Autore Topic: Italia-Serbia  (Letto 17493 volte)

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Online Er Matador

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #80 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 01:48:37 »
Questi idioti hanno ottenuto ciò che desideravano: visibilità.
Speriamo che non accada nulla adesso che se ne devono tornare a casa loro.
Sportivamente parlando, secondo me, un'amara sconfitta.
Tral l'altro mi è dispiaciuto tantissimo sentire i fischi degli italiani all'inno serbo.
Ci siamo abbassati al livello di coloro che sono venuti qui solamente per fare casino. Per un migliaio di cretini non si può mancare di rispetto ai giocatori e ad un'intera nazione.

Lapidatemi pure...
Sugli inni posso solo essere d'accordo. Una sola, modesta attenuante: in alcuni può avere inciso la paura di trovarsi in mezzo ad incidenti di ben altra portata.
Il fatto che una simile sconcezza si sia verificata in altre circostanze, quando solo di calcio si trattava, dimostra però come questo schifo abbia preso dimora nel nostro DNA dopo quel famigerato Italia-Argentina: depurare ed estirpare, è una questione di principio.

Dove non sono del tutto d'accordo è nell'interpretazione del comportamento di quei facinorosi: secondo me andiamo ben oltre le logiche e gli interessi degli ultrà nostrani, e ancor più in là rispetto a una "punizione" per la figuraccia con l'Estonia.
L'attacco, coordinato con altri fatti recenti

Sono gli stessi che hanno fatto qualche prova a Belgrado l'altro ieri, durante il Gay-Pride.

ha a mio avviso ben altre mire. D'accordo che le merde da curva non vanno per il sottile quanto a mezzi, ma a Belgrado sono state date alle fiamme sedi di partito e oggi si è crocifisso davanti al mondo un Paese dalla reputazione non proprio immacolata (non solo per colpe proprie, lo ribadirò sempre).
Il tutto in un momento di profonda crisi e di malumore, anche per la politica da burattino filo-occidentale del Presidente Tadić.
Secondo me bolle in pentola roba grossa: prove tecniche di golpe, che avvengono colpendo in modo elementare ma tremendamente efficace i simboli e i fondamenti delle attuali istituzioni nella prospettiva di sostituirle con altre.
Estremismo? Nazionalismo? Per favore. Basta ricordare il vero vincitore materiale della guerra nell'ex-Jugoslavia: la criminalità organizzata locale, che sui saccheggi nelle case degli sfollati e sulla ridefinizione dei corridoi per i propri traffici ha costruito una decisiva escalation.
La tappa attuale coincide con un ulteriore salto di qualità: le mani sullo Stato, in maniera ancor più diretta e meno dissimulata.
Il clima è quello della Tbilisi di qualche anno fa, appena prima del fallito attentato all'allora Presidente Shevardnazde: un episodio gravissimo che venne catalogato come esempio di metodo nella costruzione di uno Stato-mafia a pieno titolo.
Per la Serbia e per chi ha un pezzetto di cuore laggiù è una giornata terribile, ma con la sensazione che il peggio debba ancora venire: a partire dalla punizione, che dovrà essere esemplare per due motivi:

- se ho capito bene dalle confuse dichiarazioni del dopo-(non) gara, l'intercettazione preventiva di questi figuri si basa sulla collaborazione fra il Paese di partenza e quello di arrivo: è lecito dubitare che da Belgrado, nonostante i freschissimi ricordi lasciati dai suddetti, si sia gravemente mancato su questo fronte?

- Nel mal di testa causato da Marzocca & c., è sfuggito il dato di fondo: stasera si è rischiato un altro Heysel o giù di lì.

