www.sslazio.itStoria - Era il 4 ottobre 1996Un sobborgo del Pavese, Robbio. Lì una leggenda del calcio all’improvviso, Silvio Piola. Vercelli è la vera casa della famiglia Piola, e proprio in questa città piemontese Silvio muove i suoi primi passi, anzi i primi calci, da giocatore nella Pro Vercelli. A sedici anni, esordì in Serie A: era il 16 febbraio del 1930. Con la maglia della Pro Vercelli segnò 23 reti nella prima stagione. Le squadre di vertice lo corteggiano, ma lui alla terza stagione con i piemontesi arriva ad un compromesso con la dirigenza. Un altro anno nella Pro Vercelli, poi il trasferimento all’Ambrosiana. Silvio è giovane ma nonostante l’età, il suo nome viene affiancato e accomunato a quello di grandi calciatori. Uno a caso: Giuseppe Meazza. Una giovane promessa, garantita. Il Generale Vaccaro fiuta l’affare: Piola firma con la Lazio dopo aver siglato ben 51 reti con la maglia della Pro Vercelli.
Con la maglia biancoceleste, la promessa di Robbio esordisce il 30 settembre del 1934: la Lazio batte per 6-1 il Livorno. Tra i marcatori compare un nuovo nome: Silvio Piola. Primo gol alla prima presenza, biglietto da visita. Con la maglia della Lazio, Piola si guadagna le prime convocazioni con la Nazionale italiana, nei Mondiali del 1938 in Francia, proprio l’attaccante biancoceleste alza al cielo la Coppa Rimet dopo aver fatto ciò che gli riusciva più naturale: segnare, anche una doppietta in finale contro l’Ungheria.
Con l’aquila sul petto Piola è stato per due volte il capocannoniere del campionato italiano e, ancora oggi, è il calciatore ad esser andato più volte in rete nella competizione. Ben 333 gol in 619 presenze totali. Con la maglia biancoceleste i centri sono 159 in 243 presenze, è il secondo calciatore biancoceleste ad aver segnato di più in tutta la storia della Lazio, dietro solo ad Immobile.
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