Autore Topic: Milos Krasic  (Letto 1794 volte)

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Offline MCM

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Milos Krasic
« : Domenica 17 Ottobre 2010, 15:48:43 »
Non me lo sarei mai aspettato quando l' han comprato.

Devastante...

Offline giamma

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Re:Milos Krasic
« Risposta #1 : Domenica 17 Ottobre 2010, 18:10:59 »
Sono stato costretto, avendo una figlia tifosa delle zebre, a vedere Juve-Lecce, Krasic è pazzesco, ai confini della realtà, con uno così nulla è vietato alla rubentus. >:(
Il Lecce ha un giocatore interessantissimo Andrea Rispoli 22 anni eccellente difensore dai piedi ottimi. ;)
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Er Matador

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Re:Milos Krasic
« Risposta #2 : Martedì 19 Ottobre 2010, 02:37:34 »
Ha cominciato il campionato in Russia, ed è quindi al top quando gli altri stanno ancora ingranando.
Se non è un mostro - o se non è tornato il dott. Agricola - la pagherà a stagione in corso: lo ritengo fortissimo, imprevedibile e completo, ma non in grado di prescindere dalla piena forma fisica.
Piuttosto trovo incredibile che nessuno lo fermi quando corre come un pazzo anche sul 4-0, rischiando sprechi di energie, cartellini e infortuni a partita risolta.

Offline ammiraglio

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Re:Milos Krasic
« Risposta #3 : Martedì 19 Ottobre 2010, 16:38:33 »
è proprio bello e impetuoso da vedere e con quella potente falcata devasta le difese.
non me lo aspettavo così ricco di giocate.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline Holly

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Re:Milos Krasic
« Risposta #4 : Martedì 19 Ottobre 2010, 16:51:18 »
è l'unico motivo per cui il mio dolce metà riesce a sostenere la visione di una partita giubbentina, ora che pure Aquiloni comincia a essere in qualche modo decisivo dice che altrimenti gnaa pò ffa' :o

(a me piace moltissimo, con quella corsa e quei capelli biondi mi ricorda qualcuno.....)

Lazialli

Re:Milos Krasic
« Risposta #5 : Martedì 19 Ottobre 2010, 19:44:57 »
E' troppo forte regà,se si rompe lui la juve affonda  :P :P

Offline Eagleman

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Re:Milos Krasic
« Risposta #6 : Martedì 26 Ottobre 2010, 14:42:58 »
Squalificato per due giornate grazie alla prova tv, e contro chi gioca la juve sabato?

il milan!  >:( 
9/01/1900  24/09/1958  12/05/1974  21/06/1987  19/05/1999  27/08/1999  14/05/2000  26/05/2013

Offline AlenBoksic

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Re:Milos Krasic
« Risposta #7 : Martedì 26 Ottobre 2010, 14:46:10 »
È suo fratello, suo fratello maggiore, perché un’amicizia che nasce sotto un bombardamen­to diventa qualcosa di più, Milan e Milos lo sanno bene, ora che sono ancora inseparabili, undici anni dopo quel pomeriggio da incubo a Novi Sad quando si conobbero, nel pensiona­to dove vivano i ragazzi della Vojvodina, men­tre fuori il cielo era solcato dai caccia della Na­to e la città era devastata dalle bombe.

INSEPARABILI - Milan Jovanovic ha giocato, vissuto, riso, pian­to, insieme a Milos Krasic, dandogli consigli nei momenti cruciali della sua carriera e oggi prova una sincera gioia nel vederlo «raccoglie­re il successo che merita nella Juventus». Che sarebbe diventato un fuoriclasse da grande club, lui l’aveva capito al primo allenamento, quando un Krasic poco più che quindicenne aveva sparato un dribbling dei suoi incantan­dolo. «Mai visto così tanto talento in un ragaz­zino. Lo capiva anche un cieco che sarebbe di­ventato un fenomeno». Le loro vite hanno contiuato a incrociarsi, do­po le partite nella Vojvodina, le stagioni a Mo­sca, in squadre diverse, ma nello stesso appar­tamento. E poi la Nazionale, dove i due sono ti­tolari fissi da un po’ e trascinatori del buon umore dello spogliatoio. Parlando con Jovano­vic non si fatica a capirne il perché: a parole, come in campo, è un’inarrestabile forza della natura. Gioca nel Liverpool, dove l’aveva portato Rafa Benitez e dove Hodgson non lo sfrutta come potrebbe. Sogna l’Italia e, magari di riunirsi al suo amico di sempre: «Lo so che è difficile, for­se impossibile, ma i desideri, anche quelli più folli bisogna sempre coltivarli, perché c’è sem­pre almeno una possiblità che si realizzino. E poi alla Juve troverei un altro amico: Aquila­ni! Nel poco tempo passato insieme a Liver­pool ho subito visto che aveva un talento enor­me, un talento da non sprecare. Non sapete quanto sono felice che giochi bene nella Juve. E se lo vedete, provate a chiedergli: adesso cre­di a quelli che ti diceva Jovanovic su Krasic? Chiedeteglielo e vediamo che faccia fa».