Ancora qualche "pillola":

a) mi rimangono dubbi sull'operato delle forze dell'ordine, recensito con sottolineature positive dai commentatori.
La fase preparatoria dell'attacco è consistita nella rimozione della barriera che impediva a bengala e armi assortite di raggiungere il campo senza ostacoli: un'opera cui il coglione mascherato col passamontagna nero si è pazientemente dedicato per lunghi minuti senza che nessuno intervenisse.
Cosa è mancato in sede di prevenzione?

b) Le immagini hanno mostrato qualche esagitato che apostrofava la polizia all'insegna del "se l'avessimo fatto noi Italiani ci arrestavate tutti".
Fossero le parole di comuni mortali, rivoltati come pedalini negli stessi controlli che lasciano passare un arsenale, ci sarebbe da capirli.
Ma gli autori degli improperi sembravano piuttosto vicini ad un'altra tipologia di tifoso: che lorsignori, sfruttando pretesti come quello citato, abbiano in vista un avvicinamento agli standard dei "colleghi" stranieri?

c) Nei pochi minuti di partita, l'arbitro ha lasciato passare un tentato omicidio su Mauri e un rigore più espulsione su Pazzini, nell'evidente e politico intento di non irritare oltre gli autori dei disordini.
Se queste sono la legalità e la strategia per opporsi a certi fenomeni, capisco tante cose.

zorba

Re:Italia-Serbia
« Risposta #81 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:04:59 »
(Il Fatto Quotidiano 13.10.2010)

Gli ultrà che hanno nostalgia di Milosevic

AL FERRARIS COME A BELGRADO DURANTE IL GAY PRIDE DI DOMENICA

(di Stefano Citati)

Sono vestiti di nero come i black-bloc che Genova ricorda, ma il loro credo è il nazionalismo e i loro gesti sono di guerra. Gli ultrà serbi fanno dell'orgoglio patrio la loro bandiera e di ogni occasione una sfida. In questi giorni che si commemora l'anniversario della caduta di Milosevic – il 5 ottobre – gli estremisti sono in lutto per la fine della Grande Serbia e ricordano il tradimento della comunità internazionale che intervenne per salvare il Kosovo bombardando le terre sacre al nazionalismo di Belgrado. Ora che il paese inizia la faticosa procedura per entrare nell'Unione europea gli ultrà si concentrano sul passato, sulla tradizione e sui capisaldi dei valori nazionali. Domenica bande di estremisti religiosi ortodossi hanno aggredito a Belgrado i partecipanti al Gay Pride, avendo come alleati anziane donne armate di crocefisso. Alla fine oltre centocinquanta feriti, 71 arresti e un'inchiesta su Mladen Obradovic, il leader del movimento di destra Obraz (Onore).

Di formazioni paranazionaliste (e paramilitari) ve ne sono molte in Serbia, legate spesso a frange del tifo calcistico, che pescano nella nostalgia per un paese sconfitto e normalizzato. In un recente sondaggio i serbi hanno detto all'80% che il periodo migliore della loro storia è stato sotto il regime comunista di Tito (ma il 6% ha scelto l'ultimo dittatore Milosevic, morto nel 2006 mentre era sotto processo al tribunale internazionale dell'Aja).

Ieri gli ultrà che hanno interrotto la partita a Marassi inneggiavano alla passata potenza militare, alzando le tre dita della mano sinistra in segno di vittoria e innalzando lo striscione “il Kosovo è Serbia”; le tre dita (pollice, indice e medio) simboleggia la croce ortodossa e lo slogan Forza   Grande Serbia, rappresentando le radici cristiane del nazionalismo, e ricordando anche le milizie cetniche che nella Seconda guerra mondiale si schierarono con le truppe di Hitler che avevano invaso i Balcani. Lo stesso saluto parafascista che le Tigri di Arkan – il leader delle truppe paramilitari degli anni '90 che si faceva immortalare con un tigrotto, e un mitra, tra le braccia: e la cui moglie era la regina del turbo-folk, la musica tradizional-techno serba – facevano durante la guerra civile.

La tigre Arkan e i cetnici

ZELJKO Raznatovic (Arkan) era un capo tifoso della Stella Rossa Belgrado e svolgeva attività spionistiche e criminali (la mafia balcanica ha sempre avuto forti interessi nel calcio serbo); con la guerra si ricicla come capo di truppe paramilitari.
La commistione tra sport, nazionalismo e attività militari è una miscela che la fine della guerra e i governi democratici che si sono susseguiti a Belgrado non hanno spezzato; il rimpianto per i territori persi con l'intervento internazionale e l'ultima sconfitta in Kosovo hanno solo alimentato l'orgoglio nazionalista degli ultrà delle curve degli stadi serbi e di un popolo che non riconosce il ridimensionamento del ruolo del paese. I primi a portare la bandiera di questo orgoglio patrio sono gli sportivi: le dichiarazioni feroci e le posizioni politiche estremiste hanno più volte creato imbarazzo anche in Italia, con le affermazioni di giocatori come Mihajilovic (ora allenatore della Fiorentina) che non hanno mai rinunciato a dimostrare il loro attaccamento al paese.

