Autore Topic: Gianni Mura e la Lazio  (Letto 6445 volte)

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Offline fish_mark

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #20 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 15:26:25 »
Non me ne sono accorto. Già si parla dell'opportunità a Gennaio di fare un altro grande sforzo per ''far saltare il banco'' con uno scudetto storico. Se a Gennaio saremo fermi la dirigenza avrà fatto 30 senza fare 31.

Questo nel nome della Lazio, certo, come no?

 8)

La storia delle psicologie dinamiche ricorda che tutte le teorie sono nate da osservazioni empiriche legate alla prassi terapeutica. Anche per Adler fu il contatto con i pazienti ad offrire il materiale su cui riflettere, ricercare i significati latenti dei comportamenti manifesti, costruire ipotesi e verificarne la fondatezza.
Molti dei pazienti osservati, rileva Adler, mettono tra sé e la realtà una fondamentale distanza, che cresce proporzionalmente alla gravità del disturbo. C’è chi adotta strategie per tenersi lontano dalle richieste poste dalla vita, nascondendosi la natura delle proprie operazioni di evitamento; chi incrementa la distanza a tal punto da recidere i ponti con il senso comune, difendendosi nella fittizia sicurezza di una propria logica privata.
Alla base dell’esigenza di mantenere la distanza e costruire finzioni difensive, Adler rileva la carenza o assenza di fiducia nei propri simili. Entrare in relazione con gli altri è esperienza vissuta a livello inconsapevole come pericolosa: dall’angoscia dell’essere sopraffatto, annullato, propria dello psicotico, dell’essere messo in condizioni d’inferiorità, ridicolizzato e sminuito, caratteristica del nevrotico. Sfiducia che agisce sul registro inconsapevole perché costruita sulle esperienze precoci dei primi anni di vita a partire dalla comunicazione emotiva madre-bambino.
La sfiducia negli altri e nella positività delle relazioni rende difficoltoso lo sviluppo dell’autostima che appare gravemente carente nel nevrotico fino alla completa assenza nello psicotico.
Lo sviluppo di un progetto di vita creativo dovrebbe vedere l’uomo espandersi nei campi dell’umana attività, che Adler definiva compiti vitali. La scelta di questa espressione sottolinea l’esigenza di un impegno costruttivo sul piano della realtà.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline robylele

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #21 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 15:34:22 »
La storia delle psicologie dinamiche ricorda che tutte le teorie sono nate da osservazioni empiriche legate alla prassi terapeutica. Anche per Adler fu il contatto con i pazienti ad offrire il materiale su cui riflettere, ricercare i significati latenti dei comportamenti manifesti, costruire ipotesi e verificarne la fondatezza.
Molti dei pazienti osservati, rileva Adler, mettono tra sé e la realtà una fondamentale distanza, che cresce proporzionalmente alla gravità del disturbo. C’è chi adotta strategie per tenersi lontano dalle richieste poste dalla vita, nascondendosi la natura delle proprie operazioni di evitamento; chi incrementa la distanza a tal punto da recidere i ponti con il senso comune, difendendosi nella fittizia sicurezza di una propria logica privata.
Alla base dell’esigenza di mantenere la distanza e costruire finzioni difensive, Adler rileva la carenza o assenza di fiducia nei propri simili. Entrare in relazione con gli altri è esperienza vissuta a livello inconsapevole come pericolosa: dall’angoscia dell’essere sopraffatto, annullato, propria dello psicotico, dell’essere messo in condizioni d’inferiorità, ridicolizzato e sminuito, caratteristica del nevrotico. Sfiducia che agisce sul registro inconsapevole perché costruita sulle esperienze precoci dei primi anni di vita a partire dalla comunicazione emotiva madre-bambino.
La sfiducia negli altri e nella positività delle relazioni rende difficoltoso lo sviluppo dell’autostima che appare gravemente carente nel nevrotico fino alla completa assenza nello psicotico.
Lo sviluppo di un progetto di vita creativo dovrebbe vedere l’uomo espandersi nei campi dell’umana attività, che Adler definiva compiti vitali. La scelta di questa espressione sottolinea l’esigenza di un impegno costruttivo sul piano della realtà.



