Autore Topic: 'Vieni via con me' di Fazio e Saviano  (Letto 13398 volte)

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TD

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #20 : Venerdì 12 Novembre 2010, 20:28:31 »
Ammiro molto Marco Travaglio come giornalista: un vero mostro di capacità. Ne detesto, in parte, il pensiero. E in parte, invece, lo condivido. Ammiro molto il coraggio e l'incoscienza di Roberto Saviano. Mi è piaciuto il suo racconto di Falcone, meno alcun i commenti dove mi è parso che si sovrapponesse il personale, e che lui volesse usare l'argomento per rispondere ai suoi critici e denigratori.
Per forza, sulla graticola c'è lui. Da anni reggo a stento Fazio, una specie di Weltroni televisivo sempre uguale a se stesso. La definizione data nelle ultime righe di Travaglio, presepe del perfetto progressista, rischia di essere terribilmente reale. Ci salvino tutti i numi dal conformismo che ci divora le viscere. Anche dal conformismo travaglico.

Offline satanasso

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #21 : Venerdì 12 Novembre 2010, 20:35:26 »
Ammiro molto Marco Travaglio come giornalista: un vero mostro di capacità. Ne detesto, in parte, il pensiero. E in parte, invece, lo condivido.
Da anni reggo a stento Fazio, una specie di Weltroni televisivo sempre uguale a se stesso.
Ci salvino tutti i numi dal conformismo che ci divora le viscere. Anche dal conformismo travaglico.

1000% TD. ricordo di aver letto un articolo al vetriolo - un pò troppo veemente per i miei gusti - su fazio uscito tempo fa su micromega e poi recentemente riaggiornato. su saviano, dico semplicemente che gomorra è un libro stupendo. il suo pregio maggiore, secondo me, è che non parla tanto e solo di camorra, ma del capitalismo italiano.
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

Giglic

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #22 : Sabato 13 Novembre 2010, 07:32:56 »
Ammiro molto Marco Travaglio come giornalista: un vero mostro di capacità. Ne detesto, in parte, il pensiero. E in parte, invece, lo condivido. Ammiro molto il coraggio e l'incoscienza di Roberto Saviano. Mi è piaciuto il suo racconto di Falcone, meno alcun i commenti dove mi è parso che si sovrapponesse il personale, e che lui volesse usare l'argomento per rispondere ai suoi critici e denigratori.
Per forza, sulla graticola c'è lui. Da anni reggo a stento Fazio, una specie di Weltroni televisivo sempre uguale a se stesso. La definizione data nelle ultime righe di Travaglio, presepe del perfetto progressista, rischia di essere terribilmente reale. Ci salvino tutti i numi dal conformismo che ci divora le viscere. Anche dal conformismo travaglico.
100% Anche se ben venga Fazio e la SUA televisione viste le alternative. Su Travaglio la penso coem te, anche se va sottilineata la sua capacità satirica (è anche autore della Guzzanti). Saviano, IMHO è un grande affabulatore, e secondo me funziona meglio in TV che sulla carta stampata (anche se Gomorra è fantastico, parla divinamente, uno dei pochi accenti napoletani non "fastidiosi" alle mie orecchie). Ricordo che rimasi incantato a sentirlo parlare per 10 minuti di Messi (Leo, non il Leopold detto da quella cialtrona della Bignardi - ecco perchè ben venga Fazio) anche se diceva cose che già si sapevano (il nanismo, il Barcellona, le prime partite, il dolore durante l'adolescenz, etc.)

zorba

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #23 : Sabato 13 Novembre 2010, 07:38:18 »
TD, sul fatto che Fabio Fazio sia sempre 'uguale a se stesso' non sarei tanto d'accordo. Vedendo spesso la trasmissione 'Che tempo che fa', mi pare infatti di aver notato qualche cambiamento in questo senso da parte del conduttore, diventato forse meno ''giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'an-buonista' (sarà la frequentazione con la Littizzetto........).

Lunedì prossimo, a proposito, potrebbe essere un bel 'test' in questo senso, visto il casino che sta suscitando l'iniziativa dello stesso Fazio e di Saviano di invitare nel programma Bersani e Fini contemporaneamente per parlare dei valori della 'destra' e della 'sinistra'.