Domenica la Serbia aveva battuto a Roma l’Italia per vincere il bronzo nei Mondiali di pallavolo; ieri per i tifosi estremisti al seguito della nazionale di calcio era l’occasione per ribadire la supremazia sportiva, inneggiare alla Grande patria che fu la Serbia, rovinare la serata agli italiani che parteciparono alla missione militare che difese l’etnia albanese del Kosovo dall’esercito di Belgrado. E forse tra loro c’era anche chi ha voluto affossare definitivamente la propria nazionale che, in crisi da tempo (anche perché sembra divisa in clan), ha ormai poche speranze di qualificarsi per gli Europei.


Gli incidenti al gay pride di Belgrado (FOTO ANSA)

zorba

Re:Italia-Serbia
« Risposta #82 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:11:20 »
(repubblica.it)

ITALIA-SERBIA

Fermati i responsabili degli incidenti

Preso anche il teppista mascherato

Dopo una notte di violenze sono stati portati in questura a Genova gli ultrà serbi che hanno messo a ferro e fuoco la città. Tra i 17 arrestati c'è l'uomo incappucciato che ha guidato il lancio di petardi e fumogeni costringendo all'annullamento del match

GENOVA - Sono stati arrestati i teppisti responsabili degli scontri a Genova in occasione dell'incontro tra Italia e Serbia per le qualificazioni a Euro 2012. Tra i fermati c'è anche l'uomo incappucciato che, salito sulle barriere divisorie dello stadio Marassi, aveva guidato il lancio di petardi e fumogeni che ha portato all'annullamento della partita. A quanto si apprende, dopo ore di tensione con la polizia italiana, i serbi sono stati convinti a salire sul pullman che avrebbe dovuto ricondurli in patria. Le forze dell'ordine hanno invece scortato il mezzo verso la questura.

Le persone fermate sarebbero 17, altre 35 sono state denunciate, oltre cento sono in via di identificazione attraverso i fermati della Digos. Gli incidenti, iniziati già prima del match, sono proseguiti per tutta la notte. Numerosi i feriti, tra i quali anche due carabinieri. Agli ultrà serbi sono stati sequestrati bastoni, spranghe e coltelli.

Il bilancio è reso provvisorio dall'elaborazione dei dati in atto in questura per effettuare gli arresti in differita che devono essere portati a termine entro 24 ore. Secondo fonti interne alla questura i carabinieri feriti, appartenenti al Battaglione Liguria, non hanno riportato lesioni gravi. Tra gli ultras, uno solo è stato ricoverato. I 35 denunciati a piede libero si trovavano al momento dei controlli tutti insieme a bordo di un bus. Denunciato anche l'autista. Attualmente negli uffici
della questura sono presenti 30 ultras in via di identificazione. Vari i reati contestati, dal danneggiamento al lancio di oggetti pericolosi alla resistenza e lesioni a pubblico




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Re:Italia-Serbia
« Risposta #83 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:33:57 »
Matador,
da Belgrado avevano segnalato l'arrivo dei facinorosi: in un paese normale il questore di Genova si sarebbe già dimesso e, mancando tale gesto, stasera sarebbe esonerato da un compito che ha palesemente dimostrato di non saper svolgere.
Quanto a :
la politica da burattino filo-occidentale del Presidente Tadić
è una frase che si commenta da sola.

Ho letto poi (Baruch sicuro e altri) che la Serbia domenica avrebbe fallito l'ingresso in Europa per i disordini al gaypride (che, nota a margine, al differenza della partita di ieri si è svolto) e anche questo è quanto raccontano in Italia, non la realtà. Il potravoce della commissione europea Maja Kocijancic ha dichiarato che: La commissione europea ha valutato che la gay pride che e’ stata organizzata ieri a Belgrado ha confermato che la Serbia ha respinto ogni forma di discriminazione.

Riguardo lo striscione sul Kosovo è presto detto: per i serbi - tutti - il Kosovo è come per gli italiani Roma. È la culla della chiesa serba ortodossa. Poi si può discutere fino a domattina, ma apporre lo striscione Kosovo è Serbia non significa essere degli sfegatati nazionalisti.

