Autore Topic: Il modello Udinese  (Letto 14813 volte)

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RobCouto

Il modello Udinese
« : Sabato 23 Ottobre 2010, 00:29:15 »
In principio fu Gallego.

Quelle poche volte che si parla di Udinese Calcio a livello nazionale si è soliti sentire frasi del tipo “Modello Udinese”, “I Pozzo non sbagliano un acquisto”, “L’Udinese scopre sempre grandi talenti stranieri” ecc. In effetti negli ultimi 20 anni sono arrivati in Friuli veri e propri campioni. Basti citare Balbo, Sensini, Bierhoff, Amoroso, Pizarro. Ai più attenti osservatori del calcio friulano, però, non sono sfuggiti i numerosi bidoni (o per dirla in stile Gialappa’s Band, Fenomeni Parastatali) transitati per Udine. Dopo un’attenta ricerca ecco qui un elenco di oltre 30 giocatori per ridere e scherzare un po’, ma anche per sconfessare i maestri del luogo comune.


Da notare come vi siano alcuni “personaggi in cerca di…collocazione” (Bidone, Non Bidone o ulteriore categoria?): Hazem Emam, Wapenaar, Renard, Montezine, Pineda, Navas, Warley, Bisgaard, Cristian Diaz, Helguera, Defendi.

JORGINHO - Jorge Henrique Amaral de Castro (terzino brasiliano, colleziona 3 presenze e scompare da tutti gli almanacchi mondiali)
ELY LOUHENAPESSY (giovane promessa del settore giovanile dell’Ajax, arriva in Italia con grandi attese ma si eclissa ben presto. Tra mille vicissitudini trova spazio nel San Daniele e in seconda/terza categoria friulana)
ANTONY BASSO (portiere francese, colleziona una sola presenza in una dimenticabile trasferta a Perugia)
ABDOULAYE CAMARA (centrocampista centrale maliano con 2 presenze in bianconero)
JOACHIM FERNANDEZ (impresentabile mediano francese con 1 sciagurata presenza in Udinese-Fiorentina 2-3 del 1996/97, tripletta di Batistuta. Entra sul 2-1 per i bianconeri: non vede più il campo)
OUSMANE SANDA SANDA (attaccante centrale, nessuna presenza con l’Udinese, vanta il notevole primato di non aver segnato neanche un gol in 7 stagioni tra Serie C1, serie B francese e Belgio)
MASSAMESSO KOMI TCHANGAI (R.I.P. difensore togolese trovato morto a Lomè in circostanze misteriose il 10 agosto 2010. Si trovava nella capitale togolese per difendersi da un'inchiesta su un traffico di droga. A 32 anni giocavao nella squadra cinese dello Shenzhen Shanquingyinha, dopo aver trovato spazio nelle categorie inferiori in Italia: Benevento e Viterbese).
PATRIK FREDHOLM (attaccante svedese, gira in prestito e colleziona una presenza in C1 col Castel di Sangro)
FELICIANO MAGRO (promettente trequartista svizzero, non riesce mai a debuttare con la maglia bianconera)
ALLAN GAARDE (tra i candidati più autorevoli per la vittoria del premio Bidone della Storia. Centrocampista danese con movenze giraffesche, tecnicamente modesto. Mister De Canio trova il coraggio di schierarlo 9 volte)
JULIO RICARDO GUTIERREZ (attaccante cileno non proprio prolifico: 4 gol in 7 stagioni in Italia tra serie A, B e C1)
ABDUL RAHMAN ISSAH (difensore centrale ghanese. Autentica meteora)
JOSE’ DE VACA (difensore paraguiano, arriva a Udine, saluta e torna in Sudamerica senza mai giocare)
ANTONIO JOSE’ BERNAL (portiere iberico, assieme a Jove Rubi e Javi Lopez compone i 3 moschettieri spagnoli giunti in Friuli dal Murcia nella disgraziata stagione 2001/2002. Un terzetto che ha lasciato tracce indelebili o, come dice Bruno Tavosanis, un grande vuoto: un bottiglione di nero)
JAVIER LOPEZ (difensore spagnolo: vedi Bernal)
JOVE RUBI (attaccante spagnolo: vedi Bernal)
JORGE SANCHEZ CORDERO (centrocampista spagnolo con più curriculum dei tre sopraccitati: anonimato assoluto)
ALEJANDRO MERCADO DA SILVA (attaccante paraguiano, non lascia tracce a Udine. Una discreta stagione a Foggia in C1)
RENNY VEGA (portiere acquistato dal Venezuela, paese di grande tradizione calcistica)
MARCOS PAULO (compassato centrocampista brasiliano, 14 presenze con un gol nell’Udinese di Hodgson-Ventura. Ceduto senza rimpianti)
THOMAS THORNINGER (attaccante danese, dopo la sciagurata esperienza al Perugia 1997/1998 arriva a Udine nel gennaio 2001 e in 18 mesi vede il campo una sola volta)
 