Finalmente pare che 'ci sia ancora un pò di vita' sul pianeta Rai........  8) 8) 8) 8)

zorba

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #24 : Domenica 14 Novembre 2010, 09:44:30 »
(Il Fatto Quotidiano 14.11.2010)

Caro Roberto, cari lettori

(di Marco Travaglio)

Non mi piace usare il giornale per rispondere ai lettori sui fatti miei: quando posso, lo faccio privatamente. Ma i 1.300 commenti giunti al mio blog sul sito del Fatto e la fiumana di mail e lettere giunte in redazione a proposito dell’articolo “Caro Roberto, datti una spettinata” richiedono una risposta pubblica, perché investono una serie di questioni che più pubbliche non si può. Le reazioni che l’articolo ha suscitato sono in parte favorevoli, in parte contrarie. Anzi, più contrarie che favorevoli. La cosa non mi spaventa affatto, anzi l’avevo prevista e la ritengo un segnale della maturità dei nostri lettori: detesto gli unanimismi, i conformismi e i plausi acritici. Penso che la funzione di un giornale non sia quella di lisciare il pelo al suo pubblico, dicendo sempre e soltanto cose prevedibili e scontate. Senza diventare bastiancontrari per partito preso (anche questa è una forma di conformismo), credo sia giusto lanciare di tanto in tanto un sasso nello stagno per provocare un cortocircuito nelle convinzioni consolidate e nei riflessi condizionati. È quel che ho fatto dopo la prima puntata di Vieni via con me e rifarei tranquillamente dopo la seconda se replicasse l’andazzo della prima. Non rispondo a chi addirittura ha minacciato di non leggere più Il Fatto a causa di quell’articolo, anche perché se non ci legge più la risposta cadrebbe nel vuoto. Mi concentro invece su quanti mi domandano perché criticare un grande e coraggioso scrittore come Roberto Saviano. Non pretendo di far cambiare idea a nessuno, perché ho troppo rispetto per le idee altrui e, quando non collimano con le mie, diventano uno spunto di riflessione autocritica. Ma io non ho criticato Saviano in quanto grande e coraggioso scrittore. Ho semplicemente detto che, rispetto alle attese che aveva suscitato con un programma tutto suo, mi aspettavo qualcosa di più. Se ho citato Dell’Utri, Berlusconi, Cuffaro, i rapporti mafia (o camorra) e politica, le trattative Stato-mafia ai tempi delle stragi, non è certo perché pretendessi, come mi scrive qualcuno, che “Saviano facesse il Travaglio”. Ma perché erano stati proprio Saviano e Fazio a preannunciare che quelli sarebbero stati alcuni dei temi trattati nel loro programma. E credo che sia stato proprio per questo che i vertici Rai hanno provato a bloccare il programma col pretesto dei costi troppo alti. Dubito che la tentata censura preventiva riguardasse il monologo sugli attacchi subìti a suo tempo da Falcone, che ormai costituiscono un fatto notorio e non dividono più l’opinione pubblica da quando Falcone, assassinato dalla mafia, diventò un santo laico anche per coloro che lo infangarono da vivo (e non mi riferisco certo a quanti, alla luce del sole, lo criticarono per scelte criticabili e opinabili come la collaborazione con il governo Andreotti). Sono amico di Roberto Saviano. Conservo gelosamente la copia di Gomorra che mi spedì quattro anni fa con una dedica affettuosa. In questi anni ci siamo sentiti e visti più volte. Sono felice di averlo difeso quest’estate in ben due pagine del Fatto, quando subì critiche sommamente ingiuste non sulle sue opinioni (che come tutte le opinioni, per definizione, sono sempre opinabili), ma sui fatti che raccontava nel suo libro: vari intellettuali di sinistra lo accusavano di falsificare la verità e di venir meno alla “purezza” della sinistra. Criticare il suo programma non è la stessa cosa. Tra persone che si apprezzano e si stimano, la lesa maestà non ha cittadinanza: le critiche, anzi, sono un gesto di amicizia che può arricchire e aiutare a crescere. In questo spirito ho criticato Roberto, confidando che nelle altre tre puntate di Vieni via con me ritrovi quella magnifica “spettinatura” che ne fa un intellettuale atipico, disorganico, disomogeneo, sorprendente, estraneo a ogni etichetta e a ogni “presepe”. Un intellettuale che ama l’Italia e dunque, necessariamente, “anti-italiano”. Chi vuole trasformarlo in un santino infallibile e incriticabile non sa quanto gli vuole male. Gli elogi agli infallibili e agli incriticabili non valgono nulla. Anzi, non sono neppure elogi: sono servi encomi.

paoletto

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #25 : Domenica 14 Novembre 2010, 20:17:50 »
Confermata per domani sera la presenza di Fini e Bersani

Offline AlenBoksic

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #26 : Lunedì 15 Novembre 2010, 08:14:30 »
Chi sono gli ospiti stasera oltre ail tandem sopracitato?
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zorba

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #27 : Lunedì 15 Novembre 2010, 13:16:12 »
Chi sono gli ospiti stasera oltre ail tandem sopracitato?