Su Mazzocchi invece mi pare sia stato già detto tutto. Oltre il ridicolo. Incredibile quando in fondo ha corretto il tiro sulle 3 dita affermando che non indicavano il 3 0, ma bensì le 3C serbe, che infatti son 4...Grottesco Gentili che invitatava il cronista a "forzare il blocco". Allucinante l'elogio al comportamento delle forze dell'ordine che, tra l'altro, hanno anche permesso l'aggressione al pullman della nazionale ospite.
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Offline Skorpius

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #84 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:44:36 »
immagino che invece Mazzocchi sappia perfettamente che viene da Belgrado e non da Frattocchie piuttosto che  da Novi Sad giusto? ma per favore...

Vestita con la maglietta della nazionale serba ed in mezzo ai tifosi serbi è una ipotesi legittima.
Ma poi perchè vi ha dato tanto fastidio? L'aveva presa come elemento positivi a dire "c'è gente anche bambini che si sono fatti km per vedere la loro nazionale, i facinorosi hanno rovinato la serata anche a loro" se anche non fosse stata serba (ma poi perchè non doveva esserlo) il concetto mi pare giusto (uno dei pochi)
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline AlenBoksic

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #85 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:51:17 »
 se anche non fosse stata serba (ma poi perchè non doveva esserlo)

T posso garantire personalmente che c'è gente gira con la maglietta serba senza esserlo 
8)

Penso abbia dato nia la frase perchè è buona norma parlare solo delle cose che si sanno e Mazzocchi ierisera ha parlato solo e soltanto di cose che ignora (anche se ammetto sia difficile trovare qualcosa che conosce). Ad ogni modo i telecronisti hanno veramente offerto il peggio.
Magari l'ho perso ma non mi pare nessuno abbia stigmatizzato i fischi che piovevano all'inno serbo.
Voglio 11 Scaloni

Offline Skorpius

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #86 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:55:05 »
T posso garantire personalmente che c'è gente gira con la maglietta serba senza esserlo 
8)

Penso abbia dato nia la frase perchè è buona norma parlare solo delle cose che si sanno e Mazzocchi ierisera ha parlato solo e soltanto di cose che ignora (anche se ammetto sia difficile trovare qualcosa che conosce). Ad ogni modo i telecronisti hanno veramente offerto il peggio.
Magari l'ho perso ma non mi pare nessuno abbia stigmatizzato i fischi che piovevano all'inno serbo.

perdonami ma criticare qualcuno che presuppone che una ragazzina in uo stadio con la maglietta serba IN MEZZO ai tifosi serbi sia essa stessa  serba mi sembra veramente assurdo.. e cmq ripeto è stata presa ad esempio dei tifosi con intenti calcistici che sono venuti a vedersi la partita.. ce ne sarà stato almeno uno li in mezzo no?

Inoltre vi dico che non avete sentito tutto il commento perchè all'inizio di lodi alla polizia non ne ho sentite anzi.... veniv invocato l'intervento a fermare il capo tagliuzzatore..
Vedo che anche qui se ne biasimato il mancato intervento.. però immaginatevi cosa sarebbe successo, secondo me le cose sarebbero andate molto peggio.

Anche sul simbolo del tre hanno detto subito che non capivano cosa significasse e che quella esposta fosse una ipotesi (caressa costruisce le sue cronache su ipotesi spacciate per verità assolute)... ma ovviamente non hnno la vostra cultura (nozionismo?) politica e storica.

A me è sembrato l'esempio dei limiti di giornalisti sportivi totalmente impreparati a commentare un evento di cronaca per di più connesso con elementi geopolitici.

Tralascio i vostri commenti sulla vomitevole retorica sui militari, ogni tanto qualcuno di voi si dimentica di scrivere su un forum apolitico che parla di calcio e non su centrosociale.it e non si rende conto che i suoi "vomitevoli" commenti possono dar fastidio a chi la pensa diversamente... c'è modo e modo di esprimersi
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IB

Re:Italia-Serbia
« Risposta #87 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:58:16 »
Quindi fatemi capire, il vero e unico problema di ieri sera erano i telecronisti RAI e i fischi all'inno serbo ?
Tutto a posto allora.
Arrestiamo Mazzocchi e liberiamo i poveri Serbi..