Gonzalo Martinez
 
GONZALO MARTINEZ (esterno destro colombiano, trova il suo momento di gloria in un anticipo serale contro il Chievo. Ottimo spunto in velocità, lo penalizzava l’utilizzo del pallone da calcio. Viene girato a Napoli e poi a Reggio Calabria e da qui non si hanno più sue notizie. Mistero)
GUSTAVO – Lazzaretti de Araujo (terzino destro brasiliano viene girato al Treviso dove gioca una stagione in A realizzando un gol. Ritorna mestamente in Brasile)
DIMITROS NALITZIS (attaccante greco, arriva nella ormai leggendaria stagione 2001/2002 dopo aver eliminato i bianconeri in Uefa col Paok. Il bomber - o presunto tale - non riesce mai a debuttare con la squadra friulana)
CARSTEN JANCKER (anche lui serissimo candidato al premio di Bidone della Storia. Più lento del Pampa Sosa, piedi di ghisa e stacco da terra di 10/12 cm. Nelle due stagioni in bianconero il Panzer teutonico dimostra grande regolarità nelle marcature: 1 gol il primo anno, 1 gol il secondo)
CARLOS ALBERTO PAVON (centravanti hondureno, arriva in Friuli dal campionato messicano dopo una fugace apparizione al Valladolid. Segna – fortunosamente - all’esordio contro il Torino. Sarà la sua unica marcatura italiana in tre campionati tra Udine e Napoli)
JORGE SAMUEL CABALLERO (difensore centrale hondureno dal fisico imponente e dalla grande continuità di rendimento: una cappella a partita)
AL SAADI GHEDDAFI (tatticamente, ma non solo, difficile da collocare – anche il compianto prof. Scoglio ebbe i suoi problemi nella nazionale libica – gioca 10 minuti contro il Cagliari. Difficile aggiungere altro se non i ringraziamenti del Là di Moret)
PATRICK BENEFORTI (centrocampista francese arrivato nel 2002 dal Bastia, non riesce a debuttare e ritorna in serie B francese)
TOMAS SIVOK (centrocampista ceco, presentato da un noto giornalista locale come “Il nuovo Nedved”, si rivela ben presto un bluff e viene ceduto immediatamente in Turchia. Al Besiktas viene impiegato come difensore centrale. Mistero.)
TOMAS ZAPOTOCNY (Arcigno difensore ceco. Mantiene una media simile a quella di Caballero e viene spedito in Turchia assieme a Sivok)
CLAUDIO DANIEL VARGAS VILLALBA (centrocampista paraguaiano, 0 presenze; girato al Treviso in B con cui colleziona 5 presenze -148 minuti - coronate da un’espulsione)
NIKOLA VUJADINOVIC (difensore centrale montenegrino, arriva dal CSKA Sofia nell’estate 2008 e in tutta la stagione riesce a collezionare un paio di presenze in panchina in coppa Italia)
 
Nalitzis
MORENO VIDAL (terzino sinistro brasiliano arrivato nel 2008, ceduto a gennaio in serie B Belga all’Eupen).




N.B. un criterio fondamentale per rientrare nella categoria Bidone è che il giocatore abbia fallito a Udine e successivamente sia sparito. Ad es. non rientrano nella categoria (ma è un’opinione personale) giocatori che hanno fatto o stanno facendo delle dignitose carriere in giro per il mondo (vedi Eremenko, Parks, Nomvethe, Ramzy e Goitom). Jancker ha giocato e vinto molto con il Bayern Monaco, ma obiettivamente non si poteva guardare.