Dal blog della trasmissione.

"....Il secondo appuntamento di Vieni via con me prosegue il viaggio tra i problemi, le speranze, gli umori e i malumori dell’Italia e degli italiani attraverso le orazioni civili di Roberto Saviano, che in questa occasione terrà un potentissimo monologo sulla ‘Ndrangheta al Nord Italia, ma anche attraverso l’intervento di numerosi artisti e la lettura degli elenchi, che sono l’ossatura linguistica della trasmissione, dei frammenti per contribuire a narrare il nostro Paese.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini e il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani sono stati invitati a leggere rispettivamente un elenco dei valori della destra e un elenco dei valori della sinistra, accettando i tempi e il linguaggio della trasmissione, che non è un talk-show e non è una tribuna politica, ma un inventario di parole, di valori, di sentimenti e di volti italiani. I rispettivi elenchi dureranno circa tre minuti ciascuno.

Tra gli elenchi di questa seconda puntata, anche quello di alcuni principi di diritto sanciti dalla Corte di Cassazione in seguito alla vicenda Englaro e quello delle parole di Piergiorgio Welby nel giorno più importante della sua vita.

La scelta fra andarsene dall’Italia o rimanere – tema di grande attualità in un Paese in cui la fuga dei giovani talenti è ormai sempre più frequente – è riassunta nel gioco a due fra Fazio e Saviano vado via perché/resto qui perché, dove si confronteranno i motivi per rimanere e quelli per andarsene, per cercare di comprendere e di riassumere le motivazioni che fanno pendere la bilancia a favore di una o dell’altra soluzione.

Nella coreografia finale – un progetto di Roberto Castello – 17 autori performer si esibiranno in uno scatenato balletto sulle note di un arrangiamento sempre più frenetico della colonna sonora del programma, curata da Daniele Di Gregorio.

zorba

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #28 : Lunedì 15 Novembre 2010, 23:36:40 »
Non mi vergogno a confessarvi che, nell'ascoltare l'incredibile storia d'amore tra Mina e Piergiorgio Welby, narrata da Roberto Saviano, il sottoscritto, grande e grosso, ha pianto come un bambino.......

Buonanotte, ragazzi.

Offline MCM

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #29 : Lunedì 15 Novembre 2010, 23:58:55 »
A me fa piuttosto piangere che una donna sfrutti la vicenda che ha riguardato il marito, vicenda tristemente conclusasi, per fare politica.
Il bello è che di esempi buoni per i nostri figli è pieno il mondo. Di Salvatore Crisafulli, un vero Santo in terra, che a differenza di Welby, e nonostante le enormi difficoltà della sua famiglia, colpita da un ulteriore tragedia, decide di continuare a vivere, non parla nessuno.
Nonchè esiste gente che dedica la propria vita ad assistere malati terminali e portatori di terribili handicap. Il cottolengo di Torino è uno di questi posti.

Ma Fazio preferisce far pubblicità alla morte, anzichè alla vita.

Quanto ai medici...

« Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

    * di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
    * di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
    * di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;
    * di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;    * di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
    * di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica;
    * di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
    * di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
    * di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
    * di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
    * di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
    * di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
    * di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente;
    * di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
    * di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.


Offline St£fano

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #30 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:13:44 »
MCM, il tuo tentativo di piegare alla tua personalissima opinione fatti, scritti e persone, è vergognoso, mal riuscito e del tutto fuori luogo..
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Offline syrinx

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #31 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:15:05 »
MCM, ma il punto dopo quello che hai sottolineato l'hai letto?

Offline MCM

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #32 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:17:31 »
Più che fantastico.
La dimostrazione di come ciò che vediamo alla televisione sia m**da, spesso neanche fritta.
E il ribaltamento del teorema che vuole che nel piccolo schermo non si possa fare qualità: basta volerla fare.

Benigni, ottimo attore, potrebbe anche sputare come un lama in mondovisione che farebbe audience.