* I fischi nazionali vengono fischiati in ogni parte del mondo, non é una bella cosa, ma é un, po il fumo della pippa.

Offline AlenBoksic

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #88 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 09:00:38 »
Vedo che anche qui se ne biasimato il mancato intervento.. .

preventivo.
Dentro lo stadio ormai la frittata era fatta.

Quindi fatemi capire, il vero e unico problema di ieri sera erano i telecronisti RAI e i fischi all'inno serbo ?
Tutto a posto allora.
Arrestiamo Mazzocchi e liberiamo i poveri Serbi.

Dov'è stato scritto?
Voglio 11 Scaloni

Offline Skorpius

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #89 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 09:02:45 »


Dov'è stato scritto?

un topic sull'evento di ieri che al 70% parla dei commentatori (sportivi) rai che non sanno il segno del tre e ipotizzano che una ragazza in mezzo ai tifosi serbi sia serba.. vedi un po' te
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline AlenBoksic

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #90 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 09:06:56 »
Tralascio i vostri commenti sulla vomitevole retorica sui militari

Per quanto mi concerne la retorica sui militari è stata oscena perchè sono stati tirati in ballo quando non c'entravano niente. Gentili addirittura ha detto che tutto lo stadio era li per ricordarli (infatti i 3 inquadrati mentre affermava ciò ridevano....) e che già immaginava quando i tifosi serbi avrebbero fischiato il minuto di silenzio.
Questo è osceno.

Quanto al comportamento dei serbi è ovvio che nessuno lo giustifichi e che sia condannabile nel senso letterale, talmente ovvio che nessuno pensa neanche a scriverlo, come nessuno ti risponde che al semaforo ci si ferma col rosso quando chiedi indicazioni stradali.
Voglio 11 Scaloni

jumpingjackflash

Re:Italia-Serbia
« Risposta #91 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 09:50:19 »
alcune puntualizzazioni post mio intervento a caldo:

Mazzocchi non è IL problema ma è un problema.

sono stato il primo a definire pelosa la retorica militare non in quanto antimilitarista, infatti appoggiai ed ancora sono d'accordo sull'intervento in Afghanistan ma non sopporto il modo in cui la morte di questi ragazzi viene rappresentata ed ho trovato inopportuno come i commentatori l'abbiano usato ieri sera. E' un mio parere del tutto personale.

Stamane ho sentito una dichiarazione del nostro responsabile alla sicurezza il quale affermava che "la Serbia non ci ha avvertito della pericolosità dei suoi Ultras" beh lasciatemi dire, probabilmente la Serbia avrà mancato anche gravemente nel comunicare quali teste di catzo stavano per entrare nei nostri stadi ma basta fare una rapida ricerca su google per capire come si comportino questi tifosi. Inoltre ieri questi stessi gentiluomini si sono resi responsabili di un assalto al pullmann della loro stessa nazionale tanto che il portiere Serbo non è voluto nemmeno uscire dagli spogliatoi ed  hanno causato incidenti in alcune parti di Genova. Serviva altro per far si che la Polizia quanto meno li perquisisse all'entrata? c'è bisogno di vedere quello che è accaduto ieri sera per non far entrare queste persone allo stadio?

geddy

Re:Italia-Serbia
« Risposta #92 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 10:05:05 »
La polizia probabilmente ha scelto di non perquisirli all' entrata. Facile li abbiano fatti entrare tutti insieme per levarli dalla strada e controllarli meglio. Il problema non è quanto fatto per fronteggiare l'emergenza. Alla fine nessuno si è fatto male e quindi la polizia ha fatto bene, non do nessuna colpa a chi ieri sera ha agito in quel modo. Il non disputare la partita è il male minore. Chi aveva il comando ieri sera se n'è fragato di correre questo rischio.
Quello che non va bene è commentare quatno avvenuto ieri sera solo nell'ottica del 3 a 0 a tavolino per noi. Se fai il giornalista deve balzarti all'occhio che ieri sera l'Italia ha organizzato male l'evento e quindi è colpevole quasi quanto la Serbia.
I commentatori rai non li ho sentiti. Non hanno idea di che danni causano affermazioni come quella di Collovati di lasciarli li per tre giorni, altro non ho da dire.