Giusto.

E quest'altro topic invece?






Inoltre quell'esperienza (Pandev/Ledesma) ha partorito le nostre ultime 2 campagne acquisti, poi fai tu..


Di eroi non ha MAI parlato nessuno, ma forse un pasto pesante la sera tardi può contribuire a nottate piene di sogni sgraditi.

Che poi sotto l'AdE, oltre agli ultras c'erano anche famiglie intere con passeggino ti sfugge.
Quache vecchietta ha pure preso qualche mazzata in faccia, intervistate da Staffelli ancora incerottate, ma questo ti sfugge perché non c'eri.
Ho indovinato?


Il solito sarcasmo.
Quello l'ha salvata la Lazio, é un dato di fatto, come quello che siamo primi in classifica o che Marione é un ex pregiudicato.
Inutile negare la realtà, anche se non ci piace.

Della visibilità e del reddito ho già detto, Lotito é come gli altri. Gli altri però non vengono passati ai raggi x, chissà come mai.


Puoi essere più preciso, per valutare lo spessore delle tue affermazioni? Grazie.




Una domanda, caro F_M.
Giustamente tu non apprezzi la scomodità dello Stadio Olimpico, per non parlare dei tornelli e del fatto che dalla curva per riconoscere un giocatore bisogna essere delle linci o essere forniti di cannocchiale.
Altrettanto giustamente non apprezzeresti (eufemismo) la costruzione di uno stadio plurifunzionale, soprattutto in terreni improponibili o a rischio esondazione o corredato da villette a schiera, o più in generale di uno stadio che possa incidere sulla comunità, che siamo noi.

Insomma siamo d'accordo.

Ma a mia precisa domanda: ma uno stadio denominato Tommaso Maestrelli o delle Aquile, in terreno consono e nel pieno rispetto di tutto quello che ci interessa come cittadini, tu lo vorresti?
Ammesso e non concesso fosse possibile naturalmente.

Tu hai risposto NO.

Devi ammettere che forse il giapponese sei tu.




Se non ti viene in mente niente puoi postare le molteplici proprietà e gli usi del bicarbonato.



'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #22 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 16:10:47 »
Infatti l'osservazione mi pare giusta, avrei fatto giocare Pandev qualche scampolo di partita.

Comunque se sono l'ultimo giapponese rimasto, meglio no? Ignorami.
L'''imperatore'' (altro termine invero un pò sarcastico, la lingua batte, etc...) non ha detto che non lo rifarebbe, rileggi quello che ha dichiarato.


Grande ammirazione per il popolo giapponese, ma Io non ignoro nessuno perché ho piacere di parlare e discutere con chiunque, anche e soprattutto con chi non è d’accordo con me.
L’imperatore Akihito non ha detto di essersi pentito? Riporto la sintesi della sua recente intervista: "Pentito di essermi fatto scappare Pandev? Tutti sono utili ma nessuno indispensabile."
Al netto della prosa lotitiana, ricordo che questa non è una notizia, visto che già in sede di collegio (dicembre 2009) si narra che il presidente si avvicinò al macedone in un estremo tentativo di conciliazione, respinto sdegnosamente dal giocatore. Evidentemente, già aveva capito che la frittata era fatta.

Inoltre quell'esperienza ha partorito le nostre ultime 2 campagne acquisti, poi fai tu..