MCM, il tuo tentativo di piegare alla tua personalissima opinione fatti, scritti e persone, è vergognoso, mal riuscito e del tutto fuori luogo..

Non ho obbligato nessuno a pensarla come me. Manifesto semplicemente ciò che ritengo giusto. Io trovo vergognoso l' utilizzo politico e contro qualsiasi morale, "laica" e religiosa, della tv. Mai considererò invece vergognoso lo sdegno di un cittadino(in questo caso io) contro tutto ciò.

Offline benvolio

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #33 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:21:51 »
MCM rispetto profondamente le tue opinioni ed il tuo sdegno che spero si estendano anche (e soprattutto?) a ben altro uso politico, immorale ed incivile della tv e dei mezzi di comunicaazione.

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #34 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:24:39 »
MCM, ma il punto dopo quello che hai sottolineato l'hai letto?

Certamente. Terapia, che deriva dal greco, significa cura, ciò che guarisce.
L' accanimento terapeutico è l' eccesso farmacologico, oppure chirurgico, quando questo è del tutto inutile a curare il paziente.
Accanimento terapeutico è voler tentare di prendere la femorale, in quasi totale assenza di pressione arteriosa(perchè una metastasi spinge contro i vasi), in un malato terminale tumorale quando si sa già che purtroppo, anche se questa manovra riuscisse, essa allungherebbe la vita del paziente solo di qualche ora.  O al massimo giorni :(
E' legittimo che un dubbio del genero(per legittima ignoranza) ce lo abbia un non medico. Ma un medico che non sa cosa è accanimento terapeutico, è grave.

Offline MCM

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #35 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:27:16 »
MCM rispetto profondamente le tue opinioni ed il tuo sdegno che spero si estendano anche (e soprattutto?) a ben altro uso politico, immorale ed incivile della tv e dei mezzi di comunicaazione.

indubbiamente.
alcuni esempi sparsi

-Grande Fratello
-Domenica Cinque
-Tg4
-"L' occidentale"
etc etc


I primi che mi vengono in mente.

Offline St£fano

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #36 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:28:08 »
Non ho obbligato nessuno a pensarla come me. Manifesto semplicemente ciò che ritengo giusto. Io trovo vergognoso l' utilizzo politico e contro qualsiasi morale, "laica" e religiosa, della tv. Mai considererò invece vergognoso lo sdegno di un cittadino(in questo caso io) contro tutto ciò.

nel tuo post fai passare Welby, Coscioni, Englaro, come oppositori del diritto alla vita, come persecutori del diritto alle cure, santificando di contro il povero Crisafulli che a differenza loro continua la sua sofferenza quotidiana..

Non capisci, o non vuoi capire, che Welby, Coscioni ed Englaro sono invece paladini del diritto alla vita e del diritto alle cure, visti a tutto tondo, come diritto alla libera scelta sulla propria vita e sulle proprie cure (voglio porre termine alle mie sofferenze e DEVO essere libero di farlo, non voglio porre termine e DEVO essere libero di farlo)

Il giuramento di Ippocrate, da te citato, va visto anch'esso in quest'ottica, c'è un confine, caro MCM, dove l'autorità del medico non deve più entrare, dove la volontà del paziente, fosse anche quella di porre termine alla propria vita, DEVE essere rispettata da qualunque medico..
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Offline MCM

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #37 : Martedì 16 Novembre 2010, 00:43:40 »
nel tuo post fai passare Welby, Coscioni, Englaro, come oppositori del diritto alla vita, come persecutori del diritto alle cure, santificando di contro il povero Crisafulli che a differenza loro continua la sua sofferenza quotidiana..

Non capisci, o non vuoi capire, che Welby, Coscioni ed Englaro sono invece paladini del diritto alla vita e del diritto alle cure, visti a tutto tondo, come diritto alla libera scelta sulla propria vita e sulle proprie cure (voglio porre termine alle mie sofferenze e DEVO essere libero di farlo, non voglio porre termine e DEVO essere libero di farlo)

Il giuramento di Ippocrate, da te citato, va visto anch'esso in quest'ottica, c'è un confine, caro MCM, dove l'autorità del medico non deve più entrare, dove la volontà del paziente, fosse anche quella di porre termine alla propria vita, DEVE essere rispettata da qualunque medico..

