Autore Topic: Bonucci no, Gila fermato: Lazio, a gennaio nuovi scenari per la difesa  (Letto 181 volte)

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Lotito, Fabiani e Sarri parleranno di mercato a dicembre per valutare un eventuale acquisto in entrata

ROMA - L’infortunio di Casale e il mancato impiego di Gila (sinora mai visto in campo) fanno riaffiorare il dubbio già emerso in estate, quando si chiedeva alla Lazio di investire o acquistare un quinto difensore centrale. Oggi, in una fase delicatissima della stagione in cui bisogna fronteggiare la Champions, Sarri è rimasto con Patric e Romagnoli. Non il massimo per quanto l’ex capitano del Milan sia un cardine della difesa e lo spagnolo ha il pieno apprezzamento del tecnico, che lo vede dall’inizio della sua avventura a Formello come il miglior centrale in organico per tempi, velocità, palleggio e adattabilità al suo calcio: gli manca solo qualche centimetro di altezza (e la relativa fisicità) per eccellere nel gioco aereo, altrimenti la sua carriera si sarebbe sviluppata a livelli altissimi e senza lasciare Barcellona.

Lazio, a gennaio nuovi scenari

Partiamo dall’attualità. L’argomento mercato di gennaio non è ancora stato sfiorato da Sarri, dal ds Fabiani e da Lotito. Dipenderà dai risultati e dalle prospettive. Un conto sarebbe rimanere in Champions (garantendosi ulteriori ricavi), un altro scendere in Europa League e un altro ancora uscire dal giro europeo, restringendo alla Coppa Italia e alla Supercoppa (in Arabia Saudita a fine gennaio) gli altri obiettivi stagionali. Bisognerà verificare l’innesto dei nuovi acquisti e l’effettivo valore di Gila, su cui Sarri non si è mai espresso in negativo: è altrettanto certo, però, che non gli abbia fatto vedere il campo neppure adesso che si sta concedendo il turnover. Tra luglio e agosto, sviluppando i contatti con la Juve per Pellegrini e Rovella, Lotito si era assicurato la possibilità di prendere Leonardo Bonucci, poi finito all’Union Berlino, gratis o quasi. L’ex capitano dell’Italia peraltro spingeva fortemente per venire alla Lazio, garantendo motivazioni super e la disponibilità ad accettare la panchina. Sarri e Fabiani rinunciarono per due o tre semplici motivi. Uno: la necessità di ringiovanire l’organico, ancora dall’età media elevata. Due: non generare confusione nello spogliatoio, mettendo sotto pressione Casale e Patric, titolari sul centro-destra. Tre: perplessità di ordine tecnico, perché Leo nella difesa a quattro e con i piedi sulla linea di centrocampo, come pretende Sarri, si trova a disagio. Anche nell’Italia di Mancini, sino a giugno, il dibattito verteva sul suo impiego preferibile con una difesa a tre (come accade all’Union Berlino, ieri crollato anche a Brema) e non a quattro. Quarto motivo: preso Guendouzi, Sarri si era riservato l’eventuale acquisto in più sotto forma di attaccante esterno. Per questo, considerando i dubbi relativi a Pedro, era stato trattato Greenwood nelle ultime ore di mercato.

Lazio, Gila potrebbe uscire a gennaio

Le priorità a luglio per Mau erano centrocampo e attacco, non la difesa. Gila lo avrebbe sostituito con un altro giovane di prospettiva e più forte (ad esempio Guarino dell’Empoli): ecco perché, alla fine, venne bloccata la cessione in prestito dello spagnolo, per cui si erano fatti avanti club della Liga e il Verona. Lo stesso Gila avrebbe preferito andare a giocare: a gennaio, se non riuscirà a imporsi, tornerà argomento di riflessioni interne a Formello.

                

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