Autore Topic: Ricordando l'Aranycsapat  (Letto 3659 volte)

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Offline Baruch

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Ricordando l'Aranycsapat
« : Venerdì 15 Ottobre 2010, 22:35:54 »
Uno dei racconti di calcio più frequenti di mio padre è è sempre stato quello sulla grande Ungheria degli anni 50, la "Aranycsapat", squadra d'oro. Ogni volta che mi ripeteva imprese e risultati non riuscivo mai a capire come quella squadra non avesse vinto neanche un Mondiale. Su YouTube si trovano le due leggendarie sfide all'Inghilterra, la prima nel '53 con l'umiliazione di Wembley (3-6, prima vittoria non-inglese in Inghilterra), poi la fallita rivincita di Budapest (7-1), il tutto prima che la rivoluzione ungherese mettesse la parola fine sulla leggenda.





Questa era la squadra, schierata col 3-2-3-2




Il pensiero nostalgico mi è venuto pensando all'Ungheria attuale, che credo sia la più forte da quando sono in vita. Ci sono un sacco di giocatori giovani pronti a diventare calciatori che contano del calcio europeo. Eccezion fatta per l'ormai 31enne capitano Gera (che in Premier continua a farsi valere), solo la difesa è "anziana". A centrocampo spicca Balázs Dzsudzsák (gol decisivo al 95esimo in Finlandia), che chi vedeva il Psv su Sportitalia ha imparato ad amare per corsa e tecnica. Varga ed Elek sono in rampa di lancio, così come uno dei 3 italiani ungheresi, il 21enne Koman: stella delle under magiare, poi capace di fare gol e assist prima ad Avellino, poi a Bari ed ora alla Samp, dove ha rubato il posto ai ben più quotati Mannini e Guberti. Gli altri due "italiani" sono Rudolf del Genoa (che col Debrecen aveva vinto un titolo e segnato una doppietta alla Fiorentina) e il meno quotato Feczesin del Brescia, difficilmente recuperabile. Ma, in attesa che sbocci Nemeth (ex super talento che il Liverpool ha lentamente lasciato andare), chi veramente sta facendo la differenza è Ádám Szalai, 22enne giocatore di proprietà del Real Madrid: 3 gol in 4 partite con la nazionale, 3 in 7 col Mainz, che ha vinto tutte la partite di Bundesliga finora giocate.

Mi rendo conto che parlare di questi giovani sconosciuti dopo aver ricordato Puskás, Kocsis e Hidegkuti può risultare spiazzante. Ma l'Ungheria, nel girone di qualificazione con l'Olanda vice-campione del mondo, è seconda a 9 punti, e la Svezia di Ibra forse suderà più del previsto per passare il turno. La giovane età e l'entusiasmo mi fanno guardare con simpatia a questa nazionale, che potrebbe essere candidata ad essere la sorpresa delle qualificazioni, e poi chissà... Del resto, l'ultima volta che l'Ungheria partecipò ad un campionato Europeo era il 1976 (eliminazione al primo turno): è il caso di invertire la tendenza e tornare grandi, senza pensare ai Grandi veri, quelli che furono. Io farò un po' il tifo per loro.

POMATA

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #1 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 23:08:16 »
Me piace sto topic, visto che l'italia non fará nulla tiferó per l'ungheria pure io.

Offline BobLovati

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #2 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 23:28:29 »
Ai tempi della rivolta di Budapest avevo quasi 11 anni; avevo avuto la fortuna di vederli giocare all´Olimpico, nella partita d´unaugurazione dello stadio.
Era il 17 maggio e l´Ungheria, nonostante un grandioso Sentimenti IV ( migliore di una Italia di scarso livello internazionale ), vinse 0-3 !
Era un piacere vederli giocare; dopo vidi alcuni di loro ( il " colonnello " Ferenc Puskas nel Madrid e Sándor Kocsis nel Barça ); dalla formazione esposta piu sù credo manchi ( ma non ne sono sicuro ) G.Sarosi che poi allenerà in Italia.
Nostalgia canaglia ... 
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POMATA

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #3 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 23:29:28 »
Ai tempi della rivolta di Budapest avevo quasi 11 anni; avevo avuto la fortuna di vederli giocare all´Olimpico, nella partita d´unaugurazione dello stadio.
Era il 17 maggio e l´Ungheria, nonostante un grandioso Sentimenti IV ( migliore di una Italia di scarso livello internazionale ), vinse 0-3 !
Era un piacere vederli giocare; dopo vidi alcuni di loro ( il " colonnello " Ferenc Puskas nel Madrid e Sándor Kocsis nel Barça ); dalla formazione esposta piu sù credo manchi ( ma non ne sono sicuro ) G.Sarosi che poi allenerà in Italia.
Nostalgia canaglia ...

