Stadio: perchè la S.S. Lazio non ha alcun progetto?

[Russotto]

Un'antica necropoli romana sotto allo stadio Flaminio: è questa la scoperta effettuata fin dal 2008 dalla  Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, sotto la supervisione della Dr.ssa Marina Piranomonte. Di recente sono state scoperte altre cinque tombe e questa estate saranno eseguiti altri scavi.
Finora sono state ritrovate 23 iscrizioni funebri, decine di monete di bronzo, lampade ad olio e più di 1.000 frammenti di ceramica.
La grande necropoli potrebbe contenere fino a 50 tombe collegate da una rete di strade: la via Flaminia è a 120 metri di distanza ed è possibile che la necropoli si estenda fino a quel punto.
Dichiara la Piranomonte:"Fino ad ora abbiamo ritrovato iscrizioni con nomi greci, il che suggerirebbe che degli schiavi liberati greci siano stati seppelliti qui. Questi siti risalgono al I° secolo a.C., ma il vasellame medioevale ci dice che le tombe sono diventate successivamente delle case: abbiamo trovato scale installate da persone che hanno costruito un secondo piano sulle tombe per realizzare stanze aggiuntive".
Come è possibile che le tombe non siano state scoperte durante i lavori di costruzione dello stadio? La Dr.ssa Piranomonte suppone che l’ingegnere Pier Luigi Nervi, che progettò lo stadio, probabilmente occultò la scoperta per evitare che i lavori fossero interrotti.



Ecco. Si tratta di un imbuto. Che finisce nel culo del diavolo.


PEr tacer delle norme uefa in merito a tornelli e quant'altro.

Mejo.

Ce famo un museo nuovo di zecca ed in cambio ce prendiamo il prezzo dei biglietti. Volevate lo stadio col museo? Eccolo! 

[Drenai]

per capire il cetriolo che si sta preparando, l'ex marito della raggi ha appena rilanciato su FB sta storia della petizione pro flaminio, esaltandola proprio in quanto "a zero speculazione". capito la par condicio?

[BobLovati]

Non lo voglio recuperare, lo voglio abbattere. Se non si può me ne farò una ragione, come voi ve la farete se sopra la palude non ce fanno costruì. Speriamo se la faccia pure Lotito.

non so di chi "voi" parli, come spesso ti succede; io dico solo che il Flaminio, come oramai dovremmo sapere TUTTI, è da dimenticare.
Le ragioni, le motivazioni, gli impedimenti ed i limiti legali li sappiamo bene, da anni.
Per cui insistere è semplicemente inutile; poi, certo, se qualcuno ammira il soldato giapponese abbandonato sull´isola deserta del Pacifico va bene. L´importante è che se ne renda conto.

Se, poi, non se ne rende conto, ecco l´ultima novità (o polpetta avvelenata che dir si voglia):

per capire il cetriolo che si sta preparando, l'ex marito della raggi ha appena rilanciato su FB sta storia della petizione pro flaminio, esaltandola proprio in quanto "a zero speculazione". capito la par condicio?

più chiaro ora ?   

[Russotto]

l'EX marito della Raggi non conta un emerito cazzo. Vorrei che fosse chiaro anche questo.

[fish_mark]

Non lo voglio recuperare, lo voglio abbattere. Se non si può me ne farò una ragione, come voi ve la farete se sopra la palude non ce fanno costruì. Speriamo se la faccia pure Lotito.

Ma no. Tu sei un povero ingenuo che ancora crede agli asini che volano (proprio come me) e quindi ti fai irretire dai maestri del male (della Lazio) che propugnano il recupero di un cesso irrecuperabile, quale è il Flaminio, mentre dall'altra parte (specie in rete) crescono e proliferano coloro che, alfieri della modernità, avanguardie dell'avvenire della Lazio, sono già avanti, talmente avanti che sono 13 anni che aspettano sulla Tiberina.

per capire il cetriolo che si sta preparando, l'ex marito della raggi ha appena rilanciato su FB sta storia della petizione pro flaminio, esaltandola proprio in quanto "a zero speculazione". capito la par condicio?

Sulla questione Flaminio è meglio sorvolare visto che - come ha ripetutamente affermato il nostro - non è nei piani della SSLazio attuale. Punto. Ite missa est. Un giorno diventerà sede di edifici e di un bel parco, con annessa necropoli, proprio come il Sarrià a Barcellona.

Sul resto, ossia la Tiberina, il vero e unico terreno di scontro o di negoziato (a seconda dei punti di vista) con l'amministarzione attuale (e quelle passate) è la possibilità, prima di tutto tecnica, poi politica, di trasformare i suoi terreni in suolo edificabile.
Se 13 anni non sono stati sufficienti a far passare l'idea, la questione è di capire se, come e perché si riusciranno ORA a trovare gli argomenti giusti per questo, ad oggi, miracoloso risultato: ossia l'edificabilità dei suoi terreni.

