Non so se...

[andujo]

Non so se mettere questo post in coprologia o tra amici.

Lo metto qui perchè il fenomeno titty ne è diventato l'emblema: titty sa che esiste il freno a mano, e ci fanno un servizio fotografico sopra. La moglie di titty dice il suo maritino farà l'attore, e ce lo dicono in prima pagina tutti i principali quotidiani. Titty de qua, titty de la.

Ma, al di la' di titty, giusto per citare un quotidiano online che leggo con regolarità, il Corriere della Sera ci delizia con le seguenti perle:

"Melissa P. , l'amore e il sesso. In tre" (sanno contare fino a tre, ci fa piacere: a quando una bella orgia a quattro? Bisogna aspettare il decreto Gelmini?)
"La D'Addario duetta con Carosone" (grazie alla medium di fiducia, è lecito presumere)
"California, torna la paura dell'HIV. (perchè, dove era andata?) Si ferma l'industria del porno" (e mi immagino milioni di operai disoccupati che imbrattano le sedi della CISL non si sa bene con cosa...)

Avrei potuto aggiungerci il tormentone sulla casa di Montecarlo, che rispetto all'oceanica massa di fango mass-mediatico che impelaga la politica italiana è cosa da educande...

Allora mi domando e dico: e questi signori sarebbero i giornalisti professionisti dell'ordine dei miei coXlioni che si sentono autorizzati ad "impedire" ad uno stronXo qualunque come il sottoscritto di aprire il suo sitino web dove direbbe comunque meno cazzate di loro (anche impegnandosi), e scrivendole magari un cicinino meglio?

E non sto qui ad insistere ogni quante ore esce un'ultima notizia su Carla Bruni... Guarda caso, sono praticamente sedici anni anni che nessun giornalista abbia mai pensato di investigare sul serio il genocidio dei Tutsi in Rwanda e di sollevare qualche dubbio sul comportamento della Francia. Vuoi mettere, però, quanto più gratificante per il proprio ruolo di giornalista professionista sia il deliziarci sui tacchi della Santanchè o sullo stilista della signora Obama?

Qui sopra, giustamente, si stigmatizzano le idiozie delle "aradio" etc., ma a confronto, e con i dovuti distinguo, i vari Marione sono degli eroi civili in confronto a questi emeriti buffoni.

Scusate lo sfogo.

[RobCouto]

Guarda caso, sono praticamente sedici anni anni che nessun giornalista abbia mai pensato di investigare sul serio il genocidio dei Tutsi in Rwanda e di sollevare qualche dubbio sul comportamento della Francia.

Perché i negracci del Rwanda non hanno i soldi per venire in Europa e fare casino in qualche Scozia-Bielorussia, e allora hadavede i dibbattiti sul genocidio.

Anche il disagio sociale è per i ricchi, tutto sommato.

[CiPpi]

Non so se mettere questo post in coprologia o tra amici.

Lo metto qui perchè il fenomeno titty ne è diventato l'emblema: titty sa che esiste il freno a mano, e ci fanno un servizio fotografico sopra. La moglie di titty dice il suo maritino farà l'attore, e ce lo dicono in prima pagina tutti i principali quotidiani. Titty de qua, titty de la.

Ma, al di la' di titty, giusto per citare un quotidiano online che leggo con regolarità, il Corriere della Sera ci delizia con le seguenti perle:

"Melissa P. , l'amore e il sesso. In tre" (sanno contare fino a tre, ci fa piacere: a quando una bella orgia a quattro? Bisogna aspettare il decreto Gelmini?)
"La D'Addario duetta con Carosone" (grazie alla medium di fiducia, è lecito presumere)
"California, torna la paura dell'HIV. (perchè, dove era andata?) Si ferma l'industria del porno" (e mi immagino milioni di operai disoccupati che imbrattano le sedi della CISL non si sa bene con cosa...)

Avrei potuto aggiungerci il tormentone sulla casa di Montecarlo, che rispetto all'oceanica massa di fango mass-mediatico che impelaga la politica italiana è cosa da educande...

Allora mi domando e dico: e questi signori sarebbero i giornalisti professionisti dell'ordine dei miei coXlioni che si sentono autorizzati ad "impedire" ad uno stronXo qualunque come il sottoscritto di aprire il suo sitino web dove direbbe comunque meno cazzate di loro (anche impegnandosi), e scrivendole magari un cicinino meglio?

E non sto qui ad insistere ogni quante ore esce un'ultima notizia su Carla Bruni... Guarda caso, sono praticamente sedici anni anni che nessun giornalista abbia mai pensato di investigare sul serio il genocidio dei Tutsi in Rwanda e di sollevare qualche dubbio sul comportamento della Francia. Vuoi mettere, però, quanto più gratificante per il proprio ruolo di giornalista professionista sia il deliziarci sui tacchi della Santanchè o sullo stilista della signora Obama?

Qui sopra, giustamente, si stigmatizzano le idiozie delle "aradio" etc., ma a confronto, e con i dovuti distinguo, i vari Marione sono degli eroi civili in confronto a questi emeriti buffoni.