Lo so anche io che da quell’esperienza ha partorito le ultime due campagne acquisti, ma questa affermazione ha senso cronologico, ma non logico.
Per la verità la prima campagna (gennaio 2010) si svolse ancora sotto i miasmi della linea “usque ad finem”, con Ledesma ancora fuori rosa, e l’arrivo di 5 giocatori di cui 1 poi scartato per motivi clinici e l’altro ripartito per Tel Aviv dopo la presentazione a Formello. Era un periodo vivace: ogni giorno se ne sentiva una.
Poi il presidente ha cominciato a fare come … comanda. Sai da quando? Dall’arrivo di Reja che gli ha fatto capire come si gestisce una società di calcio. Rossi, il caro Rossi, ad esempio – che mi piace molto per le cose che dice – non ha mai avuto il carattere che finora ha dimostrato il Reja.
La campagna di questa estate, a parte la felicità delle scelte, è stata fatta ... comanda.



Di eroi non ha MAI parlato nessuno, ma forse un pasto pesante la sera tardi può contribuire a nottate piene di sogni sgraditi.

Che poi sotto l'AdE, oltre agli ultras c'erano anche famiglie intere con passeggino ti sfugge.
Quache vecchietta ha pure preso qualche mazzata in faccia, intervistate da Staffelli ancora incerottate, ma questo ti sfugge perché non c'eri.
Ho indovinato?

Bravo, bingo, indovinato! Non c’ero perché di solito vado a lavorare, come te, come altri. Tu c’eri? Fammelo sapere, così ti segnalo per una medaglia al valor civile.
Non mi è mai sfuggito che ci fossero famiglie intere, così come non mi è sfuggito che la polizia ha picchiato duro. Ho solo ricordato che il presidente chiamò la curva a raccolta nel supremo momento del bisogno. Dal giorno dopo cambiò completamente atteggiamento, tanto il servizio era stato reso. Poi la curva si è girata: d’altronde esigevano il “pagamento” del servizio. Ben gli sta. Si sono andati a fidare di troppe persone, hanno pensato di fare giochetti più grandi di loro.



Il solito sarcasmo.
Quello l'ha salvata la Lazio, é un dato di fatto, come quello che siamo primi in classifica o che Marione é un ex pregiudicato.
Inutile negare la realtà, anche se non ci piace.

Della visibilità e del reddito ho già detto, Lotito é come gli altri. Gli altri però non vengono passati ai raggi x, chissà come mai.

Puoi essere più preciso, per valutare lo spessore delle tue affermazioni? Grazie.

Nel notare come ti piace fare raccolta indifferenziata di mille cose, io non mi sogno di negare la realtà. Non posso essere più preciso nelle mie affermazioni semplicemente perché ho fatto una ipotesi, mai vagliata da nessuna inchiesta giornalistica. Non ho mai visto una sola inchiesta in nessun giornale che facesse il punto sul gruppo di aziende che fanno capo al presidente. Il fatto che il suo raggio di azione imprenditoriale sia aumentato non è un’accusa di niente, ma la naturale conseguenza della sua visibilità, che significa agganci con persone sempre più importanti e influenti.


Una domanda, caro F_M.
Giustamente tu non apprezzi la scomodità dello Stadio Olimpico, per non parlare dei tornelli e del fatto che dalla curva per riconoscere un giocatore bisogna essere delle linci o essere forniti di cannocchiale.
Altrettanto giustamente non apprezzeresti (eufemismo) la costruzione di uno stadio plurifunzionale, soprattutto in terreni improponibili o a rischio esondazione o corredato da villette a schiera, o più in generale di uno stadio che possa incidere sulla comunità, che siamo noi.

Insomma siamo d'accordo.

Ma a mia precisa domanda: ma uno stadio denominato Tommaso Maestrelli o delle Aquile, in terreno consono e nel pieno rispetto di tutto quello che ci interessa come cittadini, tu lo vorresti?
Ammesso e non concesso fosse possibile naturalmente.

Tu hai risposto NO.

Devi ammettere che forse il giapponese sei tu.

