Autore Topic: Lazio, non solo Immobile: i perché della crisi offensiva  (Letto 137 volte)

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Lazio, non solo Immobile: i perché della crisi offensiva
« : Domenica 5 Novembre 2023, 11:02:02 »
www.corrieredellosport.it


Calo di rendimento e gol per le punte biancocelesti: senza Milinkovic meno fantasia al servizio del capitano, al quale mancano allenamenti e fiducia

ROMA - Un dato in prospettiva può rassicurare Sarri e la Lazio. La flessione di Immobile, un anno fa, cominciò verso la fine di ottobre, in coincidenza del primo infortunio muscolare, dopo una partenza in linea con le medie tenute in carriera: 6 gol nelle prime 10 giornate. Alla fine di un campionato tormentatissimo se ne contarono 12 in 31 presenze, di cui solo 18 a tempo pieno. Oggi, all’undicesima giornata, Ciro è andato a segno tre volte (due su rigore) e ha colpito tre pali. Insegue se stesso e una condizione fisica accettabile, ma ora può soltanto risalire e ritrovarsi. Nella seconda parte della scorsa stagione, costretto a fermarsi e ripartire più volte, incise pochissimo. «Viene da tanti problemi, ha bisogno di allenarsi con continuità» lo slogan ripetuto nella pancia del Dall’Ara da Sarri, deciso a dosarlo e alternarlo con Castellanos.

Lazio, meno gol e gap in classifica

Due panchine di fila dopo il rientro poco convincente di Rotterdam: gli ultimi 12 minuti risolvendo dagli undici metri la partita con la Fiorentina, altri 33 (più recupero) a Bologna e chissà se gli verrà restituito il posto martedì in Champions, come appare possibile, non sicuro. La fiducia e il campo, oltre agli allenamenti, lo aiuterebbero a ritrovare il ritmo e la brillantezza perduta. Serve un... Ciro di vite. È innegabile che la Lazio, per ricominciare a pedalare con continuità, abbia bisogno dei gol di Immobile. Ne mancano tre nel confronto con il passato campionato e non bastano a spiegare il gap in classifica, perché non sarebbe giusto identificare il passo indietro della squadra di Sarri con l’involuzione del suo centravanti simbolo, 199 gol in biancoceleste. Non c’è mai stato nella storia del club un centravanti con i suoi numeri e chissà quando ne nascerà un altro. Rispetto a un anno fa, quando la Lazio era terza in classifica, mancano 8 punti (16 contro 24) e 10 gol all’attivo (13 contro 23). Il tridente non sta girando, non solo Ciro, come ha sottolineato Sarri nella notte di Bologna. «Non so spiegare il motivo, sono gli stessi attaccanti dello scorso anno».

A Sarri manca la fantasia di Milinkovic


Il calcio non è facilmente spiegabile. Questione di entusiasmo, di alchimie, di calendario, di stagioni più o meno favorevoli. Poi ricontrolli i numeri e ti accorgi che nel passato campionato per la prima volta in carriera Zaccagni aveva raggiunto la doppia cifra (10 gol) e Felipe era tornato ai livelli top dopo sette-otto anni segnandone 9. Lo stesso bottino di Milinkovic, ceduto agli arabi. Il parziale delle prime 11 partite in Serie A segnala la differenza denunciata da Sarri: gli mancano 3 gol di Zaccagni (sceso da 4 a 1), 2 di Pedro (ancora a digiuno), 1 di Felipe e 3 di Milinkovic. Guendouzi e Kamada sono buoni giocatori, ma nessuno dei due pareggia Sergej. Il livello della Lazio, negli undici titolari, è sceso. Dettaglio non trascurabile: l’asso serbo, in attesa del Mondiale in Qatar, scodellò 7 assist, quasi tutti servizi vincenti per Immobile. Oggi la Lazio vive sui lampi di Luis Alberto: limitato il Mago, con una marcatura ad personam come gli dedicano tutti in Serie A, il tasso di inventiva crolla. Restano gli schemi, i movimenti, ma con un numero 10 in meno anche Sarri fatica a costruire occasioni.

Immobile, la Champions per riaccendersi

Rispetto allo scorso anno, ha guadagnato con Vecino (da 1 a 2 reti) e il minimo contributo di Kamada (gol pesante a Napoli) e di Castellanos (a segno con l’Atalanta). L’argentino ha riempito un vuoto ingiustificabile dietro a Immobile, ma un vice non basta. Serve Ciro, sinora neppure fortunato. Gli è toccato giocare nei momenti meno creativi della Lazio, come nel primo tempo di Rotterdam e nel secondo di Bologna. Vedremo se martedì la musica Champions basterà per riaccenderlo.


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