Certo.
È il modo con cui gli ortodossi fanno il segno della croce.
Questo gesto è la confessione dell'unità e trinità di Dio e delle due nature (umana e divina) unite in Cristo senza essere confuse tra loro (Dogma del Concilio di Calcedonia). La mano così disposta tocca la fronte (Nel nome del Padre), l'ombelico (del Figlio), la spalla destra (e del Santo) e la spalla sinistra (Spirito). (cit.)
Gesto talmente diffuso che durante la seconda guerra mondiale a chi rifiutava la conversione forzata al cattolicesimo poteva succedere venissero tagliate.
La spiegazione de IlFatto non ho idea da dove sia saltata fuori: personalemnte è la prima volta che la sento. Come quella di Bettiza (dalmata di madre serba) per cui indicherebbero «Serbia divina», «Montenegro sacro», «Bosnia fedele».