L’ipotesi di un terreno consono e nel rispetto di tutto quanto ci interessa come cittadini – trasporti, viaibilità, impatti ambientali – è talmente teorica che difficilmente si realizzerebbe nella pratica.
La mia opposizione non contro le mire del presidente, che fa il suo lavoro, fa il suo interesse, non c’è niente di male in questo.
La mia opposizione – mettitelo in testa una volta per tutte – è CULTURALE.
Sogno una città di Roma che si fermi nell’espansione urbana infinita e incontrollata a macchia d’olio.
Sogno una città con meno macchine e più tram, autobus e biciclette.
Sogno uno stadio rinnovato, più comodo, magari polifunzionale, ma al servizio vero di una cittadinanza, non degli interessi di pochi e insaziabili costruttori.
Per questo dico si ad un Olimpico e a un Flaminio rinnovato e no a nuovi stadi se non a veri impianti per la musica e per i congressi.
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Offline Rebecca

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #23 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 17:34:25 »
Ho sempre ammirato Gianni Mura,persona sensibile ed ottimo giornalista.
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline NoSurrender

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #24 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 17:37:02 »
Qualche effetto l'ha prodotto: è innegabile. Oggi si parla di Lazio sui media soltanto in termini sportivi o folkloristici (vedi l'aquila)  senza accostarla più al nazi-fascismo, al razzismo, etc etc.   Per me, laziale e cittadino di un Pese che spero civile, è un importante passo in avanti.

Bah,questo non è avvenuto durante la presidenza Lotito?





Poi il presidente ha cominciato a fare come … comanda. Sai da quando? Dall’arrivo di Reja che gli ha fatto capire come si gestisce una società di calcio. Rossi, il caro Rossi, ad esempio – che mi piace molto per le cose che dice – non ha mai avuto il carattere che finora ha dimostrato il Reja.
La campagna di questa estate, a parte la felicità delle scelte, è stata fatta ... comanda.

Sono assolutamente d'accordo. Ero tra quelli che non hanno saputo apprezzare la scelta di Reja,ma mi sono ricreduta. Anche dal punto di vista dei rapporti con il presidente,è stato un grande. Anzi,forse questo è uno dei motivi dei successi della sua Lazio.


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Offline robylele

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #25 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 17:47:08 »
Quanto ai veri o presunti appoggi politici io sarei  molto cauto al tuo posto: il presidente è segnalato con regolarità quasi quotidiana  in centro nei palazzi che contano.

Ehm.. senza polemica.. potremmo essere informati anche noi, comuni mortali, su questo passaggio?
Fonti, luoghi, che si sono detti.. insomma, qualcosa.
Grazie.


Quoto NoSurrender intanto. L'errore di portare Di Canio qui é tutto di Lotito ed é un errore che pagheremo per anni e anni.

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bak

Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #26 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 17:51:41 »
Quanto a Mura, per me ha perso ogni credibilità nella stagione del 1998-'99, quella del testa a testa Lazio-Milan.

Potresti dettagliarmi per cortesia ? Non conosco gli episodi dell'epoca.

Offline fish_mark

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #27 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 17:56:37 »
Ehm.. senza polemica.. potremmo essere informati anche noi, comuni mortali, su questo passaggio?
Fonti, luoghi, che si sono detti.. insomma, qualcosa.
Grazie.



E' una cosa arcinota. Ma cosa vuoi che un personaggio come lui stia alla guida di una società di calcio che appassiona milioni di persone senza frequentare almeno parte del gotha politico nazionale e locale? Vuoi le foto segnaletiche?
Sul contenuto dei colloqui non posso dire niente, anche perché non ne sono a conoscenza, ma prova a farti due passi a via del corso è capacissimo che lo incontri e magari potrai anche tu sussurrargli all'orecchio "Presidente! Lo vede? Un'altra LAZIO è possibile".
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Offline cuchillo

