Autore Topic: La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff  (Letto 2350 volte)

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Panzabianca

Prendo spunto da un post del prode, imperituro polemista Boksic alias alias, per fare un po' di ordine sulla vicenda che or ci vede avviluppati in un eterno quanto surreale Capulicchi vs Montarozzi.

Partiamo dalla puntata pilota:
Inzaghi Simone, dopo anni di suppliche in gran parte tese al miglioramento di una squadra che lo stesso vedeva logora, alla fine spariglia e lascia la Lazio. Alla notizia, gran parte di noi, quantomeno dei più lucidi, sembra aver compreso che anche il piacentino dalle banalissime interviste (“dovremmo fare la nostra miglior partita, da qui in poi saranno tutte finali” il suo pensiero più acuto) abbia concluso - tutto sommato anche con un pizzico di ritardo sulle nostre aspettative - che chi gestisce la Lazio sia ormai giunto al massimo della sua potenza di fuoco.
Lotito, che da ora chiamerò Ildebrando di Moana (Ildebrando per celebrarne le capacità, che ci sono, altrimenti saremmo in serie B; "di Moana" per ricordarmi della Città del Mobile Rossetti, a suo modo una rosticceria che invece di supplì e crocchette vendeva mobili, ma siamo lì) - comunque convinto di avere per le mani una Ferrari costruita con un miracolo di bricolage, la sera dopo cena - secondo il tecnico rapito ai salernitani non può fare di più. E, nottetempo, Inzaghi se ne va, tanto poi comprerà 'na pagina de giornale pé chiede scusa, e chi s'è visto, s'è visto.
Una mossa che, manco a dirsi, spiazza il nostro Ildebrando di Moana, che nel frattempo, affranto e malinconico langue inconsolabile in un bagno de trigliceridi e colesterolo, dobbiamo dire, disgraziatamente ancor indecisi sul da farsi.
E allora, vieppiù considerando che dall'altra parte s'era optato per Mourinho, Ildebrando, pur avendo comunque dato ‘na guardata a chi, patentino-munito, al momento transiti sulla Roma-Napoli-Salerno, decide infine per il coup de théâtre: tratta Sarri.
Alla notizia, molti di noi pensano che Ildebrando sia impazzito, o che il demone a suo tempo impossessatosi di Sergio da Fantasilandia abbia finalmente fatto breccia scacciando così li tre parametri e quella parsimonia che da venti anni ce lo fa detestare come il peggiore degli inadeguati.
Insomma, si tratta e, infine, si prende Sarri, un tecnico che - a dispetto dei lucidissimi teoremi del dopo - ai più sembra l'ipotesi di un'ipostasi, la personificazione di un’idealità astratta, insomma la concretizzazione dell'idea che Dissent, Lodolaio, Mago e Borgorosso possano un giorno fare un passo avanti a petto in fuori allorché il Postulatore cerchi chierichetti con cui guarnire la cerimonia di legittima beatificazione di Ildebrando.
Tutto molto bello, avrebbe detto un alto telecronista friulano; cova tuttavia una domanda che immanchevolmente fischia come una pallottola radente sulle nostre capocce ‘mbute, direbbe invece Vulvia.
Perché lasciare andare un tecnico abile e tutto sommato a buon prezzo e di poche pretese mercatorie, reo unicamente di aver chiesto di poter ricavare uno spioncino nel finto orizzonte di Truman, per poi prenderne un altro celebratissimo, costosissimo, esigentissimo e a suo modo discretamente arzigogolo? 

segue...

Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #1 : Lunedì 25 Marzo 2024, 11:44:27 »
segue...

E, anche se a cavallo di una fervida cojonella, alla domanda noi s’era risposto:
Lotito è quello che è, per il resto ci vuole un rabdomante, un santone, un mago, uno stregone, uno sciamano, un demiurgo, un Maestro di conoscenze esoteriche che sappia trasformare lo stagno in oro, in poche parole: er Mahatma.

E il primo a pensare, anzi, a credere fermamente che grazie alla mano di un sapiente allenatore un brocco potesse diventare un campione era stato nientepopòdimenoché proprio l’imperscrutabile Ildebrando di Moana. In effetti, nonostante le insistenze di un ambiente diventato insofferente, l’ultimo moikano sarrista ad arrendersi.
Ecco perché la tesi di Boksic alias alias, astuto seguace del paradosso e della disinvolta parafrasi del continuum spazio-temporale, gronda inconsistenza fin dalle fondamenta. E sotto le spoglie di un’ormai esausta, strumentale contestazione a er Mahatma altri non è che quella verso chi Er Mahatma ad allenare la Lazio ce lo ha messo, colpevolmente credendo che un pur bravo nativo di Figline Valdarno possedesse il lapis philosophorum in grado di risanare la corruzione della materia affidatagli.
Mah…
Sarà che ad esser troppo estremi si finisce col dire le stesse cose dell’avversario, preoccupandosi solo di mischiar le parole, ma con ogni probabilità anche stavolta si è allestita la consapevole radicalizzazione di un bluff.