Milan Jovanovic, ci raccon­ta come ha conosciuto Milos Krasic e come siete diventa­ti amici per la pelle?
«Una scena che non scorderò mai. Era il 1999, eravamo nel pensionato dove vivevano i gio­vani della Vojvodina a Novi Sad. Milos era arrivato da po­chi giorni quando ci fu il primo bombardamento della Nato sulla città. Tutti i ragazzi scap­parono nei rifugi sotteranei, io rimasi nell’appartamento. Non so perché, a pensarci ora è una follia, ma allora volevo vedere cosa stava succedendo alla città e volevo stare davanti al­la la tv che dava aggiornamen­ti in tempo reale. Poi mi giro e vedo che non sono solo. C’era Milos, che era il più giovane di tutti, aveva 15 anni, ma era lì con me: voglio vedere anche io».

Non aveva paura?
«Certo che aveva paura. Avevo una paura fottuta anche io, quelle erano bombe vere, ma sfidavamo quella paura oppo­nendo tutto il coraggio che riu­scivamo a trovare. Forse pen­savamo che se fossimo stati ab­bastanza coraggiosi le bombe non sarebbero mai cadute sul nostro appartamento».

Quel pomeriggio vi ha lega­ti indissolubilmente?
«Quel pomeriggio è iniziata la nostra amicizia. La vita e il cal­cio l’hanno cementata negli an­ni: ora per me Milos è un fratel­lo minore, una persona di fa­miglia. D’altra parte fu proprio suo padre a dirgli:“segui quel­lo che ti dice Milan” quando lo portò alla Vojvodina di Novi Sad. La Stella Rossa l’aveva scartato dopo un provino, ma il padre non voleva tenerlo a Mi­trovica nel Kosovo, troppo peri­coloso allora. Così lo portò a Novi Sad dove giocava anche suo fratello maggiore. Il padre, quindi, mi conosceva e disse: "Stai con tuo fratello e segui i consigli di Jovanovic"».

E lei che consigli gli diede?
«Beh (ride) il primo è stato: non ascoltare gli allenatori. Non se­guire nulla di quello che ti di­cono. Non esattamente un con­siglio da persona saggia, no? Ma avevo una buona ragione».

Quale?
«La prima volta che l’ho visto su un campo da pallone ho ca­pito subito che era un grande. In quel preciso momento ho avuto la certezza, la certezza vi dico, che sarebbe diventato un grande campione. Mai visto un così cristallino talento in un giocatore. Era ed è probabil­mente uno dei talenti migliori degli ultimi vent’anni e non vo­levo che gli allenatori lo bru­ciassero con le loro manie tat­tiche del calcio a un tocco o due. Gli dicevo: vai Milos, sogna e dribbla, sogna e dribbla, non pensare al calcio a due tocchi, tu sei fatto per stupire».

Le ha dato retta...
«E io non sono sorpreso di quel­lo che sta facendo alla Juve. Anzi, sono qui che aspetto che vi mostri molto di più, per ora ha espresso solo una parte del suo talento. Vedrete, vi stupirà ancora. A voi...».

Cos’ha di così magico?
«Lui non deve pensare a quel­lo che fa: è tutto naturale, è tut­to istinto. Non perde tempo a ragionare, le gambe vanno da sole e sanno cosa fare: saltare l’uomo. E ora è anche un gioca­tore disciplinato dal punto di vista tattico, ora fa bene ad ascoltare l’allenatore. Ora che è diventato un fuoriclasse, non corre più il rischio di diventare un giocatore industriale come sarebbe diventato se dava ascolto agli allenatori d’allora».

Dopo le giovanili, nelle qua­li non avete mia giocato in­sieme, vi siete ritrovati nel­la prima squadra della Voj­vodina. Com’è stata la pri­ma volta con lui in campo?
«Ero emozionato per il mio amico. E lui lo era per il debut­to. Io avevo diciotto anni, lui se­dici. E, sapete, non era ancora così forte e veloce: lo è diventa­to con gli anni, allenandosi e facendo molta palestra. Poi sia­mo andati a Mosca e anche se giocavamo in due squadre di­verse, io nella Lokomotiv e lui nel Cska vivevamo pratica­mente nello stesso apparta­mento. Anche ora, in Naziona­le, dividiamo la stessa camera e non riesco mai a dormire».