(da simonesalvador.blogspot.com)

zorba

Re:Il modello Udinese
« Risposta #1 : Sabato 23 Ottobre 2010, 06:52:16 »
Scusa Rob, ma a livello settore giovanile (nel senso di giovani giocatori italiani, aggettivo questo mi rendo conto un pò demodè ma credo ancora utilizzabile.......) com'è messa la tanto decantata Udinese?

Mi par di capire dal tuo post che, in definitiva, la loro sia semplicemente una 'politica' di tipo statistico: nel senso che i dirigenti bianconeri preferiscono raccattare quanti più giocatori possibile in giro per il mondo sperando che, prima o poi, il fenomeno o 'para-fenomeno' ci può scappi, piuttosto che coltivarsi 'nella culla' giovani di belle speranze.

Offline ammiraglio

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #2 : Sabato 23 Ottobre 2010, 07:12:45 »
discussione interessante, ironica e ben scritta: complimenti.
comunque il modello udinese funziona benissimo tanto che i pozzo sono ricchi sfondati e sono proprietari di un altro club in spagna, il granada.
peraltro hanno un discreto giro di affari negli stati uniti, mi riferisco al core business familiare.

la ricchezza dei pozzo deriva dagli enormi affari fatti vendendo negli anni giocatori alle big o challenger di turno: da pizarro, a helveg, bierhoff, janku, felipe, fiore e gianni&chedda, asamoah, iaquinta, lukovic, d'agostino senza dimenticare quelli citati da rob.

la ricchezza dei pozzo qualche volta è anche coincisa con delle belle imprese furlan: bei piazzamenti finali con zac e un quarto di finale contro il werder.
per una città che fa meno abitanti della garbatella e di san paolo messe insieme è davvero un primato.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

CiPpi

Re:Il modello Udinese
« Risposta #3 : Sabato 23 Ottobre 2010, 09:26:00 »
sarebbe interessante sapere l'andamento del successo del modello udinese nel tempo.

ho l'impressione ci sia stata una flessione nel rapporto campioni/bidoni accaparrati.

in ogni caso un modello che relega alla mediocrita', escluse annate straordinarie, che alla Lazio farebbe 'furore' tra i tifosi.

Offline WombyZoof

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #4 : Sabato 23 Ottobre 2010, 16:36:23 »
come dice ammiraglio,se si considera il potenziale di fatturato e il fatto che l'udinese gioca regolarmente in serie A da decenni, il sistema Pozzo, comprane cento a 2 lire e venditi quello buono a 10 milioni, si è dimostrato valido per quella realtà. ripeto, per quella realtà.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

POMATA

Re:Il modello Udinese
« Risposta #5 : Sabato 23 Ottobre 2010, 16:42:20 »
La Lazio di Lotito in certa maniera sta copiando il "modello udinese" solo che Lotito quanno uno é bono cerca di fare il possibbile per trattenerlo.

Il possibile sempre dentro dei nostri parametri.

Se fossimo una grande, domani ci sarebbero 50.000 tifosi x difendere il primato visto che rimaniamo provinciali riempiamo lo stadio solo contro le grandi...

Offline ammiraglio

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #6 : Sabato 23 Ottobre 2010, 17:36:37 »
come dice ammiraglio,se si considera il potenziale di fatturato e il fatto che l'udinese gioca regolarmente in serie A da decenni, il sistema Pozzo, comprane cento a 2 lire e venditi quello buono a 10 milioni, si è dimostrato valido per quella realtà. ripeto, per quella realtà.

assolutamente.
quanti abitanti fa udine? ci arriva a 100mila?

calcisticamente parlando gheddafi in maglia udinese me lo ricordo poco, evidentemente non sono molto sveglio.
me lo ricordo al perugia e - udite udite nella samp di novellino.
tra quelli citati da rob  mi ricordo di sivok e zapotocny.
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TD

