Autore Topic: La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff  (Letto 2101 volte)

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Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #20 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:19:26 »
Si ma sapeva da tempo che con Sarri non sarebbe durata,non farti ingannare dalle voci di corridoio,Lotito e Sarri sapevano da mesi che non avrebbero continuato insieme...in più non aveva da rispondere a nessuna controparte visto che di là hanno messo uno qualsiasi,Sarri fu una decisione che PER ME( così nessuno dovrebbe rompere il cazzo) non sarebbe mai stata presa senza il coglione portoghese dall'altra sponda

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ok, ma se dall'altra parte non avessero preso Mourinho, sempre uno di quel livello sarebbero andati a cercare... per paradosso probabilmente lo stesso Sarri, chissà...

Offline Boksic

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #21 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:24:57 »
esisteva eccome. Lo sa tutta la palazzina, quella co gli origliatori cellulare-muniti, er garage e la Ferrari.
E poi esistono ed esisteranno sempre i Giggirriva. E in questo solco, e da almeno venti anni, quanto a riconoscenza Inzaghi non era mai stato un disertore. Insomma, si poteva assolutamente credere ad una sua permanenza, sarebbe stato concepibile, anche perché ci era parso a tutti che il tipo d'uomo si ingolosisce alquanto all'idea di fare il Davide contro Golia. Era da Lazio. 

aspé, io non ho scritto questo, ora non condurre la questione sui binari a te più consoni (del sovvertimento concettuale). Io ho scritto solo che Lotito più di tutti ha creduto che Sarri fosse er Mahatma, lui più di tutti, mi sembra evidente. Da questo si deve partire. Poi le chiavi di lettura del rapporto Sarri-Lotito sono varie ed eventuali. E data quella premessa, chi, come te, spesso si è trovato a contestare i contestatori dell'attuale presidente, da ciò che ora dici continuamente - tuttavia brandendo non già l'impopolare totem de Ildebrando di Moana ma quel che secondo Te, forse pure a ragione, è il più credibile spauracchio di un Direttore Sportivo incompreso - potrebbe portarti a lottare sullo stesso lato della barricata degli acerrimi interlocutori.

E' questo che sottolineavo, nel teatro dell'assurdo che è la dialettica Laziale spesso sembra la cosa più buffa. Si discute sugli stessi concetti, tuttavia, vedendoli diversi, giusti o sbagliati a seconda di chi parla o scrive.
Ma lo sai anche tu che le estremizzazioni e le contrapposizioni preconcette...

Continui a voler spiegare il semplice e ovvio con figure immaginifiche e classiche: l'Eroe che vuole fare grande la Lazio sfidando il mondo e il Cattivo che glielo impedisce.

Ti chiama l'Inter, sei in rampa di lancio, vai all'Inter. È tutto molto lineare.

Lotito ha creduto nel Mahatma? Spiegalo a quelli che dicono lo abbia boicottato.

Lotito ha creduto nel colpo di teatro agendo de panza, come raramente gli accade, sbagliando puntualmente.

Io non ho memoria di un allenatore che sputtana il mercato della squadra per cui lavora un giorno sì e l'altro pure. Ho memoria di due episodi:  Fascetti che sbotta per l'arrivo di Brunetti ("mi serve gente di categoria") ed Eriksson che fa trapelare che con De la Peña, preso personalmente dal Dottore, non ci faceva manco il brodo.
Per il resto non ricordo esternazioni, nemmeno sui peggiori scarsoni che abbiamo visto da ste parti.

Qui abbiamo uno che richiede acquisti nominali, cosa inusuale perché da sempre gli allenatori richiedono profili poi la società propone, in base a quello che c'è in vendita e ai rapporti di lavoro più solidi. Perché se il tuo DS e il procuratore Tizio non si parlano, tu i calciatori di Tizio non li prendi manco se ti ammazzi. E anche perché, come intuirrebbe anche un paramecio in coma, se voglio proprio il calciatore Caio i costi salgono immediatamente e ben oltre il valore reale.

No, il Mahatma a tre cilindri voleva A e B, che poi erano Berardi, Ricci, Ilic e Zielinski. Mecojoni. Quattro calciatori quattro annate fallimentari, nemmeno un sabba tra Plastino Greco e Guido de Angelis avrebbe centrato un poker al contrario del genere.

Ha avuto calciatori che tutti hanno ritenuto validi: a parte Castellanos, i peana per Isaksen, Kamada, Guendouzi, sono ancora a disposizione di chi vuole leggerli.

