Addio Cesare Cuticchia/Manuel Fantoni

[oizaL]

CINEMA: E' MORTO ANGELO INFANTI, DAL 'PADRINO' A 'BOROTALCO' = (AGI) - Roma, 12 ott. - Grave lutto nel mondo dello spettacolo: e' morto a 71 anni Angelo Infanti, uno dei bellissimi del cinema italiano, protagonista anche di capolavori hollywoodiani come 'Il Padrino' e dei primi film di Carlo Verdone. Infanti era stato ricoverato il 9 ottobre per un infarto nell'ospedale di Tivoli, dove si e' spento in serata. Accanto a lui la moglie Manuela e la figlia Rossella, anche lei attrice. Il comune di Zagarolo, dove era nato il 16 febbraio del 1939, ha gia' annunciato di voler rendergli omaggio con una manifestazione organizzata nel Castello Rospigliosi dove saranno proiettati spezzoni dei suoi film piu' celebri. (AGI) Uba 121920 OTT 10 NNNN 

[ammiraglio]

mannaggia.
riposa in pace.

[Sanfatucchio]

Sono dispiaciuto con Manuel Fantoni rappresentava quel modo cosi ironico di essere romano senza malizia e un po' fatalista. che riposi in pace

[NoSurrender]

Mi dispiace tantissimo 

Per me sarà Manuel Fantoni per sempre nel film che,anche grazie a lui,è sempre stato uno dei cult della mia famiglia,uno dei tormentoni,tra citazioni e risate,tra me ed i miei fratelli.

Ciao Angelo,riposa in pace.

[zorba]

Addio Angelo-Manuel.....

Una preghiera anche per te!

 

[TomYorke]

Un grandissimo!


R.I.P.

[jegue98]

Che brutta notizia. 
Che riposi in pace....

[fish_mark]

un ciao al grandissimo Angelo Infanti

l'uomo che ha interpretato al meglio la miseria dell'uomo moderno
che prova a fare il Manuel Fantoni, mentre in realtà è un semplice Cuticchia Cesare

&feature=related[/youtube]

[POMATA]

Riposa in pace.

Come passa il tempo

[JeanLouisRossini]

sono veramente dispiaciuto.

addio Angelo, riposa in pace

[sassoxsasso]

Mi dispiace tantissimo 

Per me sarà Manuel Fantoni per sempre nel film che,anche grazie a lui,è sempre stato uno dei cult della mia famiglia,uno dei tormentoni,tra citazioni e risate,tra me ed i miei fratelli.

Ciao Angelo,riposa in pace.

[zorba]

(Il Fatto Quotidiano 13.10.2010)

Addio a Infanti zingaro felice del cinema italiano

(Ma.Pa.)

