(corsport.it)
Nesta: «Gioco un altro anno. La Lazio? Sarei rimasto»
Intervista esclusiva al difensore del Milan che domani sfiderà la Roma in campionato: «Per me un derby? È una bella sfida che vale sempre lo scudetto ma io la sento di meno perché sono passati troppi anni. Nostalgia della capitale? Se non fossi stato costretto, nell’estate 2002, ad andarmene perché la società era in difficoltà sarei rimasto tutta la vita alla Lazio e a Roma. A fine carriera torno? Vedremo, mi piacerebbe lavorare con i giovani. A Milano o a Roma? Non lo so ancora. Rinnovo? Voglio restare, voglio andare avanti un altro anno»
CARNAGO, 17 dicembre - Benvenuto al Nord. Con un anno di ritardo dopo qualche patema di troppo. È successo a Nesta quando, nell’agosto 2002, è sbarcato a Milano. Esule, forzato, di una Lazio in fase di smantellamento per problemi finanziari. Otto anni dopo il difensore non parla il dialetto milanese ma si è perfettamente integrato nella città dove il sole, come si ironizza nella Capitale, anche quando c’è è «malato», non scalda... Dopo un anno di ambientamento (nel frattempo l’exlaziale aveva contribuito a far vincere al Milan una Champions e una Coppa Italia) Nesta ha iniziato a "milanesizzarsi", apprezzando anche una città inizialmente ostile.
RINNOVO CONTRATTUALE - Tant’è che il rossonero non è più così sicuro di tornare all’ombra del Colosseo a fine carriera. Quando? Non prima del 30 giugno 2012, fisico permettendo, perché Nesta si è detto pubblicamente disposto a trattare, a marzo, il rinnovo dell’attuale contratto in scadenza all’inizio della prossima estate. Ronaldo più fenomenale di Ibra; il Milan di Manchester il più forte degli otto anni (finora) vissuti da Nesta in maglia rossonera; Ranocchia il suo erede: questo il bilancio di una carriera ricca e pregiata. Quindici trofei di club (7 con la Lazio e 8 con il Milan) e un Mondiale (2006) che, forse, Nesta non ha mai sentito del tutto suo...
Nesta, a San Siro arriva la Roma. Che partita sarà?
«Bella e combattuta, come sempre».
C’è ancora il sapore di derby per lei?
«Un po’ meno, sono passati tanti anni».
Ma lei è lazialissimo!
«È vero, prima da tifoso e poi da calciatore soffrivo tantissimo il derby».
Adesso?
«È una bella sfida che vale sempre lo scudetto ».
Totti una volta disse che aveva nostalgia dei derby giocati quando c’era Nesta.
«Noi due siamo cresciutì lì, in quell’atmosfera ».
Molto, troppo calda?
«A Roma il derby è vissuto tutto l’anno. Qui a Milano dura quattro-cinque ore. Nella Capitale il derby conta di più».
C’è chi dice che Totti avrebbe fatto meglio a lasciare la Roma per vincere di più...
«È stato troppi anni lì per andarsene. Io avrei fatto veramente a meno di lasciare la mia società e la città. Sono stato costretto».
Al Milan e a Milano tutto è diverso.
«Sì, ho impiegato un po’ di tempo per ambientarmi ma adesso va tutto molto bene».
Nostalgia della Capitale?
«Se non fossi stato costretto, nell’estate 2002, ad andarmene perchè la società era in difficoltà sarei rimasto tutta la vita alla Lazio e a Roma».
Andava tutto bene?
«Sì, avevo coronato il sogno di quando ero bambino: giocavo nella squadra della mia città, per la quale io e tutta la mia famiglia facevamo il tifo».
Eppure Nesta, da subito, è diventato un uomo- mercato.
«Ma io alla Lazio stavo benissimo. Guadagnavo bene, anche più di adesso... Poi la società ha avuto problemi. In quel mercato siamo stati ceduti io e Crespo».
Meglio così. con il Milan ha vinto molto...
«... ma anche con la Lazio avevo ottenuto già molti successi: sette trofei in otto anni».
Con il Milan uno in più nello stesso periodo di tempo.
«È vero, ma ripeto che a Roma stavo bene, benissimo».
A fine carriera tornerà a Roma?
«Vedremo, mi piacerebbe lavorare con i giovani. A Milano o a Roma? Non lo so ancora ».
Fine carriera, ma quando? Il suo attuale contratto è in scadenza il 30 giugno 2011.
«È vero. Io vorrei continuare almeno per un’altra stagione...».
Ma...
«... non dipende solo da me... Bisogna vedere cosa vuole fare la società».
Sembra ben disposta al rinnovo.
«Meglio così. Io voglio restare, voglio andare avanti. Quanto Maldini? No, Paolo ha smesso a 41 anni. Io a marzo ne compio 35, sono tutto rotto».
Non sembrerebbe vedendo come gioca Nesta da un anno a questa parte.
«È vero. Adesso finalmente sto bene, ho passato davvero un brutto periodo (stagione 2008-2009; ndi). Ho temuto di dover smettere, di non poter più giocare a calcio».
Furio Fedele