In difesa, ci hanno massacrato le palle per un anno con Casale "scelto e cresciuto da lui": totalmente crollato quest'anno, ennesima pietra sopra la Teologia dei Guru. Gli hanno salvato immeritatamente le chiappe Patric e Gila, due "pippe di Tare", tenendo in piedi almeno dietro la baracca, altrimenti con questo sciamannato in panca avremmo davvero rischiato la B.


Offline Davide

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #22 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:25:39 »
ok, ma se dall'altra parte non avessero preso Mourinho, sempre uno di quel livello sarebbero andati a cercare... per paradosso probabilmente lo stesso Sarri, chissà...
Questo non lo so,magari il portoghese è stata un'occasione e l'hanno presa al volo,non so come sarebbe andata se non avessero avuto l'ok di mourinho

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Offline Boksic

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #23 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:45:50 »
Ah poi ci sono "i derby".

Il primo arrivato dopo un mese in cui i nostri calciatori, alle prese con le alchimie del Guru, erano in palese e comprensibile confusione mentale.

Giocano e vincono, più sciolti del solito e somiglianti all'era pre-Guru.

Il quale nel dopo partita ammette candidamente di aver lasciato "libertà tattica" ai calciatori. Per quella specifica partita.

Le conclusioni sono ovvie: questa è troppo importante e la giochiamo come sappiamo, in attesa di digerire il tuo gggggggioco.

Il ritorno viene affrontato più in allegria e finisce regolarmente con tre bombe sul groppone.

Stagione successiva: modalità di conserva: basterà attendere che un avversario tecnicamente inferiore soccomba per inferiorità, appunto: noi stiamo belli coperti e il resto verrà da sé. Sono due 1-0, di gggggggioco (per fortuna) manco l'ombra.

Idem quest'anno se non nel fatto che, almeno in campionato, i cugini stupidi riescono a non suicidarsi e finisce 0-0.

Io a Sarri i complimenti per la gestione dei derby li faccio senza problemi: ha derogato al suo calcio complesso e castrante in tutte le sfide ai cugini, tranne appunto una. È bastato e avanzato, per ciancicarsi il Re del non-calcio, capace a sua volta di mortificare la rosa a sua disposizione senza nemmeno bisogno di "schemi".


Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #24 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:48:27 »
Continui a voler spiegare il semplice e ovvio con figure immaginifiche e classiche...

Robè, il tifoso con il semplice e l'ovvio non ci fa nulla.


... l'Eroe che vuole fare grande la Lazio sfidando il mondo e il Cattivo che glielo impedisce.


per me Inzaghi è stato esattamente questo, perché che fosse un tecnico valido lo si era capito almeno un par d'anni prima che lo chiamasse l'inter
E poi c'è quella telefonata "condominiale" che parla chiarissimo, secondo me. Ma, ciononostante, Inzaghi rimase.

...
Lotito ha creduto nel colpo di teatro agendo de panza
...

è un falso storico. La Storia di Lotito dice altro.

...
Qui abbiamo uno che richiede acquisti nominali,  ...
...

secondo me, anche questa una leggenda metropolitana. Si, chiaro, può aver indicato qualcuno di preciso, ma chi è che non lo fa? ma veramente credi che un allenatore vada dal suo presidente e gli facccia l'dientikit tipo alla buoncostume? pijame uno cosi: naso adunco, occhi attaccati, mento prominente, leggera stempiatura alla Grzegorz Bolesław Lato, dinamismo e visione de gioco ... dai..


Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #25 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:51:19 »
Ah poi ci sono "i derby".


no, l'autogestione e le deroghe da uno come Te non me le aspetto. Devo dire, mi ha impressionato e non poco che ne abbiano parlato pure Er matador, Gasco ed altri stimabilissimi netter.

Allora ha derogato pure col Bayern (andata). Sappiamo tutti che non è così e che la differenza l'ha fatta unicamente l'applicazione.


Offline Boksic

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #26 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:55:41 »
Robè, il tifoso con il semplice e l'ovvio non ci fa nulla.

Sacrosanto.

Ma solo finché urla allo stadio "assassino!" con gli occhi di fuori a Fuser che sbaglia un passaggio (episodio autentico). O nella lista dei più grandi calciatori di tutti i tempi parte sempre dal secondo posto, il primo essendo riservato per sempre a Bruno Giordano.

Quando invece col vestito da tifoso si cimenta in analisi bilanci finanza tattica, finisce invariabilmente per dire cazzate.

