Il mondo si è rovesciato?

[salasso]

Riporto l'aticolo pubblicato ieri su " Il giornale
Qui a Roma il mondo sembra alla rovescia. I romanisti sono scomparsi dai bar, dalle piazze, negli uffici non si fermano più a consumare il solito caffè, con quei vocioni che si sentono da una parte all’altra del Tevere, sempre un po’ spacconi, sempre un po’ esagerati. Sono un po’ di giorni che camminano a testa bassa, i miscredenti bestemmiando Totti, gli ortodossi scuotendo la testa al nome di Ranieri. La cosa peggiore è vedere gli altri, i burini, quelli con il presidente che squaderna massime in un latino mezzo maccheronico, librarsi leggeri nell’aria, con gli occhi al cielo e le mani che mimano nel gesto delle ombre cinesi il profilo dell’aquila. Ogni tanto nei bus e sui tram affollati si sente un canto di adolescenti biancazzurri: vola un’aquila nel cielo... È la piccola Lazio, diversa dai fasti di Cragnotti, lontana dal passato color seppia di Lenzini e Maestrelli, che riscopre l’ebbrezza del cielo.
A destra, Edy Reja. Compirà 65 anni domenica. Guida la Lazio dal 10 febbraio 2010. Goriziano, ha allenato, fra le altre, Napoli, Cagliari, Genoa e Torino. A sinistra, Claudio Ranieri, compirà 59 anni il prossimo 20 ottobre. La sua Roma nel 2009-2010 ha chiuso seconda in campionato
La Roma capitale, la Roma caput mundi, la Roma che si racconta nobile e popolare, quella con il dna al Testaccio e Verdone o 'cantautore molisano che copia canzoni altrui (e che porta iella)' come testimonial, non si è mai sentita così umiliata. E rosica. Ci sta male, si vergogna, non ci crede. Sono le 11 del mattino e il portiere di uno stabile di Prati, arrivato in capitale da Alatri, entra in un bar con la foto sbiadita di Falcao alle pareti e prima di chiedere il secondo cornetto e cappuccino della giornata butta lì un S.P.Q.R. «Ma che sei leghista?». «No, ciociaro». «E che vuoi?». «Nulla. Solo S.P.Q.R.». «Embè». «Sono penultimi questi romanisti». La risposta del barista è in tre parole: «Nun fa ride».
Non c’è nessuna città in Italia con una disfida così forte. Neppure Milano. Roma e Lazio sono due ideologie. La frattura è antropologica. Tutti e due sono convinti di avere un quarto di nobiltà in più rispetto agli altri. I romanisti sono secoli che vanno avanti con questa storia dei burini: «Non semo cugini. Al massimo ve famo da padroni». La verità è che i laziali vengono prima e da quartieri più ricchi come Prati o Parioli. È per questo che quando li chiamano burini la prendono male. I laziali si sono sempre considerati l’aristocrazia di Roma. Ai devoti di sor Mazzone qualche anno fa rispondevano così: «Un cantante di Campobasso, una spogliarellista de Fiano, un presidente marchigiano e dite de esse romani?».

I romanisti sono il cuore. Si sentono padroni delle viscere di questa città. Sono la lupa e la leggenda. È la Roma dei palazzinari rossi. È la Roma che si crede colta ma parla coatta. È la Roma che ogni generazione si sceglie un nuovo re. La Lazio è più anarchica. Non ha padroni. Non dona il cuore a nessun giocatore. Non si fidano. Ne hanno visti troppi andare via e quasi tutti l’hanno tradita. Hanno visto crescere e tradire Giordano. Manfredonia pugnalarli alle spalle. Chinaglia illuderli come un magliaro americano. Non c’è nessuno a cui fare un monumento. Neppure D’Amico o Di Canio meritano un altare tutto loro.