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #28 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 18:01:14 »
Beh, dovremmo riprendere i suoi pezzi di quella stagione.
Mah, per farla breve, il Milan meritò quello scudetto perché non si arrese e perché ci credette fino alla fine.
La Lazio lo perse unicamente per colpe sue.
Treossi, Mirri il guardalinee, Mirri il giocatore non incisero su Fiorentina-Lazio, "perché la Lazio aveva fino a qualche domenica prima 7 punti di vantaggio e gli errori degli arbitri vanno accettati".
Insomma, la solita vulgata buona per tutte le stagioni.
Ma io quel campionato, quelle 34 partite me le ricordo tutte, quelle della Lazio e quel del Milan. E certe cazzate non me le bevo.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline robylele

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #29 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 18:09:55 »
E' una cosa arcinota. Ma cosa vuoi che un personaggio come lui stia alla guida di una società di calcio che appassiona milioni di persone senza frequentare almeno parte del gotha politico nazionale e locale? Vuoi le foto segnaletiche?

No, no, ci credo.

E quindi? Cosa volevi dire con quel passaggio? (Anche perché non sappiamo nulla sui colloqui, quindi parli dell'aria fritta, tanto per dire qualcosa).




"perché la Lazio aveva fino a qualche domenica prima 7 punti di vantaggio e gli errori degli arbitri vanno accettati".
Insomma, la solita vulgata buona per tutte le stagioni.
Ma io quel campionato, quelle 34 partite me le ricordo tutte, quelle della Lazio e quel del Milan. E certe cazzate non me le bevo.

Oltre Mirri c'era anche il gol di Vieri annullato in Lazio-Milan al 1', però Mura non ha tutti i torti.
Perdemmo quello scudetto noi, con le squalifiche di Nesta e Mihalovic nel dopo-derby.
E abbiamo anche avuto a che fare con il più grande culo della storia del calcio, superiore anche alla roma dell'anno scorso...
se Catè passa la palla a Montella é scudetto al 99,999999999%, ma lui ha tirato, l'imbecille..
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bak

Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #30 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 18:14:20 »
OT visto che parliamo del 99

a me ancora stà sul gozzo quel pareggio ad Empoli. Poi il gran cul de Zac fece risolvere tante partite a favore del mediaset a tempo ormai scaduto

EOT

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #31 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 18:16:10 »
No, no, ci credo.

E quindi? Cosa volevi dire con quel passaggio? (Anche perché non sappiamo nulla sui colloqui, quindi parli dell'aria fritta, tanto per dire qualcosa).

Niente, non volevo dire niente, parlavo di aria fritta, così, per non pensare (cit.).

OT visto che parliamo del 99

a me ancora stà sul gozzo quel pareggio ad Empoli. Poi il gran cul de Zac fece risolvere tante partite a favore del mediaset a tempo ormai scaduto

EOT

Ecco, quel pareggio fu preludio delle due sconfitte con JUVE e ATAC.
Ma a noi ci ha tolto lo scudetto un gol di Vieri al Milan annullato al 4 minuto del primo tempo, pensa te. Ah, dimenticavo: il fallo di Mirri, oh si come dimenticarlo!
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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #32 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 18:30:21 »
OT visto che parliamo del 99

a me ancora stà sul gozzo quel pareggio ad Empoli. Poi il gran cul de Zac fece risolvere tante partite a favore del mediaset a tempo ormai scaduto

EOT

dimenticavo lo squallido teatrino di juve-berluschilan.

Offline robylele

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #33 : Venerdì 22 Ottobre 2010, 18:35:18 »
OT visto che parliamo del 99

a me ancora stà sul gozzo quel pareggio ad Empoli. Poi il gran cul de Zac fece risolvere tante partite a favore del mediaset a tempo ormai scaduto

EOT

Ad Empoli ci accontentammo noi e non ci furono episodi particolari a nostro sfavore.

Al gol solare di Mirri su Salas corrispose però un rigore (a mio giudizio) che non ci hanno comminato in Sampdoria-Lazio 0-1.
Couto fece fallo, anche se meno netto (Mirri fece una mossa di judo..).