Offline violator

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #27 : Martedì 26 Marzo 2024, 13:16:27 »
Contro il Bayern puoi metterci anche un gatto in panchina, semplicemente in quel tipo di partite i giocatori danno il 200% senza bisogno di essere diretti o spronati. La Champions l'ha vinta anche Di Matteo, un tizio col contratto a chiamata per gestire campioni, poi sparito nel nulla .Per il resto la questione Sarri è implosa e si è radicalizzata perché le irrazionali aspettative messianiche erano talmente alte che il botto è stato troppo forte da attutire, qualcuno scherzava addirittura sullo scudetto come bere un bicchiere d'acqua. Una delle cose più antipatiche consiste nell'essere svegliati da qualcuno mentre si sogna, comprensibili in parte quindi le reazioni isteriche dei sarristi.

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Offline disabitato

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #28 : Martedì 26 Marzo 2024, 13:35:48 »
pe la verità 7giorni dall'addio "ufficiale" di Sarri... invero un periodo che è sembrato a tutti un'enormità.
Il parassita ha dichiarato di aver risolto la situazione in "sole 24 ore".
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #29 : Martedì 26 Marzo 2024, 14:35:32 »
Contro il Bayern puoi metterci anche un gatto in panchina, semplicemente in quel tipo di partite i giocatori danno il 200% senza bisogno di essere diretti o spronati. La Champions l'ha vinta anche Di Matteo, un tizio col contratto a chiamata per gestire campioni, poi sparito nel nulla .Per il resto la questione Sarri è implosa e si è radicalizzata perché le irrazionali aspettative messianiche erano talmente alte che il botto è stato troppo forte da attutire, qualcuno scherzava addirittura sullo scudetto come bere un bicchiere d'acqua. Una delle cose più antipatiche consiste nell'essere svegliati da qualcuno mentre si sogna, comprensibili in parte quindi le reazioni isteriche dei sarristi.

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Vabbè, quindi o sono le motivazioni di un incontro che si prepara da sé, l'autogestione (na specie di deus ex machina) o il cartonato del tecnico che ha fatto come dice il tifoso?  Mah...

Scusa, poi una curiosità: chi era, in particolare qui sopra, a parlare di scudetto?

Il parassita ha dichiarato di aver risolto la situazione in "sole 24 ore".

no, le sue 24 ore risentono con evidenza delle teorie einsteiniane circa la dilatazione del tempo.

Offline Boksic

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #30 : Martedì 26 Marzo 2024, 18:03:57 »
Ha avuto calciatori che tutti hanno ritenuto validi: a parte Castellanos, i peana per Isaksen, Kamada, Guendouzi, sono ancora a disposizione di chi vuole leggerli.

Ho dimenticato Rovella, che dai 21 ai 23 anni ha saltato un quarto di gare di campionato per infortuni vari ed è attualmente indisponibile da un mese e mezzo.

Offline violator

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #31 : Martedì 26 Marzo 2024, 19:24:58 »
Vabbè, quindi o sono le motivazioni di un incontro che si prepara da sé, l'autogestione (na specie di deus ex machina) o il cartonato del tecnico che ha fatto come dice il tifoso?  Mah...

Scusa, poi una curiosità: chi era, in particolare qui sopra, a parlare di scudetto?

no, le sue 24 ore risentono con evidenza delle teorie einsteiniane circa la dilatazione del tempo.
qui sopra non so, ma ho sentito con le mie orecchie persone (tra cui un mio caro amico fulminato sulla via sarrista di Damasco) che fantasticavano grandi vittorie tra cui lo scudetto, io gli dicevo di andarci piano, ma lui aveva gli occhi a forma di cuore

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Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #32 : Giovedì 28 Marzo 2024, 09:20:53 »
qui sopra non so, ma ho sentito con le mie orecchie persone (tra cui un mio caro amico fulminato sulla via sarrista di Damasco) che fantasticavano grandi vittorie tra cui lo scudetto, io gli dicevo di andarci piano, ma lui aveva gli occhi a forma di cuore <img src="https://emoji.tapatalk-cdn.com/emoji2368.png" />

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il tuo amico ha fatto giustamente ciò che deve fare un tifoso: sognare.

Offline violator

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #33 : Giovedì 28 Marzo 2024, 14:22:12 »
il tuo amico ha fatto giustamente ciò che deve fare un tifoso: sognare.
certo, ma sarebbe opportuno non oltrepassare sempre il limite tra sogni e realtà, si perde qualcosa nella zona del desiderio presente nel cervello, ma si  guadagna in salute mentale

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Offline Gasco luis veron

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #34 : Giovedì 28 Marzo 2024, 15:20:40 »
E' giusto sognare a dismisura: altro chre realta' il sogno e' la base da cui parte ogni opera artistica e da cui parre (forse), il nostro senso per la vita.