La Lazio ha sputato sangue in serie B. La Lazio è il gol di Poli contro il Campobasso in un drammatico spareggio per non sprofondare in serie C. La Lazio non si fa mai illusioni. Sa che tutto passa. Ogni volta che tocca il cielo dietro l’angolo c’è una disgrazia. Si aspetta il peggio. La Roma no. La Roma ci crede sempre. Anche quando sdrammatizza tutto in fondo ci crede. Quel «non succede, ma se succede» non è disincanto. È non saper resistere all’utopia. La Roma in fondo crede che Totti sia eterno, che Adriano sia un falso magro, che due «Burdisso siano meglio che uan». È per questo che quello che sta accadendo per loro è solo un incubo. Un brutto sogno da cui prima o poi si sveglieranno. Non è possibile. Non riescono a spiegarsi come abbia fatto Lotito a scovare un brasiliano come Anderson de Carvalho Andrade Lima, in arte Hernanes. E forse questa è la beffa maggiore. Pensate se la Lazio vince lo scudetto con uno che tra la sfilza di nomi ha pure quello di Andrade. Andrade chi? Andrade quello che faceva coppia con Renato. Il brasiliano che doveva essere l’erede di Falcao. Andrade la lumaca. Andrade con la moviola in campo. Il mondo davvero si è rovesciato e come dicono i laziali: Roma caput Burundi.
Fonte: Il Giornale

 

[Bill Kelso]

Solite imprecisioni, una frase da propaganda minzoliniana buttata lì, sempre le stesse cose date in paste ad un pubblico borghese che nulla sa di quanto accade dalle nostre parti.
Poi con quella chiosa...
Articoli così secondo me portano iella.

[Skorpius]

Solite imprecisioni, una frase da propaganda minzoliniana buttata lì, sempre le stesse cose date in paste ad un pubblico borghese che nulla sa di quanto accade dalle nostre parti.
Poi con quella chiosa...
Articoli così secondo me portano iella.

Davvero?
Quando ho letto questo passo "La cosa peggiore è vedere gli altri, i burini, quelli con il presidente che squaderna massime in un latino mezzo maccheronico, librarsi leggeri nell’aria" mi sono infastidito poi però leggendo mi risulta chiaro che non è un pensiero del giornalista o una sua leggerezza ma la semplice esposizione di come ci vedono i romanisti.. infatti più avanti dice "I romanisti sono secoli che vanno avanti con questa storia dei burini: «Non semo cugini. Al massimo ve famo da padroni». La verità è che i laziali vengono prima e da quartieri più ricchi come Prati o Parioli. "..
Molto gustosa la parte dedicata all'arroganza romanista e alla sua incapacità di rapportarsi alla realtà.
Non mi è dispiaciuto

[rione 13]

«Ma che sei leghista?». «No, ciociaro».

mavvattenaffanc....!

[Drenai]

mah...
la differenza fra laziali e romanisti sta nel fatto che, anche se parlano bene di noi, questi articoli che compaiono adesso solo perchè andiamo bene, che ci vivisezionano come se fino a ieri nessuno sapesse che esistevamo, mi danno fastidio. mi fanno sentire una specie di fenomeno da baraccone.

[RobCouto]

Articolessa irrilevante.

[BobLovati]

... poi quanno parlo male dei " giornalari ( non della stampa - ndr ) " ariva sempre quarcuno de loro a di´che no, che magari, che forse. Tocca interpreta´, bisogna distingue'.

Me dispiace ma ( con le pochissime e dovutissime eccezioni ) so' ( quasi ) tutti de ´na razza !
Un po´ de notizie trovate e copia/incolla, cerchiobottismo a palate; né opinioni, né idee ma il solito " ruminare " cose trite e ritrite ...
   

[bak]

Un concentrato di luoghi comuni. Vomitevole.

[calimero]

Ma poi perchè il mondo si sarebbe rovesciato con noi in vantaggio sulle cacche? Si rovescerebbe con l'Espanyol "dominante" sul Barca o con il Sankt Pauli sull'Amburgo, non per Lazio e Roma.