Tra le mille cose che si incastonarono a favore del milan, per me la più importante fu la lunga squalifica di Sebastiano Rossi che fece giocare Abbiati.. che fece un campionato fantascientifico.   ::)

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Luciano Spalletti
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Offline giangoverni

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #34 : Sabato 23 Ottobre 2010, 12:53:51 »
sono d'accordo con te, rifarebbe tutto e io ne sarei contento.

a mio avviso ha sbagliato a non far fare al macedone ingrato (il mio ex calciatore preferito) quelle 6 o 7 partite, minimo sindacale, per evitare poi quello che é successo.

per quanto riguarda la visibilità Mura ha ragione.
tutti i presidenti di qualunque società di calcio di qualunque continente hanno un motivo per prendere una società.
quindi chi non lo vuole ringraziare non lo ringrazi.

Da questo punto di vista Lotito é come gli altri presidenti della A, anche del passato, anche della Lazio.

Quella è stata una operazione incauta che ha fatto perdere molto alla Lazio, sia sul piano dei risultati (stava per retrocedere...) sia su quello economico: il mancato utilizzo per metà campionato di due giocatori top come Ledesma e Pandev, e la perdita di ques'ultimo a costo zero. E non è poco. Mura parla così perché è super partes e soprattutto non è azionista.

Offline WombyZoof

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #35 : Sabato 23 Ottobre 2010, 13:34:13 »
boh, stavo di buon umore, oziando dietro un piacevole topic, e mi tirate fuori: catè, mirri, trossi, empolilazio, laziomilan, laziojuve, er derby delle squalifiche.  mannatevenaffanculo, va, voi e catè. e che cazzo.
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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #36 : Sabato 23 Ottobre 2010, 15:28:56 »
:lol:   :lol:   :lol:   :lol:   :lol:   

Su, coraggio, aripijamose. Dunque, Gianni Mura Gianni Mura Gianni Mura chi? Quello che scrisse che uno come Mutarelli in squadra ce l'avrebbe voluto sempre? 
 
:P

e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #37 : Sabato 23 Ottobre 2010, 15:42:01 »
MESSAGGIO DI SERVIZIO PER robylele
[/u]

bellodecasa, ho sudato e lavorato su posts e posts per cercare di recuperare " l´irrecuperabile f_m "; c´ero quasi riuscito ( lo so: quasi ! I miracoli solo la Madonna del Divino Amore, che fa miracoli a tutte l´ore ...) e tu me lo riattizzi. E annamo, nooo ...   ::)
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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #38 : Sabato 23 Ottobre 2010, 15:51:16 »
MESSAGGIO DI SERVIZIO PER robylele
[/u]

bellodecasa, ho sudato e lavorato su posts e posts per cercare di recuperare " l´irrecuperabile f_m "; c´ero quasi riuscito ( lo so: quasi ! I miracoli solo la Madonna del Divino Amore, che fa miracoli a tutte l´ore ...) e tu me lo riattizzi. E annamo, nooo ...   ::)

caro Bob
è lui il prigioniero di un certo modo di percepire il fishismo. Ma il fishismo è multiforme: è protestatario e contestario, ma al tempo stesso pragmatico e disponibile al confronto.
Non si capacita delle mie nuove sensazioni. Non accetta questa nuova realtà, per cui la combatte per riappropriarsi di un passato che sembra sfuggirgli.
Mi sembra di vederlo nella garritta che scruta l'orizzonte: vede tutto fermo, tutto calmo; questo lo inquieta, lo preoccupa, lo terrorizza.
Quindi mette la mano al bottone dell'allarme.
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Offline BobLovati

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Re:Gianni Mura e la Lazio
« Risposta #39 : Sabato 23 Ottobre 2010, 15:57:05 »
f_m, stavorta l´hai fatta grossa; il mio profesore di filosofia, " temporibus illis " diceva che quasi tutte le parole che terminano con il suffisso " ismo " sono negative.
Te sei rovinato colle mani tue ...    8)
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