Nun è vero niente, t’ho raccontato un sacco de fregnacce”. Meglio ricordarlo ridendo, Angelo Infanti, immaginandolo nelle nuvole di Borotalco di Verdone o mentre osserva (e impreca dal vero) una bolletta della Sip di Francis Coppola di 15 milioni di lire, suo ospite romano attaccato alla cornetta e fratello acquisito, al pari di Sergio Leone e Bud Spencer. Lui 71enne di frontiera imbarcato su carghi battenti bandiere liberiane, seduttore della provincia laziale cresciuto alla scuola degli ultimi tanghi a Zagarolo e volato via ieri, a Tivoli, per un infarto, dopo un ricovero improvviso. Di fronte alle lacrime, Infanti avrebbe provato a invertire il flusso. Era uno di quelli che spaccava bicchieri ai funerali e quando l’aria si faceva seria svicolava dal retro. A dissacrare, conquistare (è lui a salvare Magda-non ce la faccio-più dall’infelicità coniugale in “Bianco Rosso e Verdone”), trasformare in farsa la tragedia, fumare e poi ricominciare la caccia sentimentale, ai bordi dell’autostrada. E però, Angelo Infanti sul carro nomade della recitazione, non era salito per caso. Prime apparizioni nei ‘60 e poi via, con entrambi i piedi nel sogno americano, spalla di Al Pacino-Corleone ne “Il Padrino” e ancora con Lumet, Douglas, Totò, in un disordine voluto perché come disse a Marco Giusti: “Io i set li sceglievo guardando la cartina geografica”. Ricky Tognazzi, che lavorò con lui ne “La Scorta”, è colpito. Avendo elevato fin da bambino l’antiretorica a unica religione, non deroga: “Quanti anni aveva? Possiamo moltiplicare per due. Angelo era un uomo libero e non si è mai risparmiato. Fumava, beveva, non l’ho mai visto dormire e, appena poteva, tornava a Zagarolo. Preferiva la campagna, l’orto e la compagnia a qualunque contratto”. E ancora: “Il calcolo gli era alieno, non pensava a quel che diceva, alle possibili conseguenze”. Carlo Verdone è a cena. Smette e i fotogrammi vengono fuori uno dopo l’altro. A rivelare il talento comico di Infanti, fu proprio Verdone. “Me lo presentò Sergio Leone. ‘E’ un personaggio incredibile’ mi disse. ‘Fallo lavorare’. Su “Un sacco bello” non avevo ruoli per lui, ma avventure personali e istintiva simpatia mi conquistarono. Così lo feci conoscere a Benvenuti e De Bernardi e scrissi per lui il ruolo di Manuel Fantoni. Dopo aver vinto il David di Donatello con Borotalco, mi abbracciò: ‘A Carlè, famme lavorà sempre con te’”. Sospiro. “Con lui si chiude per sempre un’epoca”. Marco Giusti: “Ho passato con lui gli ultimi mesi. Di affari e gloria effimera, a lui che era bello sul serio, fregava meno di zero. I suoi racconti erano cinema e Zagarolo la sua Hollywood”.

[jegue98]

Bell'articolo zorba!
Ha sintetizzato bene la figura di Angelo Infanti.
Non è la prima volta che leggo degli articoli fatti bene da questo giornale.
Comincio a valutare l'ipotesi di scaricare l'applicazione del Fatto Quotidiano sul melafonino.

[cuchillo]

Dopo quasi vent'anni dalla morte di Gabriele Tinti, muore l'altro grande protagonista della commedia erotico-esotica.
Infanti, nel mio immaginario, è stato soprattutto quello, il cinico playboy delle pellicole di Albertini.

Il cialtronesco Cuticchia è stata una sorta di appendice autoironica di quel personaggio, decisamente riuscito, tanto che di Infanti tutti ricordano più quell'incursione verdoniana che i 15/20 film di culto nel cinema di genere anni '70.

Conosciuto anche all'estero, avendo lavorato in sceneggiati TV francesi che, per il solo fatto che c'era lui, me sò pure visto quando soggiornavo lì.

Di culto anche la sua parte in "Ex" di Brizzi, quasi un testamento consapevole.

L'intervista di Giusti di un annetto fa o giù di lì ce lo mostrò già molto sofferente e abbastanza dissociato.   

Angelo e Gabriele, ora insieme nel paradiso dei belli, cinici e cialtroni di un cinema che visceralmente amo.

[Holly]

Di culto anche la sua parte in "Ex" di Brizzi, quasi un testamento consapevole.

non ricordo le parole precise, ma mi sembra che facesse la parte del padre della Gerini, e durante il matrimonio (poi saltato) della figlia nel momento in cui riconosce nel prete sull'altare (impersonato da Insinna) l'ex fidanzato della stessa, si rivolge alla moglie e le fa: "Ma lo vedi che avevo ragione, è il laziale!"

 

arrivederci, bellissimo!

[cuchillo]

Esatto. Ricordi bene.

[RobCouto]

(era pure il "pappa" di Claudia Cardinale in "bello onesto emigrato Australia...")

[CiPpi]

16 febbraio 1939 – 12 ottobre 2010

[jumpingjackflash]

riposa in pace Manuel

[Ulisse]

Addio Angelo-Manuel.....

Una preghiera anche per te!