Scusate lo sfogo.

io da mo che faccio di tutta un erba un fascio.

di tempo da perdere per i distinguo, purtroppo, ne ho poco

[Trippanera]

Non so se mettere questo post in coprologia o tra amici.

Lo metto qui perchè il fenomeno titty ne è diventato l'emblema: titty sa che esiste il freno a mano, e ci fanno un servizio fotografico sopra. La moglie di titty dice il suo maritino farà l'attore, e ce lo dicono in prima pagina tutti i principali quotidiani. Titty de qua, titty de la.

Ma, al di la' di titty, giusto per citare un quotidiano online che leggo con regolarità, il Corriere della Sera ci delizia con le seguenti perle:

"Melissa P. , l'amore e il sesso. In tre" (sanno contare fino a tre, ci fa piacere: a quando una bella orgia a quattro? Bisogna aspettare il decreto Gelmini?)
"La D'Addario duetta con Carosone" (grazie alla medium di fiducia, è lecito presumere)
"California, torna la paura dell'HIV. (perchè, dove era andata?) Si ferma l'industria del porno" (e mi immagino milioni di operai disoccupati che imbrattano le sedi della CISL non si sa bene con cosa...)

Avrei potuto aggiungerci il tormentone sulla casa di Montecarlo, che rispetto all'oceanica massa di fango mass-mediatico che impelaga la politica italiana è cosa da educande...

Allora mi domando e dico: e questi signori sarebbero i giornalisti professionisti dell'ordine dei miei coXlioni che si sentono autorizzati ad "impedire" ad uno stronXo qualunque come il sottoscritto di aprire il suo sitino web dove direbbe comunque meno cazzate di loro (anche impegnandosi), e scrivendole magari un cicinino meglio?

E non sto qui ad insistere ogni quante ore esce un'ultima notizia su Carla Bruni... Guarda caso, sono praticamente sedici anni anni che nessun giornalista abbia mai pensato di investigare sul serio il genocidio dei Tutsi in Rwanda e di sollevare qualche dubbio sul comportamento della Francia. Vuoi mettere, però, quanto più gratificante per il proprio ruolo di giornalista professionista sia il deliziarci sui tacchi della Santanchè o sullo stilista della signora Obama?

Qui sopra, giustamente, si stigmatizzano le idiozie delle "aradio" etc., ma a confronto, e con i dovuti distinguo, i vari Marione sono degli eroi civili in confronto a questi emeriti buffoni.

Scusate lo sfogo.

Andujo, ti abbraccio.

[andujo]

Così, giusto per la cronaca: sul Corriere online, foto di titty con maglietta commemorativa dei 33 minatori cileni salvati.
Quando il Papa, Obama, la Regina d'Inghilterra e tutte le autorità mondiali avevano espresso il proprio compiacimento per il buon esito dell'operazione di soccorso, il Corriere non ne aveva dato lo stesso risalto.
A 'sto punto, inizio a pensare male di me. No, lo dico davvero e senza ironia: forse mi sfugge qualcosa, forse davvero questo ragazzo cognitivamente claudicante MERITA la prima pagina del Corriere online (giornale di Milano, incidentalmente) e sono solo i miei occhi di laziale a non voler vedere la realtà dei fatti.
Anche perchè me pare che questi se so' "fatti" davero, e pure de brutto...

[POMATA]

e dopo la partita di oggi...

[Giulio]

La pubblicità è l'anima del commercio. Pertanto l'invasione mediatica del boro de oro in tal senso ed in ogni ambito non mi sorprende ormai più. La corsa poi a far vedere che loro sono "meglio" di noi, specie in quest'epoca di grandi mezzi di comunicazioni rapide ed immediate, è fin troppo evidente. Fortuna che spesso e volentieri si ferma sul G.R.A.

In merito alla questione dei giornalisti, io credo che molti pubblicano (o sono costretti a pubblicare) quello che il "mercato" odierno richiede. Il nostro Paese è diventato questo.

[BobLovati]

La pubblicità è l'anima del commercio. Pertanto l'invasione mediatica del boro de oro in tal senso ed in ogni ambito non mi sorprende ormai più. La corsa poi a far vedere che loro sono "meglio" di noi, specie in quest'epoca di grandi mezzi di comunicazioni rapide ed immediate, è fin troppo evidente. Fortuna che spesso e volentieri si ferma sul G.R.A.

In merito alla questione dei giornalisti, io credo che molti pubblicano (o sono costretti a pubblicare) quello che il "mercato" odierno richiede. Il nostro Paese è diventato questo.

... tranquillo, succede dappertutto; non so se sfortunatamente o grazziaddio   

[Er Matador]

In merito alla questione dei giornalisti, io credo che molti pubblicano (o sono costretti a pubblicare) quello che il "mercato" odierno richiede. Il nostro Paese è diventato questo.