A vecchioooooooooo :P :P :P :P :P

Offline BobLovati

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #4 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 23:33:03 »
A vecchioooooooooo :P :P :P :P :P

ciai raggione, ciai; la cosa bbona é che ce so'  arivato   ;)
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RobCouto

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #5 : Sabato 16 Ottobre 2010, 00:21:00 »
Ai tempi della rivolta di Budapest avevo quasi 11 anni; avevo avuto la fortuna di vederli giocare all´Olimpico, nella partita d´unaugurazione dello stadio.
Era il 17 maggio e l´Ungheria, nonostante un grandioso Sentimenti IV ( migliore di una Italia di scarso livello internazionale ), vinse 0-3 !
Era un piacere vederli giocare; dopo vidi alcuni di loro ( il " colonnello " Ferenc Puskas nel Madrid e Sándor Kocsis nel Barça ); dalla formazione esposta piu sù credo manchi ( ma non ne sono sicuro ) G.Sarosi che poi allenerà in Italia.
Nostalgia canaglia ...

Bob, te l'ho mai detto che quando fai così rosico come un castoro?

Boks XV

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #6 : Sabato 16 Ottobre 2010, 11:09:04 »
Bob, te l'ho mai detto che quando fai così rosico come un castoro?

io, nel mio piccolo, all'Olimpico ho visto giocare Bobby Charlton contro la Lazio.
te faccio rosica' almeno come un criceto?

Offline BobLovati

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #7 : Sabato 16 Ottobre 2010, 11:14:54 »
Bob, te l'ho mai detto che quando fai così rosico come un castoro?

... e tu perché credi che, ogni tanto, lo faccia  ?   ;D
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Offline Matita

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #8 : Sabato 16 Ottobre 2010, 11:15:52 »
Dzsudzsak e' la versione finale di Foggia , con 13 cm di altezza in piu'.


Magari avercelo.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Er Matador

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #9 : Sabato 16 Ottobre 2010, 15:31:06 »
dalla formazione esposta piu sù credo manchi ( ma non ne sono sicuro ) G.Sarosi che poi allenerà in Italia
Sarosi lo ricordo come protagonista nell'Ungheria che battemmo in finale ai Mondiali del 1938.
Ai tempi della prima sfida con l'Inghilterra aveva 41 anni: non troppi per alcuni campioni di longevità, ma credo che lui si fosse ritirato già prima della guerra.
Dettagli, comunque, in confronto a quello che ti sei goduto dal vivo. ;)
L'Ungheria attuale l'ho vista in versione Under 20 in una partita buttata via dagli azzurrini di Francesco Rocca: un 3-2 ai supplementari da mangiarsi le palle, visto che anche 8 contro 10 o giù di lì correvamo il triplo dei magiari.
Ma che classe e maturità quei ragazzi in maglia rossa. E che cinismo, anche nello sfruttare in contropiede le nostre lacune difensive imprimendo improvvise accelerazioni al loro ritmo cadenzato (o danubiano, per rimanere in tema di amarcord).
Esaltante, ma non per merito loro, un altro ricordo legato a una partita degli ungheresi: il 6-0 incassato dall'URSS di Lobanovsky ai Mondiali dell'86, al termine di una prestazione collettiva fra le più mostruose cui mi sia capitato di assistere.
Quella mediocre esibizione messicana fu il passo d'addio per alcune Nazionali che si erano fatte largo fra gli anni '70 e '80: oltre all'Ungheria, anche Polonia, Algeria e Irlanda del Nord chiusero un ciclo sparendo per lungo tempo dalle fasi finali delle massime competizioni.
I polacchi si sono rifatti vivi nel Mundial giapponese (e nello schifo coreano); gli algerini li abbiamo rivisti in Sudafrica, mentre con la rappresentativa dell'Ulster abbiamo ricordi freschissimi e forse, visti i problemi della Serbia, un futuro a braccetto in testa al girone.
Mancano solo i magiari, e a questo punto li rivedrei volentieri anch'io.

P.S. Dimenticavo: ungherese era anche Ernesto Egri Erbstein, tecnico del Grande Torino. Segno, una volta di più, che in quegli anni sulle questioni tattiche erano vent'anni avanti rispetto agli altri.

RobCouto

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #10 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:48:32 »
io, nel mio piccolo, all'Olimpico ho visto giocare Bobby Charlton contro la Lazio.
te faccio rosica' almeno come un criceto?

