CUI HA GIOCATO: Serie A, Serie B, Serie C, Coppa Italia, Supercoppa italiana, Champions League, Europa League, Coppa delle Coppe

obiettivo portare a 60 le vittorie entro quest anno

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #371 : Venerdì 21 Giugno 2024, 19:58:07 »
"le ultime due per un campionato intero"

Piatto ricco (cit.)
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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #372 : Venerdì 21 Giugno 2024, 20:12:45 »
Ok Panza dice, profferisce e sentenzia che la bellezza manco per il cazzo è negli occhi di chi guarda. 
:D Frusta lo sta apprendendo adesso.
:o Però mo' chi glielo dice a Kant, Goethe e Hume?

Tra l' altro Goethe e' un tipo piuttosto, permalosetto e un tantinello egocentrico.

Durante la guerra di Prussia, i tedeschi stavano perdendo la guerra: morti di qua, morti di la' e questo li preoccupava molto.

Goethe, passeggiava pensierosamente ma non riusciva a capire il motivo di tanta preoccupazione fino a quando non sbotto' e pronuncio' le seguenti parole: "Ma che hanno da lamentarsi i tedeschi? ".

Poi aggiunse: "Hanno me!".

Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #373 : Sabato 22 Giugno 2024, 05:53:03 »
Panza, dai passa perde che non è mestiere tuo 8)


Ah, giusto, la battutina me mancava.
Deludente come al solito e pure un po' offensivo.
Caro Frusta, a volte invece de nascondersi dietro a nomi e a pensieri impolverati o venì qui a scrive kalos kai agathos (...er classico lo abbiamo fatto tutti) come se tu potessi disporre facilmente di qualsiasi argomento col solito dotto qualunquismo, basterebbe aggiornarsi un po'; senza spocchia, senza Kant etc, o semplicemente ammettere di non sapere, o ancora, quantomeno cercando di esprimere concetti e roba tua.

Non si può sempre avere l'ultima parola su ogni argomento. Tutti vorremmo - vieppiù perchè c'è internet... - ma non si può. Suppongo però che per te sia più complesso.

Te riassumo, allora, che me sa che te sei perso:
Si partiva dal concetto di bellezza e da chi la insegue, anzi, la persegue anche nel calcio, non già con il gesto atletico e tecnico, ma guidando, organizzando gesto e movimento nell'ambito di un disegno sistematico.

No, la bellezza è il gesto, anzi, che dico il gesto, è il risultato. Sacchi, un idealista empirico (uno che ha semplicemente cambiato la storia del Calcio con la sua pietra filosofale) è un coglione...(e vabbè...) e
Lazio-riomma finale de coppa  - una partita bruttissima - è bella... anzi bellissima perché alla fine avemo vinto.
Bene.

Mo suppongo che risponderai con qualche concetto non tuo e de almeno 200 anni fa;
spero, tuttavia, senza mancà di rispetto a chicchessia.

Offline contevlad

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #374 : Sabato 22 Giugno 2024, 08:27:56 »
Il Milan di Sacchi era il Milan di Berlusconi non dimenticarlo mai Panza.
Berlusconi fu quello che cambiò il calcio e purtroppo non si limitò a quell'ambito ma cambiò la storia del nostro paese ( a mio avviso in peggio).
Silvio in quegli anni stava preparando il terreno per scendere in politica e quale è il miglior mezzo di propaganda elettorale di una squadra vincente in un paese come l'Italia?
Silvio cambiò il paradigma della conduzione di una società calcistica.
Le società erano abituate ad approcciare alle stagioni con 15 giocatori forti ed una serie di comparsate che servivano a riempire la rosa , Berlusconi raddoppiò il numero di giocatori messi a disposizione del tecnico con campagne acquisti che non si erano mai viste, fatte per potenziare la rosa ed anche per togliere giocatori alla concorrenza.
( Fernando di Napoli fu l'emblema di questa strategia, pagato a peso d'oro al Napoli in 2 anni al Milan collezionò 9 presenze).
Gli acquisti degli olandesi, prima Gullit e Van basten, l'anno dopo quello di Rejkard si aggiunsero ad una squadra che già aveva un impianto significativo, Baresi, Ancellotti, Donadoni, Evani, Galli, Massaro, Tassotti e tanti altri che sotto la guida di Sacchi da Fusignano andarono alla conquista del mondo.
Ricordo nitidamente una partita, la semifinale della coppa dei campioni dell'aprile 1989 contro il Real Madrid a Madrid, finita poi uno a uno, come una delle più belle prestazioni mai giocate da una squadra italiana all'estero, peraltro contro una squadra che in quegli anni dominava.
In quella partita il Milan fece una prestazione sontuosa che gli fece meritare la standing ovation da parte di tutto lo stadio, forse la prima della storia calcistica, in un tempio del calcio come il Santiago Bernabeu.
Vincere dominando era la filosofia di quella squadra.
Dopo essere salita sul trono d'Europa ed  aver riscritto la storia stracciando la Steaua Bucarest in finale, quel Milan salì sul tetto del mondo.
Non erano tanto le vittorie a rendere quella squadra forte, l'unicità è che venivano raggiunte con una facilità disarmante. Sembrava esprimere una manifesta superiorità nei confronti delle altre, potevano perdere solo a causa loro, non perchè qualcuno potesse essere più forte.
Sacchi durò 4 stagioni al Milan, in cui riuscì a vincere molto ma non forse come avrebbe potuto anche in virtù di un rapporto con la squadra che andò via via logorandosi per i suoi metodi di allenamento  ed i suoi atteggiamenti che alla lunga andarono sul cazzo ai senatori  della squadra.
Berlusconi messo davanti alla scelta se tenere lui o Marco Van Basten non ebbe nessuna esitazione, scelse l'olandese.
Il Milan di Berlusconi continuò a vincere, Arrigo invece  evaporò come neve al sole insieme alle sue filosofie di gioco attuabili ( e nemmeno sempre) solo se alle spalle hai una società come quella.
Berlusconi consegnò la squadra a Fabio Capello che consolidò le vittorie di quel Milan con un metodo decisamente diverso da quello del suo predecessore ma ancora più vincente.
Pragmatico, utilitaristico, cinico.
Anche lui può essere ricordato per la finale di coppa campioni contro il Barcellona in cui annientò i blugrana con un 4 a 0 sensazionale.
Parlando con tanti tifosi milanisti che hanno vissuto quegli anni la stragrande maggioranza ti dice che tra il tecnico di Fusignano e Fabio Massimo preferiscono senza dubbio il secondo.

Tutto sto pippotto per dire che la ricerca dell'estetica finalizzata alla vittoria si coniuga solo quando c'è una disponibilità economica immensa alle spalle, senza è solo fuffa.
Il Foggia di Zeman ed altre squadre che hanno fatto "Carciospettacolo" rimangono e rimarranno solo nei  ricordi dei tifosi  che hanno avuto allietato l'occhio ma che non hanno mai vinto nulla.
Meteore nel firmamento calcistico o meglio meteorismi ( intestinali).


"Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso." M.Hack

Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #375 : Sabato 22 Giugno 2024, 08:39:38 »
D'accordo,  ma il vincere esprimendo bellezza deve coniugarsi non già con i soldi - certo, se ci sono è meglio- ma con la disponibilità e l'applicazione dei giocatori.

Perché il Foggia di Zeman, costruito con due soldi, era bello.

Ora si colpevolizzano i tecnici idealisti alla Sacchì, Zeman e Sarri - rei unicamente di voler regalare al pubblico uno spettacolo - ma non le società e, soprattutto, i giocatori, quest'ultimi per la maggior parte istintivi, pigri e raramente intelligenti.

Quel Milan lì, invece, era pieno zeppo di giocatori intelligenti. E lo dimostrano le carriere che abbiamo visto dopo.