Re:Il modello Udinese
« Risposta #7 : Domenica 24 Ottobre 2010, 01:23:27 »
Il luogo comune è sempre in agguato. Una delle tecniche più gettonate è quella di prendere un giocatore insignificante e far finta che una campagna acquisti intera faccia cacare perché lo si è preso. Quando arrivò da noi l'aletta danese (Keller, si chiamava?) da 50 milioni tutti a spernacchià, manco avesse poi giocato titolare. Così si fanno elenchi di bidoni che magari sono stati in prova, si sono allenati un anno e non hanno inciso, trascurando giocatori importanti scoperti magari nelle stesse circostanze.
Così, perdendoci due minuti, io listerei chi (di notevole) ha vestito la maglia dell'Udinese negli ultimi dieci anni.
Tanto per dire. Quello che a me non piace del modello-Udinese non ha niente a che vedere con la gestione del mercato. Dell'Udinese non mi piace l'eccessiva arrendevolezza con le grandi, è una squadra che spesso è andata bene ma mi lascia sempre perplesso. Sembra una squadra vassalla, in qualche modo.
Comunque, qualche nome per smentire i luoghi comuni:

Portieri: Handanovic, De Santis, Turci
Difensori: Felipe, Motta, Mesto, Dossena, Zapata, Natali, Cribari, Kroldrup, Jankulovsky, Alberto, Bertotto, Pierini, Manfredini,
Centrocampisti: Asamoah, Inler, D'Agostino, Tissone, Zenoni D., Muntari, Pinzi, Obodo, Mauri, Pazienza, Pizarro, Gargo, Castroman, Rossitto, Almiron, Giannichedda, Fiore, Walem
Attaccanti: Di Natale, Sanchez, Pepe, Quagliarella, Floro Flores, Barreto, Iaquinta, Di Michele, Fava, Jorgensen, Muzzi

tutta gente scarsa, non c'è che dire... E negli ultimi dieci anni, mica nei 25 della gestione Pozzo.
Altro che luoghi comuni. Me dirai che la Lazio può fare molto di più, quello sì.

Offline ammiraglio

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #8 : Domenica 24 Ottobre 2010, 03:45:10 »
beh, td, l'ala keller era piuttosto scarso per davero tanto che il povero lotito per la disperazione ha dovuto procedere alla risoluzione contrattuale. tutto ciò attenendomi alla cronaca dei fatti, anche se ad es. mi ricordo due assist vincenti a ... manfredini.
diciamo che era scarso e che ... si impegnava.

però  credo che l'obiettivo del thread di rob fosse un po' più leggero, un po' come la classifica dei pipperi;-).
peraltro sulla definizione di bidone ci sarebbero diversi parametri a disposizione e non tutti collimano nella ns singole visuali.

dall'elenco di rob manca forse un egiziano? un piccoletto trequartista? parlo almeno di sette-otto anni fa.
era molto famoso in patria.
boh.
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POMATA

Re:Il modello Udinese
« Risposta #9 : Domenica 24 Ottobre 2010, 08:57:33 »
C'é pero da mettere in conto che all'udinese qualche strisciata gli appoggia i giovani per farli crescere, o sbaglio?

Offline Il lodolaio

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #10 : Domenica 24 Ottobre 2010, 10:29:05 »
Bravo Rob.
Noi appassionati e informati lo sapevamo, ma è bene ribadirlo.
Il modello Udinese è perfetto per una realtà come Udine e
discussione interessante, ironica e ben scritta: complimenti.
comunque il modello udinese funziona benissimo tanto che i pozzo sono ricchi sfondati e sono proprietari di un altro club in spagna, il granada.
peraltro hanno un discreto giro di affari negli stati uniti, mi riferisco al core business familiare.

la ricchezza dei pozzo deriva dagli enormi affari fatti vendendo negli anni giocatori alle big o challenger di turno: da pizarro, a helveg, bierhoff, janku, felipe, fiore e gianni&chedda, asamoah, iaquinta, lukovic, d'agostino senza dimenticare quelli citati da rob.

la ricchezza dei pozzo qualche volta è anche coincisa con delle belle imprese furlan: bei piazzamenti finali con zac e un quarto di finale contro il werder.
per una città che fa meno abitanti della garbatella e di san paolo messe insieme è davvero un primato.
Oh vivacchiare...