L'argomento principe, molto elegante, per cui "se a loro j'ho fate fa c'ho dovete fa fà a noi" non è poi così solido come si può pensare.
Peraltro, a "loro" è stata concessa una certa "cubatura" (stamattina quotata su Repubblica nell'ordine di 500 mila metri cubbi), così suddivisa:
- l'impianto a Pallotta, azionista di maggioranza,
- l'affitto pagato dalla AS
- le cubature (residenziale, commerciale, direzionale, pastorale) a un certo Parnasi, noto costruttore, che pare non faccia parte dell'azionariato della AS.

Quindi, la domanda più o meno spontanea è la seguente: la cubatura a loro, si ... ma loro chi?

[BobLovati]

lo vedi a che servi, Russo´ ??   

[Il lodolaio]

In questo caso c'è proprio da dire:meno male che c'è Lotito.

[fish_mark]

per capire il cetriolo che si sta preparando, l'ex marito della raggi ha appena rilanciato su FB sta storia della petizione pro flaminio, esaltandola proprio in quanto "a zero speculazione". capito la par condicio?

la domanda spontanea, quella vera per noi laziali, è poi un'altra.

Quando presenta Lotito il suo proggetto in Comune?

[AlenBoksic]

Gente,
stasera c'è il derby,
ma di checaxxo state a ragionare???
Bando alle ciance.
Bandiera in mano, Sanagola in tasca e tutti allo stadio a urlare forzaLazio

[MagoMerlino]

Ce ricorda quando stavamo con le pezze al culo.

Però la storia del Flaminio e la Lazio va molto oltre questo, basterebbe leggere LazioWiki.

[disabitato]

sì ma non è un motivo sufficiente per andare lì e diventare il chievo a tutti gli effetti.
Romanticamente, ma sempre chievo.

[Russotto]

Ma no. Tu sei un povero ingenuo che ancora crede agli asini che volano (proprio come me) e quindi ti fai irretire dai maestri del male (della Lazio) che propugnano il recupero di un cesso irrecuperabile, quale è il Flaminio, mentre dall'altra parte (specie in rete) crescono e proliferano coloro che, alfieri della modernità, avanguardie dell'avvenire della Lazio, sono già avanti, talmente avanti che sono 13 anni che aspettano sulla Tiberina.

Sulla questione Flaminio è meglio sorvolare visto che - come ha ripetutamente affermato il nostro - non è nei piani della SSLazio attuale. Punto. Ite missa est. Un giorno diventerà sede di edifici e di un bel parco, con annessa necropoli, proprio come il Sarrià a Barcellona.

Sul resto, ossia la Tiberina, il vero e unico terreno di scontro o di negoziato (a seconda dei punti di vista) con l'amministarzione attuale (e quelle passate) è la possibilità, prima di tutto tecnica, poi politica, di trasformare i suoi terreni in suolo edificabile.
Se 13 anni non sono stati sufficienti a far passare l'idea, la questione è di capire se, come e perché si riusciranno ORA a trovare gli argomenti giusti per questo, ad oggi, miracoloso risultato: ossia l'edificabilità dei suoi terreni.

L'argomento principe, molto elegante, per cui "se a loro j'ho fate fa c'ho dovete fa fà a noi" non è poi così solido come si può pensare.
Peraltro, a "loro" è stata concessa una certa "cubatura" (stamattina quotata su Repubblica nell'ordine di 500 mila metri cubbi), così suddivisa:
- l'impianto a Pallotta, azionista di maggioranza,
- l'affitto pagato dalla AS
- le cubature (residenziale, commerciale, direzionale, pastorale) a un certo Parnasi, noto costruttore, che pare non faccia parte dell'azionariato della AS.

Quindi, la domanda più o meno spontanea è la seguente: la cubatura a loro, si ... ma loro chi?

I sostenitori della Tiberina ci hanno già spiegato che i mila metri cubi di cementi ci garantiscono uno Stadio di proprietà senza pagarlo. E' questo il nostro grande vantaggio.

Peccato che Pelonzi del PD diceva che il progetto dicesse l'opposto, ossia mutuo da pagare per la Lazio.

[disabitato]

Ma cosa c'è di difficile da capire nel concetto di vincolo di inedificabilità totale?

[MagoMerlino]

sì ma non è un motivo sufficiente per andare lì e diventare il chievo a tutti gli effetti.
Romanticamente, ma sempre chievo.

Assolutamente, è chiaro che come ribadito più volte il Flaminio dev'essere demolito e ricostruito, altre opzioni non sono perseguibili. Era solo per chiarire che il legame della Lazio con il Flaminio ha radici storiche precedenti all'edificazione del Flaminio stesso e non si possono mettere in dubbio.