Offline Frusta

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #376 : Sabato 22 Giugno 2024, 08:53:56 »
Ste, a me puoi dire tutto, non me ne frega niente, però, vale in generale, se dai del sofista al tuo interlocutore non puoi pretendere che non ti segua nello stesso piano. Se tiri fuori il concetto di "bello perché buono" su cui poggia qualche millennio di estetica per sostenere il tuo discorso, non puoi pretendere che il tuo interlocutore non ti segua riferendosi al periodo in cui è stato messo in pratica e a chi ce lo ha messo per buttarla sull' amo fatto tutti er classico dandogli di fatto del trombone.
Oppure se definisci cazzata un concetto formulato da personaggi di cui poi ti si fa notare il nome e gli rispondi intonando Yesterday, non puoi pretendere che non ti risponda sullo stesso tono, e poi dargli del deludente e pure un po' offensivo se alla fine vuole chiuderla lì.
Insomma, rileggi e facce caso: io te so' semplicemente venuto dietro, tuttoqua.

Riguardo all' argomento in questione, a me sembra che il "concetto di bellezza e da chi la insegue, anzi, la persegue anche nel calcio, non già con il gesto atletico e tecnico, ma guidando, organizzando gesto e movimento nell'ambito di un disegno sistematico" da cui si è andati inopinatamente a sbattere sul concetto di arte è piùo meno l' argomento che mi sento ripetere dai tempi di Sacchi prima e da quelli di Sarri ora, e che viene tirato puntualmente fuori per giustificare il fallimento che ha fatto seguito alla più o meno luminosa partentesi fortunata della loro carriera.

Il mio pensiero lo sai, e ti ci faccio la somma con due addendi:
1) la bellezza nel calcio coincide con la vittoria, senza la seconda con la prima ci fai il brodo.
+
2) Sacchi ha vinto con "quel Milan" e con nessun' altra squadra, e se nell' "ambito di un disegno sistematico" un allenatore pretende che il miglior reaizzatore del campionato in un campionato mondiale si metta a fare il terzino e si priva di un rigorista coi controcazzi in una finale che poi perderà ai rigori, è da prendere da esempio come coglione, non come maestro di calcio. 
=
Sacchi dopo quel Milan non se lo è inculato più nessuno e chi ci ha provato se ne è dovuto pentire.
E Sarri sta facendo la stessa fine.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline contevlad

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #377 : Sabato 22 Giugno 2024, 09:00:10 »
Secondo me invece applicare il concetto di vincere bellamente lo si ottiene solo se alle spalle si ha una solidità economica superiore altrimenti si è destinati a fallire l'obiettivo.
Tranne il Barcellona che fa di questa filosofia il suo leitmotiv da sempre, le altre squadre che hanno voluto intraprendere questo percorso lo hanno interrotto bruscamente perchè in un rapporto risorse investite/ risultati andavano in deficit.
Ricordiamo che il calcio oggi è un'industria e come tale deve rispondere alle leggi di mercato.
Il gioco è solo uno degli strumenti con cui raggiungere un risultato ma non è l'unico anzi. Mi sentirei di aggiungere che è un elemento quasi marginale.
Il "bel gioco" è spesso prerogativa di quelle squadre che vorrebbero compensare il gap tecnico e quindi economico con i top team ma che sovente non vinceranno mai un cazzo.
L'Ajax di Van Gaal era uno di quei team che vinceva dominando ma durò meno di 3 anni, perchè gli olandesi, popolo di mercanti, abdicò presto a quella filosofia per vendere i suoi talenti migliori ( prevalenza del concetto economico sul raggiungimento del fattore estetico).
Poveri ma belli è un concetto che anima i nostri cuori di malati di calcio.
Tropo spesso, pero non si coniuga con la parola vittoria che è e dovrebbe essere, l'obiettivo di una squadra di calcio.


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Online Gasco luis veron

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Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #378 : Sabato 22 Giugno 2024, 09:07:56 »
D'accordo,  ma il vincere esprimendo bellezza deve coniugarsi non già con i soldi - certo, se ci sono è meglio- ma con la disponibilità e l'applicazione dei giocatori.

Perché il Foggia di Zeman, costruito con due soldi, era bello.

Ora si colpevolizzano i tecnici idealisti alla Sacchì, Zeman e Sarri - rei unicamente di voler regalare al pubblico uno spettacolo - ma non le società e, soprattutto, i giocatori, quest'ultimi per la maggior parte istintivi, pigri e raramente intelligenti.