[franz_kappa]

Ma poi perchè il mondo si sarebbe rovesciato con noi in vantaggio sulle cacche? Si rovescerebbe con l'Espanyol "dominante" sul Barca o con il Sankt Pauli sull'Amburgo, non per Lazio e Roma.

Nella percezione collettiva (di una realtà alterata, non lo nego) la Lazio prima in classifica e la xxxx quasi ultima è la perfetta fotografia di un mondo all'incontrario.

[Trilux]

Articolo orribile. Non mi è piaciuto nemmeno l'intervento del giornalista, in diretta ieri sera in una radio romana. "Sono ciociaro, ho simpatie per la Lazio, anche se tifo Inter", etc etc. Luoghi comuni a ripetizione. Un pezzo orecchiato, come quello di tanti che non conoscono la realtà calcistica romana. Il solito dualismo romanista caciarone e popolare/laziale con la puzza sotto il naso. Le solite inesattezze trite ritrite: per esempio, il laziale dei parioli e dei quartieri alti romani. Quando nacque la Lazio, il "suo" quartiere, il falaminio (e dintorni) era un quartiere pieno di baracche e di gente del popolo. La stessa Lazio è nata nel 1900 con lo scopo per "democratizzare" lo sport, che all'epoca era praticato solo dalle elites. Mi fermo qui.

[Trilux]

Anzi, non mi fermo qui: la "chiosa" di stampo razzista non mi è piaciuta per niente. Ad maiora.

[fish_mark]

Ma poi perchè il mondo si sarebbe rovesciato con noi in vantaggio sulle cacche? Si rovescerebbe con l'Espanyol "dominante" sul Barca o con il Sankt Pauli sull'Amburgo, non per Lazio e Roma.

Ottimo, hai ben chiaro i termini del confronto tra lazio e Roma, altro che city-united (caro Guido).
Sono bastati due anni per colmare il gap della loro scintillante bacheca ...

[Boks XV]

cit.:
I romanisti sono secoli che vanno avanti con questa storia dei burini: «Non semo cugini. Al massimo ve famo da padroni».

questo fu uno striscione esposto in curva Nord in un lontano derby. pensa le stronzate che scrive questo.
articolo gentesco.
via, in pattumiera.

[Aquilotta del Nord]

Sufficientemente ironico e leggero. Non mi è dispiaciuto 

[rione 13]

il Giornale mi ha proprio deluso.
faccetta eh.

[Trilux]

cit.:
I romanisti sono secoli che vanno avanti con questa storia dei burini: «Non semo cugini. Al massimo ve famo da padroni».

questo fu uno striscione esposto in curva Nord in un lontano derby. pensa le stronzate che scrive questo.
articolo gentesco.
via, in pattumiera.

Vero. L'avevo notato anche io. Striscione esposto in molte nostre feste scudetto nel 2000. Sul mondo rovesciato: non mi aggrada passare per il Davide che abbatte il gigante Golia. La Lazio ha vinto di più della dinamo trigoria che, al di là dei polveroni sollevati dalla cagnara mediatica, ha vinto poco o niente.  La polvere è nella loro bacheca e l'unico gigante giallorosso (ma dalle gambe d'argilla) che conosco è, appunto, quello mediatico. 

[Brunogiordano]

cit.:
I romanisti sono secoli che vanno avanti con questa storia dei burini: «Non semo cugini. Al massimo ve famo da padroni».

questo fu uno striscione esposto in curva Nord in un lontano derby. pensa le stronzate che scrive questo.
articolo gentesco.
via, in pattumiera.

Nel rovesciare il mondo hanno fatto scivolare lo striscione dalla Nord alla sudde.

[CiPpi]

... e come dicono i laziali: Roma caput Burundi.
...

chi?

[disabitato]

pessimo articolo...

vorrei far notare che a sky "obbligati" a parlare di Lazio e topi, abbiano intervistato i vari macellai, fruttaroli, sarte ecc ecc.. ovviamente su 10 intervistati 8 erano difettosi. Da notare però come abbiano capato due non romani per farli parlare di Lazio..