Ognuno sogna a modo suo e con chi lo ispira: ad esempio io ho sognato con Zeman al suo primo anno, ho sognato con Inzaghi fino al pre-Covid, ho parzialmente sognato al primo anno di Pioli ed ho sognato in tutto il periodo.di D.Rossi.

Con Eriksson non ho mai sognato in quanto i sogni erano la realta' stessa.

Idem, l' anno di Petkovic con la Coppa in Faccia: il sogno e' stato la realta' stessa.

Ma adesso con Tudor, sto' di nuovo sognando: perche' io ho sempre detto che questa squadra era forte ma che non era da 4/3/3, non era da possesso-palla estremo o, da costruzione dal basso estrema e non era da gioco orizzontale ma da gioco verticale.

E troppi Big, nel 4/3/3 di Sarri avevano compiti diversi rispetto alle loro caratteristiche con posizioni del campo di base da coprire non consone.

Insomma, io personalmente con Sarri ho sempre visto una fase con la palla indecente: ragion per cui non ho mai sognato.

Ma sono pareri soggettivi.

Adesso, tutto questo potrebbe ribaltarsi e non nego che in questo preciso momento sto' iniziando a sognare di nuovo.

Offline Il frigorifero

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #35 : Giovedì 28 Marzo 2024, 16:26:04 »
Gasco caro,

Secondo me, lo scorso anno, la Lazio con Sarri ha giocato bene.

O almeno a me è piaciuta.

Tra tutte le partite, il 4-0 al Milan mi ha davvero entusiasmato.

Evidentemente, per ragioni varie, quest’anno non c’erano più le giuste condizioni perché Sarri , squadra e società continuassero a lavorare in armonia.

Quindi penso che il cambio di tecnico sia stata la soluzione migliore per tutti quanti.

Detto questo , a me piace anche l’idea di calcio di Tudor. E sono curioso di vederla sul campo, anche se so che sarà la prossima stagione a darci più indicazioni.

Quando , si spera, sul mercato verranno acquistati terzini e centrocampisti di gamba e forti fisicamente.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline MCM

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #36 : Giovedì 28 Marzo 2024, 16:33:33 »
Con Sarri è durata quasi 3 anni, cioè ben al di sopra la media del calcio italiano negli ultimi 30 anni.

Io mi ero esaltato, lo ammetto, d'altronde è pure scritto nel forum, ma poi mi sono subito reso conto del bluff.

Il fumatore di figline è venuto qua a fare l'imam integralista, cosa che non ha avuto modo di fare a Torino e a Londra.

Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #37 : Giovedì 28 Marzo 2024, 16:57:18 »
Con Sarri è durata quasi 3 anni, cioè ben al di sopra la media del calcio italiano negli ultimi 30 anni.

Io mi ero esaltato, lo ammetto, d'altronde è pure scritto nel forum, ma poi mi sono subito reso conto del bluff.

Il fumatore di figline è venuto qua a fare l'imam integralista, cosa che non ha avuto modo di fare a Torino e a Londra.

vabbè, dai, come dice Frigo, in alcune partite (ed escludo i derby) l'avversario, anche di blasone, lo hai battuto bene bene, ed è stato esaltante.
Come ti sei sentito dopo Lazio-Bayern?
Sinceramente, "bluff" la trovo veramente una esagerazione, dai.
Quest'anno, infine, nel rapporto coi giocatori - immagino i più rappresentativi - si sarà rotto qualcosa.  E se n'è annato.

Offline Gasco luis veron

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #38 : Giovedì 28 Marzo 2024, 18:22:08 »
Gasco caro,

Secondo me, lo scorso anno, la Lazio con Sarri ha giocato bene.

O almeno a me è piaciuta.

Tra tutte le partite, il 4-0 al Milan mi ha davvero entusiasmato.

Evidentemente, per ragioni varie, quest’anno non c’erano più le giuste condizioni perché Sarri , squadra e società continuassero a lavorare in armonia.

Quindi penso che il cambio di tecnico sia stata la soluzione migliore per tutti quanti.

Detto questo , a me piace anche l’idea di calcio di Tudor. E sono curioso di vederla sul campo, anche se so che sarà la prossima stagione a darci più indicazioni.

Quando , si spera, sul mercato verranno acquistati terzini e centrocampisti di gamba e forti fisicamente.