Non esiste alcun limite, se non quello che lo stesso giuramento si dà palesemente nel punto successivo a quello che vieta l' omicidio del paziente. Tutto il resto è mero bypassare una norma per pulirsi la coscienza.
Oltretutto parli in prima persona. Chi vuole uccidersi può farlo. Nessuno glielo vieta. Nessuno può però obbligare qualcuno o pretendere che questo qualcuno lo uccida. Ai medici di sicuro no. A meno che non vogliano violare ciò che solennemente hanno giurato, agli altri perchè ucciderebbero un uomo e l' omicidio del consenziente, seppur con attenuanti, è pur sempre omicidio.

Quanto alle prime due persone da te citate(la povera Eluana non ha detto infatti neppure una parola.Semmai sono state dette su di lei un sacco di parole) ribadisco. Preferisco chi usa la terra per esser santo, anche se non esiste cosa più dura, tremenda e difficile di questa (Crisafulli. Mascetti e tutti coloro che si prendono cura di persone in queste situazioni). Perchè la loro ricompensa sarà ben più grande di una prima o seconda serata in tv o di una legge ad hoc in seguito a propaganda martellante.

Diciamo che piuttosto che non capire l' uno o l' altro abbiamo concetti di conoscenza differenti.

Offline AlenBoksic

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Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #38 : Martedì 16 Novembre 2010, 08:19:18 »
la loro ricompensa sarà ben più grande di una prima o seconda serata in tv o di una legge ad hoc in seguito a propaganda martellante.

Quindi la possibilità per ciascuno di scegliere in merito alla propria coscienza sul proprio destino si chiama
legge ad hoc in seguito a propaganda martellante ::)
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zorba

Re:'Vieni via con me' di Fazio e Saviano
« Risposta #39 : Martedì 16 Novembre 2010, 08:20:32 »
(Il Fatto Quotidiano 16.11.2010)


A Saviano e Fazio accuse indegne

(di Loris Mazzetti)

“È una cosa indegna avere una tv pubblica di questo tipo”. Questa è l’ultima esternazione di B. contro la Rai. Mi dispiace che un professionista come Mimun, che la tv pubblica la conosce bene, abbia messo a disposizione il Tg5 per sottolineare che la Rai realizza programmi “offensivi” (paura di finire come Mentana?). B. ha dato un’interpretazione errata alla presenza di Fini e Bersani a “Vieni via con me”, dovuta, probabilmente, alle difficoltà che sta passando il suo governo. I due politici, invece, hanno dimostrato che si può andare in tv per pochi minuti e si può parlare dei valori della destra e della sinistra senza cadere nella propaganda. Il tema trattato, insieme a quello dell’Unità d’Italia, è presente in tutte le puntate. Ieri due politici, domani due intellettuali, poi due sindaci, infine due elettori: uno di destra e uno di sinistra. Accusare gli autori di “Vieni via con me” di fare una tv indegna, è indegno. Come mai nella prima puntata non c’è stato nessuno della maggioranza che abbia sollevato il “problema” Vendola? Nessun politico di destra si è offerto di sostituire il presidente della regione Puglia nell’elencazione degli insulti che la nostra società riserva ai gay. Luxuria, raccontando la sua breve esperienza parlamentare, ha più volte detto che gli omosessuali sui banchi 
della destra sono ben rappresentati. Un programma che ha come ospiti oltre a Fini e Bersani, Silvio Orlando, Cristiano De André, don Gallo, gli Avion Travel con Tony Servillo, Ligabue, Paolo Rossi, Antonio Albanese, Beppino Englaro, Gemmi Sufali, la maestra Flaviana Robbiati e Mina Welby, può non piacere ma va rispettato, indegno no.
Sarò, come mi ha definito Sgarbi, “il ruffiano di Saviano”, ma il suo monologo sulla storia d’amore tra Piergiorgio e Mina Welby, pur avendolo ascoltato tante volte durante le prove, mi ha emozionato e lo considero una testimonianza civile importantissima. “Io amo la vita presidente. Vita è donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude… Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche”. La lettera che Welby ha mandato nel 2006 al presidente della Repubblica. Quello che Piergiorgio ha chiesto non è stata eutanasia ma la rinuncia all’accanimento terapeutico. Su Welby la retorica durante i suoi ultimi giorni ha dato il meglio di sé, come la Chiesa negandogli i funerali, dopo averli concedessi a dittatori come Franco e permettendo a un criminale come Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana, di essere seppellito all’interno della basilica di Sant’Apollinare a Roma.
“Vieni via con me”, alla fine, vuole essere solo un programma tv.