Russa?
«No, ti fa ridere! Voi non pote­te ancora saperlo perché Milos non parla italiano, ma ha un senso dell’umorismo travol­gente. Scherza in continuazio­ne, tiene sempre lo spirito alto, è la locomotiva che traina il gruppo verso l’atmosfera giu­sta. E’ difficile spiegarvi le sue battute, tipico umorismo ser­bo, ma penso che riuscirà a far­vi ridere pure in italiano. Date­gli solo il tempo di impararlo».

Ci racconta qualcosa che non sappiamo di lui.
«Allora vi racconto quello che ho scoperto anche io quest’e­state al Mondiale. Dopo la sconfitta contro il Ghana ho co­nosciuto un altro Krasic. Era triste, arrabbiato, l’ho visto piangere per la delusione e l’ho visto tirare fuori tutti quei sen­timenti sul campo di allena­mento nei giorni successivi. Tutta la maledetta voglia di ri­vincita che aveva è riuscita a trasmetterla alla squadra co­me sa fare con il buon umore. E in campo, contro la Germa­nia, è stato pazzesco: sì, è vero, il gol di quella vittoria storica per tutto il nostro Paese l’ho se­gnato io, ma Milos li ha uccisi con la sua grinta e i suoi drib­bling. Ho letto le statistiche a fine match: Krasic ha saltato 12 volte Badstuber. Dodici! Lì ho capito che Milos non aveva solo talento, aveva anche... le palle. Si dice così pure da voi?».

Può avere a che fare con il fatto di aver vissuto un’in­fanzia sotto le bombe?
«Sì, quello ci ha fatto crescere più in fretta e ci ha dato più co­raggio: quando hai visto cade­re le bombe sulla tua città non è un avversario che ti può fare paura, anche se si chiama Messi o Ronaldo. Milos, io, e quelli della nostra generazio­ne sono diventati uomini pri­ma, ma non è un’esperienza che vorrei far ripetere a nessu­no. Rimpiango una gioventù più normale e chissenefrega diventare uomini prima. Io vo­glio che i miei figli e quelli di Milos crescano in un Paese in pace e senza bombe. Si può di­ventare uomini anche senza quelle, ne sono certo».

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2010/10/24-90020/Il+%22fratello%22+di+Krasic%3A+%C2%ABNato+per+segnare+e+dribblare%C2%BB
Voglio 11 Scaloni

Bill Kelso

Re:Milos Krasic
« Risposta #8 : Martedì 26 Ottobre 2010, 21:08:16 »

Intanto il giudice, grazie alla simulazione di domenica scorsa, gli ha appioppato due turni di riposo.

A Diario di Bordo Campo la solerte Francesca Turco ha fatto notare un'incongruenza:
il giudice ha appurato che Krasic ha oggettivamente simulato e tratto in inganno l'arbitro De Marco. Quest'ultimo però ha ammonito Portanova. Grazie a questa ammonizione il giocatore del Bologna è andato in diffida.

C'è dunque qualcosa che non torna, anche perché il Bologna non credo possa fare ricorso.
Ha senso tutto ciò?


In tutto questo le dichiarazioni del Presidente della Juve Agnelli, che parla di violenza mediatica nei confronti di Krasic che ha preferito la serie A alla Premier League, sono tra l'esilarante e il surreale.



Offline Andre

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Re:Milos Krasic
« Risposta #9 : Martedì 26 Ottobre 2010, 21:29:46 »
squalifica sacrosanta, e la Juve per me farebbe bene a stare zitta, che Krasic è indifendibile in questa circostanza ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline disabitato

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Re:Milos Krasic
« Risposta #10 : Mercoledì 27 Ottobre 2010, 13:48:58 »
Troppo poche due giornate, con quel tuffo la juve poteva tornare a casa con i tre punti.

Spero non sia una squalifica "una tantum" e che sia applicata ad ogni simulatore per tutto il campionato.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline lollapalooza

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Re:Milos Krasic
« Risposta #11 : Mercoledì 27 Ottobre 2010, 13:59:02 »
E' un peccato constatare che uno dei comportamenti più odiosi ed antisportivi del calcio venga fatto passare così sottotraccia; personalmente avrei dato una squalifica esemplare.

Il nuovo Agnelli poi si presenta nella peggiore maniera possibile.




Offline Ataru

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Re:Milos Krasic
« Risposta #12 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 10:05:20 »
Troppo poche due giornate, con quel tuffo la juve poteva tornare a casa con i tre punti.

Spero non sia una squalifica "una tantum" e che sia applicata ad ogni simulatore per tutto il campionato.
beato a te
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline disabitato

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Re:Milos Krasic
« Risposta #13 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 13:02:46 »
grazie al tuffo di krasic, Portanova è andato in diffida e la Juve poteva tornare a casa con i tre punti.

poi sentire la juve che parla di squalifiche ad orologeria mi sembra quantomeno ridicolo..
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