Frigo, secondo me No: abbiamo basato tutto su una perfetta fase senza palla con una discreta fase di possesso ma in orizzontale dove alcune individualita' hanno equilibrato il tutto.

Lo Zaccagni strepitoso dello scorso Campionato che saltava due uomini senza nemmeno l' aiuto del terzino che sovrapponeva (Hysaj), piuttosto che la balistica di Milinkovic (10 gol e 10 assist), con l' aggiunta delle sue caratteristiche che davano la possibilita' di far alzare la squadra nei momenti di difficolta' e dava maggiori soluzioni offensive in quanto era lui che di fatto andava ad attaccare la profondita' partendo da dietro.

Ma la Lazio era gia' ultima tra le Big per numero di tiri: era invece tra le prime tre nel rapporto occasioni create-gol segnati.

Quindi tutto si reggeva tramite un equilibrio talmente sottile dove sarebbe bastato pochissimo per franare: il Luis strepitoso del girone di ritorno nel ruolo di mediano-mezz' ala era un altro di quei punti-chiave nelle gia' poche soluzioni offensive che avevamo il quale si sarebbe facilmente intuito che non avrebbe retto a lungo in quel ruolo.

Invece, Immobile (e' un paradosso ma e' cosi'), e' nello stesso range della passata stagione dove fece 11 gol e 12 stagionali: ora e' a 6 in Campionato con -9 partite ancora da disputare e a 10 gol stagionali.

Quindi il problema di quest anno non e' stato lui.

Non e' stato nemmeno Casale perche' e' uscito un grande Gila.

La Lazio lo scorso anno e' stata 14esima per numero di tiri con una media realizzativa altissima: ed anche lo scorso anno siamo stati la squadra che ha corso di piu'.

Il tutto non poteva reggere (ancor di piu' senza Milinkovic e senza la necessaria elasticita' per integrare Kamada ovvero un calciatore meno forte di Sergej e molto diverso tatticamente ma che e' l' unico della rosa a centrocampo ad avere un Curriculum internazionale di 44 gol e 33 assist in 4 anni di Germania).

Frigo, chiaramente il mio e' un parere soggettivo: tutto cio' mi non mi ha tolto la gioia di festeggiare il secondo posto lo scorso anno ma avevo paura per questo terzo perche' a mio avviso tutto si reggeva sul filo di lana e a mio modo di vedere questa squadra faceva un grande sforzo a giocare come voleva Sarri non per mancanza di voglia ma per caratteristiche.

Le parole di Milinkovic, in sostanza erano state un po' il campanellino d' allarme per questa stagione: ora, finalmente credo che potra' esserci un svolta.

Offline MagoMerlino

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #39 : Giovedì 28 Marzo 2024, 20:58:31 »
Lotito ha creduto nel Mahatma? Spiegalo a quelli che dicono lo abbia boicottato.



No, il Mahatma a tre cilindri voleva A e B, che poi erano Berardi, Ricci, Ilic e Zielinski. Mecojoni. Quattro calciatori quattro annate fallimentari, nemmeno un sabba tra Plastino Greco e Guido de Angelis avrebbe centrato un poker al contrario del genere.

Ha avuto calciatori che tutti hanno ritenuto validi: a parte Castellanos, i peana per Isaksen, Kamada, Guendouzi, sono ancora a disposizione di chi vuole leggerli.
Sarebbe valido se Lotito nella materia calcistica fosse capace d’intendere e di volere, cosa che con 20 anni di dimostrazioni e prove provate sappiamo non essere.
Oltre ad aver mutuato la chiacchiera di Lotito adesso hai pure mutuato la visione aberrata e aberrante del mercato di Tare. Uno che ha litigato con quasi tutti i più importanti procuratori e mediatori del mercato calciatori mondiale.
Di bene in meglio.
A parte che Ilic faceva parte delle richieste dell’anno precedente, gli altri non possiamo sapere quale stagione avrebbero avuto nel caso fossero stati acquistati, quando ne sarebbe bastato pure uno, tanto per vedere l’effetto che fa.
Ma noi abbiamo Lotito un vanitoso megalomane che pensa di saper fare tutto. Del resto Sarri gli ha chiesto Ricci e lui ha acquistato uno coi ricci, l’anno scorso Sarri voleva un marcantonio da mettere davanti alla difesa e lui ha preso Marcos Antonio, per fortuna che il tedesco Strunz ha smesso di giocare da tempo che se Sarri lo avesse richiesto, Lotito gli avrebbe confezionato un pezzo di merda infiocchettato.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"