*Ildebrando di Soana, al secolo Gregorio VII, dal 1085 riposa nel Duomo di Salerno.

Offline Fabio

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #2 : Lunedì 25 Marzo 2024, 12:07:04 »
non potevi scrivere tutto "normalmente"?

Offline disabitato

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #3 : Lunedì 25 Marzo 2024, 13:59:36 »
non potevi scrivere tutto "normalmente"?
Ma perché? Sei riuscito ad arrivare in fondo? :D
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Online Gasco luis veron

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #4 : Lunedì 25 Marzo 2024, 15:05:43 »
Ma perché? Sei riuscito ad arrivare in fondo? :D

🤣

Offline Fabio

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #5 : Lunedì 25 Marzo 2024, 15:30:28 »
Ma perché? Sei riuscito ad arrivare in fondo? :D

ho il mal di testa....

Offline Jim Bowie

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #6 : Lunedì 25 Marzo 2024, 16:10:44 »
A me sembra tutto molto lucido ancorche' arzigogolato.
Ed e' pure palindromo e godibile dai mussulmani che e' noto leggono i loro testi da destra a sinistra.
La morale, e visto che panza usa personaggi storici, direbbe Fanfulla da Lodi e' molto semplice
Chi in culo ha Ildebrando da Moana lo tolga e lo metta al cul del vicin.
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Offline Frusta

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #7 : Lunedì 25 Marzo 2024, 19:44:54 »
Dato che non ciò 'ncazzo dafa' riassumo per gli indaffarati l'orazione di Panza.
L' astuto Lotirchio, vistosi evaporare il Simone che chiedeva la luna, ha pensato che un auriga preclaro avrebbe tramutato in purosangue il suo branco di ciucci.
Purtroppo, non essendo Formello Monterotondo e non essendo Sarri Padre Pio, il miracolo non si è verificato.
Cosa che peraltro vanno salmodiando tutti gli adepti della sua setta.

Mo io che dovrei di' se non quello che vanno ripetendo tutti quelli che li pijano pe' matti?
Cosa del resto che sempre succede quando ci si riferisce ai seguaci di un guru.

Evvabbè, lo ripeto: non si tratterà di purosangue, ma nemmeno di un branco di ciucci.
Se corrono da ciucci è perché l' auriga che non ci ha capito un cazzo.

Vedremo a chi daranno ragione le prossime partite .

 :D Secondo me a me.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline contevlad

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #8 : Lunedì 25 Marzo 2024, 22:18:09 »
Parliamo del famoso Padre Pio da Monterotondo?
"Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso." M.Hack

Offline Frusta

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #9 : Martedì 26 Marzo 2024, 04:18:17 »
Parliamo del famoso Padre Pio da Monterotondo?
Hahahahahaha :lol: :lol: :lol: hai ragione
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Online Boksic

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #10 : Martedì 26 Marzo 2024, 08:22:21 »
Tutto molto bello, direbbe il citato Bruno da Cormons, ma anche tutto inutilmente complicato, direbbe Guglielmo da Occam.

Ma cosa è meglio, per chi deve spiegare ad esempio il mistero della vita e della morte? che tormenta da sempre l'umanità da quando ha coscienza dell'una e dell'altra? prendere atto dell'evidente parentela coi primati più evoluti, con tutto quello che ne consegue, ovvero immaginare figure divine e consolatori aldilà?

Immaginazione che poi, condivisa, reiterata, strutturata, diventa Verità.

Gli allenatori della Lazio, da quando il quadro finanziario della società ha permesso un salto in avanti (2010), hanno sempre fatto quello che il materiale tecnico ha permesso loro. Come da sempre avviene nel calcio.

A qualcuno piace fare graduatorie immaginando abissi tra Tizio e Caio, ma Sarri non ha fatto più di Reja e Inzaghi vale Pioli. Questo dicono le classifiche che sono la sola cosa che conta. Forse il solo Petkovic non ha convinto i calciatori circa le sue idee tattiche ma ha firmato la sua permanenza con un successo che chiude ogni discussione sul suo conto.

A ulteriore dimostrazione, il fatto che un tecnico come Reja, nella fase finale di una carriera di medio cabotaggio, ha ottenuto gli stessi risultati di Pioli e Inzaghi, per i quali invece la Lazio è stata un passaggio verso livelli più alti.

Perché è andato via Inzaghi?