Quel Milan lì, invece, era pieno zeppo di giocatori intelligenti. E lo dimostrano le carriere che abbiamo visto dopo.

Sacchi e Sarri, Maestri della fase difensiva.

Sacchi Maestro e Insegnante: Sarri, solamente Maestro.

Tra i 3 se dobbiamo parlare di pura estetica, mi prendo Zeman (Maestro e Insegnante della fase offensiva).

E ancor di piu' mi prendo il primo Van Gaal dell' Ajax (inventore addirittura di un nuovo Sistema di gioco per sfruttare il trequartista classico negli anni 90').

Tra questi, pero' solamente Zeman (che non ha mai vinto nulla ma nemmeno ha mai allenato le Big!), e' riuscito a riprodurre piu' volte anche se non sempre il suo calcio.

Parlando d' estetica quindi di sola bellezza e non piu' di bellezza abbinata all' Arte (che e' cio' di colui che la compie o, di chi compie il gesto), mi prendo Zeman e Van Gaal.

Poi Sacchi: Sarri anche No perche' non e' un Insegnante di Calcio ma solo Maestro di Calcio e solamente nel Napoli e' riuscito ad applicare tutte le sue idee: mai piu' v'e' riuscito.

Il suo Empoli giocava molto bene ma mai quanto il Foggia di Zeman: questo va' ricordato.

Tuttavia sono stati 4 innovatori e quindi per questo motivo sono stati studiati da tutti e questo dimostra comunque la loro competenza: sono i tecnici che veramente ho studiato di piu'.

L' ultimo che ho studiato in questa stagione e' stato Italiano che a differenza di loro non e' un' innovatore (anche se due tre cosette nuove le ha apportate ma parliamo di cose minimali).

Li 4, li' considero dei Grandi Maestri, dei Grandi innovatori ma per me gli allenatori non sono mai artisti: semmai degli Ingegneri a volte come in questo caso dei Grandi Ingegneri e Filosofi (perche' abbinano la fase meccanica alla Filosofia nel Calcio).

Gli Artisti rimangono i calciatori coloro i quali compiono il gesto (e d' Artisti nel calcio in Italia, ahime' ne' son rimasti ben pochi!).




Panzabianca

Re:Nuovo allenatore Lazio
« Risposta #379 : Sabato 22 Giugno 2024, 09:26:32 »
Fru, come al solito stai distorcendo il dato storico. Sacchi, dopo quella che tu chiami parentesi Milan (e già sta cosa fa ridere) era praticamente esaurito. Il suo lo aveva dato una volta per sempre esprimendo il calcio più bello del mondo. Un apice raggiunto soprattutto mentalmente. Non poteva e non voleva dare di più. Si, si  è in seguito riciclato in ruoli da Direttore, supervisore e roba del genere (però nel Real e non nel Cerignola), ma Lui aveva già segnato la Storia, lui aveva disegnato la "O" di Giotto, ed è altrettanto chiaro che una vittoria di Sacchi ne valga cento de quelle di Allegri  e Capello messi insieme.


Quanto poi all'importanza del risultato (grazie ar cazzo!) e alla facile teoria che da questo solo parta, nel calcio come in tutti i campi della vita, essa è unicamente strategia di chi finge di dialogare ma se crede con la verità in tasca.
E nel calcio come in tutti i campi della vita del nostro Paese essa è sinonimo di arretratezza, culturale e non.

Riguardo al Bello è ormai appurata la dotazione di un'innata percezione di esso; e cose di cui parli, pertanto, restano teorie per di più di gran lunga superate, quindi pure sti grancazzi de Kant e polverume vario.

Infine, il "lassa perde non è roba per te" non è la misura di chi lo riceve ma solo di chi si permetta di scriverlo o di pensarlo.
Ma tu fai così su ogni argomento... aspé mo ariva Frusta che spiega er Padre Nostro all'Apostoli...
Un atteggiamento arrogante pe noi che semo Apostoli già da un po'.