Quali laziali seguite su youtube o su altri social ?

[disabitato]

È più semplice di così.
La favola dei 9 fondatori, dei colori della Grecia, del pippa nera, è una storia già venduta e vendibile, poiché già assimilata e accettata, dopo decenni di narrazione.

Ad esempio cito il famoso Regio decreto che avrebbe impedito alla neonata Lazio, di usare il nome Roma.

- a seconda di chi ne parla, il decreto è del 1904 o 1906;
- di tale decreto, non c'è traccia (o non è mai stato cercato) negli archivi, eppure trattasi, in teoria, di un provvedimento teoricamente vigente fino al 1946. È arrivato a noi il Codice di Hammurabi, ma di questo decreto del Regno d'Italia non c'è traccia.

Riguardo il colori sociali, ad oggi, l'unico accenno storico è quello di Ancherani, riguardo lo scampolo a buon mercato ecc.
Magari ha detto una cazzata, ma manca la controprova.

[Setteblu]

In straritardo, ma con un derby vinto in più , mi associo ai meritatissimi complimenti per Arch e LazioWiki.
Approfittandone per condividere una riflessione sulla presenza di leggende dure a morire.
E non solo - come ricordava disabitato - perché nate in epoche lontane e con meno informazioni, ma perché dotate di incredibile capacità di sopravvivenza, anche dopo essere state smentite più volte in maniera documentata.
Situazione peraltro comune alle due rive del Tevere, se pensiamo da una parte al campo in terra di Sorrento e dall'altra ad Amadei che si sarebbe rifiutato di giocare contro la sua ex squadra.
Sul funzionamento dall'alto di questo meccanismo si è espresso Arch: ruffiani, urlatori, mendicanti in cerca di meschini interessi economici e di visibilità, se necessario sulla pelle del club per cui sostengono di tifare.
Ma il funzionamento dal basso, vale a dire nell'ottica di chi ci crede senza guadagnarci niente?
Semplice ignoranza e assai più colpevole pigrizia nel documentarsi, a maggior ragione coi mezzi di cui oggi disponiamo, ma forse anche dell'altro.
Se la posizione di chi spaccia simili pseudo-informazioni ha una logica, sia pure squallida, qui siamo di fronte a qualcosa di parzialmente irrazionale.
Come se alcuni avessero, per qualche motivo, un oscuro bisogno di crederci.

Credo che sia colpevole pigrizia nel documentarsi, intanto.
In teoria ognuno di noi dovrebbe avere un grande piacere nel capire come si siano svolti davvero i fatti; in pratica la storia dell’Aquila imperiale e dei colori della Grecia è bella, ha un suo fascino e quindi viene accettata così com’è.
Ai tempi della storiaccia di Hysaj Radio Incontro Olimpia chiamò in diretta radiofonica un paio di ultras a spiegare “le evidenti radici fasciste” della Lazio, senza che due giornalisti collegati via telefono dicessero niente.
Non importa che fossero tutte idiozie, sono certo che la maggioranza degli ascoltatori prese per buoni i deliri ultras.
Diciamolo francamente: LazioWiki è pienamente dentro la categoria “perle ai porci”…non meritiamo una meraviglia così.

[Setteblu]

'Lazio patria nostra' è del 1994. A naso direi che trent'anni di ricerche successive magari hanno portato alla luce elementi, e documenti, che l'autore non aveva a disposizione ad inizio anni '90.

Sì, è verissimo.

[Arch]

Ci torno domani e tento di rispondere alle vostre considerazioni. Ricordate, tuttavia, che su un forum non si può dire tutto quel che si vorrebbe.
Ora il raccontino della sera.
L'amico M.I. 3/4 anni fa stava leggiucchiando distrattamente una rivista di baseball del 1950 in cui la Roma annunciava la costituzione della sua sezione palla e mazza. L'articolo incominciava ricordando ai lettori alcune norme statutarie e, incredibile, riportava il giorno, il mese, l'anno, il luogo, della nascita d'inquelli, il tutto firmato in calce dal presidente della neonata società nel 1927. Fonte primaria di importanza storica assoluta. M.I. una quarantina di libri li ha scritti e tutto gli si può dire meno che sia uno sprovveduto. Si reca nella sede trigoriana previo appuntamento e con malcelata naturalezza mostra l'articolo all'importante dirigente che lo aveva ricevuto. Il vippone legge, chiude gli occhi, sospira, sbianca, e bofonchia che una data di fondazione era stata concordata, deliberata e verbalizzata qualche giorno prima e pertanto non se la sentiva di cambiarla per l'ennesima volta. Inquelli festeggiano in una data sbagliata, pur essendo possibile conoscere qual è quella storicamente valida. E pensare che se accettassero di modificare il giorno di fondazione risulterebbero un mese circa più vecchi.

[MagoMerlino]

'Lazio patria nostra' è del 1994. A naso direi che trent'anni di ricerche successive magari hanno portato alla luce elementi, e documenti, che l'autore non aveva a disposizione ad inizio anni '90.

Lazio Patria Nostra è (DOVREBBE ESSERE) l'ampliamento aggiornato della Storia della Lazio edizioni Corriere dello Sport di Mario Pennacchia del 1969
All'epoca l'autentica Bibbia del tifoso Laziale, che poi si infranga sulla Storia grazie alle ricerche e agli approfondimenti di appassionati è un passaggio naturale.

Abbiamo comunque un problema, il revisionismo storico che viene propagandato da trigoria, soprattutto attraverso atti (ufficiali?) e carteggi epistolari (veri? e se veri interpretati mistificandone il contenuto) della fusione, sul "gran rifiuto" del Generale Vaccaro.

[Setteblu]

Ci torno domani e tento di rispondere alle vostre considerazioni. Ricordate, tuttavia, che su un forum non si può dire tutto quel che si vorrebbe.
Ora il raccontino della sera.
L'amico M.I. 3/4 anni fa stava leggiucchiando distrattamente una rivista di baseball del 1950 in cui la Roma annunciava la costituzione della sua sezione palla e mazza. L'articolo incominciava ricordando ai lettori alcune norme statutarie e, incredibile, riportava il giorno, il mese, l'anno, il luogo, della nascita d'inquelli, il tutto firmato in calce dal presidente della neonata società nel 1927. Fonte primaria di importanza storica assoluta. M.I. una quarantina di libri li ha scritti e tutto gli si può dire meno che sia uno sprovveduto. Si reca nella sede trigoriana previo appuntamento e con malcelata naturalezza mostra l'articolo all'importante dirigente che lo aveva ricevuto. Il vippone legge, chiude gli occhi, sospira, sbianca, e bofonchia che una data di fondazione era stata concordata, deliberata e verbalizzata qualche giorno prima e pertanto non se la sentiva di cambiarla per l'ennesima volta. Inquelli festeggiano in una data sbagliata, pur essendo possibile conoscere qual è quella storicamente valida. E pensare che se accettassero di modificare il giorno di fondazione risulterebbero un mese circa più vecchi.

Molto divertente.
Se ho ben inteso quali siano le due date in questione, personalmente sono grato al vippone e pure alla loro storica ignoranza...la vera data è quella del compleanno di mia moglie e preferisco che non si sappia in giro.
 

[disabitato]

Coglioni.