Mazzola

Re:Il modello Udinese
« Risposta #11 : Domenica 24 Ottobre 2010, 10:59:16 »
Se noi copiassimo il modello Udinese, certo ambiente starebbe ad elencare solo i "pipperi", tralasciando quelli "buoni" (che sarebbero ovviamente stati scoperti tutti da Sabatini...).

jumpingjackflash

Re:Il modello Udinese
« Risposta #12 : Domenica 24 Ottobre 2010, 11:32:32 »
beh, td, l'ala keller era piuttosto scarso per davero tanto che il povero lotito per la disperazione ha dovuto procedere alla risoluzione contrattuale. tutto ciò attenendomi alla cronaca dei fatti, anche se ad es. mi ricordo due assist vincenti a ... manfredini.
diciamo che era scarso e che ... si impegnava.

però  credo che l'obiettivo del thread di rob fosse un po' più leggero, un po' come la classifica dei pipperi;-).
peraltro sulla definizione di bidone ci sarebbero diversi parametri a disposizione e non tutti collimano nella ns singole visuali.

dall'elenco di rob manca forse un egiziano? un piccoletto trequartista? parlo almeno di sette-otto anni fa.
era molto famoso in patria.
boh.

il modello Udinese è vantaggioso per i Pozzo. Se lo facesse il presidente della Lazio, verrebbe giustiziato sulla pubblica piazza come nemico del popolo.

Btw. quanti giocatori ha in rosa l'udinese? io ne ricordo una quarantina

TD

Re:Il modello Udinese
« Risposta #13 : Domenica 24 Ottobre 2010, 17:22:44 »
beh, td, l'ala keller era piuttosto scarso per davero tanto che il povero lotito per la disperazione ha dovuto procedere alla risoluzione contrattuale. tutto ciò attenendomi alla cronaca dei fatti, anche se ad es. mi ricordo due assist vincenti a ... manfredini.
diciamo che era scarso e che ... si impegnava.

però  credo che l'obiettivo del thread di rob fosse un po' più leggero, un po' come la classifica dei pipperi;-).
peraltro sulla definizione di bidone ci sarebbero diversi parametri a disposizione e non tutti collimano nella ns singole visuali.

dall'elenco di rob manca forse un egiziano? un piccoletto trequartista? parlo almeno di sette-otto anni fa.
era molto famoso in patria.
boh.

insisteva su keller per irridere la campagna acquisti un noto agente che aveva portato un certo Oscar Lopez.
Insisteva che quella campagna acquisti era assurda, ma era chiaro come il sole che il danesino non avrebbe giocato.

Offline MCM

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #14 : Domenica 24 Ottobre 2010, 18:08:35 »
quoto TD.

Il modello Udinese va rapportato alla realtà storica della squadra Udinese.

E negli ultimi anni questa è un trionfo sia sportivo che gestionale che emerge clamorosamente rispetto alla seppur gloriosa storia di una delle società più antiche d' Italia.
Un terzo posto in campionato, una vittoria in Intertoto, un quarto di finale uefa e numerose qualificazioni, una Champions League giocata...


Offline ammiraglio

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #15 : Domenica 24 Ottobre 2010, 23:22:33 »
il modello Udinese è vantaggioso per i Pozzo. Se lo facesse il presidente della Lazio, verrebbe giustiziato sulla pubblica piazza come nemico del popolo.

Btw. quanti giocatori ha in rosa l'udinese? io ne ricordo una quarantina

come ben sai, giampiè è un discorso improponibile.
i pozzo lavorano  a udine e sono coloro che hanno portati i risultati più lusinghieri del club nella sua vasta storia. i pozzo sono dei proprietari privati, mentre la lazio è quotata in borsa ed ha cmq un flottante ancora ragguardevole dietro il principale azionista lotito.
ergo chi è la testa pensante della lazio ha cmq una pubblica opinione molto interessata al club, oltre a un milione di tifosi sparsi, con cui confrontarsi.
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Offline Er Matador