Costretti magari sì, ma dall'alto: un po' per errati calcoli, un po' per il terrore di alzare anche di un centimetro il livello complessivo del dibattito, un po' per inculcare ancor più l'idea del "popolino bue" da cui poi ricavare tutta una serie di corollari.
In Italia esistono anche una Gabanelli che fa ascolti in prima serata durante la partita, un Odifreddi che riempie i teatri parlando di matematica, una disciplina non proprio nostrana come il curling che appena viene proposta con un minimo di risalto cattura la sua quota di appassionati.
Esempi presi volutamente alla rinfusa per dimostrare che in tutti i campi, a fianco dei lettori di totty news, esistono gli spazi per proporre qualcosa di diverso senza compromettere audience e fine di lucro.
Anche perché ci si va a collocare in segmenti di mercato - qualità, cultura ecc. - completamente scoperti.

[Giulio]

Costretti magari sì, ma dall'alto: un po' per errati calcoli, un po' per il terrore di alzare anche di un centimetro il livello complessivo del dibattito, un po' per inculcare ancor più l'idea del "popolino bue" da cui poi ricavare tutta una serie di corollari.
In Italia esistono anche una Gabanelli che fa ascolti in prima serata durante la partita, un Odifreddi che riempie i teatri parlando di matematica, una disciplina non proprio nostrana come il curling che appena viene proposta con un minimo di risalto cattura la sua quota di appassionati.
Esempi presi volutamente alla rinfusa per dimostrare che in tutti i campi, a fianco dei lettori di totty news, esistono gli spazi per proporre qualcosa di diverso senza compromettere audience e fine di lucro.
Anche perché ci si va a collocare in segmenti di mercato - qualità, cultura ecc. - completamente scoperti.

Si Matador. Anch'io la penso come te. Per fortuna esistono delle "nicchie" a cui appoggiarsi. Parlo per esempio di alcuni programmi su Rai3 o su La7. Eppoi, per nostra somma fortuna, esiste gente che ti invita alla riflessione, anche sui forum, perché no? Però, per me, la maggioranza delle situazioni si appiattisce a ciò che la gente comune vuole: ti basti pensare alla sovraesposizione di questi giorni per i noti fatti di Avetrana per esempio.

Il problema è proprio questo: si vuole allontanare la gente dai problemi quotidiani reali e farla ingozzare di cose futili o altro?

[Ataru]

si vuole allontanare la gente dai problemi quotidiani reali e farla ingozzare di cose futili o altro?

ecco: il topic è alla svolta:

in coprologia, una domanda del genere, ha veramente bisogno di una risposta?

quasi quasi ci aproun plebiscito sondaggio.

[Rebecca]

Che titolo stupido e incomprensibile...
Scusa andujo ma non sarebbe essere più chiari?Ho aperto questo topic già 4volte...

[Ataru]

Che titolo stupido e incomprensibile...
Scusa andujo ma non sarebbe essere più chiari?Ho aperto questo topic già 4volte...

rebè, stamo comunque su coprologia, mica se ponno fa i trattati parlando di merda...

[sassoxsasso]

va riconosciuta una certa abilità.
vendere merdha come fosse cioccolata richiede grandi qualità di affabulazione.
non è da tutti(y).
ma chi c'è dietro?
vedo gente istruita e pensante che perde il controllo davanti al boro de oro.
chi controlla tutto? solo quei giornalisti che vedono solo fogli bianchi da riempire?
o forse dobbiamo riconoscere una capacità comunicativa primordiale al titty?
se gli danno una paccata di soldi per fare il testimonial un motivo ci sarà.

adesso esco. vado a fa du passi, me pijo un caffè e poi vado a lavoro. il miglior modo per staccarsi dai quotidiani on line e dalle caxxate di FB.

[andujo]

Che titolo stupido e incomprensibile...
Scusa andujo ma non sarebbe essere più chiari?Ho aperto questo topic già 4volte...

Mi spiace Rebecca, quando m'ero iscritto qui sopra non m'avevano fatto un test sul mio QI, altrimenti col fischio che l'avrei passato...
Comunque grazie.

[WombyZoof]

Mi spiace Rebecca, quando m'ero iscritto qui sopra non m'avevano fatto un test sul mio QI, altrimenti col fischio che l'avrei passato...
Comunque grazie.

non credo che rebecca volesse offendere il tuo QI, piuttosto rimarcare il fatto che sarebbe buona cosa dare un titolo al topic che faccia capire di che cosa si parla.

per il resto, sposo la tua causa. il fatto stesso che ci sia un "ordine" che a stabilisca chi sia legittimato a scrivere e chi no, con il pretesto di difendere la qualità della professione, e poi ne vedi i suoi rappresentanti a leccare il culo a totti e ai suoi seguaci per fare un esempio Fesso, è cosa deprimente.  Lasciamo stare proprio la pigrizia, la pavidità o la semplice ignoranza, anzi gigantesca ignoranza di molti dei suoi rappresentanti.

in inghilterra, come in altri paesi, "giornalista" è chi per professione scrive su un giornale o altri media. non c'è bisogno di un ordine.