[Matita]

Progettato dall'architetto Antonio Nervi e dall'Ing. Pierluigi Nervi al posto del vecchio Stadio Torino e costruito dalle Ditte Nervi e Bartoli sotto la direzione dell'Ing. Bruno Magrelli, questa audace e razionale costruzione viene inaugurata ufficialmente il 19 marzo 1959 e utilizzata per il torneo di calcio delle Olimpiadi del 1960.
La Lazio vi disputa l'intera stagione 1968/69 e quella del 1989/90, nonché diverse partite dei campionati di Serie B 1962/63, 1964/65, 1965/66 e alcuni incontri di Coppa Italia. Tuttora esistente, viene utilizzato soprattutto per il rugby.
Dall'inizio del 2008 ospita la sede della Polisportiva Lazio.

Da LazioWiki

Voglia di "B" ?

[Matita]

Come è possibile che le tombe non siano state scoperte durante i lavori di costruzione dello stadio? La Dr.ssa Piranomonte suppone che l’ingegnere Pier Luigi Nervi, che progettò lo stadio, probabilmente occultò la scoperta per evitare che i lavori fossero interrotti.



Ecco. Si tratta di un imbuto. Che finisce nel culo del diavolo.


PEr tacer delle norme uefa in merito a tornelli e quant'altro.

[MagoMerlino]

Ma cosa c'è di difficile da capire nel concetto di vincolo di inedificabilità totale?

Ma beato te. A TdV sono caduti i vincoli? Adesso devono cadere pure sulla Tiberina. Sono differenti? Non fa niente, un vincolo è un vincolo e come tale deve cadere, a prescindere dalla motivazioni che lo hanno applicato.

Sospetto siano più semplici da far cadere i vincoli sul Flaminio, che non quelli sulla Tiberina. 

[MagoMerlino]

L'ABC della storia della Lazio tratta da http://www.laziowiki.org/wiki/Stadio_Nazionale_(poi_informalmente_Grande_Torino)_-_Roma
Finito di costruire nel 1927 e inaugurato ufficialmente il 25 marzo del 1928, prese il nome di "Stadio del PNF". Sorse sul vecchio Stadio Nazionale che, con stile eclettico-classicheggiante, riprese la forma ad U dello Stadio Olimpico di Atene e fu munito di solenni propilei ornati da statue dello scultore Vito Pardo, inaugurato nel 1911 e progettato dall'arch. Marcello Piacentini, mostrò presto segni di degrado a causa di una costruzione affrettata (12 mesi) e mal realizzata e dell'uso di materiali scadenti.
Lo Stadio Nazionale del PNF del 1927, situato in via dello Stadio, misure 110x64, capacità 50.000 spettatori e dotato di tribuna coperta, piscina, palestre, pista di atletica trasformabile in pista in legno per biciclette, spogliatoi, foresterie, sale per conferenze ecc., con statue bronzee eseguite dallo scultore Amleto Cataldi. Nel 1931 il Comune ne affidò la gestione al CONI. Ciò deluse le aspettative della Lazio che, per meriti sportivi e per il fatto che la sezione Nuoto si allenava nella piscina dello stadio, aveva sperato di poter gestire l'impianto. Per forzare la mano la Lazio fece intendere che avrebbe costruito un nuovo stadio di proprietà e fece eseguire dei bozzetti per mostrare come sarebbe dovuto essere. Forse questa manovra fece sì che nel 1932 la società biancoceleste fosse incaricata di gestire la struttura.
Nel 1934 fu allargato di 2 m. Nel secondo dopoguerra cambiò il nome in Stadio Nazionale e poi Stadio Torino (nome informale mai ratificato dal Comune di Roma) a seguito della tragedia di Superga.
Fu progettato anch'esso dall'architetto Marcello Piacentini. Vi si giocò la finale Italia-Cecoslovacchia di Coppa del Mondo del 1934. E' visibile nella scena finale del film di Vittorio De Sica "Ladri di biciclette".
Questo impianto fu abbattuto a partire dal 1957 per far posto allo Stadio Flaminio progettato dall'ing. Nervi in previsione delle Olimpiadi di Roma del 1960.

[borgorosso]

Se il presidente e pensa che il Flaminio sia profittevole viva il Flaminio. Se pensa che i suoi terreni siano meglio, andiamoli. Basta che facciamo lo stadio. In questo caso sono d'accordo con chi sostiene che dobbiamo metterci tutti dietro al Lotito e spingerlo


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[Drenai]

questa è troppo bella (da LLSN):

Sarà mica una gara a chi ce l’avrà più grosso, lo stadio? Lazio e Roma si sfidano a costruzioni. Un derby a colpi di mattoni. C’è da dire che i giallorossi stanno avanti: hanno presentato il progetto 3 anni fa alla giunta Marino, la sindaca Raggi giorni fa ha dato il ‘sì’. E Claudio Lotito? Ha aperto il cassetto dei sogni e rispolverato un progetto ‘vecchio’ di 10 anni: lo Stadio delle Aquile. Luogo? Isola Tiberina. Ed è pronto a presentarsi in Campidoglio per parlare dell’impianto di proprietà della Lazio.