Autore Topic: Lazio, col Feyenoord è decisiva. Ma l'Olimpico è mezzo vuoto  (Letto 168 volte)

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Lazio, col Feyenoord è decisiva. Ma l'Olimpico è mezzo vuoto
« : Lunedì 6 Novembre 2023, 08:00:48 »
www.corrieredellosport.it


Sarri chiede il sostegno del popolo biancoceleste, ma il caro-biglietti deciso da Lotito frena la prevendita: per ora solo 31 mila spettatori

ROMA - L'inferno, evocato da Sarri per mettere sotto il Feyenoord, costa una tombola. Quasi quanto i cartellini di Berardi e Zielinski, sarebbe il caso di aggiungere, inavvicinabili in estate per Lotito. Ecco il paradosso della Lazio: la Champions vale un Olimpico a metà, in linea con la politica del compromesso. Pochi laziali ci credono. La società ha alzato i prezzi per entrare allo stadio, non le ambizioni e neppure il livello degli acquisti, utili per rimpolpare la panchina ma insufficienti per continuare il percorso di crescita dopo il secondo posto dell’anno scorso. Poco più di trentamila spettatori annunciati a meno di 48 ore dall’evento. Complicato, forse inimmaginabile, avvicinarsi alla soglia dei 40.000. Questa era una partita da pienone, da sold out, per spingere la Lazio verso il sogno. Battere gli olandesi, cancellando il ko di Rotterdam, significherebbe avvicinarsi agli ottavi. Può essere decisiva. Sarri, non a caso, ha lanciato un appello al Dall’Ara, chiedendo il sostegno del popolo biancoceleste. Slot, dentro l’atmosfera coinvolgente del De Kuip, ha costruito un capolavoro. L’Olimpico fatica a riempirsi e si sa quanto possa contare il fattore campo in Europa. Ma i laziali devono frugarsi le tasche per garantirsi un posto nei settori nobili dello stadio. Curve e Distinti a 45 euro, come nel derby con la Roma. I tagliandi di Tevere variano da 70 a 150 euro. La Monte Mario da 110 a 150. Prezzi alle stelle in una serata in cui l’Olimpico sarà (o sarebbe stato) dipinto interamente di biancoceleste. Agli olandesi, infatti, è stata vietata la trasferta a Roma. 

Lazio, Olimpico mezzo vuoto

Nel dettaglio i paganti sino a ieri erano poco più di diecimila e gli abbonati per il girone di Champions sono 21.280. Tutta la Serie A ha alzato i prezzi, non solo la Lazio. Nel caso relativo al “caro-biglietti” per il Feyenoord, la giustificazione societaria si fonda sull’esigenza di non penalizzare chi ha acquistato la tessera per garantirsi le tre partite del girone (Atletico Madrid e Celtic Glasgow le altre due), ma erano alti anche i prezzi degli abbonamenti. Per Curve e Distinti 120 euro con lo sconto a 105 per gli abbonati in campionato. Il frazionamento della Tevere ha sconvolto le famiglie: una tessera per il parterre laterale (dal basso non si vede quasi niente all’Olimpico) costava 150 euro, per il parterre centrale servivano 180 euro (media di 60 a partita), si saliva a 220 per la Tevere Top e 270 per la Tevere Gold e la Monte Mario. Lo sproposito spiega perché i biglietti viaggiano su cifre elevatissime.

Lazio, i ricavi

Una banale riflessione, ispirata ai criteri economici, esaurisce l’argomento: il prezzo sale dove e quando i posti si esauriscono in fretta, come sull’aereo o nelle mete più ambite delle vacanze. Al contrario, se c’è disponibilità, scendono. Inter e Milan realizzano incassi da sogno in Champions perché portano regolarmente a San Siro 75 mila spettatori e chissà quanti ne lasciano fuori. La Lazio no. Lotito sostiene di voler difendere (e non svendere) il marchio, non si capisce in che modo. L’appeal di un club cresce con lo stadio pieno, si alimenta con i risultati sportivi e con i ricavi. Battere il Feyenoord vale un premio di 2,8 milioni di euro. La qualificazione agli ottavi Champions porterebbe altri 9,6 milioni. Sarebbe più semplice guadagnare con l’Olimpico pieno, non semivuoto, nello stesso interesse della società.

                

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