Boks XV

Re:Italia-Serbia
« Risposta #93 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 10:08:18 »
 "La marsigliese", cioè l'inno della civiltà.

si, come no...

Offline AlenBoksic

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #94 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 10:13:26 »
Se fai il giornalista deve balzarti all'occhio che ieri sera l'Italia ha organizzato male l'evento e quindi è colpevole quasi quanto la Serbia.

Infatti dato che l'organizzazione della partita (e il suo svolgimento) spetta al paese ospitante.
Interessante, come dice JJF, che il pullman della nazionale sia stato assaltato a Genova (!) e non a Belgrado dopo la gara contro l'Estonia.
Probabiilmente era più facile, no?
Voglio 11 Scaloni

geddy

Re:Italia-Serbia
« Risposta #95 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 10:19:15 »
Più facile non saprei dirlo. Non so neanche se sia un azione organizzata oppure un evento occasionale. Constatato quano è successo propendo più per la seconda ipotesi. Se avevano in animo di sollevare tutta questa cagnara e quindi tutto è organizzato mi rifiuto di credere che la polizia serba non ne sapesse nulla. Almeno voglio sperarlo.
Incidenti con le tifoserie serbe mi pare si verificano più o meno ciclicamente pure per le partite di coppa.

Offline Baruch

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #96 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 11:06:16 »
Perché, conoscendo bene gli slavi, posso dirti che l'atteggiamento dei giocatori serbi è stato tutt'altro che imposto. E conoscendo il loro cerimoniale, i loro gesti, le loro tradizioni, posso assicurarti che avviene tutto molto spontaneamente. Stankovic è andato proprio a dire Sì, siamo con voi!. Se così non fosse, si sarebbero dovuti rifiutare di giocare la gara immediatamente dopo l'aggressione subìta sul pullman che li conduceva a Marassi. A seguito di questa aggressione, e dietro ulteriori minacce, il tecnico serbo non ha schierato il portiere titolare dal primo minuto (a dire il vero non stava neanche in panchina).

Poi chi impone ai giocatori cosa?

Molti giocatori serbi che vivono all'estero (mi riferisco in particolare al calcio e/o al basket) hanno nelle vene una sorta di revanscismo e non mascherano mai questa loro caratteristica. La stessa cosa, per una sorta di fratellanza, di unione che accomuna quasi tutti i serbi sparsi nel mondo, avviene tra gli ultras e tra i più semplici sostenitori: avrete notato, suppongo, un paio di striscioni sul Kossovo e la bandiera albanese bruciata, per dirne una. Quando nello stadio della Crvena Zveda o del Partizan avvengono episodi del genere, spesso tutto lo stadio applaude e canta canzoni nazionaliste.

Non lo so Bill, a me è parso evidente il contrario (l'imposizione sarebbe stata quella degli addetti alla sicurezza: "andate a calmarli o perdete a tavolino". Da lì la parata di simboli dei giocatori). Le tue considerazioni generali sono condivisibili, ma non sapendo come è andata nel particolare, preferisco astenermi. Magari ne sapremo di più in queste ore, a partire, spero, proprio da Milos Krasic, che nella parte nord di Kosovska Mitrovica ci è nato. Sarei curioso di sentirgli dire se anche lui sarebbe fiero di bruciare la bandiera albanese.

IB

Re:Italia-Serbia
« Risposta #97 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 11:20:52 »
Dov'è stato scritto?

E' un'impressione che ho avuto leggendo il topic.


Offline AR

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #98 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 11:24:05 »
Questo paese non è attualmente in grado di garantire la sicurezza durante un evento pubblico.

Sono anni che ci troviamo di fronte alle stesse scene deprimenti, i responsabili delle forze dell'ordine agiscono come un elettrodomestico a due velocità :

A - Carica ad occhi chiusi, chi cojo cojo e a chi tocca nun se 'ngrugna

B - Lasciamoli fare, disponiamoci a debita distanza, prima o poi qualcosa accadrà



Mhà, io dico bhò...

Offline Andre

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Re:Italia-Serbia
« Risposta #99 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 11:26:40 »
perdonami AR,

ma negli altri paesi cosa accade invece ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)