Chiamalo "piccolo".... L'animaccia vostra.

Io posso dire solo che se avessi la possibilità di assistere dal vivo a questa partita



me farei taja una mano, per davvero.

Offline BobLovati

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #11 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:51:40 »
Sarosi lo ricordo come protagonista nell'Ungheria che battemmo in finale ai Mondiali del 1938.
...

P.S. Dimenticavo: ungherese era anche Ernesto Egri Erbstein, tecnico del Grande Torino. Segno, una volta di più, che in quegli anni sulle questioni tattiche erano vent'anni avanti rispetto agli altri.

di Sarosi infatti non ero sicuro ... grazie.

Invece non riesco a ricordare il nome di un grande allenatore ungherese della Lazio fra le due guerre; ed anche, se non sbaglio, il grande Lajos Czeiler ( detto zio Lajos ) che ha allenato molto in Italia.

...e intanto Rob rosica, rosica; potrebbe essere scambiato con altri rosicatori a Roma   ;D
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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #12 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:55:23 »
Invece non riesco a ricordare il nome di un grande allenatore ungherese della Lazio fra le due guerre
Lui?

http://laziowiki.org/wiki/Koszegi_Desiderio

RobCouto

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #13 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:57:14 »
Ferenc Molnar?

Offline Baruch

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #14 : Sabato 16 Ottobre 2010, 17:05:41 »




Alcune considerazioni sparse:

1)Le "famiglie allo stadio" (sembrava il pubblico d'un teatro)
2)I tanti contatti in area cui non seguivano voli sistematici: la simulazione era già stata inventata?
3)Il culo grosso dei tedeschi
4)Le telecamere nello spogliatoio all'intervallo! E noi dovremmo pagare profumatamente Sky per un'innovazione che esisteva già 60 anni fa?... (Peraltro un tedesco beve, ride e firma autografi, come se non esistesse alcuna pressione. Era pure una finale mondiale..)

Offline BobLovati

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #15 : Sabato 16 Ottobre 2010, 17:16:59 »
Ferenc Molnar?

giusto Ferenc Molnár, che allenò la Lazio nel 1930-31 e poi nel 1940-41; bravo Rob che, tomo tomo, kakkio kakkio, ´gni tanto ciazzecca ( gugl rules )   :D
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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #16 : Sabato 16 Ottobre 2010, 17:20:39 »
... (Peraltro un tedesco beve, ride e firma autografi, come se non esistesse alcuna pressione. Era pure una finale mondiale..)

che popi, visto quello che s´è saputo qualche anno dopo, sicuramente non beveva .......... acqua; per dire   :P
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RobCouto

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #17 : Sabato 16 Ottobre 2010, 17:28:15 »
giusto Ferenc Molnár, che allenò la Lazio nel 1930-31 e poi nel 1940-41; bravo Rob che, tomo tomo, kakkio kakkio, ´gni tanto ciazzecca ( gugl rules )   :D

Niente google...

Ringrazio Baruch per gli assist copiosi che mi fornisce. All'epoca in campo volavano mazzate e ossa rotte, basta leggere qualche cronaca, e chi avesse osato lamentarsi si sarebbe subito beccato - in tempi di politicamente non corretto - l'appellativo di "Teresina", come minimo. Con tutto questo, già negli anni '30 gli italiani venivano accusati di andare giù con grande facilità in area, figurarsi quanto fosse rude il gioco in altri posti.

I tedeschi furono fortunati, ma anche molto bravi, e la leggenda urbana del doping non ha il benché minimo fondamento.

Quella partita ebbe un significato politico enorme, ma DOPO la sua conclusione e in forza di quel particolare risultato, la vittoria della Germania. Tanto per riprendere un tema sviluppato in questi giorni: fu il Calcio ad esprimere un significato politico e non qualche cazzone panato a fare le boccacce dietro il campo mentre (NON) si giocava.

Boks XV

Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #18 : Sabato 16 Ottobre 2010, 18:10:19 »
Ferenc Molnar?

prima o dopo aver pubblicato "I ragazzi della via Pal"?

che poi, dopo aver visto Bobby Charlton, all'Olimpico ho visto pure Franz Beckembauer e Gerd Muller.
ma in questo caso credo che siamo in parecchi.

Offline Baruch

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Re:Ricordando l'Aranycsapat
« Risposta #19 : Sabato 16 Ottobre 2010, 23:06:49 »
In questa notte amara dell'Olimpico emerge un motivo in più per tifare Ungheria: Gergely Rudolf. Entrato nella ripresa, ci ha messo serpentine, grinta, una traversa, un gol: ha giocato da solo, praticamente. Complimenti