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #16 : Lunedì 25 Ottobre 2010, 03:43:40 »
Il modello Udinese ha dato risultati straordinari in quella realtà, portandola a livelli altrimenti inimmaginabili: ovvio che l'uso delle reti a strascico abbia imbarcato parecchi scarti, in mezzo ai quali setacciare il campioncino di turno, ma il bilancio rimane largamente in attivo.
L'unico vero errore rimane a mio avviso Jancker per una questione di metodo: se il Bayern se ne liberava a zero euro dopo averne fatto per anni un elemento importante del reparto offensivo, un motivo doveva pur esserci.
Visite mediche più attente ne avrebbero forse accertato il declino atletico, che trasformava un elemento con le sue caratteristiche in un armadio semovente del tutto inservibile, suggerendo di lasciargli godere la pensione in campionati come quello austriaco o giù di lì. Può succedere, comunque.
Quanto all'importazione nella Capitale del suddetto modello, va limitata ad alcuni elementi: predisporre una rete di osservatori o visionare centinaia di videocassette alla ricerca del rapporto qualità/prezzo può quantomeno integrare le nostre strategie di mercato.
Il resto è davvero luogo comune, anche per un motivo non trascurabile: rimanendo al lato A della vicenda e alle plusvalenze più felici, quante partite hanno potuto sbagliare Pizarro e Iaquinta - i casi più clamorosi in questo senso - prima di diventare i giocatori meritatamente salpati verso altri lidi?
Il cileno ci mise un buon paio di stagioni - e un temporaneo rientro in patria - fra un carattere impossibile, problemi fisici e un passo inadatto al suo presunto ruolo di trequartista, prima che un noto tecnico di Certaldo tirasse fuori dal cilindro l'intuizione decisiva abbassandone la posizione in campo e la boria nei homportamenti.
Rimane un elemento con qualche limite di personalità, emerso ad esempio nella sua esperienza nerazzurra, quando si deve vincere a tutti i costi: ma per il resto avercene.
Altrettanto vale per il ruvidissimo attaccante approdato dal Castel di Sangro, dove faticava a farsi largo tra fenomeni del calibro di Pistella, Giuseppe Galli e simili.
Chi scrive ne ricorda qualche partita nel Reggiolo fra i Dilettanti e lo scorcio di stagione in cui Colautti tentò, senza successo, di impedire la discesa del Padova in terza serie schierandolo in coppia con De Franceschi (talento sprecato come pochi, ma non divaghiamo): corsa e generosità, ma sul piano squisitamente tecnico un caso umano.
La distanza che separa il suddetto manovale dal centravanti in grado di schiantare il Panathinaikos in Champions League, con una tripletta di pregevolissima fattura, è segnata da un lavoro di cesello su tocco di palla e movimenti, nonché da intere stagioni in cui il posto da titolare gli venne di fatto garantito come parte integrante del suo apprendistato.
I nostrani retori del modello Udinese gli concederebbero tanta pazienza, comunque impensabile in una piazza come Roma?

P.S. A proposito del citato Warley, ricordo che fu lui a far scoppiare involontariamente Passaportopoli quando un controllo al confine con la Polonia - allora fuori dai confini dell'UE -, dove i friulani si stavano recando per un primo turno di Coppa Uefa, riscontrò pesanti irregolarità nel documento col quale circolava e giocava da comunitario.
Di quanto seguì, se volete, si potrebbe riparlare in un topic dal titolo "vomito".

Offline ammiraglio

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Re:Il modello Udinese
« Risposta #17 : Lunedì 25 Ottobre 2010, 13:53:29 »
meno male che su internet ci sono i post de er matador 8).
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
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Boks XV

Re:Il modello Udinese
« Risposta #18 : Lunedì 25 Ottobre 2010, 15:33:41 »
intanto prendo atto del fatto che l'Udinese -del modello di cui sopra- ha staccato in classifica sia Roma che Samsung, dalle quali era stata chiusa a sandwich per diverse settimane.

bak

Re:Il modello Udinese
« Risposta #19 : Lunedì 25 Ottobre 2010, 15:40:44 »
intanto prendo atto del fatto che l'Udinese -del modello di cui sopra- ha staccato in classifica sia Roma che Samsung, dalle quali era stata chiusa a sandwich per diverse settimane.

 :lol:  :aleoo: :occasion14: