Autore Topic: L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!  (Letto 9805 volte)

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Offline fish_mark

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #20 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 11:30:07 »
Io credo che o è cosi'o si cambia radicalmente( cosa che personalmente auspico),
Basta eliminare cartellini e contratti da dipendenti e fare solo contratti con professionisti a partita IVA( cosi' almeno i nostri eroi pedatori cominceranno a pagare loro le tasse e non a concordare il netto).
La prestazione di un calciatore e' del tutto equiparabile ad un primo attore di spettacolo, quindi ingaggi a stagione senza tratta degli schiavi e senza Società schiavizzate . Massima libertà.

Sai che hai centrato in pieno la questione? Dillo al presidente, vedi che ti risponde, ma preparati: potrebbe saltarti alla giugulare perché non credo proprio che abbia questo in mente.
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Offline calimero

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #21 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 11:39:43 »
.......

Quanto al tema delle cure mediche l’aspetto è delicatissimo e il presidente ci si muove con la delicatezza di un elefante. IL diritto alla salute è personalissimo per cui un calciatore, milionario o meno, ha un diritto pieno di decidere da chi curarsi e questo nessun contratto collettivo potrà mai metterlo in discussione.
Mi riesce difficile a comprendere dove nascano questi problemi se non dalla volontà dei presidenti di controllare tutto il ciclo delle terapie. Non posso credere che i giocatori non abbiano una assicurazione privata che gli copra i costi delle cure (profumatissime, questo sì, ma è interesse delle società riaverli presto al meglio), così come non posso credere che le società non siano informate delle decisioni del giocatore.



Credo che il problema maggiore è che spesso i calciatori, alcuni dei quali non brillano per perspicacia, si affidano a "maghi e santoni" per citare il nostro (non il tuo, per carità). E' evidente che, pur restando imprescindibile il diritto soggettivo alla libertà di cura, non mi pare assurda la pretesa della società di accollare ai calciatori la spesa per l'utilizzo di strutture esterne.. Del resto anche per le altre categorie funziona così,io se vado all'IPA (l'istituto di previdenza e assistenza del mio ente) vengo curato gratis ma devo evidentemente utilizzare i medici della struttura. Se voglio altri medici me li pago. Da quello che dice Lotito parrebbe invece che i calciatori pretendano gli oneri a carico delle società quand'anche utilizzino strutture mediche non organiche al club.

Trovo  meno condivisibile la "cessione obbligatoria". Si potrebbe pensare ad un aumento  rilevante dell'ingaggio al calciatore a carico della società cedente, ma anche così permangono numerose perplessità sull'applicazione di questa novità.

Offline LaLazioMia

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #22 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 11:45:33 »
Sai che hai centrato in pieno la questione? Dillo al presidente, vedi che ti risponde, ma preparati: potrebbe saltarti alla giugulare perché non credo proprio che abbia questo in mente.
Sarebbe una rivoluzione totale ( non solo per il calcio Italiano, ma anche Europeo e mondiale). Non vedo perchè Lotito dovrebbe non essere d'accordo. La patrimonializzazione dei pedatori è quanto di piu' volatile( altro che Olimpia) ed aleatorio ci possa essere, ed il primo a saperlo e' proprio Lotito che cerca una patrimonializzazione reale nello stadio.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline fish_mark

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #23 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 11:48:21 »
Sarebbe una rivoluzione totale ( non solo per il calcio Italiano, ma anche Europeo e mondiale). Non vedo perchè Lotito dovrebbe non essere d'accordo. La patrimonializzazione dei pedatori è quanto di piu' volatile( altro che Olimpia) ed aleatorio ci possa essere, ed il primo a saperlo e' proprio Lotito che cerca una patrimonializzazione reale nello stadio.

patrimonializzazione significa fonte di reddito stabile.
Lo stadio lo è ma per motivi soprattutto extracalcistici.
nella gestione di un asocietà significa differenziare le fonti di reddito (botteghino, tv, merchandising)
a queste si può aggiungere il trading dei giocatori: con il tuo ingaggio annuale questa fonte di reddito scompare. Non credo che gradirebbe, anzi lui vuole mantenere a 5 anni il limite dei cartellini riducendo al massimo il potere di condizionamento dei giocatori nei trasferimenti. Il disegno è chiaro.
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Offline carpelo

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #24 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 11:59:40 »
io, vigliaccamente, spero che Lotito non pari il culo a quelli che poi trarranno vantaggi dal negoziato

Offline Sanfatucchio

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #25 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 12:05:55 »
Lotito ha ragione. Ritengo i calciatori della serie A e B dei "liberi professionisti" hanno tutti i diritti dei lavoratori ma a quanto pare non gli obblighi. E' giusto tutelare i giovani della primavera e i calciatori delle serie inferiori ma gli altri sono in contraddizione con lo status di dipendente. Dovrebbero fare pace con il cervello. I contratti di 5 anni già al secondo sono carta straccia perchè i loro procuratori minacciano l'art.17. A proposito quanti di voi dipendendenti che mi leggete avete un procuratore?

Offline giamma

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #26 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 12:08:02 »
E dire che pensavamo di non avere un rigorista affidabile ! :P
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Offline aaronwinter

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #27 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 12:11:37 »
Pare che 40 giocatori di Serie A (inclusi Buffon e Doni) e tra questi 13 titolari della Lazio, abbiano scritto una lettera di dissociazione dalla AIC, esternando l'intenzione di creare un nuovo sindacato (meno conflittuale nei confronti delle Società, mi pare di capire)

Dei nostri ci dovrebbero essere Rocchi, Floccari, Brocchi ed altri.
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Offline MagoMerlino

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #28 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 12:22:30 »
Sarebbe una rivoluzione totale ( non solo per il calcio Italiano, ma anche Europeo e mondiale). Non vedo perchè Lotito dovrebbe non essere d'accordo. La patrimonializzazione dei pedatori è quanto di piu' volatile( altro che Olimpia) ed aleatorio ci possa essere, ed il primo a saperlo e' proprio Lotito che cerca una patrimonializzazione reale nello stadio.
I contrattii a stagione sono una novità? Ma se li stipulava già Lenzini, di stagione in stagione con ogni singolo calciatore..... poi è intervenuta la Bosman, che dovrebbero abrogare, se rivogliono quelle libertà....

Sul sottobosco, poi, bisognerebbe capire come intende risolvere il problema, dal momento che per il momento lo finanzia.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

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Offline Breizh

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #29 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 12:43:41 »
A proposito quanti di voi dipendendenti che mi leggete avete un procuratore?
Be', io un manager ce l'ho: è mia moglie.  :director: :)

Offline robylele

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #30 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 13:33:40 »
Be', io un manager ce l'ho: è mia moglie.  :director: :)

Sei Sereni?   :D

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
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Offline gazzaladra

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #31 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 13:51:44 »
faje male presidè!
Non chi comincia...ma colui che persevera.

TD

Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #32 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 14:21:29 »
tutto bello, ma stando a quel poco che si è letto sulla vertenza, tra un frizzo, un lazzo, una sottolineatura demagogica, un porelli jamancano li soldi eccetera (in questo la copertura dell'informazione sulla vicenda è stata da vomito), non risulta che l'oggetto del contendere siano i soldi e la possibilità di legarli al risultato, quanto la norma sui trasferimenti senza consenso, che non sarebbe solo verso squadre della serie A italiana ma anche di altri paesi. Il presidente riconosce la delicatezza del tema. Quanto agli intermediari, ha tutte le ragioni: si mettano d'accordo e li caccino via a pedate, i calciatori "sul campo" sono la parte migliore di questo sport, levateli dalle grinfie di quelle sanguisughe.
Per il resto, i ragionamenti sulla flessibilità portano il discorso sul piano politico. Flessibilità è un ombrello nel culo, per dirla con Altan. Quando vi dicono che i tempi sò cambiati diffidate: se sò cambiati, presidè, assuma un bel centravanti vioetnamita, vedrà che risparambia.

Offline fish_mark

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #33 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 15:12:50 »
Sul rete ho trovato alcuni articoli che possono essere di aiuto per capire lo stato dell’arte del confronto tra sindacato calciatori e società
Ovviamente questo contributo è disponibile a tutti, specie a chi avrà la curiosità di andare a vedere quali sono le posizioni di coloro che sostengono le posizioni dei giocatori.

Sulla possibilità di risoluzione anticipata del il rapporto di lavoro secondo le loro necessità si eccepisce che la normativa del rapporto di lavoro subordinato non consente la risoluzione anticipata del rapporto a tempo determinato, a meno di casi eccezionali.
Il fatto della risoluzione anticipata con contestuale offerta di una situazione equivalente a quella che loro gli hanno offerto fino a quel momento si afferma che ciò avveniva nel calcio di quarant’anni fa e immaginare di reinserirlo pare essere una strada non percorribile, a meno di uno scontro fortissimo con l’associazione calciatori.
Il calciatore ha una responsabilità e una incidenza rilevantissima sull’andamento dell’impresa. Se è vero che il calciatore è così determinante per la vita della società bisogna individuare una tipologia giuridica da applicare a questo rapporto di lavoro che tenga in considerazione questa peculiarità. L’unica che si può avvicinare a questa ipotesi è quella del dirigente di azienda, che deve promuovere, coordinare e gestire, con il suo lavoro, gli obiettivi dell’impresa.
Proprio in considerazione di questi poteri e della fiducia che deve sempre esistere sulle sue capacità professionali, la figura professionale del dirigente ha una disciplina totalmente diversa in tema di risoluzione del rapporto di lavoro, rispetto a quella degli altri lavoratori.
Le possibilità di trovare una soluzione per i calciatori possono essere molteplici e ci possono aiutare proprio i contratti dei dirigenti. Infatti la clausola di durata minima garantita, detta anche patto di stabilità, è molto frequente in tali contratti, consentendo alle parti un recesso anticipato al di fuori di tale periodo.
Si potrebbe adattare tale clausola al contratto dei calciatori, stabilendo un periodo minimo protetto, elastico, a scelta delle parti (es. i primi due anni), durante il quale non si può risolvere il contratto, e la possibilità, per entrambe le parti di risolvere legittimamente il contratto nel periodo successivo (es. il terzo e il quarto in un contratto di durata quadriennale) salvo l’onere di ciascuna parte di corrispondere all’altra, nel caso in cui ciò avvenga, una somma a titolo di risarcimento (non tassabile) già prestabilita al momento della stipula del contratto.
Una soluzione che contiene anche un vago richiamo alla normativa FIFA, il che certamente non guasta (dove infatti esiste il principio del periodo protetto per i primi tre anni di contratto per gli under 28 e di due anni di contratto per gli over 28 nota di F_M).

la natura del rapporto di lavoro calcistico è disciplinata all’art. 3 della legge 91/1981 che esprime la presunzione di lavoro subordinato.
L’art. 3 inquadra il rapporto di lavoro sportivo nella fattispecie del rapporto di lavoro subordinato,
Qualche dubbio viene espresso su questo punto, visto che quella scelta sia stata un po’ forzata e figlia del momento storico che si viveva in quell’epoca.
L’oggetto del contratto di lavoro sportivo è, secondo noi, la prestazione che il calciatore deve rendere nella gara (campionato, coppa, ecc), prestazione che deve fornire al massimo livello per fare vincere la squadra.
La società tessera il giocatore con l’unico obbiettivo e desiderio che questo giochi al meglio nelle partite ufficiali.
La differenza con lo sportivo lavoratore autonomo (es. nell’atletica leggera) sta nel fatto che questi per preparasi alla gara lo fa organizzandosi come meglio ritiene, mentre il calciatore lo fa in gruppo, con gli altri compagni di squadra sotto la direzione dell’allenatore.
Ma la prestazione che caratterizza il lavoro di entrambi gli atleti e che li qualifica come tali è lo svolgimento della competizione ufficiale.
Ma questa non è la ragione per cui le parti stipulano il rapporto di lavoro !
In questa considerazione (che è dei sostenitori del rapporto di lavoro subordinato) manca il momento più importante, quello che ha determinato la ragione per cui le parti hanno stipulato il contratto : la disputa della gara.
Non si può affermare che l’oggetto del contratto di prestazione sportiva sia la semplice, ripetitiva e quotidiana messa a disposizione delle energie lavorative come accade nel normale rapporto di lavoro subordinato.
L’oggetto del contratto è la messa a disposizione della società della prestazione agonistico – sportiva - competitiva che si esprime nella gara.
Ci troviamo in presenza di un rapporto di lavoro che, a nostro avviso, non può essere qualificato con tranquillità come lavoro subordinato, a meno di effettuare forzature che vanno a scapito della razionalità giuridica.
Si tratta quindi di avere il coraggio di abbandonare, ovviamente con l’aiuto inevitabile del legislatore, l’inquadramento effettuato con la legge 91 del 1981 che dogmaticamente definisce il rapporto di lavoro sportivo come rapporto di lavoro subordinato, per creare un nuovo “genus” che forte della sua unicità, inquadri il rapporto di lavoro calcistico in una categoria nuova, speciale ed unica rispetto a quelle fino ad ora esistente ed accolga in pieno le caratteristiche peculiari di questa attività lavorativa.
non so se il professionista che parla in questa intervista ricorda che a livello internazionale esiste la norma sul numero minimo di partite da giocare a tutela della professionalità del giocatore.


sul clima della trattativa societa' calciatori la questione su cui la tensione è massima riguarda la possibilità per le società di calcio di risolvere a piacimento il contratto individuale di lavoro sottoscritto con il calciatore. le altre questioni sono di contorno anche se, alcune di esse, non di secondaria importanza.
La rappresentanza delle società era rafforzata dalla presenza del Presidente della Lazio Lotito e dal legale della Juventus, avv. Briamonte che, proprio in queste trattative, insieme al Presidente Lotito ha assunto il ruolo di “falco” nella negoziazione con l’associazione calciatori. Questo loro atteggiamento è emerso con forza nel dibattito sulle ipotesi di rinnovo del contratto.
E’ ritenuto sorprendente soprattutto l’atteggiamento posto in essere dal Presidente Lotito e dall’avv. Briamonte. Un atteggiamento molto deciso, indisponibile a qualunque mediazione, che nel Presidente Lotito si esprime con un eloquio simpatico e a tratti anche divertente, mentre nell’avv. Briamonte assume dei contorni, a nostro avviso eccessivamente aggressivi e presupponenti nei confronti della controparte (associazione calciatori).
Si è avvertita una volontà di imporre con forza la propria posizione, mentre avrebbe fatto piacere avvertire il desiderio di trattare per trovare un punto di incontro in una zona intermedia fra le due posizioni.




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Offline BobLovati

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #34 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 15:18:59 »
carissimo f_m, te stavo pe´ " ignora utente ", ma m´hai salvato; scrivi cose talmente lunghe e complicate che nun le leggo, senza ignorarle    :D
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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #35 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 15:35:38 »
assolutamente contrario al  "mero" trasferimento senza assenso.
a meno che non ci sia un premio in denaro da parte del club, come funziona del resto in qualsiasi azienda normale.
molti dei punti discussi mi trovano invece d'accordo.
 
per il resto 'sta battaglia per come la presenta lotito rischia di essere un'imboscata, come al solito.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

TD

Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #36 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 16:04:14 »
In un mondo venale come quello del calcio agli ostracismi credo molto poco.
Credo più ai cartelli d'imprese, visto che già ci sono stati in passato.

Offline Arkham

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #37 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 16:10:45 »
Non mi sono mai trovato tanto d'accordo con Lotito.
L'assocalciatori dovrebbe tutelare di più i tantissimi pseudo-dilettanti della lega-pro, che firmano un contratto insieme alla rescissione dello stesso, piuttosto che andare al muro contro muro per difendere i privilegi dei miliardari di serie A.
Mi piace anche il passaggio:"prendo atto che il mondo del calcio è un mondo a parte".
Piccoli presidenti (finalmente) crescono. :D
-Che confusione!
-Sarà perchè ti amo!

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #38 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 16:11:14 »
Per il resto, i ragionamenti sulla flessibilità portano il discorso sul piano politico. Flessibilità è un ombrello nel culo, per dirla con Altan. Quando vi dicono che i tempi sò cambiati diffidate: se sò cambiati, presidè, assuma un bel centravanti vioetnamita, vedrà che risparambia.

Sì, ma solo vietnamiti comunitari.

La flessibilità è un ombrello nel culo dei dipendenti, mica dei calciatori professionisti.
I quali flettono spesso a piacer loro in vista di rinnovi dei contratti. Me li ricordo, questi "professionisti" depressi causa mancato rinnovo.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline dukenduke

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Re:L'Associazione Calciatori non vuole Lotito al tavolo delle trattative!
« Risposta #39 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 16:39:06 »
Risposte molte esaurienti del presidente, sono d'accordo su tutto tranne che sul trasferimento forzato.

Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...