Perché se sei alla Lazio e ti chiama l'Inter, vai.
La presunta presa d'atto di una crescita impossibile ecc ecc non esisteva, fino a un secondo prima che squillasse il telefono da Milano.

Ti chiama l'Inter, vieni da cinque anni in cui dimostri di essere il tecnico più promettente a livello nazionale: è il timbro sulla tua crescita. E qualcuno pensa sul serio che di fronte pure a 50 mln messi di corsa sul piatto del mercato avrebbe detto "no allora resto qui, è evidente che abbiamo prospettive migliori dell'Internazionale FC"?

Ma scherzate o cosa?

È tutto molto normale. Salvo il fatto che gli allenatori nella Lazio durano in media molto più che nelle altre squadre. Strano no? Ah già, i Teologi hanno la spiegazione, ar Panzone piacciono gli yesmen...

E Sarri?
Beh, state dicendo che Lotito lo ha preso per costringere... Lotito a cambiare strategie di gestione. Però Lotito lo ha boicottato e alla fine Lotito è rimasto spiazzato e deluso dal fallimento.

In pratica descrivete un Norman Bates al quadrato. Un pazzo furioso che da un lato crede nel tecnico, dall'altro fa di tutto per mandarlo via.

O forse il vostro quadro non si regge manco con le mollette?

Che i tifosi si siano dipinti lo scenario del Che Guevara che cambia la storia, ci sta pure.

Se allo scenario ha creduto anche Lotito beh, allora il Presidente merita senz'altro l'epiteto che fu patronimico orgogliosamente ostentato, anche se poi edulcorato da una storiografia puritana, di un famoso capitano di ventura del XIV secolo.

Online Gasco luis veron

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #11 : Martedì 26 Marzo 2024, 08:46:38 »
Purtroppo anche io sono stato accecato da un bluff mediatico: allenatore preparato ma anche ampiamente studiato e lui non piu' con la voglia di diversi anni fa' in cui riusciva (se pur gia' a fatica), mettersi in gioco per poi adattarsi parzialmente alla squadra per poi costruire in qualche modo un gioco ed un rapporto d' empatia.

Oggi non e' piu' cosi' originale e inoltre e' molto meno elastico.

Tuttavia ci sono due cose che non mi piace di lui e che non me lo.ha fatto mai amare fin da quando e' arrivato alla Lazio: si e' messo sempre al di sopra quasi come un commentatore

Ed ha dalla sua parte un certo tipo di Stampa che e' tutt' altro che amante della Lazio, tifa Sarri e' faziosa e non e' attendibile nei giudizi: ora, stanno gia' criticando Tudor, dicendo che non puo' esser lui il futuro allenatore della Lazio e stanno dicendo che il Presidente ha fatto un' errore madornale.

Ma su quali basi?

Giornalai piu' che giornalisti faziosi: dal momento dell' esonero pero' Tudotr ha speso parole rispettose verso Sarri e Sarri nemmeno ha salutato i tifosi tramite un comunicato che e' abbastanza semplice da realizzare.

Meglio starne alla larga il piu' possibile: dal Napoli in poi non e' riuscito piu' a fare il calcio che avevo studiato ed ammirato forse perche' semplicemente aveva perso l' umilta'.

Non solo i calciatori si montano la testa e la Lazio a lui e' stata sempre stretta: finalmente ce ne' siamo liberati e inizio a dubitare della sua correttezza nei confronti della Lazio poiche' il silenzio e' assenso e lui sa' benissimo che determinati giornalisti stanno attualmente facendo la campagna contro Tudor (cosa abbastanza disgustosa, direi).

Forza Tudor e Forza Lazio!

Online Boksic

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #12 : Martedì 26 Marzo 2024, 08:54:04 »
Gasco,

è tutto molto semplice:

vince chi ha i calciatori migliori;

l'allenatore ha il compito di far rendere i calciatori per quello che valgono;

gli allenatori non fanno miracoli;

la Lazio, sulla base del seguito che ha, fa il suo.

Il resto serve solo a chiacchierare e far autoassegnare "meriti" a chi pensa che la "critica" ti renda in qualche modo superiore al contesto. Di cui invece fai pienamente parte. È semplice psicologia.

superaquila

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #13 : Martedì 26 Marzo 2024, 09:14:31 »
Gasco,

è tutto molto semplice:

vince chi ha i calciatori migliori;

l'allenatore ha il compito di far rendere i calciatori per quello che valgono;


gli allenatori non fanno miracoli, ma possono fare molti danni;[/b]

la Lazio, sulla base del seguito che ha, fa il suo.

Il resto serve solo a chiacchierare e far autoassegnare "meriti" a chi pensa che la "critica" ti renda in qualche modo superiore al contesto. Di cui invece fai pienamente parte. È semplice psicologia.


Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #14 : Martedì 26 Marzo 2024, 09:33:17 »
...
La presunta presa d'atto di una crescita impossibile ecc ecc non esisteva, fino a un secondo prima che squillasse il telefono da Milano.
...

esisteva eccome. Lo sa tutta la palazzina, quella co gli origliatori cellulare-muniti, er garage e la Ferrari.
E poi esistono ed esisteranno sempre i Giggirriva. E in questo solco, e da almeno venti anni, quanto a riconoscenza Inzaghi non era mai stato un disertore. Insomma, si poteva assolutamente credere ad una sua permanenza, sarebbe stato concepibile, anche perché ci era parso a tutti che il tipo d'uomo si ingolosisce alquanto all'idea di fare il Davide contro Golia. Era da Lazio. 

...
E Sarri?
Beh, state dicendo che Lotito lo ha preso per costringere... Lotito a cambiare strategie di gestione. Però Lotito lo ha boicottato e alla fine Lotito è rimasto spiazzato e deluso dal fallimento.
...

aspé, io non ho scritto questo, ora non condurre la questione sui binari a te più consoni (del sovvertimento concettuale). Io ho scritto solo che Lotito più di tutti ha creduto che Sarri fosse er Mahatma, lui più di tutti, mi sembra evidente. Da questo si deve partire. Poi le chiavi di lettura del rapporto Sarri-Lotito sono varie ed eventuali. E data quella premessa, chi, come te, spesso si è trovato a contestare i contestatori dell'attuale presidente, da ciò che ora dici continuamente - tuttavia brandendo non già l'impopolare totem de Ildebrando di Moana ma quel che secondo Te, forse pure a ragione, è il più credibile spauracchio di un Direttore Sportivo incompreso - potrebbe portarti a lottare sullo stesso lato della barricata degli acerrimi interlocutori.

E' questo che sottolineavo, nel teatro dell'assurdo che è la dialettica Laziale spesso sembra la cosa più buffa. Si discute sugli stessi concetti, tuttavia, vedendoli diversi, giusti o sbagliati a seconda di chi parla o scrive.
Ma lo sai anche tu che le estremizzazioni e le contrapposizioni preconcette...


Offline Davide

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #15 : Martedì 26 Marzo 2024, 09:45:25 »
Lotito ha semplicemente ragionato con la panza e non col cervello,cercando di mal digerire l'addio di Inzaghi e di controbattere l'arrivo di mourinho, tutto qua,non pensando a cosa Sarri avrebbe comportato

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Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #16 : Martedì 26 Marzo 2024, 09:49:14 »
Lotito ha semplicemente ragionato con la panza e non col cervello,cercando di mal digerire l'addio di Inzaghi e di controbattere l'arrivo di mourinho, tutto qua,non pensando a cosa Sarri avrebbe comportato

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NO, Da, non è il tipo. Lotito è un metodico e un calcolatore. Per prendere Tudor ci ha messo 15gg.
Era invece assolutamente convinto delle capacità demiurgiche di Sarri, dico io.

Offline Davide

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Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #17 : Martedì 26 Marzo 2024, 09:54:02 »
Si ma sapeva da tempo che con Sarri non sarebbe durata,non farti ingannare dalle voci di corridoio,Lotito e Sarri sapevano da mesi che non avrebbero continuato insieme...in più non aveva da rispondere a nessuna controparte visto che di là hanno messo uno qualsiasi,Sarri fu una decisione che PER ME( così nessuno dovrebbe rompere il cazzo) non sarebbe mai stata presa senza il coglione portoghese dall'altra sponda

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superaquila

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #18 : Martedì 26 Marzo 2024, 09:55:03 »
NO, Da, non è il tipo. Lotito è un metodico e un calcolatore. Per prendere Tudor ci ha messo 15gg.
Era invece assolutamente convinto delle capacità demiurgiche di Sarri, dico io.
No, lo ha preso dopo 7 giorni esatti-questa è storia.
Per quanto riguarda Sarri (può interessare o no) personalmente mi sono sentito 
malissimo fin da subito, quando è arrivata la notizia del suo arrivo.

Panzabianca

Re:La parabola di Sarri alla Lazio, ovvero come radicalizzare un bluff
« Risposta #19 : Martedì 26 Marzo 2024, 10:04:30 »
No, lo ha preso dopo 7 giorni esatti-questa è storia.
Per quanto riguarda Sarri (può interessare o no) personalmente mi sono sentito 
malissimo fin da subito, quando è arrivata la notizia del suo arrivo.

pe la verità 7giorni dall'addio "ufficiale" di Sarri... invero un periodo che è sembrato a tutti un'enormità.